L’ARGOMENTO RIGUARDA LA VALIDITA’ DEI SACRAMENTI DEGLI ERETICI, OVVERO IL PROBLEMA MORALE SE PER UN CATTOLICO SIA LECITO PARTECIPARE AI RITI RELIGIOSI E PREGHIERE E/O RICEVERE I SACRAMENTI DA PARTE DI RELIGIOSI ADERENTI AD UNA CHIESA/SETTA SCISMATICA ED ERETICA QUALE QUELLA DI JM BERGOGLIO.
QUESTO E’ UN COMMENTO ALL’ARTICOLO DI UN ANONIMO “UNA CUM”(*,1).
SEBBENE UN ARTICOLO ANONIMO NON MERITI DI NORMA SERIA CONSIDERAZIONE (LA NATURA ANONIMA SUGGERISCE INFATTI UN MERO INTENTO FRAUDOLENTO), LO SCOPO CHE MI PROPONGO E’ QUELLO DI SOTTOPORLO A UN “TEST” DI COERENZA SOTTO I DUE PROFILI
1) LOGICO-RAZIONALE e 2) DELLA RISPONDENZA DELLE FONTI.
L’ARGOMENTO RIGUARDA La Validità e liceità della Messa / “Non stacchiamoci dal Corpo, non formiamo fazioni”
L’AUTORE AFFERMA DI CONCORDARE IN PARTE CON DON ALESSANDO MINUTELLA. MA LA PREMESSA E’ DEL TUTTO INADEGUATA. INFATTI NON CHIARISCE AFFATTO SU COSA E IN QUALI TERMINI CONCORDEREBBE.
CIO’ ANCHE IN VISTA DEL FATTO INDUBITABILE CHE BERGOGLIO SIA L’ANTICRISTO!
COME ANCHE UN ATEO COME IL FILOSOFO MICHEL ONFRAY AFFERMA: Si j’étais chrétien, je dirais que le pape François est l’antéchrist («Se fossi cristiano, direi che papa Francesco è l’anticristo»).
LO SCOPO DELL’ARTICOLO E’ ASSERITAMENTE DI FORMULARE IL PROBLEMA SULLA BASE DOTTRINARIA E CANONICA DELLA CHIESA CATTOLICA.
LA QUESTIONE CRUCIALE, TUTTAVIA, RIGUARDA SEMMAI L’EVIDENZA CHE BERGOGLIO SIA:
1) ERETICO
2) APOSTATA
3) ANTICRISTO.
SI TRATTA DI FATTI DI EVIDENZA PLATEALE! CHE NESSUNO PUO FINGERE DI IGNORARE (PENA L’ADESIONE DI FATTO ALLA STESSA ERESIA DA PARTE DI CHI LA GIUSTIFICHI)
NE SEGUE CHE I SACRAMENTI DELLA CHIESA DI BERGOGLIO RESTANO VALIDI MA PECCA DELLO STESSO PECCATO DI ERESIA COLUI CHE LI SEGUE! SI TRATTA DI UNA VERITA’ TEOLOGICA INCONTROVERTIBILE!
QUALI DUNQUE GLI ARGOMENTI DI CRITICA?
1) ARGOMENTO PASTORALE: I DANNI PASTORALI CHE SI SAREBBERO GENERATI.
REFUTAZIONE: I COSIDDETTI “DANNI PASTORALI” SONO IN REALTA’ VERI ATTI DI EROICA “VIRTU’ CRISTIANA” DA PARTE DI CHI IN COSCIENZA VUOLE ADERIRE ALLA VERA FEDE CATTOLICA BASATA SU DEPOSITUM FIDEI.
2) ARGOMENTO TEOLOGICO: LE PAROLE DI SAN PAOLO CHE DICHIARA:“VORREI INFATTI ESSERE IO STESSO ANÀTEMA, SEPARATO DA CRISTO A VANTAGGIO DEI MIEI FRATELLI” (RM 9,3).
REFUTAZIONE: SI TRATTA DEL COMPLETO TRAVISAMENTO DELLE FONTI, UNITO A UN RAGIONAMENTO ILLOGICO. E’ INFATTI ASSURDO SUGGERIRE CHE PAOLO SAREBBE (STATO) DISPOSTO AD ABIURARE A GESU’ CRISTO ADERENDO ALL’ERESIA (APPUNTO ANATEMA). IL VERO SENSO DELLE PAROLE DI SAN PAOLO EMERGE, DEL RESTO, DAL BRANO COMPLETO DELLA VULGATA:
3 Optarem enim ipse ego anathema esse a Christo pro fratribus meis, cognatis meis secundum carnem,
4 qui sunt Israelitae, quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et cultus et promissiones,
5 quorum sunt patres, et ex quibus Christus secundum carnem: qui est super omnia Deus benedictus in saecula. Amen.”
EMERGE QUI IN MODO MANIFESTO L’AMORE DI PAOLO PER CRISTO, LUNGI DALL’ABBANDONARLO IN FAVORE DI QUALUNQUE ERESIA! COSA INVOCA QUI DUNQUE PRECISAMENTE SAN PAOLO? E’ DISPOSTO ALLA PROVA SUPREMA, AL SACRIFICIO DELLA CROCE (INTESA COME IGNOMINIA E ANATEMA QUINDI), LA STESSA PROVA SOFFERTA DA GESU’ CRISTO NELL’ORTO DEGLI ULIVI E SULLA CROCE QUANDO SI E’ SENTITO ABBANDONATO DAL PADRE (PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?).
3) ARGOMENTO PASTORALE: OGGI REGNA UNA CONFUSIONE MAI AVVENUTA PRIMA D’ORA NELLA CHIESA. OCCORRE ESSERE PRONTI A FARE UN PASSO INDIETRO, A VANTAGGIO DELLE ANIME CHE CI SONO STATE AFFIDATE.
REFUTAZIONE: PARADOSSALE TENTATIVO, CHE CONFIGURA ADDIRITTURA LA VIOLAZIONE DEL CRITERIO DI OBBIETTIVITA RAZIONALE! SUGGERISCE INFATTI CHE I SACERDOTI ANZICHE’ ESSERE ESEMPI NEL BENE, DOVREBBERO DIVENTARLO NEL MALE!
4) ARGOMENTO DELLA DECLARATIO DI RINUNCIA DI BENEDETTO XVI. LA TESI E’ CHE LE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI SAREBBERO REGOLARI SULLA BASE DELLA DECLATIO DI RINUNCIA.
REFUTAZIONE: AL CONTRARIO IL TESTO ORIGINALE IN LATINO DELLA DECLARATIO DIMOSTRA L’OPPOSTO! Benedetto XVI afferma infatti di rinunciare al “ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri” e non al “munus Petrinus” come avrebbe dovuto. Il Diritto Canonico (canone 332 §2) impone al Romano Pontefice che intenda abdicare di rinunciare proprio al munus, attraverso una decisione libera e debitamente manifestata. Papa Ratzinger, però, non ne ha fatto cenno. Ciò a cui ha dichiarato di rinunciare è infatti il ministerium, l’esercizio attivo del potere papale, come avrebbe ribadito durante la sua ultima udienza generale. «La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero non revoca questo».
5) ARGOMENTO TEOLOGICO: Nega che Papa Francesco si sia mai espresso in modo eretico ex cathedra. Per questo non sarebbe formalmente eretico.
REFUTAZIONE (2): AFFINCHE’ COMMETTA ERESIA IL PONTEFICE, O CHI PER LUI, NON OCCORRE AFFATTO CHE PARLI EX CATHEDRA! SI TRATTA DI UNA AFFERMAZIONE INCREDIBILE E ASSURDA, VISTO CHE CHIUNQUE PUO’ COMMETTERE ERESIA! A QUESTO PUNTO NON SEMBRA POSSIBILE AVERE UN DIBATTITO SERIO!
6) ARGOMENTO TEOLOGICO: NON PUÒ AVERE FONDAMENTO L’AFFERMAZIONE DI DON ALESSANDRO “IL FEDELE PECCA SE PARTECIPA A UNA MESSA UNA CUM CON FRANCESCO”, RIPRENDENDO ERRONEAMENTE ALCUNI CONCETTI ESPRESSI DA SAN TOMMASO D’AQUINO.
REFUTAZIONE: LE AFFERMAZIONI DI SAN TOMMASO D’AQUINO SONO DI UNA CHIAREZZA LAMPANTE! Infatti riguardo alla messa e all’eucarestia celebrata in unione con gli eretici il Doctor Angelicus scrive: “ideo peccat quicumque eorum missam audit vel ab eis accipit sacramenta” (S.Th., III, q.82, a.9:), ovvero “quindi pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti”.
QUINDI SI TRATTA ANCHE QUI DA PARTE DELL’ANONIMO DI UN INCREDIBILE TRAVISAMENTO DELLE FONTI.
7) ARGOMENTO TEOLOGICO: UN PAPA PUÒ SBAGLIARE? CERTAMENTE. UN PAPA È’ INFALLIBILE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE QUANDO SI ESPRIME EX CATHEDRA IN MATERIA DI FEDE E DI MORALE.
REFUTAZIONE (3): I PAPI POSSONO SBAGLIARE MA NON “EX CATHEDRA”. DICHIARAZIONI ERETICHE NELLE STESSE ENCICLICHE, DICHIARAZIONI PUBBLICHE, OMELIE, INTERVISTE, FILMATI E REGISTRAZIONI AUTENTICHE, SONO PERALTRO ALTRETTANTO INAMMISSIBILI SE NON SEGUITE DA IMMEDIATA RETTIFICA, SPECIALMENTE NEL CASO ABBIANO UN CARATTERE RIPETUTO, SISTEMATICO E VOLUTO! INFATTI QUALUNQUE PAPA (O PRETESO TALE) LO FACESSE, PER CONSEGUENZA, RISULTEREBBE AUTOSCOMUNICATO LATAE SENTENTIAE. QUINDI DECADREBBE COMUNQUE AUTOMATICAMENTE DA PONTEFICE ROMANO!
QUI E’ EVIDENTE IL GOFFO TENTATIVO DI GIUSTIFICARE GLI “ERRORI” DI BERGOGLIO! MA GLI “ERRORI” NON SONO TALI! FANNO PARTE CON OGNI EVIDENZA DI UN STRATEGIA BEN STUDIATA DALLA MASSONERIA ECCLESIASTICA! SI TRATTA QUINDI CON OGNI EVIDENZA DI VERA E PROPRIA APOSTASIA!
8) SUGGERIMENTO DELL’ANONIMO: MAL DI PANCIA DEI PICCOLO RESTO?
REFUTAZIONE: IDEA DISPERATA (E INUTILE) DI UN ERETICO PRO-BERGOGLIANO SENZA ARTE NE’ PARTE! IL PICCOLO RESTO RIFIUTA L’ANTICRISTO, LA SUA FALSA CHIESA, I SUOI FALSI IDOLI (PACHAMAMA), I SUOI FALSI RITI E LE SUE FALSE PREGHIERE CHE TRADISCONO LE PAROLE DI CRISTO!
9) ARGOMENTO PASTORALE: LA LOTTA DEVE ESSERE FATTA DALL’INTERNO, NELLA RESISTENZA, NON STACCANDOSI DAL CORPO, FORMANDO FAZIONI DI FAZIONI DI FAZIONI. CHI UNA VARIANTE, CHI L’ALTRA. FACCIAMO SOLO IL GIOCO DEL NEMICO.
REFUTAZIONE: CHI E’ FEDELE A CRISTO APPARTIENE ALLA CHIESA CATTOLICA MA NON ALLA FALSA CHIESA DI BERGOGLIO, I CUI FALSI PRECETTI E FALSI RITI TRADISCONO IL DEPOSITUM FIDEI!
LA CONCLUSIONE.
NESSUNA DELLE ARGOMENTAZIONI PROPOSTE DALL’ANONIMO REGGE AD UNA ANALISI RAZIONALE ED AL SEMPLICE CONFRONTO CON LE FONTI. SI TRATTA QUINDI DI UN LIBELLO CON INTENTI DENIGRATORI E PERTANTO DI NESSUN VALORE.
Incredibili (ed evidentemente imbarazzanti anche per chi le propone al punto da invocare l’anonimato) appaiono particolarmente:
1) l’assurdo travisamento delle parole di San Paolo “vorrei..essere io stesso anatema…” (RM 9,3) inteso appunto assurdamente come disponibilita’ a stare dalla parte dell’anticristo, mentre invece qui (San Paolo) riafferma di essere pronto al sacrificio per i fratelli in Cristo, lo stesso sacrificio vissuto da Gesu’ in croce (la solitudine da Dio Padre, la cosiddetta notte oscura)!
2) l’ingenua affermazione secondo la quale Bergoglio per commettere eresia dovrebbe pronunciarsi “Ex Cathedra”! E dove li mettiamo quindi Ario, Pelagio e Lutero? Non sarebbero quindi eretici? Si tratta semplicemente del solito inutile (e disperato) tentativo di celare le eresie Bergogliane!
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(*) Validità e liceità della Messa / “Non stacchiamoci dal Corpo, non formiamo fazioni”
(1) vedi anche:
(2) Riguardo alla questione dell’eresia da citare una serie di documenti storici “ex-cathedra” dei papi della Chiesa Cattolica che contraddicono l’affermazione dell’anonimo:
CONCILIO DI LIONE I: Papa Innocenzo iv “Il diritto civile dichiara che coloro constatati avere errato dal giudizio e dal sentiero della Fede Cattolica, finanche per mezzo di lieve evidenza, debbono essere considerati eretici e dovrebbero essere soggetti alle sentenze emesse contro di loro.” (ex cathedra)
Papa Pio VI, Auctorem Fidei :. “Parimenti, la proposizione insegnante che è necessario, secondo le leggi naturali e Divine, o per scomunica o per sospensione, che un’esaminazione personale proceda e che, quindi, le sentenze appellate ipso facto detengono nessuna forza fuorché quella di una seria minaccia senza alcun effetto attuale è falsa, furiosa, perniciosa,ingiuriosa al potere della Chiesa ed erronea.” (ex cathedra)
Papa Pio XII, Mystici corporis Chr7 Dicembre 2020 alle 00:32isti : “Poiché non ogni peccato, per quanto grave esso sia, è tale per sua propria natura da separare un uomo dal corpo della Chiesa, come lo scisma, l’eresia o l’apostasia.” (ex cathedra)
CONCILIO FIRENZE: Papa Eugenio IV, Cantate Domino: “La Santa Romana Chiesa crede, professa e predica fermamente che tutti coloro al di fuori della Chiesa Cattolica, non solamente i pagani ma anche gli Ebrei o gli eretici e gli scismatici.”(ex cathedra)
Papa Leone XIII, Satis cognitum : “Nessuno, dunque, a meno che in comunione con Pietro può condividere la sua autorità, giacché è assurdo immaginare che colui trovantesi al di fuori comandi nella chiesa.” (ex cathedra)
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