MARIA REGINA CORREDENTRICE (rivelazione di Gesu’ Cristo a Suor Maria Natalia Magdolna, Budapest, 1944)
Gesu’ mi disse: “Mia Madre Immacolata sara’ la corredentrice dell’era che deve venire.”
VIRGEN DE GUADALUPE, Emperatriz del las Americas, Reina de Mexico, La morenita (12 dicembre 1531), San Juan Diego
Secondo il racconto tradizionale, tra il 9 e il 12 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac a nord di Città del Messico (La Villa de Guadalupe), Maria apparve più volte a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, uno dei primi aztechi convertiti al cristianesimo.
Nuestra Señora del Buen Suceso, Reina de Quito (1599)
Nostra Signora del Buon Successo, Regina di Quito (1).
Il 16 gennaio 1599 la BVM apparve [per la prima volta] alla Madre Mariana de Jesus Torres nel convento dell’Immacolata Concezione di Quito, Ecuador, chiedendole di far scolpire una statua che la ritraesse come nell’apparizione, con il Bambino Gesú sul braccio sinistro e un pastorale con le chiavi del monastero nella mano destra. Nostra Signora porta il pastorale per mostrare che é Lei stessa a governare il monastero. Inoltre la Madonna domandó che la statua fosse collocata al di sopra del seggio dell’abbadessa, dove si trova tuttora. La statua fu consacrata dal vescovo di Quito il 2 febbraio 1611 sotto il titolo di “Maria del Buon Successo della Purificazione”. Nel corso delle varie apparizioni ricevute da Madre Mariana fino alla sua morte avvenuta il 16 gennaio 1635, Nostra Signora del Buon Successo predisse dettagliatamente i mali del nostro tempo.
DE VROUWE VAN ALLE VOLKEREN, AMSTERDAM (1945-1951)
Letteralmente dall’olandese “La Signora di tutti popoli“, Amsterdam 1945-1951, apparsa a Isje Johanna Peerdeman, detta Ida (1904-1996)
“Heer Jezus Christus,Zoon van de Vader, zend nu Uw Geest over de aarde. Laat de Heilige Geest wonen in de harten van alle volkeren, opdat zij bewaard mogen blijven voor verwording, rampen en oorlog. Moge de Vrouwe van alle Volkeren, de heilige Maagd Maria, onze Voorspreekster zijn. Amen.” «Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il tuo Spirito sulla terra. Fa’ abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, affinché siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra. Che la Signora di tutti i popoli, la Beata Vergine Maria, sia la nostra Avvocata. Amen. (Messaggio del 15.11.1951)» (sito web https://theladyofallnations.info/de/)
IL SIGILLO DEL DIO VIVENTE (a)
MEDIATRICE DI TUTTE LE GRAZIE (b)
Citazioni: a) Apocalisse 7:2 e 9:4, a) rivelazione della BVM a Maria Valtorta, b) appellativo citato per la prima volta nel 1712 del Montfort nel suo “Trattato della vera devozione a Maria”, e infine a,b) rivelazioni della BVM alla veggente Barbara Ruess, Marienfreid 1946.
Il Sigillo del Dio Vivente e’ la BVM secondo quanto ha rivelato lei stessa a Maria Valtorta. Nella Bibbia ci sono dei versi che fanno riferimento al “sigillo di Dio” in relazione a oggetti o persone sigillati da Dio, come Giovanni 6:27; 2 Timoteo 2:19. Ma soprattutto l’Apocalisse:
Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente; e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo,i servi del nostro Dio» (Apocalisse 7:2-3).
Dal fumo uscirono sulla terra delle cavallette a cui fu dato un potere simile a quello degli scorpioni della terra. E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra, né la verdura, né gli alberi, ma solo gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte (Apocalisse 9:3-4).
VIRGO SANCTA GENERALISSIMA (MARIA SANCTA GENERALISSIMA), La comandante suprema dell’esercito cristiano.
Battaglia di Vienna contro i Turchi assedianti (12 settembre 1683). Papa Innocenzo XI, per ringraziare Maria Santissima della vittoria contro i turchi, proclamò la festa del Santissimo Nome di Maria il 12 settembre. La battaglia ebbe inizio all’alba, subito dopo la messa celebrata da Marco d’Aviano. La punta di diamante dell’esercito cristiano fu la cavalleria polacca guidata personalmente del re di Polonia Giovanni Sobieski. Nel tardo pomeriggio dopo aver seguito dalla collina l’andamento dello scontro 4 corpi di cavalleria (1 tedesca e 3 polacche) scesero all’attacco a passo di carica. L’attacco fu condotto da Sobieski in persona e dai suoi 3000 Ussari. La carica sbaragliò definitivamente l’esercito turco, mentre gli assediati uscironodalle mura per raggiungere i rinforzi che già inseguivano gli ottomani in rotta. Il cronista turco Mehmed, der Silihdar così commentò l’arrivo dell’armata del Sobieski:
«Gli infedeli spuntarono sui pendii con le loro divisioni come nuvole di un temporale, ricoperti di un metallo blu. Arrivavano con un’ala di fronte ai valacchi e moldavi addossati ad una riva del Danubio e con l’altra ala fino all’estremità delle divisioni tartare, coprivano il monte ed il piano formando un fronte di combattimento simile ad una falce. Era come se si riversasse un torrente di nera pece che soffoca e brucia tutto ciò che gli si para innanzi.»
(Mehmed, der Silihdar, così da Richard F. Kreutel, Karamustapha vor Wien. Das türkische Tagebuch der Belagerung (Graz 1955))