di Max Tex (3 luglio 2020)
Il gesuita spagnolo José María Rodríguez Olaizola divaga “a ruota libera” sul gay pride. In particolare menziona il diritto alla pari dignita’ tra tutti gli uomini indipendentemente dal loro orientamento sessuale e vageggia di un possibile futuro in cui la “chiesa” (non si capisce bene quale) possa riconoscere tutti i diritti alle persone LBGTQ (ovvero come Lesbiche, Bisessuali, Gay, Transgender e Queer, l’ultimo termine restando peraltro almeno per il momento indefinito), per modo che tutti abbiano riconosciuto nella stessa “chiesa” il diritto a rapporti e unioni LBGTQ. A queste dichiarazioni tuttavia e’ possibile fare alcune obiezioni fondamentali. La prima riguarda il fatto che la pari dignita’ tra tutti gli uomini e’ gia’ un dato sostanzialmente acquisito almeno nei paesi occidentali. Tuttavia occorre osservare che gli orientamenti LBGTQ possono risultare, e di fatto lo sono, anche fortemente molesti se esibiti in pubblico, e specialmente se attuati nei confronti di persone indisponbili come per esempio verso i minori (pedofilia). La seconda obiezione riguarda le basi scientifiche della cosiddetta teoria gender LBGTQ, che lo stesso autore della teoria (il Prof, Christopher Dummitt) ha ritrattato (1).
Infine la terza obiezione riguarda la Chiesa Cattolica. Il “Depositum fidei” che rappresenta l’insieme dei dogmi di fede e’ immutabile e proibisce categoricamente una volta per tutte il sesso omosessuale (sodomia) nonche’ il sesso naturale esercitato tra uomo e donna al di fuori del matrimonio.
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(*) 30 Giugno 2020, Stylum Curiae di Marco Tosatti. https://www.marcotosatti.com/2020/06/30/gesuiti-il-sito-web-sdogana-il-diritto-allamore-omosessuale/?un
(1) Vedasi al riguardo: CONFUTAZIONE SCIENTIFICA DELLA TEORIA GENDER-LGBT
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2944652728880335&id=100000069109306&sfnsn=mo