di Max Tex (25 maggio 2020)
Continuiamo l’analisi della “Teologia dal basso”(1) di Karl Rahner, fonte di ispirazione delle ultime generazioni di modernisti, incluso JM Bergoglio.
Il titolo e’ effettivamente un po’ forte. Di che si tratta? Come vogliamo dimostrare, c’e’ un errore logico cruciale alla base del suo ragionamento!
COSA INTENDE RAHNER PER “TEOLOGIA”?
La questione che emerge immediatamente e’ cosa precisamente Karl Rahner intenda con il termine “teologia”.Karl Rahner (2) e’ infatti famoso non solo per l’oscurita’ del suo linguaggio (in confronto Kant appare una lettura infantile) ma anche per la distorsione del significato dei termini usati. Afferma per esempio “La teologia s’e’ di fatto sbriciolata in innumerevoli discipline…” (Pag.24 ibid.).
Ma a quale “teologia” si riferisce?
E’ subito ovvio che il termine teologia da lui usato non e’ quello Cattolico. Onde evitare equivoci e’ bene fare fin da subito chiarezza al riguardo (3).
In filosofia storicamente il termine teologia trae origine dalla metafisica di Aristotele. Precisamente e’ il capitolo dedicato al Dio-Demiurgo appunto di Aristotele. Per questo motivo questa disciplina e’ usualmente nota come teologia filosofica. Qual’e’ il suo fine? Si tratta del tentativo di conseguire tutto cio’ che la ragione umana puo’ autonomamente raggiungere in merito allo stesso Dio-Demiurgo.
Nel cristianesimo invece la teologia e’ per definizione la Teologia sacra di San Tommaso d’Aquino (4), un punto di riferimento fondamentale per la dottrina cattolica.
L’oggetto non e’ quanto la ragione possa sapere di Dio, bensi e’ la sua parola stessa, ovvero cio’ che ha detto di se’ stesso in Gesu’ Cristo. In questo senso la teologia e’ strutturata in una serie di dogmi (Credo, Concili e interventi diretti dei papi) che per il varo cattolico vanno presi necessariamente in blocco come verita’ di fede. Questo costituisce il cosiddetto “Depositum fidei”.
La teologia nel cattolicesimo e’ quindi chiaramente definita: riguarda le conseguenze pratiche (nella “prassi”) dei dogmi che non possono essere alterati o addirittura “cancellati” abusivamente da nessuno.
Essendo la teologia basata la parola di Dio e’ necessariamente una scienza rigorosa a cui si applicano le regole della Logica Razionale.
Ma di quale Logica Razionale si tratta precisamente?
Secondo S.Tommaso d’Aquino queste regole sono rappresentate dal principio della non-contraddizione esteso, principio logico utilizzato dallo stesso S.Tommaso d’Aquino nel suo capolavoro “Contra Gentiles” e quindi – di fatto – posto alla stessa base della Teologia Sacra.
In base alla stessa struttura del testo Summa contra Gentiles e’ manifesto che S.Tommaso d’Aquino distingua le frasi logiche in tre categorie: a) le prime due sono distinguibili razionalmente in vere o false. Sono quelle che attengono alla realta’ sensibile e conoscibile; b) la terza categoria e’ quella delle frasi indecidibili, ovvero quelle razionalmente non distinguibili in vere e false. Queste includono, in particolare, quelle che attengono al trascendente, quindi Dio stesso. Sono pertanto inconoscibili, e logicamente indecidibili, a meno che non siano rivelate da Gesu’ Cristo stesso.
Si tratta di un’intuizione geniale di importanza fondamentale (e forse non sufficientemente nota nemmeno a molti teologi cattolici, sicuramente non a Karl Rahner e ai modernisti contemporanei). La logica di S.Tommaso d’Aquino supera, infatti, la cosiddetta Logica Classica che e’ invece basata sul Principio di Contraddizione a due vie di Aristotele, secondo la quale, invece, le frasi logiche sono razionalmente distinguibili in sole due categorie, ovvero vere o false.
La teologia cattolica riguarda quindi Dio stesso, lo stesso “Depositum Fidei”, nonche’ l’analisi razionale e la mutua consistenza di tutti i dogmi per comprenderne tutte le implicazioni nella prassi.
LA TEOLOGIA NON CATTOLICA DI KARL RAHNER
La Teologia dal basso di Karl Rahner invece non e’ affatto cattolica. Infatti Karl Rahner rigetta esplicitamente tutti Dogmi cattolici, in quanto non deducibili dal basso. Di fatto questo risultato e’ una conseguenza inevitabile delle premesse logiche implicite nell’approccio di Karl Rahner (6).
Di cosa si tratta? E’ il fatto che Karl Rahner adotta il cosiddetto “metodo trascendentale” di Kant, ovvero la filosofia dell’Illuminismo (4). Che si basa a sua volta sul Principio della Non-Contraddizione a due vie di Aristotele (2-Way PNC). Secondo l’Illuminismo esisterebbero infatti delle mitiche persone, gli “Illuminati”, che dovrebbero possedere nientemeno che lo stesso potere di Dio, ovvero essere capaci di decidere addirittura se
QUALUNQUE FRASE LOGICA SIA VERA O FALSA!
La scienza contemporanea (matematica, logica e fisica) ci dice senza ombra di dubbio che questo programma e’ non solo “praticamente” irrealizzabile (chi mai sarebbero gli “Illuminati”?) ma razionalmente falsa!
OVE STA DUNQUE L’ERRORE DI KARL RAHNER?
Sta’ nel principio logico errato! Vedasi al riguardo (5). Ne consegue che Karl Rahner seguendo il suo metodo di ragionamento errato deve escludere necessariamente tutti i dogmi cattolici. Tra le due possibilita’, che siano veri o falsi, non ha infatti alcun elemento razionale “dal basso” per decidere a favore.In particolare tra questi esclude quindi tutti i dogmi Mariani, compresi tutti i comandamenti che fanno parte del Decalogo delle Leggi. Questo implica incidentalmente la conseguenza che i peccati degli uomini dovrebbero essere tutti perdonati da Dio anche in assenza di pentimento (6). Inoltre, sempre secondo Karl Rahner, non esisterebbe una verita’ rivelata fissa. Al contrario, la rivelazione di Dio sarebbe in continuo divenire e si realizzerebbe gli eventi personali e collettivi del mondo.Pertanto i dogmi cattolici non sarebbero tali, ovvero secondo lui non sarebbero parte della rivelazione, ma soltanto espressione del misticismo cristiano. Anch’esso in continuo divenire e cambiamento per adattarlo al mutamento dei costumi degli uomini nel corso del tempo.
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(1) REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTIIL CASO DI KARL RAHNER – PARTE 1
(2) Karl Rahner “Corso fondamentale sulla fede” San Paolo, sesta edizione (2005).
(3) Questa classificazione e’ dovuta a Mons. Antonio Livi (2018).
(4) E’ intuibile che K.Rahner non avesse conoscenze logiche approfondite. Il suo approccio filosofico si ispira infatti alla Filosofia Trascendentale di Immanuel Kant [I.Kant, Critica della Ragion Pura, Laterna, ristampa 2017]
(5) REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTIIL CASO DI KARL RAHNER – PARTE 2
(6) Eresia dell’Apocastasi. E’ la teoria di Origene sul ristabilimento finale di tutta la creazione in uno stato di perfetta beatitudine (condannata dal Concilio di Costantinopoli del 553).