I filosofi atei e in particolare gli studiosi di logica si sono spesi nel tentativo di formulare quella che alcuni di loro chiamano “The Theory of Truth” (1) (la Teoria della Verita’).
Ma, con ogni evidenza per sminuire la teologia cristiana, citano Tito 1,12:
12 dixit quidam ex illis proprius ipsorum propheta “Cretenses semper mendaces malae bestiae ventres pigri.”
Perche’ lo fanno? Perche’ la frase di San Paolo sopracitata e’ un esempio classico di frase volutamente paradossale.
Infatti e’ palesemente autocontradditoria e quindi indecidibile (ovvero non si puo’ affermare che sia vera o falsa) poiche’ afferma:
“un profeta cretese, gia’ aveva detto: I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri.“
pertanto anche quello che afferma il profeta cretese stesso e’ necessariamente bugiardo! Ma se e’ bugiardo anche quanto afferma puo’ essere falso!
Come rispondere dunque a questa obbiezione?
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(1) Saul Kripke, The Theory of Truth“, Rockefeller University, USA (1975).
Una risposta su “LA TEORIA DELLA VERITA SECONDO I FILOSOFI ATEI”
Una risposta su “LA TEORIA DELLA VERITA SECONDO I FILOSOFI ATEI”
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