I condannati venivano denudati per indicare la massima degradazione e umiliazione possibile.
Il cinismo e’ la caratteristica principale del comportamento dei quattro soldati (formavano il cosiddetto “Quaternio” come previsto dalla legge romana, come la spartizione delle vesti) che sono a guardia dei condannati.[Giovanni]
La veste (tunica di lino senza cucitura (*), di grande valore consistente con la solennita’ dell’evento vissuto da parte del Cristo; il sommo sacerdote portava una veste analoga) di Gesu’ viene tirata a sorte (si adempiono le Scritture, cf. Salmo 22 e Giov 19,24). Questo e’ il disegno divino. Giovanni stesso ne rimane colpito. Ma S.Tommaso D’Aquino sostiene la tesi opposta: la tunica di un solo pezzo sarebbe stata usata dai poveri.
La prima comunita’ cristiana rielaborera’ gli eventi della passione alla luce delle profezie dell’AT. Ma secondo Maria da Greda solo nel giorno del Giudizio sapremo pienamente (la nostre conoscenze sono necessariamente limitate dalla natura umana) le sofferenze subite da Gesu Cristo durante la Passione.
La questione e’ se Gesu’ se sia stato in croce completamemte nudo o no e’ ancora discussa. Forse si e’ trattato di un segno di pieta’ da parte dei soldati romani su richiesta della Madre e delle discepole. E’ la richiesta di Maria a Dio Padre (la sofferenza massima della Madre!). Questo spiegherebbe la presenza di una cinta ai suoi fianchi per coprire le nudita’ di Gesu’ (circostanza confermata dalle fonti mistiche).
Riguardo alla precisa modalita’ della crocifissione nei vangeli non ci sono dettagli. In Egitto secondo Plinio usavano corde, mentre in Palestina usavano chiodi. Che si tratti di chiodi due corti e uno lungo (uno corto conservato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma) e’ pero’ confermato dall’episodio di San Tommaso incredulo. I chiodi venivano messi sui polsi e uno piu’ lungo per i piedi. La tradizione di Sant’Elena parla appunto di tre chiodi e di un “suppedaneum” (supporto per i piedi) che serviva a prolungare la sofferenza.
Le fonti mistiche descrivono in dettaglio come i carnefici procedono a inserire i chiodi nei polsi e nei piedi. Gesu Cristo geme a causa del dolore insopportabile. Secondo i teologi mistici nel polso di Adamo Dio Padre creo’ un’apertura nel metacarpo proprio per permetter di inserire i chiodi della crocifissione di Cristo!
Maria da Greda: parla soprattutto della mitezza di Gesu’. I dolori delSignore furono iucredibilmente grandi. Caterina Emmerich: i carnefici si disposero con i loro piedi sullo stomaco di Gesu’. Il corpo di Gesu’ fu tirato con catene e corde (Mio Dio, Mio Dio, gemette Gesu quando i piedi gli furono crocifissi).
La descrizione di Maria Valtorta e’ molto piu’ dettagliata e dettaglia l’azione dei quattro carnefici. Gesu’ urla per il dolore quando il primo chiodo penetra nel polso destro. Il chiodo nel polso sinistro tronca i tendini e la sua mano sinistra per conseguenze resta inerte.
Il chiodo dei piedi e’ lungo il doppio. Un primo tentativo fallisce e deve essere ripetuto con atroci dolori di Gesu’. Maria geme lei stessa per il dolore!
La Sindone conferma tutti i dettagli della crocifissione. I chiodi nei polsi hanno colpito i nervi mediani delle mani (provocando in entrambi i casi un dolore intensissimo). Gesu’ venne crocifisso con la corona di spine. La ferite del flagello sono evidenti.
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(*) La Sacra Tunica (in lingua tedesca Der Heilige Rock) è una reliquia conservata nel duomo di Treviri. Viene chiamata anche Tunica Inconsutile, che significa “tunica senza cuciture” (dal latino consuĕre = cucire).
(*) Michelangelo decise di scolpire un crocifisso con Gesu’ completamente nudo.