ECCO LA FAMOSA FRASE DI GIOVANNI XXIII ALL’APERTURA DEL CONCILIO VATICANO II!
Che segna anche il primo attacco del modernismo! Nel suo discorso inaugurale del Concilio pronunciato in latino Giovanni XXIII affermo’ infatti quanto segue (1):
“A noi – disse – sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo”.
A molti parve (e pare tuttora) di ravvisare in questa frase un cenno alle profezie dei tre pastorelli di Fatima, profezie che con questa frase intende addirittura ridicolizzare!
SI TRATTA DELL’ATTACCO DEL MODERNISMO!
Il suo significato e’ indubbio.
Si tratta nientemeno che della concezione modernista della Chiesa che si impone con G23 in tutta la sua chiarezza! Concezione che ha evidentemente ispirato la stessa impostazione di base del Concilio Vaticano II (dovuta a Karl Rahner), tutta centrata sull’uomo e sulla possibilita’ di trovare per la Chiesa una soluzione umana e non divina (la cosiddetta “teologia dal basso” appunto di Karl Rahner). Soluzione (o piuttosto tentativo fallito) che tuttora ispira la falsa chiesa Bergogliana.
Questa frase, guarda caso, e’ infatti condivisa dall’entourage pro-Bergogliana che vede una forte assonanza tra il concetto di “Ottimismo della Fede” di Giovanni XXIII e il cosiddetto “Misericordiosismo” di Bergoglio (2,3).
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