“Non dire i nemici, ma gli amici. Non senti che i tuoi figli chiedono il pane della fede e non trovano chi glielo distribuisce?..”
“I miei saggi fuggono, la mia legge viene calpestata…”
“Il tuo sangue e il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che hai fatto nella legge il tuo Dio.”
“La guerra, la peste, la fame, sono i flagelli con cui la superbia e la malizia degli uomini sarà punita…”
“E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere tra l’atrio e l’altare chiedendo la sospensione delle punizioni?”
“Sono spariti tutti gli oggetti materiali nella mia stanza e mi sono ritrovato in presenza di cose soprannaturali. È stata una cosa di brevi istanti, in cui ho visto molto.”
“Sebbene tutto l’abbia visto sotto forme sensibili in apparenza, riesco a malapena a descriverlo con segni esterni. Dai un’idea a quello che segue. È la parola di Dio, adattata alla parola dell’uomo.′′
“Cosa farò? Colpiro’ i pastori, disperderò il gregge affinché quelli che siedono nella cattedra di Mosè cerchino buoni pascoli e il gregge li segua docilmente e si nutra.′′
“Ma sul gregge e sui pastori peserà la mia mano; la carestia, la pestilenza, la guerra faranno piangere alle madri il sangue dei figli e dei martiri nella terra nemica.′′
LE 4 PUNIZIONI DI ROMA
E di te, oh, Roma, che avverra?
Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Sei arrivata a non cercare altro e a non ammirare nel tuo sovrano altro che il lusso, dimenticandoti che la tua gloria e’ quella di Lui sul Golgota.
“Ora [il papa] è vecchio, decrepito, inerme, spogliato. Tuttavia, la sua parola fa [ancora] tremare il mondo, Roma!”
“Su di te verrò quattro volte.′′
“Nella prima ferirò le tue terre e i suoi abitanti.′′
“Nella seconda porterò lo strazio e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora gli occhi?′′
“Verrò la terza, abbatterò difese e difensori e l’impero del Padre. Avverrà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.”
Ma i miei saggi fuggono, la mia legge viene [ancora] calpestata!
“Per questo farò la quarta visita. Guai a te, se ancora allora la mia Legge sara’ un nome vano per te! Sopravviveranno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che hai fatto nella legge del tuo Dio.”
La guerra, la guerra, la peste, la fame, sono i flagelli con il quale sarà punita la superbia e la malizia degli uomini.
Dove sono [dunque], ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palazzi? Sono venuti per essere il letame delle piazze e delle strade.′′
E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere tra l’atrio e l’altare, chiedendo la sospensione delle punizioni? Perché non prendete lo stemma della fede e andate sui tetti delle case, per le strade e le piazze, ovunque, pur inaccessibile, a portare il seme della mia parola?”
“Ignorate [forse] che è questa la spada terribile dai due fili che abbatte i miei nemici e rompe l’ira di Dio e degli uomini?′′
“Queste cose dovranno inesorabilmente accadere una dopo l’altra.”
“Le cose avvengono troppo lentamente.”
“Ma l’Augusta Regina dei Cieli è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Dissipa come nebbia i suoi nemici.
“Rivesti il Venerabile Vecchio [il vecchio papa!] di tutte le sue antiche abitudini.”
“Sopravviverà a un violento uragano!”
ECCO L’ INIQUITÀ È FINITA!
“Il peccato terminerà, e prima che [trascorrano] due pleniluni del mese dei fiori [quindi due mesi lunari della primavera! (2)], l’iride di pace apparirà sulla terra.
Il grande ministro vedrà la moglie del suo re vestita a festa. In tutto il mondo apparirà un sole luminoso come non si è mai visto, dalle fiamme del Cenacolo ad oggi, né si vedrà fino all’ultimo giorno.”
Durante la vigilia dell’Epifania del 1870.
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(1) Tratto dal libro: ′′Don Bosco e il suo tempo” di Hugo Wast, Edizioni Parola, Madrid, 1987, con Licenza Ecclesiastica – Pags. 370/372
(2) significa che questi eventi si verifichenno quindi entro il 19 maggio (58 giorni dopo il 21 marzo)!