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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

CHIESA DEL TRANSITO E ASSUNZIONE IN CIELO DELLA MADONNA

FONTE: https://benedettoxviblog.wordpress.com/2021/08/15/chiesa-del-transito-e-assunzione-in-cielo-in-corpo-e-anima-della-madonna/

AVVERTENZA IMPORTANTE: IL TESTO E’ STATO MODIFICATO!
(le modifiche sono contrassegnate in rosso)!
LE MODIFICHE RIGUARDANO DUE ASPETTI CRUCIALI:
1) IL RACCONTO TRADIZIONALE “DIMENTICATO” NEL TESTO ORIGINALE;
2) LA MENZIONE DELLA BASILICA (BEN PIU’ IMPORTANTE!) DELLA DORMIZIONE UGUALMENTE CURIOSAMENTE “DIMENTICATA” (FORSE PERCHE’ CONSIDERATA UN'”OFFESA” DA PARTE EBRAICA!).

La Chiesa è dedicata alla Assunzione della Madonna. Questa chiesa, tolta ai francescani nel 1757 è ora proprietà comune dei greci-ortodossi e degli armeni. I francescani la possedevano dal 1363.

Da distinguere dalla Basilica della Dormizione a Gerusalemme.

Basilica della Dormizione di Maria tickets - Gerusalemme - Prenotazion


L’ultimo accenno alla Madonna, nel N.T., si trova nel libro degli Atti: dopo l’ascensione di Gesù al cielo, gli apostoli ritornarono nel Cenacolo, dove «perseveravano concordi nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù» (At 1,14).

RACCONTO TRADIZIONALE (*)

Il primo scritto che parla della morte e dell’assunzione di Maria in cielo, è un testo apocrifo del II secolo, il Transito di Maria, che ambienta l’avvenimento sul Monte Sion: l’anima di Maria, dopo la morte, sarebbe stata portata direttamente in cielo da Gesù, mentre il suo corpo veniva sepolto; ma dopo qualche tempo, su insistenza degli apostoli, Gesù ritornò e fece aprire dagli angeli la tomba di sua madre, che ne uscì viva e venne assunta in cielo. Questo è il racconto tradizionale.

Solo in epoca crociata però fu eretta una grande basilica (appunto la sunnominata Basilica della Dormizione a Gerusalemme) che racchiudeva in un unico edificio il luogo tradizionale del transito di Maria (il Somnium Mariae) ed il cenacolo, situato nei pressi dell’attuale basilica. L’imponente edificio crociato non resistette alla fine del regno latino di Gerusalemme ed al ritorno dei musulmani cadde in rovina e la preoccupazione maggiore continuò ad essere rivolta più al cenacolo che al luogo mariano.

Nel 1898 il sultano ottomano Abdul Hamid II donò il luogo della dormizione di Maria all’imperatore tedesco Guglielmo II che, agli inizi del XX secolo, fece costruire la chiesa dall’architetto Heinrich Renard; essa fu consacrata nel 1910 e dal 1957 ha il titolo di basilica minore. Essa fu progettata e costruita sul modello della cattedrale carolingia di Aquisgrana ed è di proprietà dei benedettini, il cui monastero è annesso alla chiesa. Incidentalmente la costruzione della basilica minore fu vista come un’offesa imperdonabile da parte ebraica.

Tornando alla Chiesa dell’Assunzione della Madonna, in seguito, fu trasformata in chiesa rupestre (sec. IV). Essa fu poi consacrata alla Madre di Dio dal vescovo di Gerusalemme, Giovenale, dopo il Concilio di Calcedonia (451).

Nel 490 l’imperatore Maurizio volle edificare una chiesa a pianta rotonda, sopra la chiesa precedente, la quale divenne così la cripta che custodiva il venerato sepolcro.

Il ricordo del luogo fu conservato soprattutto dalla fede e dalla devozione dei fedeli che vi celebravano, con solenni riti, la memoria del transito e dell’assunzione della Madonna.

La festa, che cadeva il 15 agosto, era preceduta da una quaresima di preparazione, passata in attendamenti improvvisati nella Valle del Cedron.

La parte superiore fu totalmente distrutta prima dell’arrivo dei crociati. I benedettini, negli anni 1112-1130 fecero un nuovo accesso alla cripta e vi edificarono sopra una nuova chiesa con annesso monastero.

Essa fu nuovamente distrutta dai musulmani di Saladino dopo il 1187, che risparmiarono solo la cripta in onore della «Beatissima Madre del profeta Gesù».

È giunta così fino a noi solo la chiesa sotterranea a cui si accede per una lunga scalinata.

Il forte dislivello fra il piano attuale del terreno e l’interno della chiesa, rende questa facile ricettacolo delle acque piovane che, in caso di piogge torrenziali, la allagano tutta. L’ultima di queste inondazioni fu del 1972 ed offrì l’occasione per un lavoro di ripulitura a fondo che portò alla luce la roccia della tomba della Vergine in una zona sepolcrale.

Sulla tomba della Vergine, riportiamo le conclusioni a cui è giunto P. Bagatti dopo un accurato studio del luogo. La tradizione della tomba di Maria al Getsemani è realmente ambientata in un luogo sepolcrale in uso nel I sec. La tomba stessa corrisponde bene alle indicazioni topografiche contenute nelle diverse relazioni della «Dormizione della Vergine». La tecnica di scavo dell’insieme della tomba (la stanzetta anteriore e la tomba stessa) posta nella zona funeraria (necropoli) riconduce al I secolo come per il S.Sepolcro e le tombe dei Re. Per cui queste notizie archeologiche, congiunte con quelle letterarie (documenti palestinesi, siriaci, etiopici, greci dal sec. Il al sec. V) e il costante antichissimo riferimento devozionale e liturgico, attestano la credenza circa la Tomba della Vergine accanto al Getsemani fin dalle origini cristiane.

È presente nella chiesa il mihrab, testimonianza della venerazione musulmana verso Maria (Maometto la chiamò «mia sorella Maria»).La tomba della Vergine.

È un blocco di pietra, isolato dal banco roccioso, alto da m 1,50 a 1,80, e presenta due aperture che servono da passaggio per i pellegrini. La roccia su cui fu deposto il corpo della Madonna, protetta da un cristallo, è corrosa dai secoli e dalla pietà dei fedeli che, per devozione, ne asportavano pezzetti. Il foro sul soffitto della grotta, oltre che servire da sfiatatoio per il fumo delle candele e delle lampade, ha anche il significato simbolico di apertura sul cielo verso il quale fu assunta la Madonna.

Benedettoxvi | 15 agosto 2021 alle 7:03 am| Categorie: #BENEDETTOXVIBLOGWORDPRESS | URL: https://wp.me/p8kBc9-8Hd

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(*) La frase originale dell’articolo, che ci e’ parsa del tutto inadeguata e riduttiva nei confronti della Madre di Dio, come del resto assolutamente tipico dello stile Bergogliano, e’ invece la seguente:

Della tomba della Madonna nella valle di Giosafat parla per primo un libro apocrifo, Il Transito di Maria, il cui autore raccoglie tradizioni del periodo apostolico. Il libro contiene molti elementi simbolici discutibili.

Da notare che – incredibilmente – non si fa affatto cenno dell’assunzione di Maria in corpo e anima!