LA MORTE DI JACQUES DE MOLAY (18 MARZO 1314)
Mentre già ardeva il fuoco che lo avrebbe divorato (1,2), Jacques De Molay, Gran Maestro e capo dell’ordine dei Templari, diede 4 profezie. Di queste le prime 3 si sono compiute impeccabilmente, per l’ultima si sarebbero dovuti aspettare 700 anni…era il famoso VENERDI’ 18 Marzo del 1314.
Notiamo che conteggiando i 700 anni fino all’inizio del 700-esimo anno si ottiene come data il 18 Marzo 2013, data successiva a quella della pubblicazione della “Declaratio” di Benedetto XVI (11 febbraio 2013), quindi compatibile con la profezia (che specifica solo “entro”). Infatti il 18 Marzo 1315 corrisponde all’inizio del secondo anno, il 18 Marzo 1315 all’inizio del terzo,… , e infine il 18 Marzo 2013 all’inizio del 700-esimo.
LE PROFEZIE DI JACQUES DE MOLAY
Filippo IV il Bello, nella volontà di distruggere l’Ordine dei Templari, fece bruciare al rogo il Gran Maestro dell’Ordine Jacques de Molay e i 37 cavalieri dell’Ordine accusati di eresia.
Quando il Gran Maestro vide il rogo, chiese ai suoi giustizieri di essere rivolto verso la cattedrale. Ecco le sue precise parole secondo la “Chronique métrique” composta intorno al 1317 e attribuita a Godefroy de Paris (3):
Lo afferrarono per legarlo al palo,ed egli, sereno e radioso, li lasciò fare;gli legarono i polsi con una corda,ma prima disse loro:
«Signori, lasciatemi almeno congiungere
per un poco le mani e pregare Dio;
poiché è giunta l’ora e la stagione:
vedo qui il mio giudizio
dove morirò tra breve,
ingiustamente, Dio lo sa.
La disgrazia si abbatterà presto
su coloro che a torto ci condannano:
Dio vendicherà la nostra morte.
Signori sappiate che tutti quelli
che sono contro di noi
a causa nostra soffriranno,
morirò con questa consapevolezza,
ecco la mia fede; e ora vi prego
che il mio viso sia girato in direzione
della Vergine Maria dalla quale
Nostro Signore Gesù Cristo è nato.»
Da notare quindi che le cosiddette profezie di De Molay, secondo la “Chronique métrique“, restano sostanzialmente imprecise. Queste si basano sulla maledizione che Jacques de Molay avrebbe lanciato contro il Papa e il re annunciando nei versi della Chronique métrique:
“La disgrazia si abbatterà presto su coloro che a torto ci condannano: Dio vendicherà la nostra morte.”
Effettivamente nel 1314 assistiamo alla dipartita in rapidissima successione prima di Clemente V e poi di Filippo il Bello. Il primo, già gravemente malato, si spegne il 20 aprile; mentre il secondo muore il 29 novembre, dopo una lunga agonia causata da un incidente di caccia.
LE PROFEZIE SECONDO LA TRADIZIONE SUCCESSIVA
Tuttavia, la fonte sopracitata non riporta le predizioni in termini precisi. Peraltro, secondo una tradizione successiva scarsamente attendibile (e la cui precisa origine temporale, nonche’ la stessa fonte restano peraltro da accertare) il de Molay avrebbe in realta’ – mentre veniva legato sul rogo – avuto il tempo (improbabile) di articolare in maggior dettaglio la natura delle sue profezie. Queste ipotetiche profezie sono citate, per esempio, in due articoli del 2018 (si vedano i riferimenti (3) e (4)). Precisamente:
1) Rivolgendosi al Papa Clemente V avrebbe detto: “Tu morirai entro 40 giorni”. Clemente V infatti morì 33 giorni dopo il 20 aprile 1314.
2) Rivolgendosi verso il Re Filippo IV di Francia detto “il Bello” avrebbe detto: “Tu morirai entro la fine del 1314”. Un ictus improvviso e Re Filippo morì ‘entro la fine dell’anno’, il 24 novembre 1314.
3) Rivolgendosi alla Monarchia Francese avrebbe detto: “La Casa reale Francese cadrà definitivamente entro la 13° generazione da Filippo IV”. Luigi XVI fu effettivamente il 13° discendente di Filippo IV e ultimo Re di Francia.
4) Rivolgendosi infine alla Chiesa Romana avrebbe detto: “Il Papato terminerà entro 700 anni dalla mia morte”.
La morte entro l’anno 1314 di entrambi i personaggi (Papa Clemente V E Re Filippo IV) non fece altro che rafforzare l’idea comune che egli fosse caduto vittima di un’ingiustizia.
Per quanto riguarda la terza profezia, l’esecuzione di Luigi XVI durante la Rivoluzione Francese (che pose effettivamente fine alla monarchia assoluta in Francia) e’ stata vista come coronamento della “vendetta dei templari”. Tanto che il boia Charles-Henri Sanson, prima di calare la ghigliottina sulla testa del sovrano, gli avrebbe mormorato: «Io sono un Templare, e sono qui per portare a compimento la vendetta di Jacques de Molay.» (1)
LA QUESTIONE DELLA QUARTA PROFEZIA
Detto che le prime tre “profezie”, veritiere o meno, corrispondono a eventi storici resta da interrogarsi sulla quarta.
Si avvererà anche questa? (6)
Tuttavia le domande piu’ interessanti sono, semmai, relative all’ipotesi che la quarta profezia sia del tutto falsa. E che pertanto sia stata introdotta “ad arte”.
Quando, chi, come e perche’ avrebbe dunque introdotto questa profezia? Queste sono le domande a cui ci piacerebbe rispondere.
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