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Antivigilia del Santo Natale di Gesu’ Cristo Nostro Signore. Annunciamo con San Giovanni Battista, voce di uno che grida nel deserto, la venuta del Signore! Appianate i suoi sentieri: saranno colmate tutte le valli, e i monti e i colli saranno abbassati: i sentieri tortuosi saranno rettificati e quelli scabrosi appianati: e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Siamo giunti in prossimita’ del Santo Natale. Che e’ diverso da tutti gli altri. Gli eventi sono peggiorati e l’oscurita’ sta scendendo sul mondo.
Ma la nostra certezza e’ nell’arrivo del Signore. Molte persone, e anche noi, forse pensiamo, in fondo, che gli eventi attuali siano la normalita’.
Ma non e’ cosi’. Anche al tempo di San Giovanni Battista pochi ebrei hanno accolto e creduto al suo messaggio!
Anche ora dobbiamo ascoltare gli appelli che il cielo ci rivolge. Ma adesso e’ il momento di metterli in pratica! Dobbiamno abbassare il colle, cioe’ il nostro orgoglio. Ognuno di noi si consideri servo del Signore! Chiediamo perdono di tutti i nostri peccati, le nostre lacune saranno colmate dal Signore.
Trascorriamo serenamente le ore che ci separano dal Natale!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
Antivigil of the Holy Birth of Jesus Christ Our Lord. We announce with St. John the Baptist, the voice of one crying in the desert, the coming of the Lord! Make its paths smooth: all valleys will be filled, and the mountains and hills will be lowered: the winding paths will be straightened and the rough ones smoothed: and every man will see the salvation of God.
We have come close to Holy Christmas. Which is different from all the others.
Events have worsened and darkness is falling over the world. But our certainty is in the arrival of the Lord.
Many people, and we too, perhaps think, deep down, that current events are normal. But is not so’. Even at the time of St. John the Baptist few Jews accepted and believed his message!
Even now we must listen to the appeals that heaven addresses to us. But now it’s time to put them into practice!
We must lower the hill, that is, our pride. Each of us consider himself servant of the Lord!
We ask forgiveness of all our sins, our gaps will be filled by the Lord.
Let’s spend the hours that separate us from Christmas peacefully!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
Evangelium Luc 3:1-6
Anno quintodécimo impérii Tibérii Cǽsaris, procuránte Póntio Piláto Iudǽam, tetrárcha autem Galilǽæ Heróde, Philíppo autem fratre eius tetrárcha Iturǽæ et Trachonítidis regionis, et Lysánia Abilínæ tetrárcha, sub princípibus sacerdotum Anna et Cáipha: factum est verbum Domini super Ioannem, Zacharíæ filium, in deserto. Et venit in omnem regiónem Iordánis, prǽdicans baptísmum pæniténtiæ in remissiónem peccatórum, sicut scriptum est in libro sermónum Isaíæ Prophétæ: Vox clamántis in desérto: Paráte viam Dómini: rectas fácite sémitas eius: omnis vallis implébitur: et omnis mons et collis humiliábitur: et erunt prava in dirécta, et áspera in vias planas: et vidébit omnis caro salutáre Dei.
Gospel Luke 3:1-6
Now in the fifteenth year of the reign of Tiberius Caesar, when Pontius Pilate was procurator of Judea, and Herod tetrarch of Galilee, and Philip his brother tetrarch of the district of Iturea and Trachonitis, and Lysanias tetrarch of Abilene, during the high priesthood of Annas and Caiphas, the word of God came to John, the son of Zachary, in the desert. And he went into all the region about the Jordan, preaching a baptism of repentance for the forgiveness of sins, as it is written in the book of the words of Isaiah the prophet, The voice of one crying in the desert, ‘Make ready the way of the Lord, make straight His paths. Every valley shall be filled, and every mountain and hill shall be brought low, and the crooked ways shall be made straight, and the rough ways smooth; and all mankind shall see the salvation of God.’
believed. Blessed are they who have not seen, and yet have believed.
Antivigilia del Santo Natale di Gesu’ Cristo Nostro Signore. Annunciamo con San Giovanni Battista, voce di uno che grida nel deserto, la venuta del Signore! Appianate i suoi sentieri: saranno colmate tutte le valli, e i monti e i colli saranno abbassati: i sentieri tortuosi saranno rettificati e quelli scabrosi appianati: e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Siamo giunti in prossimita’ del Santo Natale. Che e’ diverso da tutti gli altri. Gli eventi sono peggiorati e l’oscurita’ sta scendendo sul mondo.
Ma la nostra certezza e’ nell’arrivo del Signore. Molte persone, e anche noi., forse pensiamo, in fondo, che gli eventi attuali siano la normalita’.
Ma non e’ cosi’. Anche al tempo di San Giovanni Battista pochi ebrei hanno accolto e creduto al suo messaggio!
Anche ora dobbiamo ascoltare gli appelli che il cielo ci rivolge. Ma adesso e’ il momento di metterli in pratica! Dobbiamno abbassare il colle, cioe’ il nostro orgoglio. Ognuno di noi si consideri servo del Signore! Chiediamo perdono di tutti i nostri peccati, le nostre lacune saranno colmate dal Signore.
Trascorriamo serenamente le ore che ci separano dal Natale!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
Antivigil of the Holy Birth of Jesus Christ Our Lord. We announce with St. John the Baptist, the voice of one crying in the desert, the coming of the Lord! Make its paths smooth: all valleys will be filled, and the mountains and hills will be lowered: the winding paths will be straightened and the rough ones smoothed: and every man will see the salvation of God.
We have come close to Holy Christmas. Which is different from all the others.
Events have worsened and darkness is falling over the world. But our certainty is in the arrival of the Lord.
Many people, and we too, perhaps think, deep down, that current events are normal. But is not so’. Even at the time of St. John the Baptist few Jews accepted and believed his message!
Even now we must listen to the appeals that heaven addresses to us. But now it’s time to put them into practice!
We must lower the hill, that is, our pride. Each of us consider himself servant of the Lord!
We ask forgiveness of all our sins, our gaps will be filled by the Lord.
Let’s spend the hours that separate us from Christmas peacefully!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
Dopo aver analizzato criticamente nella Parte I (*) le affermazioni di Padre Cavalcoli riguardo alla pretesa cattolicita’ dell’azione “pastorale” di JM Bergoglio e, soprattutto, dopo aver dimostrato che quest’ultimo non puo’ essere considerato papa, esaminiamo ora la questione delle cosiddette “dimissioni” di Benedetto XVI, attuate tramite la sua ben nota Declaratio.
Sono da considerarsi dimissioni valide oppure no? Quali sono le possibili motivazioni, quali i possibili significati e implicazioni?
Oltre che a dimostrare l’insussistenza e l’illogicita delle argomentazioni del Cavalcoli, l’occasione e’ propizia anche per fare il punto sulla nostra comprensione degli eventi. Comprensione che, oltreche’ dal cuore, ci deve essere ispirata dalla ragione.
Chiediamo percio’ aiuto, ispirazione e guida alla nostra Madre Celeste. Lei che ci segue e ci protegge costantemente sin dalla nostra nascita, prima ancora che cominciassimo a pensare a Lei e a rivolgerle le nostre preghiere. Ma specialmente perche’ da quando ci siamo consacrati a Lei, siamo diventati anche suoi soldati, pronti a rispondere ai suoi ordini.
Si tratta piu’ precisamente di esaminare quella che abbiamo chiamato la “consistenza interna“, ovvero la coerenza dell’elezione di Bergoglio con la costituzione apostolica della Chiesa cattolica Universi Dominici Gregis, promulgata da papa Giovanni Paolo II (22 febbraio 1996).
Tuttavia, prerequisito cruciale senza il quale il problema non puo’ essere correttamente valutato e’ in realta’ la questione preliminare riguardante la validita’ delle dimissioni di Benedetto XVI.
Padre Giovanni Cavalcoli nel suo recente articolo (1) esamina la questione se Papa Francesco sia vero Papa o non lo sia piuttosto Papa Benedetto XVI. Ecco secondo Cavalcoli le ragioni che, secondo lui, sarebbero a favore di Papa Francesco:
Non concordiamo con l’interpretazione di Padre Cavalcoli, specialmente nelle conclusioni (riguardanti la validita’ dell’elezione di JM Bergoglio). E’ indubbio, peraltro, che Bergoglio sia stato accettato dall’intero collegio cardinalizio e che nessun cardinale ha avuto da ridire (#1). Ma cio’ non implica affatto che per questo le sue elezioni possano per questo essere considerate valide (#2). Cio’ in quanto e’ per lo meno dubbia la validita delle cosiddette dimissioni di Benedetto XVI. Esaminiamone, infatti, in dettaglio i punti essenziali.
Non c’e’ dubbio che nella sua Declaratio di “dimissioni”, Benedetto XVI:
Restano da stabilire le motivazioni alla base della Declaratio.
Al riguardo occorre notare che Benedetto XVI aveva dichiarato nel 2010 in un’intervista a Peter Seewald:
«Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto e in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi» (1).
Quindi Benedetto XVI intendeva riservarsi il diritto/dovere alle dimissioni in caso di incapacita’ fisica o mentale. La forma precisa delle dimissioni rimase peraltro non precisata da Benedetto XVI.
Quanto alle motivazioni circonstanziali di fatto della Declaratio occorre, tuttavia, tener conto di importanti dichiarazioni successive comunicate da Mons. Georg Gaenswein (2).
In queste dichiarazioni Benedetto XVI sembra attribuire la responsabilita’ al mancato appoggio e sostegno morale nei suoi confronti da parte della gerarchia ecclesiastica che avrebbe tradito la sua fiducia. Si puo’ dedurre facilmente a cosa si riferisca precisamente. Infatti, anche se le precise circostanze non sono specificate, tuttavia sono ben noti gli eventi che hanno realizzato da parte dei servizi segreti stranieri una vera e propria guerra armata attuata nei confronti del Vaticano e la persona stessa di PPBXVI nella sua funzione di papa. Appaiono emblematici al riguardo:
In tutti questi casi e’ certo sia mancata la solidarieta’ a Benedetto XVI da parte di molti cardinali e vescovi sia della curia che delle principali conferenze episcopali nazionali.
Notorio e’ a questo proposito l’intervento molto determinato del Card. Carlo Maria Martini, nel giugno 2012 (un paio di mesi prima del suo ricovero in clinica e sua successiva scomparsa, avvenuta ai primi d’agosto del 2012), il quale suggeri’ pressantemente le dimissioni a Benedetto XVI.
Carlo Maria Martini non era una persona qualunque: infatti era nientemeno che il capo del Gruppo (o Mafia) di San Gallo, promotore sin dagli anni 90 di una agenda luterano-modernista-massonica nella chiesa (nel 1999 aveva addirittura proposto a Giovanni Paolo II di indire un nuovo concilio ecumenico e questo scopo), nota anche come Agenda di San Gallo. Agenda poi di fatto attuata in gran parte da JM Bergoglio (7).
Ma quali sono, o potrebbero essere verosimilmente, la ragioni teologiche che possono aver indotto Benedetto XVI a realizzare con la Declaratio una forma del tutto nuova di dimissioni, ovvero raggiunta conservando il Munus? Vi sono almeno tre distinte motivazioni che emergono, tutte legate a rivelazioni o profezie, certamente tutte ben presenti a Benedetto XVI.
La prima e’ legata alle rivelazioni mistiche ricevute da Maria Valtorta. Il 16 giugno 1943 la veggente riceve da Gesu’ Cristo il messaggio che
“nel nuovo paganesmo che ci circonda occorrono anime che offrano sacrificio mediante la preghiera, penitenza e carita’. ” Si tratta di un messaggio simile a quello ricevuto da Sr. Maria Natalia Magdolna (4), dove Gesu Cristo, parla di “anime vittime” che si dedichino alla, “preghiera continua.”
La seconda motivazione e’ invece legata alla profezia di Malachia che riguardo all’ultimo papa, che recita:
Quindi Benedetto XVI avendo la consapevolezza di essere l’ultimo papa, avrebbe considerato come suo dovere morale mantenere, ad ogni costo, la carica di papa, conservando pertanto il Munus, al fine di poter svolgere come papa emerito, una missione spirituale, ovvero di preghiera, meditazione ed anche di guida (appunto spirituale).
La terza motivazione, e’ data dalle rivelazioni della Madonna del Pino a Pino Auricchia (ma analoghe rivelazioni sono quelle di Bruno Cornacchiola (1947), di Don Stefano Gobbi e delle stesse apparizioni di Fatima (1917)) che molto probabilmente Benedetto XVI conosceva bene (prima del 2013), tra cui:
Anche in questo caso Benedetto XVI avrebbe sentito come proprio dovere morale quello di mantenere il Munus, proprio per potere offorsi efficacemente al Papa Impostore, ovvero il Falso Papa.
Resta da stabilire se la Declaratio sia stata redatta, approvata e firmata da Benedetto XVI sotto costrizione o minaccia. Al riguardo occorre notare che le motivazioni di cui al Punto #3 appaiono di fatto indicare il realizzarsi di una costrizione fortissima. In particolare il boiccottaggio da parte della Deutchbank e il blocco dei pagamenti SWIFT, unito alla defenestrazione del suo fidato collaboratore ed esperto di tecniche bancarie, Ettore Gotti Tedeschi, risulta aver messo completamente in scacco il Vaticano. Infatti con il blocco dei pagamenti SWIFT la gestione economica del vaticano e dell’intera gerarchia ecclesiastica nel mondo veniva di fatto quasi completamente inabilitata. Al punto da costringere, appunto, Benedetto XVI alle dimissioni per poter ottenere la cessazione del boiccottaggio da parte della Deutchbank.
Dal complesso delle precedenti considerazioni (ved. specialmente il PUNTO #6) emerge dunque un quadro univoco e ben determinato.
Vi sono infatti ragioni teologiche ben precise che hanno spinto Benedetto XVI alla decisione di conservare, come ha appunto ha fatto, il Munus, assumendo pertanto il ruolo inedito di papa emerito.
Vi sono altresi’ condizioni di effettiva minaccia e costrizione subite da Benedetto XVI che invalidano la possibile interpretazione della Declaratio come lettera di dimissioni “sic et simpliciter” dalla sua carica di pontefice. Infatti, in base alla Costituzione apostolica Universi Dominicis Gregis la possibile interpretazione della Declaratio come lettera di dimissioni appare esclusa.
Infine, e’ plausibile se non probabile, che queste stesse motivazioni di minaccia e costrizione, al contrario, possono averlo ulteriormente motivato alla necessita’ di conservare il Munus.
In conclusione, la Declaratio, appare un documento ben studiato e concepito proprio per il fine di conservare da parte di Benedetto XVI il Munus. Pertanto ne consegue che Benedetto XVI conserva tuttora l’autorita morale di Vicario di Cristo e quindi di Romano Pontefice.
Ne consegue, altresi’, che per lo stesso motivo la Declaratio, rende necessariamente invalida la successiva elezione di Bergoglio a papa, come rende invalidi tutti gli atti compiuti, successivamente a tale data, da Bergoglio.
E’ importante osservare che questo non significa affatto che il soglio di Pietro sia vacante, ovvero che si attui la condizione di sede vacante! Infatti, il Vicario di Cristo e custode della Chiesa e’ e rimane, finche’ e’ in vita, unicamente Benedetto XVI!
JM Bergoglio e’ invece, oltre che eretico ed anticristo (v. Parte I), soltanto un papa eletto invalidamente, e quindi un anti-papa!
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(*) vedi Parte I, REFUTAZIONE RAZIONALE -PARTE #1 -La pretesa cattolicita’ dell’azione “pastorale” di JM Bergoglio secondo Padre Cavalcoli, Max Tex, 22 dicembre 2021 https://www.proselitismodellascienza.it/2021/12/22/refutazione-razionale-di-un-pro-bergogliano-ortodosso-padre-giovanni-cavalcoli-op/
(1) Benedetto XVI, Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi. Una conversazione con Peter Seewald, Città del Vaticano 2010, 52-53.
(2) UN TESTO ESTREMAMENTE RIVELATORE SULLE CAUSE DELLE PSEUDO-DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI , Max Tex, 19 Agosto 2021 , https://www.proselitismodellascienza.it/2021/08/19/un-testo-rivelatore-sulle-finte-dimissioni-di-benedetto-xvi/
(3) Papa Francesco è un antipapa? Una critica infondata, di Padre Giovanni Cavalcoli, 16 dicembre 2021,
(4) in “Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna mistica del XX secolo“, pag.83, Sugarco Edizioni, Milano 2019.
(5) “COME SI FA AD OFFRIRSI (ED ESSERE) VITTIME COME CI CHIEDE GESU’ CRISTO?”, Max Tex, 16 giugno 2021,
(6) REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTI:IL CASO DI CARLO MARIA MARTINI, Max Tex, 5 settembre 2020, https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/04/refutazione-razionale-dei-modernistiil-caso-di-carlo-maria-martini/
Padre Cavalcoli rappresenta probabilmente, forse ormai da solo, la punta di diamante della difesa “in toto” (qualunque cosa dica, faccia o pensi va bene!) di JM Bergoglio per quanto riguarda:
a) la pretesa legittimita’, in base al Codice Canonico, della Declaratio di Benedetto XVI e la conseguente illegittimita’ dell’elezione di Bergoglio;
b) la pretesa cattolicita’ dell’azione “pastorale” di JM Bergoglio, ovvero il complesso dei discorsi ufficiali, dichiarazioni pubbliche, interviste, lettere apostoliche ed encicliche da lui rilasciate/pubblicate.
Lo scopo di questo scritto e’ l’analisi e refutazione di alcune cruciali affermazioni dello stesso Cavalcoli dal punto di vista della loro fondatezza razionale. Per fondatezza razionale si intende qui:
1) la consistenza ”interna”, ovvero relativa alla valutazione corretta dell’effettiva azione pastorale svolta da Bergoglio;
2) la consistenza “di principio”, ovvero la coerenza/consistenza delle dimissioni di Benedetto XVI e la successiva elezione di Bergoglio con la costituzione apostolica della Chiesa cattolica Universi Dominici Gregis, promulgata da papa Giovanni Paolo II (22 febbraio 1996).
In questo documento ci limitiamo alla disamina della prima questione, esaminando a questo scopo le affermazioni del Cavalcoli relative alla valutazione dell’azione pastorale di Bergoglio. Ci proponiamo di dimostrare che tali affermazioni sono contradditorie e prive di fondatezza.
Cavalcoli ammette (1) di avere “in qualche occasione”…”interpretato certe espressioni estemporanee del Papa come“battute”’ o “espressioni linguistiche infelici” [parlando “anche di «lapsus»”, ma afferma che si sarebbe sempre trattato di espressioni “non impegnavano il suo magistero dottrinale, apparendo manifestamente non l’intenzione di insegnare come dottore della fede, ma quella di esternare un’opinione del momento o una sua visione soggettiva o un improvviso pensiero impulsivo.”
Le affermazioni in neretto sopraindicate sono manifestamente infondate e prive di qualunque credibilita’. Purtroppo, infatti, gli esempi di non-cattolicita’, se non semplicemente di pura follia anticristica e satanica, nell’azione pastorale di JM Bergoglio sono innumerevoli e quasi quotidiani.
Vediamo alcuni esempi incredibili – tra i tanti – di espressioni manifestamente eretiche e blasfeme – pronunciate, si noti, con piena consapevolezza e solennita’ – da JM Bergoglio e riportate come d’uso anche per iscritto nei documenti vaticani.
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(*) nato a Ravenna il 9 agosto 1941 e laureatosi nel 1971 in filosofia e’ entrato nello stesso anno nell’Ordine Domenicano, venendo ordinato sacerdote nel 1976 e conseguendo la licenza in filosofia nel 1981 e il dottorato in teologia presso la Facoltà Teologica Pontificia “S. Tommaso d’Aquino” di Roma nel l984. Ha insegnato Teologia, nonche’ Psicologia e Metafisica presso lo STAB a Bologna (1979-82 e 2004), il Seminario di Ravenna (1980-82) e l’Istituto di Magistero “Maria Assunta” di Roma (1988-89). Dal 2011 è docente emerito di Teologia Dogmatica nella Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna e di Metafisica nello Studio Filosofico Domenicano di Bologna.
(1) Papa Francesco è un antipapa? Una critica infondata, di Padre Giovanni Cavalcoli, 16 dicembre 2021,
(2) NUOVA INTERVISTA DI BERGOGLIO:NEGA (NUOVAMENTE) DI ESSERE ERETICO! Max Tex 10 dicembre 2020, https://www.proselitismodellascienza.it/2020/12/10/nuova-intervista-di-bergoglio-nega-nuovamente-di-essere-eretico/
(3) IMPOSSIBILE NEGARLO: BERGOGLIO E’ ERETICO ED ANTICRISTO DAL 2013!, Max Tex, 30 novembre 2020, https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/30/bergoglio-eretico-dal-2013/
(4) Discorso tenuto durante il suo viaggio “apostolico” in Kenia del 2015:
http://www.vatican.va/…/papa-francesco_20151127_kenya…
(5) Fonte: Citazione da: TERREMOTO IN VATICANO : PAPA FRANCESCO “anche dentro la santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità”, autore Sandro Magister https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1929756540641259&id=1618824201734496
“Nella foto [v.sopra] la prima persona a destra è la teologa argentina Emilce Cuda, docente alla Pontificia Universidad Católica di Buenos Aires, molto vicina all’arcivescovo Víctor Manuel Fernández, rettore della stessa università e ascoltato consigliere e ghostwriter di papa Francesco. È lei ad aver riferito le parole del papa sulla santissima Trinità dentro la quale “stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità”, dette il 17 marzo nel corso di un’udienza al Catholic Theological Ethics in The World Church, di cui fa parte, e rese pubbliche dal vaticanista inglese Austen Ivereigh, biografo di fiducia di Jorge Mario Bergoglio.”
(6) Viganò to world’s bishops: Question the moral and mental suitability of Bergoglio as Pope, Arc. Carlo Maria Vigano, 31 ottobre 2021,