Occorre difendere di Depositum Fidei. Questo e’ compito di ogni vero cristiano! Specialmente di fronte all’apostasia massonico/modernista del Vescovo di Lima Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, chiaramente ispirata all’analoga posizione dell’anti-papa Bergoglio. Vedasi al riguardo l’eccellente l’articolo (di critica sferzante) Mauro Faverzani su Corrispondenza Romana (1).
Di cosa si tratta precisamente? E’ l’affermazione/tesi, da parte del Vescovo Castillo Mattasoglio, secondo cui:
«Gesù non muore, facendo un sacrificio di olocausto, Gesù muore come un laico assassinato, che decide di non rispondere con la vendetta e che accetta la croce per darci un segno di vita. E muore come un laico, che dà speranza all’umanità. Muore come un essere umano, come tutti voi che siete qui presenti».
Si tratta dunque della stessa:
- negazione che la morte di Cristo in croce sia «sacrificio di un olocausto», in espiazione “per i peccati di tutto il mondo”
- negazione della dottrina cattolica secondo la quale (Art. 613 del Catechismo) «La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell’Agnello che toglie il peccato del mondo e il sacrificio della Nuova Alleanza, che di nuovo mette l’uomo in comunione con Dio, riconciliandolo con Lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati».
- negazione che la morte di Cristo in croce sia «sacrificio di un olocausto», in espiazione “per i peccati di tutto il mondo”
- negazione della dottrina cattolica secondo la quale (Art. 613 del Catechismo): «La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell’Agnello che toglie il peccato del mondo e il sacrificio della Nuova Alleanza, che di nuovo mette l’uomo in comunione con Dio, riconciliandolo con Lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati».
- negazione della dottrina cattolica, in particolare: l’Art. 614 del Catechismo: «La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell’Agnello che toglie il peccato del mondo e il sacrificio della Nuova Alleanza, che di nuovo mette l’uomo in comunione con Dio, riconciliandolo con Lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati».
- negazione della dottrina cattolica, in particolare: l’Art. 616 del Catechismo: «È l’amore sino alla fine, che conferisce valore di redenzione e di riparazione, di espiazione e di soddisfazione al sacrificio di Cristo. “L’amore del Cristo ci spinge al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti” (II Cor 5,14). Nessun uomo, fosse pure il più santo, era in grado di prendere su di sé i peccati di tutti gli uomini e di offrirsi in sacrificio per tutti. L’esistenza in Cristo della Persona divina del Figlio, che supera e nel medesimo tempo abbraccia tutte le persone umane e lo costituisce Capo di tutta l’umanità, rende possibile il Suo sacrificio redentore per tutti»,
La posizione del Vescovo di Lima coincide, del resto, perfettamente con la posizione dell’antipapa, il quale (2):
- nega “tout court” la divinita’ di Cristo
- nega la divinita’ della SS. Trinita
- nega la Redenzione di Dio
- nega i miracoli di Gesu’ Cristo
- e’ responsabile dell’eresia del misericordiosismo, sostiene la salvezza di Giuda, il traditore per antonomasia
- nega i dogmi mariani.
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(1) Lima, l’«apostasia silenziosa» avanza, 12 gennaio 2022, https://www.corrispondenzaromana.it/lima-lapostasia-silenziosa-avanza/?vgo_ee=bWpVxZDyWbMdE990cg1GcEzkASpiHornD%2Fz2wZTd1jg%3D
(2) REFUTAZIONE RAZIONALE -PARTE #1 -La pretesa cattolicita’ dell’azione “pastorale” di JM Bergoglio secondo Padre Cavalcoli https://www.proselitismodellascienza.it/2021/12/22/refutazione-razionale-di-un-pro-bergogliano-ortodosso-padre-giovanni-cavalcoli-op/