Una bomba piazzata sull’auto di Aleksandr Gelʹevič Dugin ha ucciso la figlia Darya Dugina mentre ne era alla guida e viaggiava in autostrada assieme al padre Aleksandr Gelʹevič Dugin.
Dugin e’ il fondatore del Partito Nazional Bolscevico che e’ sostenitore della guerra contro l’Ucraina, nonche’ teorico del programma strategico di Putin per il dominio economico/militare dell’Europa (1). Dugin e’ infatti l’ideologo della Russia neo-zarista, che coltiva il mito dell’URSS e dell’impero zarista di Pietro il Grande e Caterina di Russia.
L’attacco terroristico in Russia e’ di possibile matrice interna. Tuttavia, secondo le ultime notizie di fonte russa, l’FSB avrebbe individuato il responsabile in una donna rifugiata del Donbass. Si tratterebbe di Natalia Vovk, indicata dai servizi segreti russi come la responsabile dell’attentato di sabato sera. La donna sarebbe arrivata in Russia il 23 luglio scorso dal Donbass insieme alla figlia di 12 anni, Sofya Shaban. Ora si sarebbe rifugiata con la figlia in Estonia.
L’ipotesi forse più probabile resta comunque quella di una azione interna russa, fatta apposta per gettare discredito sugli ucraini. Secondo lo storico Andrej Zubov: “E’ abbastanza strano infatti che le telecamere fossero spente. In Russia, di solito, le telecamere sono sempre accese, e si trovano dappertutto. Tra l’altro il parco di Zakharovo è un sito storicamente rilevante e luogo di svolgimento di un festival culturale. Trovo sospetto che nel parcheggio le telecamere fossero spente, se tale notizia troverà conferma“.
Putin ha gia’ dichiarato “L’uccisione di Dugina un crimine vile e crudele“. Kiev smentisce ogni accusa e dichiara di non essere uno stato terrorista.
L’attentato ha dato naturalmente la stura e pretesto per nuove uscite pro-Puttiniane della Psico-setta.
Le motivazioni, a prescindere dall’appoggio costante della Psico-setta per qualsiasi affermazione di Putin, sono basate sulla strampalata ideologia di Dugin, dalle venature pseudo-religiose che definire bizzarre sarebbe poco.
Si tratta della demenziale pretesa, dovuta appunto a Dugin, secondo cui la Russia sarebbe ora diventata – in totale contrasto con le profezie di Fatima che vedono la Russia come puro potere satanico – nientemeno che la custode della tradizione cattolica!
Vedasi anche il riferimento (7).
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