RIASSUNTO
Vogliamo esaminare attentamente una questione morale cruciale alla base dello sviluppo/produzione di farmaci abortivi, ovvero vaccini proteici e/o sieri genici MRNA in medicina, quali in particolare il vaccino proteico di Nuvaxoid della Biotech americana Novavax, di prossima approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) negli USA, e i sieri genici MRNA Pfitzer, Moderna, Johnson&Johnson e Astrazeneca. Si tratta, piu’ precisamente, dell’uso di cellule fetali umane “eternizzate“, ovvero derivanti da coltivazioni “in vitro” ottenute da cellule originarie estratte da feti vivi e appositamente abortiti allo scopo.
Al problema intendiamo dare una risposta razionale, basata esclusivamente sui principi della logica: precisamente se sia o meno moralmente accettabile in base alla morale Cattolica l’uso di farmaci abortivi, ovvero vaccini/sieri genici ottenuti utilizzando cellule derivate da uno dei mali più gravi del nostro tempo, l’uccisione diretta (aborto procurato) dei bambini. L’argomento e’ stato trattato in numerosi documenti/articoli generalmente PRO-VAXX, ovvero favorevoli all’uso di farmaci abortivi di questo tipo [ved., p.esempio (1)]. La posizione che intendiamo qui sostenere e invece quella ANTI-VAXX e PRO-LIFE, contro l’aborto in tutte le sue forme, anche per uso medico o di sperimentazione scientifica.
ABSTRACT
We want to carefully examine a crucial moral issue underlying the development / production of abortive drugs (namely protein vaccines and / or MRNA genic sera) in medicine, such as in particular the Nuvaxoid protein vaccine from American Biotech Novavax, of forthcoming approval by the Food and Drug Administration (FDA) in the USA, and the MRNA genic sera Pfitzer, Moderna, Johnson & Johnson and Astrazeneca.
It is, more precisely, the use of “eternalized” human fetal cells, ie deriving from “in vitro” cultures obtained from original cells extracted from live fetuses and specifically aborted for the purpose.
The problem we intend to give a rational answer, that is based exclusively on the principles of logic, is whether or not it is morally acceptable on the basis of the Catholic Morality (i.e., based on the Depositum Fidei) the use of abortive drugs, ie. vaccines / gene sera obtained using cells derived from one of the most serious evils of our time, i.e. the direct killing (i.e. procured abortion) of children. The topic has been dealt with in numerous documents / articles generally PRO-VAXX, that is, in favor of the use of abortive drugs of this type [see, p.example (1)]. The position we intend to support here is instead the ANTI-VAXX and PRO-LIFE position, that is, against abortion in all its forms, including medical use or scientific experimentation.
IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE
La questione fondamentale e’ se dal male (un aborto procurato, ovvero l’omicidio intenzionale di un bambino non nato ma vivente) possa nascere il bene, ovvero una cura medica che sia moralmente accettabile in base alla Morale Cattolica, ovvero basata sul cosiddetto Depositum Fidei (il complesso formato dalle sacre scritture e la tradizione della Chiesa in 2000 anni di storia).
Dal punto di vista logico-razionale la risposta e’ manifestamente inequivoca e negativa. Infatti l’aborto procurato e’ un peccato mortale che viola il V Comandamento “Non uccidere”. La Sacra Scrittura e’ chiara:
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
ARTICOLO 5 – IL QUINTO COMANDAMENTO
« Non uccidere » (Es 20,13).
« Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio”. Ma io vi dico: Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio » (Mt 5,21-22).
Inoltre l’aborto procurato e’ condannato severamente:
2260 L’Alleanza tra Dio e l’umanità è intessuta di richiami al dono divino della vita umana e alla violenza omicida dell’uomo:
« Del sangue vostro anzi, ossia della vostra vita, io domanderò conto […]. Chi sparge il sangue dell’uomo, dall’uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio egli ha fatto l’uomo » (Gn 9,5-6).
2270 La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza, l’essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona,
tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita.
« Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato » (Ger 1,5).
« Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra » (Sal 139,15).
2272 La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana.
« Chi procura l’aborto, se ne consegue l’effetto, incorre nella scomunica latae sententiae per il fatto stesso d’aver commesso il delitto »
e alle condizioni previste dal diritto. La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all’innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.
Occorre inoltre tener presente che l’aborto procurato, al contrario dell’omicidio per legittima difesa (ovvero il principio mors tua vita mea), non puo’ essere giustificato in nessun modo. Nemmeno per motivi di ricerca medica o lo sviluppo di medicinali.
Cio’ e’ motivato da un dato scientifico noto, ovvero che esistono metodi alternativi di produzione di farmaci non abortivi, ovvero vaccini/sieri genici basati sull’uso di cellule di origine animale opportunamente umanizzate (geneticamente modificate), metodi che pertanto escludono l’uso di cellule fetali umane abortite.
Refutazione del documento della Congregazione per la Dottrina della Fede
Secondo il documento emesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede [Rif.( a)]:
“La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l’uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota.”
Tuttavia il concetto di remoto (o prossimo, il suo contrario) e’ totalmente alieno ai principi morali. Infatti presuppone a sua volta la nozione di distanza (temporale? spaziale? (o altro)) , concetto totalmente (e manifestamente) inesistente nella morale.
Infatti, essendo Dio perfezione assoluta, il bene che Dio stesso rappresenta (e il suo contrario, il male, ovvero satana) sono mutualmente incommensurabili. Pertanto la loro distanza e’ incolmabile in quanto infinita, cio’ dato che il male di satana e’ imperdonabile (e la sua condanna che consiste nella separazione da Dio, e’ eterna).
Ne deriva quindi che il male, rappresentato nel caso presente dall’aborto, e’ sempre il medesimo da qualunque prospettiva lo si guardi.
Non vi e’ infatti alcuna distanza morale (appunto perche’ concetto inesistente) tra la vittima dell’aborto, il bambino ucciso per fini pseudo-scientifici, i suoi genitori, i medici che hanno operato l’aborto stesso, i tecnici che hanno estratto e coltivato le sue cellule, quelli che le hanno utilizzate per la realizzazione e produzione dei vaccini/sieri genici, e infine gli utilizzatori degli stessi farmaci.
Per tutti infatti l’aborto resta solo e soltanto l’infame aborto che ha portato all’uccisione di una vita umana!
CONCLUSIONI
Non e’ morale utilizzare l’aborto per guarire una malattia respiratoria. Non c’e’, infatti, proporzione tra fine e mezzi. Nella morale cristiana il fine non giustifica i mezzi. In questo caso poi il mezzo e ‘ peggiore del fine. L’uccisione di un essere umano, sebbene non ancora nato, non puo’ servire per il trattamento/prevenzione di una malattia (che nelle forme gravi si manifesta come una polmonite), visto che le cure alternative ci sono.
L’idea stessa di uccidere un bambino in nome di una scienza imperfetta (ovvero la produzione di farmaci abortivi) e’ satanica. E’ quello che appare con grande chiarezza il tentativo di “mettere nel sacco” la Sapienza Divina. Ma quello di satana e’ un ragionamento falso. Infatti la scienza vera che regola l’Universo e’ quella che non viola i precetti divini. Si tratta infatti della Scienza che e’ concepita, come l’Universo stesso, dalla mente stessa di Gesu’ Cristo Creatore, ovvero il Sacro Capo di Gesu’.
Ne consegue pertanto che:
– resta esclusa ogni possibile giustificazione morale dovuta alla distanza (inesistente), in particolare tra la vittima dell’aborto e i fruitori dei farmaci abortivi;
– resta escluso come moralmente inaccettabile l’uso di cellule fetali umane derivanti da aborti procurati per uso medico/farmaceutico.
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Ringrazio Don Enrico Roncaglia per i suoi utili commenti.
(1) Si tratta di un argomento trattato recentemente in numerosi documenti generalmente tutti PRO-VAXX. Vedasi al riguardo per esempio:
Rif. (a) Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19, 21.12.2020,
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/12/21/0681/01591.html
Rif. (b) Using Abortion-Derived Vaccines: A Moral Analysis,
Ezra Sullivan, O.P., and Leon Kuriakos Pereira, O.P., Nova et Vetera, English Edition, Vol. 19, No. 4 (2021): 1011–1109.
Rif. (c) Whether there is a moral obligation to be vaccinated,
Dr. Douglas Farrow, Essay, Features, 28, April 9, 2021.