di Max Tex, (modifiche 6 giugno, 18 luglio 2020).
Analizziamo in modo piu’ approfondito l’ingresso in paradiso. Ci interessa soprattutto la prospettiva che si pone dal punto di vista della nostra possibile comprensione. Qual’e’ la logica sottostante l’Apocalisse nel suo complesso, visto che – come lo stesso Giovanni si premura di precisare – il paradiso per la sua stessa natura spirituale sfugge necessariamente alla nostra comprensione razionale. A quale tipo di conoscenza ci apre dunque la Rivelazione? Si applica forse ancora la logica classica usata tradizionalmente anche nella teologia cristiana ovvero dell’alternanza tra vero e falso (Aristotele)?Entriamo dunque spiritualmente, tutti noi del Piccolo Resto, in Paradiso seguendo Giovanni! Siamo infatti tutti guidati da Gesu Cristo in persona! Gesu ci conduce addirittura dinnanzi a Dio Padre (“colui che siede sul trono”) assiso appunto sul trono!Gli eventi che seguono ricalcano molto da vicino un analogo episodio vissuto in sogno dal profeta Daniele (7:9,10).Giovanni, e noi con lui, riusciamo a distinguere che nella Sua mano destra (quella della forza) Dio Padre tiene un rotolo “scritto dentro e sul retro, gia’ sigillato con sette sigilli”. 1 E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli.E’ un libro che, secondo l’uso del tempo e’ scritto su un rotolo [2]. Le pagine del testo (o colonne) sono affiancate in modo da poterle leggere in sequenza svolgendo e riavvolgendo simultaneamente orizzontalmente il rotolo in modo da mostrare una pagina alla volta. Il libro e’ scritto sia all’interno che all’esterno, ovvero e’ completo in tutti i suoi dettagli.Ciascun documento (o capitolo), sempre secondo l’uso del tempo, e’ chiuso, ovvero sigillato. Tipici sono i sigilli nelle missive tra le autorita’ altolocate, sigilli che potevano essere rotti soltanto dai destinatari (per verificare quindi l’autenticita’ e la riservatezza del testo) [3]. Da notare infine che il numero sette dei sigilli (come delle Chiese nel Cap.3) rappresenta simbolicamente, come sempre nella Bibbia, la totalita’.Cosa simboleggia questo rotolo? Rappresenta il piano, o progetto sulla storia da parte di Dio Padre, storia che si concludera’ con la Gerusalemme nuova (la Gerusalemme celeste). Quindi e’ la storia della salvezza realizzata da Gesu Cristo, che Lui attua sia tramite l’azione dello Spirito Santo sulle menti umane, sia, in speciali occasioni, mediante l’apparizione diretta sulla Terra della Sua Persona! Si tratta pertanto della storia di cui il Figlio Gesu’ Cristo e’ Signore. Nessun evento sulla Terra o nell’Universo, quindi nemmeno le azioni degli uomini, puo’ infatti sfuggIre al suo controllo e volonta!Cio’ significa che, sebbene ciascun uomo sia dotato di libero arbitrio, nulla puo’ avviene nella storia senza la Sua precisa volonta’ e intervento per tutti noi salvifico!Come e’ possibile conciliare questo fatto con il libero arbitrio dell’uomo? Sebbene Gesu Cristo ci abbia dotato della capacita razionale di distinguere il vero dal falso e il bene dal male negli eventi di questa Terra, questo evento non lo comprendiamo! Sembra dunque che non ci sia dato di comprendere razionalmente come cio’ possa avvenire!Giovanni, e tutti noi del Piccolo Resto assieme a lui, pero’ manifestiamo il desiderio irrefrenabile di conoscere come questo si realizzi nella storia, nelle nostre azioni, nella nostra vita individuale e collettiva.Sappiamo che questa comprensione ci verra’ in Paradiso quando saremo morti. Ma si puo’ realizzare tramite Gesu Cristo stesso gia’ adesso? E’ mai possibile che almeno un’intuizione di come questo possa avvenire ci sia data gia’ ora durante il nostro presente viaggio spirituale attraverso l’Apocalisse? Sarebbe fantastico!2 Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?”. Quando udiamo la proclamazione dell’Angelo Forte (presumibilmente San Michele Arcangelo) Giovanni e noi con lui non possiamo trattenerci dal piangere e commuoverci profondamente! Siamo profondamente, immensamente grati di di questo possibile dono di cui conserviamo nel cuore l’aspettativa.Ma uno dei 24 presbiteri rivolto a Giovanni (e a tutti noi che siamo testimoni presenti) ci dice:“Non piangere, guarda, (vince) il leone, quello della tribu’ di Giuda, in modo da aprire il rotolo e i suoi sette sigilli” (5,5)L’intervento del presbitero ci dice che la risposta sta’ nel Leone di Giuda!Si’ e’ Lui che aspettiamo, il nostro Signore Gesu Cristo, il Messia trionfante, il Primo e l’Ultimo, l’Alfa e l’Omega e il Cristo-Agnello!
IL PRINCIPIO DELLA NON CONTRADDIZIONE NELL’APOCALISSE
Ed ecco che l’intuizione della comprensione giunge nella nostra mente con lo Spirito Santo! Come possiamo noi uomini di questo mondo (e ci siamo anche tutti noi del Piccolo Resto!) comprendere la parola di Dio che ci viene detta nell’Apocalisse? Noi uomini non possiamo conoscere tutte le verita’ di Dio! C’e’ dunque anche l’inconoscibile! Oltre alle verita’ che possiamo misurare ogni giorno, distinguendole con certezza dalle corrispondenti falsita’, esistono dunque anche verita’ che non possiamo comprendere! E’ dunque questo il principio logico della non-contraddizione (PNC) valido per noi uomini!. Infatti e’ il solo che e’ consistente con il Vangelo e l’Apocalisse di San Giovanni. Alla domanda dell’angelo “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?” sappiamo che solo il Kyrios (il leone di Giuda, il Messia trionfante, il Primo e l’Ultimo, l’Alfa e l’Omega e il Cristo-Agnello) puo’ rispondere!Resta con cio’ esclusa qualunque altra forma del principio, in particolare quella di Aristotele (ogni frase logica puo’ essere solo vera o falsa) o quella della dialettica di Hegel, in base alla quale le frasi possono essere a volte vere e a volte false. _________________________________________________
(*) Oltre alla catechesi di Don Minutella su capitolo 5 dell’Apocalisse ci riferiamo al testo di Ugo Vanni [1].
[1] Ugo Vanni “Apocalisse libro della Rivelazione” (Ediz. Dehoniane, Bologna, 2009-2019).
[2] incidentalmente notiamo che, sebbene non sia specificato nell’Antico Testamento, la pergamena fu probabilmente ll materiale più usato dagli ebrei di Israele (Geremia 36,23).
[3] Curiosamente questo sistema di sicurezza non e’ al presente ancora riproducibile nel messaggi elettronici su internet dato che comporta tecniche di trasmissione basate sulla meccanica quantistica!