(Max Tex, 13 febbraio 2020)
L’altro giorno ho incontrato una ragazza in treno (*).
Mi ha detto con tono deciso che lei e’ pro-aborto. Che lei del suo corpo fa quello che le pare e che – se lo vuole – puo abortire quando e come vuole.
Che tristezza!
L’ho avvisata. Guarda che la vita nasce nell’utero della donna al momento del concepimento! Ed e’ una creatura umana fin dall’inizio con la sua anima eterna! Quindi l’aborto e’ un vero e proprio omicidio! Aggravato dal fatto che il feto e’ indifeso.
Quindi essere pro-aborto significa essere atei perche’ in tal modo si nega l’esistenza stessa di Dio.
Che ci insegna ad amare e proteggere e non a uccidere il prossimo!
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(*) di ritorno dall’incontro dd. 11/02/2020 di Piazza San Pietro per salutare Benedetto XVI nel VII anniversario dell’annuncio delle sue cosiddette Dimissioni. Incontro fallito sul nascere (erano presenti solo gli agenti della Segreteria di Stato. Alcuni facilmente individuabili in quanto anziani dall’aria dimessa ma circospetta e scrutatrice), oltre che Fr. Alexis Bugnolo e una simpatica giornalista statunitense dell’AP di Roma. Incontro finito con il fermo (dopo cinque minuti dal mio arrivo) da parte della polizia italiana (anch’essa presente in forze) nei confronti di Fr. Alexis Bugnolo (evidentemente segnalato loro dalla Segreteria di Stato Vaticana, perfettamente informata dai soliti “infiltrati”). Che ho seguito nella vicina stazione di polizia per cercare di assisterlo nell’interrogatorio.