CATECHESI DI DON MINUTELLA, 3 FEBBRAIO 2021
I 144000 CON L’AGNELLO SUL MONTE DI SION
Dopo la visione sconfortante del capitolo tredici (la triade infernale e delle due bestie) Giovanni ci mostra la visione confortante della seconda venuta di Cristo.
Ci viene descritto il “sistema di Dio” contrapposto al “sistema terrestre” (U. Vanni). Dove ci troviamo? Siamo sul monte di Sion, sopra Gerusalemme, dove e’ concentrata la difesa della citta’!
E’ un contesto parallelo alla Trasfigurazione di Gesu’ sul monte Tabor. Viene udita la voce del Padre, come sul Giordano al Battesimo di Gesu’ Cristo.
Si tratta della vittoria degli eletti! Ma si tratta di un testo che si puo’ arrivare a comprendere solo con la preghiera!
1 Poi guardai ed ecco l’Agnello ritto sul monte Sion (perche’? il monte Sion indica la chiesa militante dove sta il cenacolo, si rinnovera’ il prodigio della Pentecoste! Don Dolindo R.) e insieme
centoquarantaquattromila persone (non sono gli stessi del capitolo 7, questi sono quelli che combattono contro l’anticristo e che si pongono totalmente al servizio dell’Agnello) che recavano scritto sulla fronte il
suo nome e il nome del Padre suo.
Ci saranno in questo periodo (dell’anticristo) tormenti molto superiori a quelli subiti dai primi martiri cristiani!
2 Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi
acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era
come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto
con le loro arpe.
3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. (I marchiati dalla bestia sono impediti)
4 Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l’Agnello dovunque va.
5 Καὶ ἐδόθη αὐτῷ στόμα λαλοῦν μεγάλα καὶ βλασφημίας, καὶ ἐδόθη
αὐτῷ ἐξουσία ποιῆσαι μῆνας τεσσαράκοντα δύο.
Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello.
5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia (non si sono associati alla falsa chiesa, ma non sono immacolati come la BVM).
6 Poi vidi un altro angelo (Ecco di nuovo gli angeli! Secondo D. Dolindo Ruotolo pero’ e’ un apostolo!) che volando in mezzo al cielo (lo zenit, Dio stesso!) recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo (il Vangelo e’ predicato a tutte le genti!).
6 καὶ ἤνοιξεν τὸ στόμα αὐτοῦ εἰς βλασφημίας πρὸς τὸν θεόν, βλασφημῆσαι τὸ ὄνομα αὐτοῦ καὶ τὴν σκηνὴν αὐτοῦ, τοὺς ἐν
τῷ οὐρανῷ σκηνοῦντας
7 Egli gridava a gran voce: “Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate (ποιῆσαιπόλεμον) colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque“
7 καὶ ἐδόθη
αὐτῷ ποιῆσαιπόλεμον μετὰ τῶν
ἁγίων καὶ νικῆσαι αὐτούς, καὶ ἐδόθη
αὐτῷ ἐξουσία ἐπὶ πᾶσαν φυλὴν καὶ
λαὸν καὶ γλῶσσαν καὶ ἔθνος.
8 Un secondo angelo lo seguì gridando: “È caduta, è caduta Babilonia la grande (βιβλίῳ τῆς ζωῆς), quella che ha abbeverato tutte le genti col vino del furore della sua fornicazione“.
8 καὶ προσκυνήσουσιν αὐτὸν πάντες οἱ
κατοικοῦντες ἐπὶ τῆς γῆς, οὗ οὐ
γέγραπται τὸ ὄνομα αὐτοῦ ἐν τῷ
τοῦ ἀρνίου τοῦ ἐσφαγμένου ἀπὸ καταβολῆς κόσμου.
9 Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: (la verita’ escatologica) “Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 berrà il vino dell’ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello (E’ l’inferno!).
11Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome“.
9 Εἴ τις ἔχει οὖς ἀκουσάτω.
10 εἴ τις εἰς αἰχμαλωσίαν, εἰς αἰχμαλωσίαν ὑπάγει·
εἴ τις ἐν μαχαίρῃ ἀποκτανθῆναι, αὐτὸν ἐν μαχαίρῃ ἀποκτανθῆναι.Ὧδέ ἐστιν ἡ ὑπομονὴ καὶ ἡ πίστις τῶν ἁγίων.
11 Καὶ εἶδον ἄλλο θηρίον ἀναβαῖνον ἐκ τῆς γῆς, καὶ εἶχεν κέρατα δύο
ὅμοια ἀρνίῳ, καὶ ἐλάλει ὡς δράκων.
12Qui appare la costanza (iupumone’=ἐξουσίαν) dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
12 καὶ τὴν ἐξουσίαν τοῦ πρώτου
θηρίου πᾶσαν ποιεῖ ἐνώπιον αὐτοῦ.
καὶ ποιεῖ τὴν γῆν καὶ τοὺς ἐν αὐτῇ
κατοικοῦντας ἵνα προσκυνήσουσιν τὸ
θηρίον τὸ πρῶτον, οὗ ἐθεραπεύθη ἡ
πληγὴ τοῦ θανάτου αὐτοῦ
Una risposta su ““IL TRIONFALE RITORNO DELL’ AGNELLO, IL CORTEO GLORIOSO E L’ IRA DI DIO” (APOCALISSE 14, 1-12)”
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