Dalla catechesi di Don Alessando Minutella
Martino (600 Todi, 16 settembre 655 Cherson, Sebastopoli) fu campione unico della fede e combatte’ con tenacia e impegno massimi l’eresia. Da lui vista come impresa criminale e satanica. Non a caso, poiche’ da sempre come afferma Gesu’ stesso, allora come al presente, gli eretici sono seguaci di satana e percio’ anticristi e feroci persecutori dei veri cristiani! Eretici che Martino decise di combattere con la sola arma della sapienza teologica ma con la massima fermezza. Quindi evitando, in accordo con la scrittura, qualunque dialogo, compromesso o promiscuita’ con gli eretici. Questi furono i nobili principi di Martino!
Alla morte del papa Teodoro, nel luglio del 649 fu eletto papa. La primissima delle sue preoccupazioni fu quella di combattere l’eresia monoteita (uno sviluppo dell’arianesimo). Contro i consigli di parte dei suoi collaboratori (ma non di Massimo il Confessore, cui il crudele Costante II fara’ tagliare la lingua e le mani per non aver voluto abiurare in favore dell’eresia monoteita) nello stesso anno indisse un Concilio apposito, il Sinodo Lateranense (5-31 ottobre 649). Il concilio emana due documenti:
- Condanna dell’imperatore Costante II (per la sua eresia monoteita)
- Condanna dell’eresia
Inizia subito la via crucis di Martino I papa. Costante II studia l’omicidio del papa architettando un escamotage per ucciderlo. Invia una delegazione guidata dall’Esarca (governatore) Olimpio che incontra papa Martino.
Olimpio chiede di poter assistere alla messa del papa (la liturgia al tempo era ancora indivisa). Il Santo padre si reca per la celebrazione alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Nel momento della consacrazione il sicario va per pugnalare il papa. Ma in quell’istante entra una luce abbagliante da uno dei finestroni dell’abside che fa tramortire il sicario!
Non basta. Costante II (che fara’ una fine tremenda morendo a soli 38 anni avvelenato col sapone da un sicario inviato dal figlio!) architetta un secondo piano inviando a Roma una nuova missione omicida.
Ma questa volta i fedeli romani sono preparati a difendere papa Martino, schierandosi numerosi e ben armati a guardia del palazzo apostolico. Teodoro per uccidere il papa deve organizzare quindi un bliz armato. Ne nasce un combattimento sanguinoso. Che papa Martino fa smettere consegnandosi a Teodoro!
Martino viene arrestato e sottoposto ad angherie di ogni genere da Teodoro. Ma dopo sofferenze indicibili giunge alla fine ancora vivo ma gia’ duramente provato alla corte imperiale di Costante II che lo mette in carcere per tre mesi! Nel 653 viene imbastito a Costantinopoli un processo-farsa che lo condanna:
1) a camminare nudo attraverso Costantinopoli!
2) alla condanna a morte!
2) ai lavori forzati prima della morte in Crimea (Sebastopoli).
Dopo aver subito un umiliazione simile a quella di Cristo, costretto a percorrere nudo, sotto gli insulti e le percosse degli sgherri, il centro di Costantinopoli, il 10 agosto 654 viene costretto ad abdicare al papato. Viene quindi portato a Cherson, presso Sebastopoli. Li’ dopo un anno di esilio muore di stenti. E’ il 16 settembre 655. I fedeli cristiani del posto riconoscono pero’ la sua santita’ e costruiscono in suo onore una grande basilica dove viene sepolto il suo corpo. I crociati della prima crociata recupereranno le sue spoglie portandole a Roma (Basilica SS Silvestro e Martino).