Commento by Max Tex 17 novembre 2020, aggiornamento del 15 maggio 2021.
I TENTATIVI DI NASCONDIMENTO E FALSIFICAZIONE (REAZIONE DI GV23, BOICOTTAGGIO DI PAOLO VI, GP 1, GP2 E PPBXVI)
Le vicissitudini delle profezie di Fatima, in riferimento al cosiddetto “Terzo Segreto”, sono note (2). I papi, a partire da Giovanni XXIII e fino a Giovanni Paolo II, si sono sempre rifiutati di rivelarlo integralmente (1,2).
GV23 non pensava che il segreto dovesse essere pubblicato, perche’ a suo dire avrebbe compromesso le sue trattative con l’URSS di Krushev. Importante testimonianza al riguardo di Malachi-Martin (1).
Ma GV23 non era neutrale sull’argomento (e’ noto che fosse un seguace, nemmeno nascosto, della massoneria (*)). Incredibilmente all’apertura del CV2 arrivo’ a deridere proprio “i profeti di sventura“, ovvero i tre fanciulli di Fatima!
Paolo VI non menziono mai il contenuto del III segreto, realizzando di fatto un boicottaggio. Cosa non troppo sorprendente se consideriamo che anche Montini e’ da alcuni sospettato di essere appartenuto alla Massoneria. Con la possibile eccezione della sua famosa menzione del “fumo di satana” in Vaticano.
Giovanni Paolo I era personalmente legato a Fatima. Incontro’ suor Lucia durante un pellegrinaggio a Fatima come patriarca. E sembra abbia avuto la profezia da quest’ultima della sua elezione e prossima successiva morte.
Giovanni Paolo II ebbe alti e bassi. Woitila era sicuramente attratto da Fatima per la sua forte devozione mariana. Accresciutasi grandemente dopo essere scampato miracolosamente all’attentato avvenuto il 13 maggio 1981 (proprio la stessa data della prima apparizione di Fatima). GP2 chiese di vedere il contenuto del III segreto visionandone l’intero dossier.
Quindi GP2 era ovviamente ben consapevole del reale contenuto del III segreto. Si rese conto pero’ della difficolta’ di renderlo pubblico (anche per la fortissima resistenza della massoneria vaticana molto accresciuta dopo CV2).
Ma, pur presentando il testo integrale del III segreto (3) si lascio’ convincere dai suoi collaboratori a presentarne UN COMMENTO TEOLOGICO “PURGATO” (poi effettuato da Joseph Ratzinger in persona) del III segreto (giubileo del 2000):
COMMENTO TEOLOGICO “PURGATO”, (Ratzinger 2000): si trattava, precisamente, della versione secondo cui il III segreto riguarderebbe il fallito attentato a GP2 da lui subito in piazza San Pietro il 13 maggio 1981 ad opera di Alì Agca (quindi un complotto ordito dall’Unione Sovietica, ovvero da parte del comunismo “rosso”).
Forse per questo motivo (il suo miracoloso salvataggio) GP2 riteneva davvero in buona fede che il III segreto si riferisse a lui personalmente? Ma se davvero il papa del “Totus tuus” ci credeva, tuttavia si sbagliava!
Segue comunque una lunga storia di dichiarazioni (Bertone e Ratzinger) che tuttavia incredibilmente non hanno risolto il problema del III segreto.
LA RIVELAZIONE DEL VERO SIGNIFICATO DEL III SEGRETO DA PARTE DI PPBXVI (2010)
Fino al 2010. Quando, finalmente, PPBXVI durante il suo viaggio aereo a Fatima (4) di fronte ai giornalisti e ad un esterefatto card. Sodano (che poi provvide a creare un opportuno diversivo per interrompere la sua esternazione) sforna una versione completamente nuova della sua interpretazione teologica. Tali dichiarazioni infatti contraddicono completamente la versione “purgata” da lui stesso fornita anni prima (2000). Cosi’ finalmente svela quanto era ormai evidente ai mistici, ai teologi e agli stessi fedeli, fornendo con cio’
IL NUOVO COMMENTO TEOLOGICO DI PPBXVI (2010)
e cioe’ che il III segreto di Fatima riguarda l’apostasia della chiesa (dovuta al complotto della massoneria e non al comunismo dell’oramai ex Unione Sovietica) e l’avvento dell’anticristo, affermando inoltre che le profezie di Fatima debbono ancora realizzarsi!
ALTRA POLEMICA: LA QUESTIONE DELLA COMPLETEZZA DEL TESTO DEL III SEGRETO E/O DELLA SUA INTERPRETAZIONE TEOLOGICA- LA SMENTITA DI PPBXVI (2016)
Benedetto XVI nel 2016 afferma testualmente: ‘La pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima è completa’” (6,7).
A proposito di “alcuni articoli apparsi recentemente” che “hanno riportato dichiarazioni attribuite al Padre Ingo Dollinger (5), secondo cui il Card. Ratzinger, dopo la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima (avvenuta nel giugno 2000), gli avrebbe confidato che tale pubblicazione non è stata completa” (5). A tale proposito, si legge nella nota, “il Papa emerito Benedetto XVI afferma chiaramente che le esternazioni da Padre Dollinger attribuite all’allora card. Ratzinger (5,6) su questo tema ‘sono pure invenzioni, assolutamente non vere e conferma decisamente: “La pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima è completa”(6).
Ma in realta’ la questione posta da Padre Ingo Dollinger sembra vertere piuttosto sulla interpretazione teologica del terzo segreto che, come visto sopra, Ratzinger nel frattempo eletto papa, provvedera’ effettivamente a “rettificare” nel 2010.
Tuttavia, si badi bene, Benedetto XVI non ha in questa occasione smentito (ne’ potrebbe ragionevolmente farlo) il suo nuovo commento teologico del 2010 (vedi sopra) presentato con le sue dichiarazioni ai giornalisti durante il suo viaggio a Fatima del 2010 (4).
Ma che la battaglia di nascondimento da parte della massoneria vaticana sia ancora in corso emerge dal concomitante particolare seguente:
Nella stessa occasione Famiglia Cristiana va infatti ben oltre (7) dichiarando addirittura «COMPLETAMENTE SVELATO IL TERZO SEGRETO DI FATIMA». E al riguardo, guarda caso. ripropone stolidamente la vecchia interpretazione (cara alla stessa massoneria vaticana), ricordando che nel giugno 2000 l’allora cardinale e teologo Joseph Ratzinger, e’ stato proprio lui a firmarne il commento teologico del 2000 quando il III Segreto di Fatima è stato reso pubblico e divulgato per volere di GP2. Lo stesso GP2 che all’intercessione della Madonna di Fatima aveva legato la sua sopravvivenza dopo l’attentato subito in piazza San Pietro il 13 maggio 1981 ad opera di Alì Agca.
L’ATTUAZIONE DEL TERZO SEGRETO (8)
Oramai lo sappiamo: l’attuale crisi apostatica ormai irreversibile della chiesa temporale ha origine dal Concilio Vaticano II. La responsabilita’ morale ricade indubbiamente su GV23 e Paolo VI, appunto i papi del Concilio, che hanno fatto dilagare nel Vaticano la massoneria. Massoneria di cui facevano molto probabilmente parte loro stessi (o che in alternativa hanno almeno in parte inconsapevolmente e con incredibile ingenuita’ favorito a causa di loro abissali limitazioni culturali di fondo) e che ha potuto da quel momento attuare indisturbata le sue distruttive concezioni moderniste/massoniche.
Dando cosi’ il via all’attuazione inevitabile del Terzo Segreto di Fatima. Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato) affermo’ infatti:
“Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice.”
La conferma ufficiale viene dal segreto de La Salette (1846):
“La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventera’ la sede dell’Anticristo“.
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