Consideriamo qui il tema, non meno grave dopo quello del Padre Nostro, che si riferisce alla modifica, contenuta nel Messale ordinario di Paolo VI, della seconda preghiera del Canone Romano (Eucaristico) introdotta dopo CV2.
Come intendiamo dimostrare si tratta, al contrario di quanto piaggiamente sostenuto dai seguaci di Bergoglio (1), di una modifica manifestamente blasfema. Emerge chiaramente alla luce del Depositum Fidei, cioe’ ad una genuina interpretazione della tradizione della Chiesa.
Ma perche’ blasfema? Perche’ come vedremo rappresenta una subdola e gravissima offesa alla terza persona divina, lo Spirito Santo. E percio’ come tale, di per se stessa imperdonabile!
Occorre notare che fino al Vetus Ordo, e cioe’ fino al 1965 era in vigore una sola preghiera eucaristica: il canone romano.
Con la riforma liturgica Mons. Bignini e i liturgisti del CV2 hanno inserito svariate altre preghiere eucaristiche (di cui non si sentiva affatto bisogno).
Una di queste e’ appunto la preghiera eucaristica II con il tema della rugiada frettolosamente introdotta nel 1968 (2). Preghiera che nel suo testo latino proviene dal III secolo, autore San Ippolito di Roma. Il testo originale, appunto del III secolo, include il riferimento alla “rugiada” tramite la frase “Spiritui tui rore sanctifica“, ovvero “Al tuo Spirito che con la rugiada santifica.”
Peraltro, grazie all’intervento provvidenziale dei teologi, la traduzione italiana introdotta nella liturgia (1970) non contiene il riferimento (teologicamente scorretto) alla rugiada. Quindi per 50 anni si e’ pregato senza far riferimento alcuno alla “rugiada” (ovvero “rore”) invece presente nel testo latino. Si e’ ora deciso (con provvedimento chiaramente politico (3) da parte di Bergoglio di introdurre un testo italiano modificato, con la nuova traduzione che recita “santifica questi doni con la rugiada dello Spirito”.
MA PERCHE’ DUNQUE LA RUGIADA?
La frase nel testo latino appare un riferimento indiretto, ma teologicamente inesatto, allo Spirito Santo.
Infatti, occorre osservare che nel III secolo (e a maggior ragione nel periodo biblico precedente a Cristo), non vi era ancora ne’ tra i Cristiani ne’ tra gli Ebrei la consapevolezza piena dello Spirito Santo! Infatti la sua stessa esistenza come parte della Trinita’ non era stata ancora correttamente sancita della Chiesa.
Cio’ avverra’ infatti soltanto nel 381 d.C., allorche’ durante il Concilio di Costantinopoli 381, San Gregorio Nazianzeno fara’ riconoscere lo Spirito Santo come la terza persona divina.
Ma, visto che lo Spirito Santo in base al Credo di Nicea e’ “Signore e da la vita” ed “e’ adorato e glorificato“, quale reale intento potrebbe mai avere al giorno d’oggi la specificazione materialistica “rugiada dello Spirito” usata appunto per indicare l’azione dello Spirito Santo? Visto che lo Spirito Santo, essendo Dio, e’ appunto spirito e non e’ quindi affatto materiale come la rugiada?
Escludendo il pretesto della fedelta’ alle fonti (appunto pretestuoso in quanto lo stesso criterio, guarda caso, viene clamorosamente violato nel caso della gravissima modifica nel testo del Padre Nostro (4)), l’unico probabile e possibile motivo sembra essere quello massonico. Occorre osservare infatti:
1) che la “rugiada” e’ notoriamente un caratteristico simbolo massonico (5);
2) che l’intento della massoneria e’ da sempre quello di porre in dubbio le stesse tre persone divine, con particolare riguardo in questo caso allo Spirito Santo, nonche’ i dogmi e le decisioni canoniche stabilite dai concili ecumenici della chiesa cattolica.
La modifica appare quindi non solo teologicamente immotivata ma addirittura blasfema, in quanto rivolto contro lo Spirito Santo!
LA PAROLA DI DIO E’ IMMODIFICABILE!
Ed e’ ben noto altresi’ che cambiamenti ingiustificati del Messale (in questo caso quello di Paolo VI) prevedono la scomunica “Latae Sententiae”!(4)
La cosa e’ peraltro molto seria in quanto la parola di Dio e’ immodificabile!
Infatti nel Deuteronomio (4:2) Dio avverte: “Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo.“
Nei Proverbi 30:5-6: 5 “Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. 6 Non aggiungere nulla alle sue parole, perché egli non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo.“
In Galati (Ga 3:1-5; 4:9-20; 5:1-12):
6 Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. 7 Ché poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema. 9 Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.
Apocalisse 22:19: “se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell’albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro.“
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(*) https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/25/italiano-lanti-messa-della-falsa-chiesa-di-bergoglio-terza-catechesi-di-don-minutella/ https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/24/il-nuovo-messale-italiano-lanti-messa-della-falsa-chiesa-di-bergoglio-seconda-catechesi-di-don-minutella/
(1) D. Alfredo Maria Morselli , sostiene che “l’espressione usata — la “rugiada dello Spirito” — non è massonica ma biblica.“, ved. “Sulla rugiada dello Spirito”, 08-12-2019, https://cooperatores-veritatis.org/2019/12/08/sulla-rugiada-dello-spirito/
(2) Il liturgista Louis Boyer (della Comm. Liturgica Conciliare) lo giudichera’ “lavoro molto frettoloso con correzioni all’ultimo minuto.”
(3) vedi nota (1) in “IL NUOVO MESSALE ITALIANO – L’ANTI-MESSA DELLA FALSA CHIESA DI BERGOGLIO”:TERZA CATECHESI DI DON MINUTELLA, https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/25/italiano-lanti-messa-della-falsa-chiesa-di-bergoglio-terza-catechesi-di-don-minutella/
(4) Al riguardo va citata l’opinione di un teologo autorevole come Urs Von Balthasar. Il quale afferma che le traduzioni dei testi sacri possono essere cambiate solo in stretta aderenza al testo originale (greco e latino). Ma ogni cambiamento abusivo e’ eresia. Nessuno ha autorita’ di cambiare il testo sacro.
(5) Vedere al riguardo l’articolo di Andrea Cionci, “La rugiada massonicheggiante e le strane novità del nuovo messale“, 26 novembre 2020, Libero:
Nessuna ragione per introdurne altre.
3 risposte su “IL NUOVO MESSALE ITALIANO – L’ANTI-MESSA DELLA FALSA CHIESA DI BERGOGLIO”:QUARTA CATECHESI DI DON MINUTELLA (*)”
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Concordo pienamente. Si tratta di modifiche che tutte contraddicono le parole autentiche di Gesu’ riportate nella versione dei vangeli in greco.