IL VACCINO PFIZER IN ISRAELE. La notizia arriva da Israele, primo Paese a impegnarsi in una campagna vaccinale a tappeto, condotta esclusivamente con il vaccino di Pfizer. In base a dati preliminari rilasciati dal Ministero della Salute israeliano – e non ancora pubblicati su una rivista scientifica – tra il 6 giugno e l’inizio di luglio 2021 l’efficacia del vaccino nel bloccare i nuovi casi di covid è stata del 64%, ben al di sotto del precedente 94%.
COME INTERPRETARE QUESTI DATI.
Circa la metà delle nuove infezioni riguarda bambini (non ancora vaccinati);
l’altra metà, adulti vaccinati,
un fatto «che per certi versi ci si poteva aspettare, visto che l’85% degli israeliani adulti è vaccinato (perché se il virus deve “pescare” qualche preda tra gli adulti, con più probabilità andrà a incontrare persone vaccinate, ndr)» spiega Ran Balicer, a capo del panel nazionale di esperti di CoViD-19. «Tuttavia il tasso di infezioni breakthrough, ritenuto da alcuni esperti superiore alle attese, suggerisce una qualche diminuzione dell’efficacia dei vaccini contro la malattia lieve – non contro quella grave».