

Philipp 4:4-7
Fratres: Gaudéte in Dómino semper: íterum dico, gaudéte.
oann 1:19-28
In illo tempore: Misérunt Iudǽi ab Ierosólymis sacerdótes et levítas ad Ioánnem, ut interrogárent eum: Tu quis es? Et conféssus est, et non negávit: et conféssus est: Quia non sum ego Christus.
Siamo giunti alla III domenica di Avvento, detta “in gaudente” perche’ il Signore e’ vicino. Si tratta di una frase molto attuale!
I cristiani nel corso dei secoli sono rimasti in attesa. I tempi sono ora maturi per il secondo arrivo del Signore.
Per questo ci dice San Paolo “gioite!” Molti sono consapevoli, ma non tutti. Siamo in fatti preda dei media che dominano anche il pensiero.
Ma per noi valgono le parole dell’epistola!
Nonostante i piani dell’egemonia mondiale satanica, il Signore ci protegge e ci guida! Il Signore ascolta sempre le nostre preghiere e le esaudisce nella misura in cui si adeguano alla Sua volonta’ e a quella del Padre.
Nella sofferenza, non disperiamo e non incupiamoci, ma presentiamo a Dio le nostre preghiere! A chi possiamo rivolgerci e fidarci nell’avvenire, se non a Dio? Dio non abbandona il suo popolo nemmeno dal punto di vista fisico.
Affrontiamo il combattimento con mente serena, restiamo a Sua disposizione. Non dobbiamo diventare degli ostacoli, dobbiamo essere nella pace prima di tutto noi stessi.
Nel Vangelo i farisei vanno da San Giovanni Battista e gli chiedono chi egli sia. Non e’ il Messia, ne’ un profeta. Ma lui prepara la via al Signore.
Anche noi dobbiamo preparare la via al Signore! Con la preghiera, che e’ potente se unita a Maria!
Il braccio del Signore e’ pesante! Ma il cuore Immacolato di Maria interviene come mediatrice di tutte le grazie! Si tratta di perseverare nella preghiera. I tempi sono ormai brevi!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
__________________
(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
Phil 4:4-7
Brethren: Rejoice in the Lord always; again I say, rejoice.
John 1:19-28
At that time, the Jews sent to John from Jerusalem priests and Levites to ask him, Who are you? And he acknowledged and did not deny; and he acknowledged, I am not the Christ.
We have reached the third Sunday of Advent, called “in pleasure-seeker” because the Lord is near. This is a very timely phrase! Christians over the centuries have been waiting. The time is now ripe for the second arrival of the Lord.
This is why Saint Paul tells us “rejoice!” Many are aware, but not all of them. We are in fact prey to the media that also dominate thought. But the words of the epistle are valid for us! Despite the plans of the satanic world hegemony, the Lord protects and guides us!
The Lord always listens to our prayers and answers them to the extent that they conform to His will and that of the Father. In suffering, let us not despair and let us not become gloomy, but let us present our prayers to God! To whom can we turn and trust in the future, if not God? God does not abandon his people even from a physical point of view.
We face the fight with a clear mind, we remain at your disposal. We must not become obstacles, we must be in peace first of all ourselves.
In the Gospel the Pharisees go to St. John the Baptist and ask him who he is. He is not the Messiah, nor a prophet.
But he prepares the way for the Lord.
We too must prepare the way for the Lord! With prayer, which is powerful when united with Mary!
The Lord’s arm is heavy! But the Immaculate Heart of Mary intervenes as a mediator of all graces!
It is a question of persevering in prayer. Times are now short!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.
21 Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui, ecco è là”, non ci credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto.
24 In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore.
(A) Apparizioni della Madonna di Fatima (1917) e rivelazione dei Tre Segreti di Fatima (2) [soddisfano (a),(b) e (c)].
(B) Apparizioni della Madonna della Rivelazione alle Tre Fontane e relative rivelazioni (1947,(3,4)) che hanno portato alla proclamazione da parte di Pio XII del Dogma dell’Assunzione di Maria (1 novembre 1950) [soddisfano (a),(b) e (c)].
(C) Apparizione della Madonna del Pino, in localita’ Mammanelli a Giuseppe Auricchia il 30 marzo 2008 (5) [soddisfa (b) e (c)]. In essa la Madonna rivela che questo e’ il suo ultimo messaggio pubblico:
“Cari figli, oggi sono venuta ad annunziarvi QUESTA MIA ULTIMA APPARIZIONE in questo luogo, ed in tutti luoghi, perché Dio Padre non mi manderà più sulla Terra.”
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(*) Riferimenti bibliografici:
Mistica.info
http://www.mistica.info/unestasi.htm#LOCUZIONI
ed anche
Compendio DI Teologia Ascetica e Mistica, CAP. III Fenomeni mistici straordinari, A. Tanquerey http://www.freaknet.org/martin/libri/Compendio/P2L3C3.html
[Da Mistica.info] Sono formule che enunciano affermazioni o desideri e si riferiscono unicamente al linguaggio articolato percepito mediante l’udito corporale. Si distinguono in:
(1) INVOCAZIONE ALLA BEATA VERGINE MARIA – Domenica 12 dicembre 2021
(2) IL VERO CONTENUTO DEL TERZO SEGRETO
https://www.proselitismodellascienza.it/2021/10/14/il-vero-contenuto-del-terzo-segreto/
(3) PERCHE’ LE RIVELAZIONI A BRUNO CORNACCHIOLA SONO COSI’ IMPORTANTI?https://www.proselitismodellascienza.it/2021/09/16/dalle-rivelazioni-a-bruno-cornacchiola-tre-fontane-1947/
(4) IL PRIMO MESSAGGIO A BRUNO CORNACCHIOLA DELLA VERGINE DELLA RIVELAZIONE https://www.proselitismodellascienza.it/2021/04/22/il-messaggio-della-vergine-della-rivelazione-delle-tre-fontane/
(5) PROFEZIA DELL’ULTIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA
(6) LE INQUIETANTI RIVELAZIONI DELLA MADONNA DEL PINO, Pubblicato da GRAFO2000 il 1 dicembre 2019,
https://reginadelcielo.com/2019/12/01/le-incredibili-rivelazioni-della-madonna-del-pino/
Nessuno ovviamente nega che il Global Warming (l’aumento della temperatura media terrestre) esista. Ma la sua origine non e’ affatto, almeno in grande parte, antropogenica.
Ecco al riguardo un intervento famoso del premio Nobel Carlo Rubbia dinanzi alle commissioni riunite Affari esteri e Ambiente-territorio di Camera e Senato il 26 novembre 2014.
Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell’energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza. Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi. La prima osservazione è che il clima della Terra è sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che se non facciamo nulla e se teniamo la CO2 sotto controllo, il clima della Terra resterebbe invariato. Questo non è assolutamente vero.
Vorrei ricordare che durante l’ultimo milione di anni la Terra era dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi in cui c’ è stata la temperatura che è quella di oggi. L’ ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento climatico che conosciamo con l’agricoltura, lo sviluppo, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi. Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, ad esempio, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della Terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati. C’è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione; intorno all’ anno 1000 c’ è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani (ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era un grado e mezzo più alta di quella di oggi). Poi c’è stata una mini-glaciazione durante il periodo 1500-1600 che riguardo il Nord con i vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.
Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici sostanziali, che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c’è stato un cambiamento sostanziale. Poi c’è stato un cambiamento di temperatura che si collega all’uomo (non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi e che il consumo energetico primario è aumentato 11 volte). Questi cambiamenti hanno avuto effetti molto strani e contraddittori sul comportamento del pianeta. Vorrei ricordare che dal 2000 al 2014 la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un’esplosione della temperatura.
La temperatura è aumentata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi. Io guardo i fatti. Il fatto è che la temperatura media della Terra, negli ultimi 15 anni, non è aumentata ma diminuita.
Nonostante questo, ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente drammatica: le emissioni di CO2 stanno aumentando in maniera esponenziale. Tra le varie soluzioni dell’IPCC prevale la soluzione del business as usual. Essa è la soluzione più alta di tutte: indica che, effettivamente, anche grazie allo sviluppo della Cina e degli altri Paesi in via di sviluppo, l’aumento delle emissioni di CO2 sta avvenendo con estrema rapidità. Le emissioni stanno aumentando in maniera tale che, a mio parere, tutte le speranze che abbiamo di ridurre il consumo energetico facendo azioni politiche ed altro, sono contraddette dal fatto che oggi il cambiamento climatico del CO2 ha un aumento esponenziale senza mostrare una inversione di tendenza; sta crescendo liberamente.
Vorrei ricordare che l’unico Paese nel mondo riuscito a mantenere e ridurre le emissioni di CO2 sono gli Stati Uniti: non l’Europa, non la Cina, ma gli Stati Uniti. Per quale motivo? C’è stato lo sviluppo del gas naturale, che adesso sta rimpiazzando fondamentalmente le emissioni di CO2 dovute al carbone. Ricordiamo anche che il costo dell’energia elettrica in America è due volte il costo dell’Europa. Perché? Il consumo della chimica fine in Europa è deficitario e in crollo fisso, perché fondamentalmente in America si stanno sviluppando delle tecnologie grazie ad uno sviluppo tecnologico ambientale importantissimo, che ha permesso veramente di cambiare le cose. Questo dà un messaggio chiaro: soltanto attraverso lo sviluppo tecnologico possiamo cercare di entrare in competizione con gli altri Paesi e non attraverso misure come quelle dell’Unione europea, che sono sempre state misure di coercizione e di impegno politico formale, senza una soluzione.
Guardiamo la situazione americana (dove c’ è un progresso effettivo nel vantaggio tecnologico che crea business, posti di lavoro) e guardiamo la situazione europea. Secondo me, c’ è una grandissima differenza: anche le soluzioni provenienti dalle energie rinnovabili con gli sviluppi tecnologici nel campo del gas naturale si trovano in situazione estremamente difficile perché oggi il costo del gas naturale in America è un quinto di quello in Europa. In Europa il costo delle energie rinnovabili è superiore a quello del gas naturale. Pertanto, dobbiamo renderci conto che la soluzione tecnologica dipende da quello che vogliamo fare.
Sto portando avanti un programma che, a mio parere, potrebbe essere studiato con molta più attenzione anche dal nostro Paese: trasformare il gas naturale ed emetterlo senza emissioni di CO2. Il gas naturale è fatto di CH4, cioè quattro idrogeni e un carbonio. È possibile trasformare questo gas naturale, spontaneamente, in black carbon (grafite) ed idrogeno. Questa grafite, essendo un materiale solido, non rappresenta produzione di CO2. Quindi è oggi possibile utilizzare il gas naturale, di cui ci sono risorse assolutamente incredibili. Non mi riferisco tanto allo shale gas che, a mio parere, è una soluzione discutibile, ma soprattutto a quelli che si chiamano clatrati. Onorevoli, vorrei chiedere quanti di voi sanno cosa è un clatrato. Nessuno? Questo è il problema. È un problema molto serio.
Il mio parere personale è che si può portare avanti il programma attraverso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di idee nuove. Il programma è quello di evitare le CO2 emission utilizzando il gas naturale senza emissioni di CO2. Stiamo facendo degli esperimenti che dimostrano che effettivamente la cosa si può fare. Perché nessuno se ne occupa ancora? Mi piacerebbe saperlo.
Evangelium Ioann 1:19-28
In illo tempore: Misérunt Iudǽi ab Ierosólymis sacerdótes et levítas ad Ioánnem, ut interrogárent eum: Tu quis es? Et conféssus est, et non negávit: et conféssus est: Quia non sum ego Christus. Et interrogavérunt eum: Quid ergo? Elías es tu? Et dixit: Non sum. Prophéta es tu? Et respondit: Non. Dixérunt ergo ei: Quis es, ut respónsum demus his, qui misérunt nos? Quid dicis de te ipso? Ait: Ego vox clamántis in desérto: Dirígite viam Dómini, sicut dixit Isaías Prophéta. Et qui missi fúerant, erant ex pharisǽis. Et interrogavérunt eum, et dixérunt ei: Quid ergo baptízas, si tu non es Christus, neque Elías, neque Prophéta? Respóndit eis Ioánnes, dicens: Ego baptízo in aqua: médius autem vestrum stetit, quem vos nescítis. Ipse est, qui post me ventúrus est, qui ante me factus est: cuius ego non sum dignus ut solvam eius corrígiam calceaménti. Hæc in Bethánia facta sunt trans Iordánem, ubi erat Ioánnes baptízans.
Gospel John 1:19-28
At that time, the Jews sent to John from Jerusalem priests and Levites to ask him, Who are you? And he acknowledged and did not deny; and he acknowledged, I am not the Christ. And they asked him, What then? Are you Elias? And he said, I am not. Are you the Prophet? And he answered, No. They therefore said to him, Who are you? that we may give an answer to those who sent us. What have you to say of yourself? He said, I am the voice of one crying in the desert, ‘Make straight the way of the Lord,’ as said Isaias the prophet. And they who had been sent were from among the Pharisees. And they asked him, and said to him, Why, then, do you baptize, if you are not the Christ, nor Elias, nor the Prophet? John said to them in answer, I baptize with water; but in the midst of you there has stood One Whom you do not know. He it is Who is to come after me, Who has been set above me, the strap of Whose sandal I am not worthy to loose. These things took place at Bethany, beyond the Jordan, where John was baptizing.
Philipp 4:4-7
Fratres: Gaudéte in Dómino semper: íterum dico, gaudéte.
oann 1:19-28
In illo tempore: Misérunt Iudǽi ab Ierosólymis sacerdótes et levítas ad Ioánnem, ut interrogárent eum: Tu quis es? Et conféssus est, et non negávit: et conféssus est: Quia non sum ego Christus.
Siamo giunti alla III domenica di Avvento, detta “in gaudente” perche’ il Signore e’ vicino. Si tratta di una frase molto attuale!
I cristiani nel corso dei secoli sono rimasti in attesa. I tempi sono ora maturi per il secondo arrivo del Signore.
Per questo ci dice San Paolo “gioite!” Molti sono consapevoli, ma non tutti. Siamo in fatti preda dei media che dominano anche il pensiero.
Ma per noi valgono le parole dell’epistola!
Nonostante i piani dell’egemonia mondiale satanica, il Signore ci protegge e ci guida! Il Signore ascolta sempre le nostre preghiere e le esaudisce nella misura in cui si adeguano alla Sua volonta’ e a quella del Padre.
Nella sofferenza, non disperiamo e non incupiamoci, ma presentiamo a Dio le nostre preghiere! A chi possiamo rivolgerci e fidarci nell’avvenire, se non a Dio? Dio non abbandona il suo popolo nemmeno dal punto di vista fisico.
Affrontiamo il combattimento con mente serena, restiamo a Sua disposizione. Non dobbiamo diventare degli ostacoli, dobbiamo essere nella pace prima di tutto noi stessi.
Nel Vangelo i farisei vanno da San Giovanni Battista e gli chiedono chi egli sia. Non e’ il Messia, ne’ un profeta. Ma lui prepara la via al Signore.
Anche noi dobbiamo preparare la via al Signore! Con la preghiera, che e’ potente se unita a Maria!
Il braccio del Signore e’ pesante! Ma il cuore Immacolato di Maria interviene come mediatrice di tutte le grazie! Si tratta di perseverare nella preghiera. I tempi sono ormai brevi!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
Phil 4:4-7
Brethren: Rejoice in the Lord always; again I say, rejoice.
John 1:19-28
At that time, the Jews sent to John from Jerusalem priests and Levites to ask him, Who are you? And he acknowledged and did not deny; and he acknowledged, I am not the Christ.
We have reached the third Sunday of Advent, called “in pleasure-seeker” because the Lord is near. This is a very timely phrase! Christians over the centuries have been waiting. The time is now ripe for the second arrival of the Lord.
This is why Saint Paul tells us “rejoice!” Many are aware, but not all of them. We are in fact prey to the media that also dominate thought. But the words of the epistle are valid for us! Despite the plans of the satanic world hegemony, the Lord protects and guides us!
The Lord always listens to our prayers and answers them to the extent that they conform to His will and that of the Father. In suffering, let us not despair and let us not become gloomy, but let us present our prayers to God! To whom can we turn and trust in the future, if not God? God does not abandon his people even from a physical point of view.
We face the fight with a clear mind, we remain at your disposal. We must not become obstacles, we must be in peace first of all ourselves.
In the Gospel the Pharisees go to St. John the Baptist and ask him who he is. He is not the Messiah, nor a prophet.
But he prepares the way for the Lord.
We too must prepare the way for the Lord! With prayer, which is powerful when united with Mary!
The Lord’s arm is heavy! But the Immaculate Heart of Mary intervenes as a mediator of all graces!
It is a question of persevering in prayer. Times are now short!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
Oggi ricordiamo San Damaso (305 circa, Spagna; 11 dicembre 384, Roma) di istruzione e cultura latina (studio’ a Roma). Ricevette gli ordini sacri presso Papa Liberio, che allora governava la Chiesa. Quando poi questi venne esiliato a Berea dall’imperatore Costanzo, Damaso lo segui’. Alla morte di Liberio, avvenuta nel 366, fu eletto a succedergli Damaso (1).
Fu un grande difensore della fede contro l’eresia e gli avversari della chiesa.
Damaso si mise con grande ardore a riformare la Chiesa, mirando soprattutto alla formazione del clero. Sotto il suo pontificato si tennero tre concili: In due sinodi romani (368 e 369 o 370) condannò fermamente l’eresia di Ario (2) e quella analoga di Apollinare (3). Nel secondo dei due sinodi scomunicò Aussenzio, il vescovo ariano di Milano (che comunque mantenne la sede fino alla morte, nel 374, quando fu sostituito da Ambrogio). Importante fu anche il concilio di Antiochia (378) (4).
Oltre ai Carmina che si leggono nelle Catacombe sulle tombe dei Martiri, l’opera memorabile di Damaso è quella di aver commissionato a S. Girolamo la traduzione in latino della Sacra Scrittura (La Vulgata).
Nel Vetus Ordo noi leggiamo i testi della Vulgata, che esprime meglio la nostra fede. Con la lingua latina conserviamo il tesoro della Sacra Scrittura.
Gesu’ nel vangelo assegna a Pietro il compito di guidare la Chiesa. Oggi e’ Benedetto XVI il nostro Vicario di Cristo.
PPBXVI non e’ libero, dato che di fatto e’ tenuto in cattivita’. E’ lui infatti, a dispetto delle apparenze, che e’ il vero papa. Ma le porte degli inferi non prevarranno! Come papa Damaso anche Benedetto XVI sta sostenendo prove durissime.
Noi siamo spiritualmente vicini a Benedetto XVI. Continuiamo a pregare per lui! Diciamo sempre la verita’!
Dio ci soccorre in ogni istante e presto svelera’ l’inganno della falsa chiesa!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
(1) Anche San Damaso, oltre a combattere con successo l’eresia ariana (e quella analoga di Apollinare), ebbe a che fare con un anti-papa, un certo Ursino che riusci a farsi nominare vescovo di Roma. Ma fu Damaso, secondo la testimonianza di Girolamo, ad essere consacrato per primo. I sostenitori dei due finirono per affrontarsi come due partiti politici, arrivando allo scontro armato, con morti e feriti. Ebbe la meglio la fazione di Damaso, dopo molti scontri. In particolare nella basilica di Sicinino, dove i cristiani erano riuniti, si contarono 137 morti e dovette passare molto tempo prima che si calmassero gli animi. Al termine degli scontri Damaso riusci’ a mandare in esilio in Gallia Ursino assieme a sette dei suoi seguaci! Ma non fini cosi semplicemente. Dalla Gallia prima e da Milano successivamente, nel 370 Ursino fece accusare Damaso di gravi delitti da un ebreo di nome Isacco. Fu celebrato un processo che nel 372 assolse il Vescovo di Roma, e Ursino, per decreto del nuovo imperatore Graziano, fu definitivamente esiliato, questa volta a Colonia.
(2) L’ eresia ariana prende il nome da Ario, sacerdote alessandrino che negò la natura divina di Gesù Cristo entrando in conflitto con il suo vescovo nel 319 e subendo la condanna all’esilio nel 325 (ndr).
(3) L’eresia di Apollinare si può tutta riassumere in una frase: nel Cristo, il Verbo divino ha preso il posto dell’anima umana, o, meglio, della parte superiore dell’anima. È ovvio che in questo modo non si risolveva la difficoltà, perché ciò equivale a negare al Cristo un’umanità perfetta (ndr).
(4) Il sinodo di Antiochia del 378 convocato dal papa Damaso fu storico. Infatti lo stesso sinodo stabilì la legittimità di un vescovo solo se riconosciuto tale da quello di Roma. In questa occasione, grazie anche all’appoggio del vescovo di Milano Ambrogio, venne coniata la formula “Dove è Pietro, là è la Chiesa”. Forte di questo diritto San Damaso depose immediatamente tutti i vescovi ariani. Si tratto’ di un successo fondamentale della Chiesa.
Today we remember San Damaso (about 305, Spain; 11 December 384, Rome) of Latin education and culture (he studied in Rome). He received sacred orders from Pope Liberius, who then ruled the Church.
When he was then exiled to Berea by Emperor Constantius, Damasus followed him. On the death of Liberius in 366, Damasus was elected to succeed him (1).
He was a great defender of the faith against heresy and the adversaries of the church (1). Damasus began with great ardor to reform the Church, aiming above all at the formation of the clergy.
Under his pontificate three councils were held: In two Roman synods (368 and 369 or 370) he firmly condemned the heresy of Arius (2) and the analogous one of Apollinaris (3) In the second of the two synods he excommunicated Aussentius, the Arian bishop of Milan (who in any case kept the see until his death in 374, when he was replaced by Ambrose). Important was also the council of Antiochia (378) (4).
In addition to the Carmina that can be read in the Catacombs on the tombs of the Martyrs, Damasus’s memorable work is that of having commissioned the Latin translation of Sacred Scripture (The Vulgate) to St. Jerome.
In the Vetus Ordo we read the texts of the Vulgate, which best expresses our faith. With the Latin language we preserve the treasure of Sacred Scripture. In the Gospel Jesus assigns Peter the task of leading the Church.
Today Benedict XVI is our Vicar of Christ. PPBXVI is not free, because he is actually kept in captivity. In fact, despite all appearances, he is still the true and only pope.
But the gates of hell will not prevail!
Like Pope Damasus, Benedict XVI is also enduring very hard trials. We are spiritually close to Benedict XVI. Let’s keep praying for him! We always tell the truth!
God helps us in every moment and will soon reveal the deception of the false church!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words. (1) Even San Damaso, in addition to successfully fighting the Arian heresy (and the analogous one of Apollinare), had to deal with an anti-pope, a certain Ursino who managed to get himself appointed bishop of Rome. But it was Damasus, according to Jerome’s testimony, who was first consecrated. The supporters of the two ended up facing each other as two political parties, leading to an armed confrontation, with dead and wounded. The Damasus faction prevailed after many clashes. In particular in the basilica of Sicinino, where the Christians were gathered, 137 dead were counted and a long time had to pass before the spirits calmed down. At the end of the fighting, Damasus managed to send Ursinus into exile in Gaul along with seven of his followers! But it didn’t end that simply. From Gaul first and from Milan later, in 370 Ursino had Damasus accused of serious crimes by a Jew named Isaac. A trial was held that in 372 acquitted the Bishop of Rome, and Ursino, by decree of the new emperor Gratian, was definitively exiled, this time to Cologne.
(2) The Arian heresy takes its name from Arius, an Alexandrian priest who denied the divine nature of Jesus Christ by coming into conflict with his bishop in 319 and being sentenced to exile in 325 (ed).
(3) Apollinare’s heresy can be summed up in one sentence: in Christ, the divine Word has taken the place of the human soul, or, better, of the upper part of the soul. It is obvious that in this way the difficulty was not resolved, because this is equivalent to denying Christ a perfect humanity (ed).
(4) The synod of Antioch of 378 convened by Pope Damasus was historical. In fact, the same synod established the legitimacy of a bishop only if recognized as such by that of Rome. On this occasion, thanks also to the support of the bishop of Milan Ambrose, the formula “Where is Peter, there is the Church” was coined. Strengthened by this right, San Damaso immediately deposed all the Arian bishops. It was a fundamental success of the Church.