Categoria: LA RICERCA DELLA VERA FEDE – THE SEARCH OF TRUE FAITH
Fondamenti logici della filosofia, filosofia della scienza, rapporti con la teologia
di Benedettoxvi Il frate minore alvergnate Giovanni di Rupescissa trascorse quasi metà della propria esistenza in prigionia, prima in carceri conventuali (1344-1349), poi in una prigione papale di Avignone, dal 1349 alla morte, avvenuta nella prima metà del 1366. In verità, non è del tutto chiaro per quali imputazioni sia stato detenuto così a lungo. Nei lunghi anni di galera acquisì una conoscenza vastissima di testi profetici e apocalittici, di vaticini, oracoli e sibille, che trascrisse parola per parola (per parecchi testi rappresenta per noi un testimone privilegiato, talvolta l’unico), sforzandosi di riportarli entro un orizzonte di attese per quanto possibile coerente e unitario. Tra la primavera e l’estate del 1356 raccolse il frutto del suo lavoro nel monumentale Liber ostensor quod adesse festinant tempora. A quell’opera, rimasta praticamente priva di diffusione, fece seguire, pochi mesi dopo, un abregé, il Vade mecum in tribulatione, che elenca in venti punti le tribolazioni imminenti e finali, quasi a fornire uno strumento per chi le voglia riconoscere in anticipo e trovarne scampo. Il testo ebbe notevole circolazione, sia nella versione originale latina, pubblicata a stampa una sola volta prima di ora da Edward Brown nel 1690 ; sia nei volgarizzamenti prodotti nei decenni successivi, in francese, inglese, tedesco, fiorentino, ceco, catalano, castigliano e aljamiado, aragonese scritto in caratteri arabi.Benché lo scritto sia breve, l’edizione critica che viene presentata qui oggi ha richiesto un impegno notevole da parte della curatrice, Elena Tealdi, che a questo lavoro ha atteso per parecchi anni (una prima edizione provvisoria fu prodotta nel 2012 per il suo dottorato di ricerca). Ad essa seguirà il prossimo anno la pubblicazione in un unico volume di tutti i volgarizzamenti, per cura ovviamente di diversi specialisti, nella collana di cui questa ricerca rappresenta la n.1.Il titolo che abbiamo dato all’incontro rinvia ad alcuni temi fondamentali fra i numerosi affrontati nell’opera : la venuta dell’Anticristo (in verità due anticristi, per Rupescissa : l’occidentale e l’orientale), l’avvento quasi contemporaneo del pastore angelico, figura di asceta mandato per operare una riforma profonda della chiesa e del mondo d’intesa con il sovrano messianico, e infine l’instaurazione del millennio finale di pace sulla terra.L’ambiguità della figura di Rupescissa – carcerato nella Avignone papale, ma di lì in contatto con alti ecclesiastici, come indica anche la dedica della sua opera più imponente al cardinale Talleyrand de Périgord, protettore dell’ordine dei frati minori – è in fondo anche l’ambiguità del suo messaggio profetico, che da un lato invoca la riforma della Chiesa, preconizza l’insorgere della “iustitia popularis” e preannuncia l’instaurazione del regno futuro della libertà e della pace ; dall’altro, immette sulla scena del cambiamento soggetti destinati, nei secoli successivi, a fare parte più dell’arsenale immaginario dell’Ancien Régime che di quello dei rivoluzionari dei tempi moderni.Proprio la celebrazione del pastore angelico è in questo senso emblematica: una dottrina in origine eversiva, che però si prestava a finalità apologetiche e celebrative del papato in quanto istituzione salvifica. Mentre denunciava dal carcere avignonese la corruzione della Chiesa, Giovanni propagandava fiducioso la ripresa del papato, grazie a un pontefice cui rivendicava una funzione limpidamente messianica. Proprio qui si intravede un motivo di interesse storico e dottrinale : Rupescissa allestisce un patrimonio di retoriche e di figure destinate a innervare il linguaggio e la propaganda profetico-politici dei secoli successivi. Si parte di qui, e attraverso complicati passaggi – di cui certo non possiamo rendere responsabile lui – si giunge al messianismo di T. Campanella e all’antimessianismo di quei circoli statunitensi, che dal secolo scorso fino ad oggi si nutrono dell’attesa dell’Anticristo e lo scorgono venire dall’Oriente – prima dall’Oriente sovietico, negli ultimi decenni dal Medio Oriente.I venti punti di Rupescissa hanno certo esaurito per noi la funzione di segnavia riconosciuta loro fra Medioevo e prima Età moderna. Resta tuttavia, di quel messaggio apocalittico (come in fondo di ogni messaggio apocalittico, e forse di ogni teologia della storia che pretenda di stabilire tempi e momenti), la suggestione di individuare un filo, di dare un ordine al disordine degli eventi, e il permanente invito a tenere gli occhi sempre ben aperti, vigilando sui segni dei tempi.Questo volume è il frutto di un lavoro editoriale che Elena Tealdi ha condotto a termine grazie alla competenza via via acquisita, alla tenacia e fiducia in se stessa e in coloro che l’hanno sostenuta, accompagnandola, incalzandola, fornendole fino all’ultimo indicazioni e suggerimenti (forse alla fine non ne avrebbe voluti più …). Omnia autem probate, quod bonum est tenete. L’editrice ha fatto sua l’espressione paolina, con la sua inossidabile disponibilità a comprendere, migliorare, correggere, guadagnandosi così una rete di rapporti scientifici e di collaborazioni amichevoli che si è rafforzata nel corso del tempo. Tra questi, Christine Morerod e Robert E. Lerner.Formatasi all’Università di Losanna, Christine Morerod, docente di Latino fondamentale all’Università di Neuchatel, è la editrice par excellence di Giovanni di Rupescissa. Si deve a lei, in collaborazione con Robert E. Lerner, l’edizione critica del testo che nell’ultimo ventennio ha segnato la ripresa dell’interesse per il profeta imprigionato, il Liber secretorum eventuum. Successivamente ha contribuito in maniera, credo, decisiva a condurre in porto l’edizione del Liber ostensor, intrapresa a suo tempo da Jeanne Bignami-Odier e condotta avanti da André Vauchez con numerosi altri collaboratori. Attualmente sta completando, con Sylvain Piron, l’edizione del Sexdequiloquium, un’opera il cui unico testimone manoscritto è stato rocambolescamente ritrovato solo qualche anno fa in una casa privata francese, in un armadio di famiglia proveniente dall’eredità di un medico lorenese collezionista di libri antichi.Robert E. Lerner è emerito di Storia medievale presso la Northwestern University di Evanston. Fellow dell’Institut for Advanced Study di Princeton, dell’American Academy di Roma e dell’Historisches Kolleg di Monaco di Baviera e di numerose altre istituzioni e fondazioni, insignito di diversi premi per le sue ricerche, fra cui quello della Max-Planck Gesellschaft, è stato professore ospite presso l’Ecole des hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.È tra i massimi studiosi di dissenso religioso e sociale, di eretici e inquisitori, di profetismo e apocalitticismo medievali. Ricordo qui, fra i lavori più importanti, il volume del 1972 (nuova edizione 1991) sull’eresia del Libero Spirito ; gli studi sulle tradizioni escatologiche medievali; su Gioacchino da Fiore e sulle linee variamente ricollegabili al suo magistero profetico; su biografie e dottrine di mistici e mistiche condannati come eterodossi ; su una linea da lui individuata di cristiani controcorrente, che nel Medioevo guardarono con simpatia agli ebrei, attribuendo loro un ruolo positivo e persino salvifico negli eventi finali (fra questi lo stesso Rupescissa del Liber secretorum eventuum). Tre suoi volumi sono stati tradotti in italiano. Si è inoltre occupato di intellettuali tedeschi della prima metà del ‘900. Tra i curatori dell’edizione degli epistolari di Ernst Kantorowicz, ha dedicato gli ultimi anni alla preparazione di una sua biografia intellettuale, la cui pubblicazione è ormai imminente.I suoi interessi si volgono prevalentemente verso intellettuali e movimenti che si sforzarono di camminare eretti, tenendo ferme le proprie convinzioni, tenacemente e sino alla fine, per quanto avversati, colpiti, condannati nelle loro persone e nei loro scritti dalle gerarchie, in primo luogo ecclesiastiche. Per lui, se capisco bene, non si tratta solo di rendere omaggio al mondo dei vinti, che si tratti del Libero Spirito, di spirituali e di fraticelli, di M. Porete o M. Eckhart. Con le sue ricerche, Lerner mette in luce la preistoria medievale di concezioni fondamentali nate e affermatesi nell’Occidente moderno – le idee di libertà e di progresso verso una condizione futura di libertà e di pace terrene – e con ciò da un lato dà voce, per così dire, a un Medioevo moderno (in opposizione al vecchio ma perdurante schema del Medioevo antimoderno), dall’altro esalta il significato di soggetti e vettori spesso trascurati o minimizzati da chi tende a ridurre la storia del cristianesimo a storia istituzionale e a decisioni di vertici.Fedele al modello di intellettuale delineato da M. Weber, nell’approssimarsi ai mondi carsici che disseppellisce, rifugge dall’atteggiarsi a “profeta della cattedra”. Presupposto del suo lavoro è lo scavo delle fonti, compiuto a partire da una ricerca accurata dei manoscritti (oggi, che si lavora all’ingrosso e in fretta, qualcuno penserà che la sua sia pignoleria). Basti dire che dei quarantasei manoscritti cui si riferisce l’edizione critica del Vade Mecum in Tribulatione, tredici li ha segnalati lui a Elena Tealdi in una fase molto precoce del lavoro di edizione.Parecchi dei presenti lo conoscono da anni, alcuni da decenni. In questa sala sono rappresentate almeno due generazioni, forse tre, di studiosi cui ha indicato la rotta. Anche per questo esprimo la nostra gratitudine nell’averlo ospite stasera qui all’Università cattolica.FONTE Le profezie che qui riportiamo sono attribuibili con certezza al Beato Bernardino de’ Bustis, mistico e teologo vissuto in Italia fra il XV e il XVI secolo. Tali profezie figuravano originariamente, in latino, nel libro “Rosarium Sermonum predicabilium“, scritto dallo stesso Bernardino e pubblicato da Rynmann nel 1513. Il testo in italiano che qui proponiamo è costituito da alcuni brani di una traduzione del XIX secolo di questo libro; tale testo in alcune parti è stato da noi adattato all’italiano moderno per rendere più intelligibili i termini antichi e desueti che altrimenti risulterebbero di difficile comprensione.Un certo potentissimo re del cristianesimo, che sorgerà vicino al tempo dell’Anticristo, verrà in conflitto contro la Chiesa Romana, ed a questa cagionerà molte tribolazioni, ed in quel tempo vi sarà uno scisma nella Chiesa di Dio nella elezione del Papa, perché se ne creeranno parecchi: tra i quali ve ne sarà uno che verrà eletto per opera del predetto re, ma non sarà vero Papa, perseguiterà anzi il vero Papa e quelli che ubbidiranno a lui, e molti presteranno ubbidienza più all’antipapa che non al vero pontefice; ma da ultimo finirà male tale falso Papa e il vero Papa rimarrà incontestato Pontefice…La Chiesa Romana verrà ugualmente liberata dalle mani di questo re grazie al braccio ed al potere d’un altro re cristianissimo, che verrà in soccorso della stessa Chiesa Romana; così che sebbene tale buon re venga preso dall’esercito del re predetto e incarcerato da questo re cattivo, tuttavia per l’aiuto di Maria Vergine SS. verrà liberato, ed in ultimo dopo molti pericoli e travagli riporterà la vittoria.Il Papa angelico, che allora siederà, incoronerà con la corona imperiale quel re, ed entrambi insieme riformeranno la Chiesa di Cristo nello stato di evangelica povertà, erigendo dodici colonne, cioè cardinali predicatori della povertà, e perfettissimi uomini che osserveranno la vita evangelica, e la predicheranno agli altri, e nel tempo di questo re ed imperatore verrà l’Anticristo”. “[…] prima della venuta dell’Anticristo occuperanno la sede Romana iniqui pontefici, vale a dire antipapi, eletti non per inspirazione dello Spirito Santo; e dopo tali tribolazioni insorgerà quel nuovo Sommo Pontefice chiamato Angelico, il quale dagli angeli verrà custodito, ed il nuovo imperatore nel temporale del mondo, i quali insieme sederanno tutte le turbolenze sino alla venuta dell’ultimo Anticristo che riceverà la monarchia di tutto il mondo”. “Un certo re verrà a Roma, e riceverà dal vero Sommo Pontefice la corona non d’oro, ma di spine, con cui vorrà essere incoronato per la riverenza a Cristo cinto della corona di spine [questa particolare incoronazione viene confermata anche nelle profezie riportate da Rusticiano e attribuite a San Vincenzo Ferrer; N.d.R.] . Questo re riconquisterà la Terra Santa, e da ultimo deporrà la corona del suo impero sul Sepolcro del Signore…Le tribolazioni della Chiesa che verranno nel tempo prossimo dell’Anticristo, saranno simili a quella tribolazione che fu al tempo dei Macabei […]”. “Verso la fine del mondo verrà un altro ordine che porterà un sacco per vestimento, il quale Ordine durerà così poco come il tempo dell’Anticristo, cioè comincerà nell’anno in cui nascerà l’Anticristo; tuttavia non si dilaterà molto, né molti prenderanno l’abito suo se non nei tre ultimi anni e mezzo nei quali compariranno Enoc ed Elia, che predicheranno contro l’Anticristo coperti di sacco”. “Nel tempo in cui l’Anticristo avrà circa vent’anni di età, la maggior parte del mondo avrà perso la fede”. |
Ci uniamo tutti alla dichiarazione di Matteo Salvini
“Più di 1.000 missili contro Israele, silenzio assordante da parte delle istituzioni europee, dell’Onu e di troppi governi sulla violenza islamista. A proposito, aspetto una ferma condanna di questa aggressione anche da parte del governo italiano. Lunga vita a Israele che difende il proprio diritto di esistere, viva la pace e la convivenza fra i popoli“.
Quali sono i tre segreti (*)
Analizziamo ora il testo dell’unica rivelazione, suddivisibile in tre parti.
Il primo messaggio si articolerebbe in una vera e propria visione dei tre pastorelli, su iniziativa della Madonna:
“Un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore”.
Primo segreto di Fatima
La prima parte del segreto è, in effetti, una vera e propria visione dell’inferno. Ciò che colpisce maggiormente e fa riflettere sulla sua effettiva veridicità è l’eccezionale similitudine alle descrizioni dantesche contenute nella “Divina Commedia”, nonché all’intera iconografia medioevale.
Di carattere profetico, appare il tenore della seconda parte della visione:
“Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà ed avranno pace; se no, spargerà i suoi orrori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”.
Il secondo segreto di Fatima
A tale proposito, occorre sottolineare che alcune coincidenze, anche per i più increduli, risultano sconvolgenti. Suor Lucia scrisse di aver individuato il “grande segno” nella straordinaria aurora boreale che illuminò il cielo nella notte tra il 25 e il 26 gennaio del 1938, in piena attività della Germania nazista e nelle convulse consultazioni diplomatiche di tutte le ambascerie europee e mondiali. E come predetto dalla Vergine, la seconda guerra mondiale scoppiò il 1° settembre 1939, durante il pontificato di Pio XII, anche se nel testo Lucia menziona il suo predecessore, Pio XI. Alcuni interpreti, rifacendosi alle parole stesse della religiosa, affermano che in realtà la data reale di inizio della seconda guerra mondiale deve essere considerata quella dell’annessione dell’Austria da parte della Germania, avvenuta sotto il pontificato di Pio XI.
Come si è detto in precedenza, la terza parte fu scritta in maniera separata dalle altre due da parte di Lucia e suona in maniera decisamente sibillina, i cui particolari più salienti saranno trattati successivamente:
“Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora, un poco più in alto, un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa, che è Dio, (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”), un vescovo vestito di bianco, (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il santo padre”) insieme a vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni . Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.”
Il terzo segreto di Fatima
Le interpretazioni sul terzo segreto
Già prima della rivelazione del segreto, erano emerse divergenze sulla lettura della terza parte del segreto di Fatima, avvalorate dalla pubblicazione di testi differenti rispetto a quello sopra menzionato, come presuntivamente originale di suor Lucia. Nel 1963 la rivista tedesca Neues Europa pubblicò una versione del testo, in cui apparivano elementi richiamanti una guerra nucleare mondiale ed una crisi senza precedenti della Chiesa Cattolica. Alcune fonti narrano che Luois Emrich, l’editore della rivista, avrebbe ricevuto tale versione da un eminente esponente della diplomazia vaticana e che, addirittura, papa Giovanni XXIII avrebbe dato mandato al cardinale Ottaviani di preparare un comunicato ricavato dal testo originale, da inviare ai vertici delle superpotenze mondiali per evitare una terza guerra mondiale. Alcuni studiosi, però, misero in evidenza le incongruenze della struttura del testo, considerandolo un falso. Ma è necessario sottolineare che la sua veridicità non fu mai smentita ufficialmente dalla Chiesa Cattolica, anche se lo stesso cardinale Ottaviani disse che non si poteva discutere un segreto che non era stato ancora rivelato.
Nell’epoca successiva alla rivelazione del terzo segreto, eminenti studiosi della vicenda, fra cui Padre Nicholas Gruner, Antonio Socci, e l’italo-americano Ferrara, si trovarono concordi nel ritenere che il terzo segreto di Fatima ancora non era stato del tutto svelato, mettendo in evidenza che mancherebbe una quarta parte in grado di esplicitare la terza. Inoltre, molti interpreti hanno messo in evidenza come la scena descritta nella terza parte della rivelazione di Fatima non quadri in realtà con l’attentato a Giovanni Paolo II del 1981. In quel caso si trattò di un evento specifico ben individuato, mentre la scena descritta da suor Lucia appare ben più simbolicamente apocalittica e legata ad un filone escatologico.
Non mancano coloro che agganciano il “terzo segreto di Fatima” alla profezia di Malachia sull’ultimo papa, che alcuni individuano in Josè Mario Bergoglio, unico papa gesuita della storia della Chiesa Cattolica ed al comando del vascello di Cristo, in un’epoca di crisi senza precedenti, come il dilagare degli scandali dovuti alla pedofilia o quelli di natura finanziaria iniziati nella metà del ventesimo secolo. “Il vescovo vestito di bianco che sale ai piedi della Croce” potrebbe essere lo stesso Francesco o un suo eventuale successore. La visione descritta da Lucia potrebbe essere intesa in maniera metaforica, quindi come un periodo di crisi della Chiesa senza precedenti, esposta ad attacchi interni e a persecuzioni esterne. Oppure tale visione potrebbe essere anche interpretata in maniera letterale e, dunque, ci potrebbe essere un evento distruttivo su vasta scala od un attacco al Vaticano con armi reali. Non trascuriamo il fatto che la basilica di San Pietro è considerata uno degli obiettivi in assoluto più sensibili non solo per il fondamentalismo islamico, ma per un’ampia gamma di organizzazioni terroristiche internazionali. Sono note le frequenti e ripetute minacce di issare la bandiera islamica sulla cupola di San Pietro.
In un contesto di crisi generale, non si può neanche dimenticare la celebre frase di Paolo VI, a proposito del “fumo di Satana” che stava penetrando nella Chiesa e, alla luce di questa considerazione, il terzo segreto di Fatima potrebbe far riferimento alla grande “apostasia”, cioè all’abbandono della genuina fede da parte dei credenti, già annunciata nel libro dell’Apocalisse di Giovanni di Patmos.
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In sintesi, si può dire che, interpretando l’intera rivelazione di Fatima, nel suo complesso, è evidente la differenza tra le prime due parti e la terza. Se nella prima parte della rivelazione, la Madonna avrebbe mostrato la realtà dell’inferno, in modo, per la verità, troppo letterariamente “dantesco” e nella seconda avrebbe predetto il disastroso conflitto mondiale, non sembra logico che nella terza si sia limitata ad individuare soltanto il futuro attentato di Giovanni Paolo II, peraltro sventato e non accaduto nei contorni apocalittici descritti dalla visione. È ragionevole, pertanto, ritenere che il segreto nasconda un significato ben più ampio ed orientato all’intera umanità, che soltanto il futuro ci potrà far conoscere.
Non è la sede adatta per discutere sulla veridicità o meno delle apparizioni, che rimangono soprattutto un oggetto di fede, anche se di recente perfino la scienza ufficiale, pur non potendo provare empiricamente determinati fenomeni, ne ha ammesso la possibilità, nell’ottica dei recenti sviluppi della fisica quantistica. Gli interpreti seri, tuttavia, non devono lasciarsi andare alle “interpretazioni con il senno di poi”, come spesso si fa quasi goliardicamente con le quartine di Nostradamus, quando alle stesse si adattano fatti recenti, solo per l’assonanza di qualche parola o per la somiglianza di qualche descrizione. Non conosciamo tutto e non tutte le spiegazioni tradizionali ci devono soddisfare, ma ogni analisi deve essere condotta con rigore metodologico.
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(*) https://auralcrave.com/2019/06/02/i-tre-segreti-di-fatima-quali-sono-e-come-interpretarli/
Da oltre un anno il mondo intero è ostaggio di un’élite che, col pretesto della pandemia, intende creare le premesse per il Great Reset e l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. Questa ultima rivoluzione, pianificata dai nemici di Dio e del genere umano, è certamente un’opera infernale e come tale va combattuta, ricorrendo alle armi spirituali della preghiera, del digiuno e della penitenza. Esorto i fedeli Cattolici a recitare quotidianamente il Santo Rosario, durante il mese dedicato alla Beatissima Vergine, aggiungendovi questa supplica. Possa la Mediatrice di tutte le Grazie, la Regina delle Vittorie, soccorrerci con il Suo patrocinio in questi momenti di apostasia, concederci la virtù della Fortezza per saper resistere al male e ottenere la conversione dei peccatori.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo (*)
Augusta Signora e Regina del Cielo, rivolgete il Vostro sguardo su di noi Vostri figli, in quest’ora di tenebre e di afflizione. Non disdegnate di ascoltare ed esaudire la nostra preghiera umile e confidente, in un momento in cui le forze del Nemico si moltiplicano nell’assalto infernale contro Dio, contro la Sua Chiesa e contro la famiglia umana.
Voi che siete modello ed esempio di umiltà e obbedienza alla volontà di Dio, illuminate i nostri governanti, affinché si ricordino che l’autorità che essi esercitano appartiene al Signore e che a Lui, giusto Giudice, dovranno rispondere per il bene che non hanno compiuto e il male che hanno commesso. Voi che siete Vergine fedele, insegnate a chi amministra la cosa pubblica ad onorare gli obblighi morali delle loro funzioni, rifiutando ogni connivenza con il vizio e l’errore.
Voi che con la vostra intercessione al Trono di Dio sanate i mali dell’anima e del corpo e a giusto titolo siete invocata come Salute degli infermi, guidate i medici e il personale sanitario nella loro professione, aiutandoli nella cura dei malati e nell’assistenza ai più deboli, e dando loro coraggio nell’opporsi a chi vorrebbe imporre loro di dare la morte e causare la malattia con cure inappropriate o farmaci dannosi. Invocate al divino Medico delle anime, Nostro Signore, di risvegliare nella loro coscienza la consapevolezza del loro ruolo e il dovere di promuovere la vita e la salute del corpo.
Voi che nella fuga in Egitto avete salvato il Vostro divin Figlio dalla strage di Erode, scampate i nostri figli alle minacce morali e materiali che incombono su di essi; proteggete i fanciulli dalla vera pestilenza del peccato e del vizio, e dai piani criminali della dittatura ideologica che vuole colpirli nel corpo e nello spirito. Date forza ai genitori e agli educatori, affinché si oppongano alla sperimentazione sui nostri figli di un farmaco sperimentale pericoloso e moralmente illecito. Rendete vani i tentativi di quanti attentano alla loro innocenza cercando di pervertirli sin da piccoli con la corruzione dei costumi e il traviamento dell’intelletto.
Voi che siete stata consolata dalla presenza di Vostro Figlio nel passaggio alla vita eterna, siate vicina ai malati, agli anziani e ai moribondi, specialmente a coloro che a causa di norme disumane affrontano la morte nella solitudine di un letto d’ospedale e nella privazione dei Sacramenti. Portate loro conforto, ispirando in essi il pentimento per le proprie colpe e il desiderio di offrire le loro sofferenze in riparazione dei peccati commessi, affinché possano chiudere gli occhi con la consolazione dell’amicizia con Dio.
Voi che siete invocata Madre del Sacerdozio, illuminate i nostri Pastori, perché aprano gli occhi dinanzi alla minaccia presente, siano coerenti testimoni di Cristo Vostro Figlio, coraggiosi difensori del gregge che il Signore ha loro affidato, valorosi oppositori dell’errore e del vizio. Scrollate da loro, Vergine Santissima, ogni rispetto umano e ogni connivenza con il peccato. Infiammateli dell’amore per Dio e per il prossimo, illuminate le loro menti e spronate la loro volontà.
Voi, dinanzi alla Quale fuggono i demoni dell’Inferno, sbaragliate i piani diabolici di questa odiosa tirannide, l’inganno della pandemia, la menzogna degli operatori di iniquità. Fate rifulgere la luce della Verità sulla menzogna, come splende la luce vera di Cristo sulle tenebre dell’errore e del peccato. Confondete i Vostri nemici, e umiliate sotto il Vostro piede il capo superbo di chi osa sfidare il Cielo e vuole instaurare il regno dell’Anticristo.
Voi che per divino decreto siete Mediatrice di tutte le Grazie e nostra Corredentrice, ottenete per noi la grazia di veder trionfare il Vostro Cuore Immacolato, al quale consacriamo noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità, la Santa Chiesa, la nostra Patria, il mondo intero.
Così sia.
13 Maggio 2021
Apparizione di Nostra Signora a Fatima
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(*) ARCHBISHOP VIGANÒ: An Urgent May 13th Appeal to the Mother of God Featured
Written by + Carlo Maria Viganò, THE REMNANT Newspaper
https://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/5397-archbishop-vigano-an-urgent-may-13th-appeal-to-the-mother-of-god
Le apparizioni di Marienfried (“Pace di Maria”, 1940 e 1946) in Germania (1) paiono permettere la lettura dell’Apocalisse in chiave mariana in particolare dove di parla del Sigillo del Dio vivente [Apocalisse 6:9; Apocalisse 7:2 e Apocalisse 9:4]
Apocalisse 7:2-4
2 Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente; e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: 3 «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio». 4 E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d’Israele.
A Marienfried la BVM rivela se stessa come segno (sigillo) del Dio Vivente. Dice infatti (*):
“Io imprimo il mio segno sulla fronte dei miei figli. Lasciatevi imprimere il mio segno“.
Una ulteriore importante conferma viene da Suor Maria Natalia Magdolna cui la BVM dice:”Ho posto il mio sigillo sui miei fedelissimi in modo che non periscano nella battaglia.“
Come e’ avvenuto tutto cio’? Il sigillo di cui parla l’Apocalisse, in altri termini, altro non sarebbe che la perfetta consacrazione a Maria con cui ella imprime la sua effigie nell’anima dei suoi consacrati.
Anche a Marienfried, come a Suor Maria Natalia, la BVM si presenta inoltre come Mediatrice di tutte le grazie e appare con in capo una triplice corona a simboleggiare il suo rapporto con la Trinita’ Beata (*):
chiede espiazione, mostra di gradire immensamente la nostra consacrazione a lei e l’offerta della nostra vita a Gesu’ attraverso di lei.
La preghiera di consacrazione che la stessa BVM indica e’ dunque proprio l’Offerta di Vita (2)!
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(*) pagg.23-24, “Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna“, Claudia Matera, Sugarco (2019).
(1) Marienfried: Le apparizioni della Madonna a Bärbel Ruess,
https://profezie3m.altervista.org/ptm_marienfried.htm
(2) L’OFFERTA DI VITA – LE PROMESSE DELLA VERA FEDE,
https://www.proselitismodellascienza.it/2021/01/11/lofferta-di-vita-le-promesse-della-vera-fede/
Popolo Mio:
RICEVETE LA MIA BENEDIZIONE, LASCIATE CHE IL MIO AMORE PENETRI CON FORZA IN CIASCUNO DI VOI, FIGLI MIEI.
Voi siete la generazione della Purificazione. Per questo vi guido costantemente, affinché non vi perdiate a causa della confusione che viene disseminata di continuo sul Mio Popolo, da coloro che si sono compromessi con il male.
IL MIO KATÉCHON (*), FORTIFICATO DAL MIO POPOLO FEDELE, È UN OSTACOLO PER I PIANI DI ASSERVIMENTO MONDIALE DEL FUTURO GOVERNO, CHE L’ANTICRISTO STA GIÀ GUIDANDO.
Non perdetevi, sprofondando nell’ego umano.
In questo momento il più grande impedimento per la maggior parte del Mio Popolo, è la cecità spirituale.
Cosa vi aspettate?
Come potrete tornare al passato, se ci sarà un costante susseguirsi di sofferenze?
Non sciupate questo momento, siate migliori, gettate nell’abisso quell’ego che schiavizza i vostri ragionamenti.
È ora di finirla di credere di essere i migliori, di sapere tutto e che i vostri fratelli siano degli inetti!
È ora di finirla anche per quei “sepolcri imbiancati” (Mt. 23,27), che dentro sono nauseabondi a causa di un ego gonfio di falsità!
NON È LA CONOSCENZA QUELLA CHE SALVERÀ L’ANIMA, NÉ L’IGNORANZA QUELLA CHE VI PORTERÀ A ME.
AVETE BISOGNO DI UN EQUILIBRIO SPIRITUALE, DI FEDE IN ME E INVECE CONTINUATE A COLLEZIONARE INFORMAZIONI DI ESSERI UMANI IMPERFETTI.
Il Mio Popolo dice di amarmi senza trasformarsi interiormente…
Dice di amarmi mentre si porta addosso stracci nauseabondi che infettano quelli che gli stanno vicino…
Dicono di essere Miei figli, ma trovo tanti giudici, dittatori, genocidi, ladri della pace dei loro fratelli…
QUESTO NON È IL MIO POPOLO, IL MIO POPOLO È QUELLO CHE MI AMA IN “SPIRITO E VERITÀ” (Gv 4,23), CHE AMA SUO FRATELLO, LO RISPETTA E LO AIUTA.
Sono tanti i giudici tra il Mio Popolo, che gonfi di superbia si sono seduti alla Mia destra e alla Mia sinistra, privi dell’approvazione Divina, dimenticando che “chi vuole essere grande, deve essere il servitore di tutti” (Mt 20.17), non il giudice di tutti.
Predicate l’urgenza della conversione, del pentimento, dell’imminenza del Mio Atto di Misericordia per l’umanità: L’AVVERTIMENTO. (2)
I Miei strumenti predicano su quanto sia urgente che i Miei figli ritornino nella Mia Casa, viste le grandi prove che state vivendo e quelle future che saranno ancora più grandi.
Non pregatemi con paura, Io Sono Misericordia e accolgo tutti quelli che arrivano davanti a Me.
Adesso basta con i testardi arroganti che non cambiano e che sprofondano nel loro stesso fango!
La Mia Chiesa sta venendo provata, talmente provata che state procedendo erroneamente…
LA MIA LEGGE È UNA: INVARIABILE, IRREVOCABILE…
IO SONO LO STESSO DI IERI, DI OGGI E DI SEMPRE… (Eb. 13,8)
Amate Mia Madre e pregate uniti a Lei, che sta riunendo i Miei figli in un solo Gregge. Questo 13 maggio unitevi a Mia Madre con amore, con devozione e con un fermo proposito di conversione.
Pregate, figli Miei, la Mia Parola non può essere stravolta in base alla convenienza del momento.
Vi invito a pregare intensamente per la California, tremerà.
Vi chiedo di pregare, le Potenze imboccheranno la strada della guerra aperta.
Pregate con la consapevolezza che la conversione deve avvenire in questo momento, prima che sia tardi!
Amato Popolo Mio, tornate a Me completamente pentiti, amandovi a vicenda, “chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra” (Gv 8,1-7).
Il Mio Amore è incomprensibile per gli esseri umani.
Tornate in fretta, perché un giorno potrebbe essere come un’ora.
Il Mio Amore continua ad aspettarvi.
Il vostro Misericordioso Gesù.
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
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(2) IL GRANDE AVVERTIMENTO: https://www.revelacionesmarianas.com/it/avvertimento.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=la_mia_legge_e_una_invariabile_irrevocabile_nostro_signore_gesu_cristo&utm_term=2021-05-13
Gesù ci ha avvertiti che sarebbero venuti “falsi Cristi e falsi profeti”, i quali avrebbero tentato di sedurre perfino gli eletti di Dio (Matteo 24:23-27; cfr. anche 2 Pietro 3:3 e Giuda 17-18). (1)
Matteo 24:23-27
23 Allora, se alcuno vi dice: “Il Cristo eccolo qui, eccolo là”, non lo credete; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; 26 eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete; 27 perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo.
2 Pietro 3:3
3 Sappiate questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi 4 e diranno: «Dov’è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione».
5 Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall’acqua e sussistente in mezzo all’acqua; 6 e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall’acqua, perì; 7 mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.
Giuda 17-18
17 Ma voi, o carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. 18 Essi vi dicevano: «Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni».
Il modo migliore per proteggersi dalla falsità e dai falsi insegnanti è conoscere la verità. Per riconoscere una contraffazione, studia la cosa vera. Qualunque credente che “dispensi rettamente la parola della verità” (2 Timoteo 2:15) e studi attentamente la Bibbia è in grado di identificare le false dottrine. Ad esempio, un credente che abbia letto in Matteo 3:16-17 cio’ che riguarda il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo metterà immediatamente in discussione qualunque dottrina che neghi la Trinità. Pertanto, il “primo passo” consiste nello studiare la Bibbia e giudicare ogni insegnamento in base a quanto ci istruisce la Scrittura stessa (e’ bello udire la parola di Dio!).
2 Timoteo 2:15
Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità.
Gesù ha detto che “dal frutto si conosce l’albero” (Matteo 12:33). Quando ricerchiamo il “frutto”, ecco tre prove specifiche da applicare a qualunque insegnante per stabilire l’accuratezza del suo insegnamento:
1) Che cosa dice quest’insegnante su Gesù? In Matteo 16:15, Gesù chiede: “E voi, chi dite che io sia?”. Pietro risponde: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”, e per questa risposta Pietro è definito “beato”. In 2 Giovanni 9 leggiamo: “Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio”. In altri termini, Gesù Cristo e la Sua opera di redenzione sono della massima importanza; fa’ attenzione a chiunque neghi che Gesù Cristo è uguale a Dio, che minimizzi la morte sostituiva di Gesù o che ne respinga l’umanità. 1 Giovanni 2:22 dice: “Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio”.
2) Quest’insegnante predica il Vangelo? Il Vangelo è definito come la Buona Notizia relativa alla morte, sepoltura e risurrezione di Gesù secondo le Scritture (1 Corinzi 15:1-4). Per quanto belle possano suonare, le affermazioni “Dio ti ama”, “Dio vuole che sfamiamo gli affamati” e “Dio vuole che tu sia ricco” NON sono il messaggio completo del Vangelo. Infatti, Paolo ci avverte in Galati 1:7: “Ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo”. Nessuno, nemmeno un grande predicatore, ha il diritto di cambiare il messaggio (e nemmeno le sue singole parole, perche’ questo e’ gia’ segno di satana!) che Dio ci ha dato: “Se qualcuno vi annunzia un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema” (Galati 1:9).
3) Quest’insegnante mostra le qualità caratteriali che glorificano il Signore? Parlando dei falsi insegnanti, Giuda 11 dice: “Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si sono gettati nei traviamenti di Balaam, e sono periti per la ribellione di Core”. In altri termini, un falso insegnante si può riconoscere dall’odio (chi odia ha gia’ commesso peccato mortale), dall’orgoglio (il rifiuto di Caino del piano di Dio), dalla cupidigia (Balaam che profetizza per denaro) e dalla ribellione (Core che promuove se stesso al di sopra di Mosè).
Per un ulteriore approfondimento, riesamina queste epistole che sono state scritte specificamente per combattere i falsi insegnamenti all’interno della chiesa: Galati, 2 Pietro, 2 Giovanni e Giuda. Spesso è difficile smascherare un falso insegnante/falso profeta. Per questo si parla di “lupi in vesti da pecore”. Satana e i suoi demòni si travestono da “angeli di luce” (2 Corinzi 11:14) e i loro servitori da servitori di giustizia (2 Corinzi 11:15). Solo avendo estrema dimestichezza con la verità si sarà in grado di riconoscere una contraffazione.
2 Corinzi 11:14
14 Ma non cʼè da stupirsi. Se Satana stesso riesce a travestirsi perfino da splendido angelo,
2 Corinzi 11:15
15 non cʼè da meravigliarsi se i suoi aiutanti possono fare altrettanto e si travestono da apostoli al servizio di Dio. Ma la loro fine sarà degna delle loro azioni malvagie.
16 Lo ripeto, non prendetemi per pazzo; oppure sopportatemi come si sopporta un pazzo, se anchʼio mi vanto un poco come loro.
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(1) https://www.gotquestions.org/Italiano/falso-insegnante-profeta.html
In un messaggio a suor Maria Natalia Magdolna (1), Gesu’ chiarisce che l’espiazione va intesa (anche) come sacrificio di lode:
“Se una persona mi loda nella gioia e nel dolore, nel successo e nell’insuccesso, fa il massimo che una persona puo’ fare, e’ il piu’ perfetto dei sacrifici“.
QUINDI QUESTO E’ CIO’ CHE GESU CI CHIEDE! SE DICE CHE IL MASSIMO VUOL DIRE CHE E’ PROPRIO CIO’ CHE VUOLE DA NOI!
Suor Natalia aggiunge infatti:
“Trascorsi molti anni della mia vita in grandi penitenze, ma compresi che non c’e’ penitenza, per quanto grande, che valga quanto questa unione intima con la divina volonta di Dio.“
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(1) pag.16 , Le rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna, Claudia Matera, Ed. Sugarco (2019).
In un’intervista a Mons. Vigano [FORSE NEGLI USA A WASHINGTON D.C.?] da parte del giornalista e scrittore Robert Moynihan, editor-in-chief di Inside the Vatican (e ora residente nella Virginia’s Shenandoah Valley), lo stesso Mons. Vigano spiega le ragioni per cui ultimamente si spende molto sulla questione della cosiddetta “tirannia del coronavirus“. Non teme forse di allontanarsi troppo dai temi teologici? Ecco la risposta:
“‘It’s so important.’ He said [there are] many, many people who might die, and there [are] many people who might be enslaved. And the whole fate of the Church, and the teaching of the faith, depends on how we meet this crisis.”
Vigano e’ convinto che “davvero molte persone possano morire, e altre che possano essere rese schiave.“ Secondo lui “la stessa sorte della Chiesa dipende da come fronteggiamo questa crisi.“
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