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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

IL BENESSERE INDIVIDUALE HA LA PRECEDENZA RISPETTO ALL’ ESCLUSIVO INTERESSE DELLA SCIENZA O DELLA SOCIETA?

Di fronte agli incredibili spropositi della Falsa Chiesa ormai schierata sulle posizioni delle sinagoghe di satana (1,2), il sito del nostro papa Benedetto XVI riafferma i diritti dell’uomo stabiliti dall’ONU:

Dichiarazione Universale sulla bioetica e i diritti umani (2005) https://benedettoxviblog.wordpress.com/category/benedettoxviblogwordpress/

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(1) Papa Francesco: “La proprietà privata non è un diritto intoccabile”, 30 novembre 2020 https://www.repubblica.it/esteri/2020/11/30/news/papa_la_proprieta_privata_non_e_un_diritto_inviolabile-276498605/

La proprietà privata non è un diritto primario ed inviolabile. Dopo averlo messo nero su bianco nella prima parte della “Fratelli Tutti”, l’enciclica pubblicata poche settimane fa, Papa Francesco lo ribadisce in un messaggio in occasione dell’apertura dei lavori della Conferenza internazionale dei giudici membri dei Comitati per i diritti sociali di Africa e America.

(2) Papa Francesco, il video e le accuse di monsignor Viganò: “Questa non la Chiesa di Cristo, ma un’antichiesa massonica”

https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/25073261/papa-francesco-monsignor-vigano-questa-non-e-chiesa-cristo-ma-antichiesa-massonica.html

In un video sconvolgente (per ora non ripreso da alcuno dei media italiani e che potete vedere qui sotto), Mons. Viganò denuncia l’usurpazione del trono di Pietro da parte del cardinale Bergoglio e della massoneria che lo ha prodotto. Una “Deep Church”, una “Antichiesa” come la definisce, composta da pochi ecclesiastici, si è impadronita della Sposa di Cristo grazie a un processo non improvvisato, ma costruito nell’arco di 60 anni a partire dal Concilio Vaticano II. 

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CAPISALDI (ERETICI) DEL NEO CATECUMENISMO

Riporto in sintesi gli elementi base del Movimento neo catecuminale. Il riferimento fondamentale e’ il cosiddetto “Testo formativo” inedito dei neo catecuminali che raccoglie un corso di istruzioni per “catechisti” tenuto nel febbraio 1972, da Kiko Argϋello e da Carmen Hemandez a Madrid. Volume dattiloscritto di 373 pagine.

Il movimento ha ottenuto un approvazione limitata dal Vaticano ma di fatto ha una presenza capillare in moltissime diocesi italiane (1).

Ecco alcuni dei principali elementi molti dei quali palesemente eretici (SIC!) del “Testo formativo”.

1 – LA SALVEZZA E’ OTTENUTA NON SU BASE PERSONALE MA GRAZIE ALLE PREGHIERE DI “ILLUMINATI”

Il primo elemento e’ particolarmente importante e posso testimoniarlo avendolo appreso direttamente da alcuni “illuminati” del movimento neo catecuminale. Ho infatti partecipato ad alcuni loro incontri organizzati (ed approvati evidentemente dall’arcivescovo) nel periodo settembre-ottobre 2019 presso la Cattedrale di San Giusto a Trieste.

La tesi principale del movimento – palesemente eretica – e’ che la salvezza di una singola persona, o di un gruppo di individui, sarebbe raggiungibile direttamente tramite l’intervento “salvifico” da parte di uno o piu’ “illuminati”. Quindi secondo questa stessa concezione la salvezza non sarebbe individuale e non richiederebbe il pentimento della persona interessata (concezione analoga al misericordiosismo). Inoltre, presumibilmente in modo analogo, le preghiere di una persona potrebbero salvarne direttamente un’altra, per esempio, spostandola dal purgatorio (o dall’inferno) direttamente in paradiso!

Costoro, non e’ chiaro per quale specifico loro “dono”, sarebbero in grado di pregare a nome di altri e soprattutto di ottenere direttamente da Dio la loro completa salvezza, senza peraltro richiedere la partecipazione o pentimento preventivo dei supposti “beneficati”.

II – NIENTE REDENZIONE

La Chiesa e’ stata fondata da Cristo per la redenzione dell’umanita’. Se questo compito viene meno cessa anche quello della Chiesa. Secondo Kiko a partire dal Concilio Vaticano II non si e’ piu’ parlato nella Chiesa della redenzione (p. 67). Pertanto Kiko sembra affermare che il Magistero della Chiesa sia di fatto cessato.

III – IL PECCATO NON OFFENDE DIO

Secondo Kiko l’uomo peccando non puo’ offendere Dio. Cio’ in quanto l’uomo non “può recare danno a Dio (…), perché allora Dio sarebbe vulnerabile e non sarebbe Dio …”(p.182) Questa affermazione e’ manifestamente eretica in quanto nega che per raggiungere la salvezza occorra avere fede in Gesu Cristo.

IV – BASTA CON I SACRIFICI DI ESPIAZIONE

La S.Messa non puo’ essere interpretata come un sacrificio di espiazione. Carmen afferma che “le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nell’Eucaristia cristiana” (p. 333). Questa affermazione di Carmen e’ manifestamente eretica in quanto nega che la S. Messa sia il reale sacrificio di Gesu Cristo. Per i veri cristiani invece l’Eucarestia e’ il sacrificio reale di Gesu Cristo cui assistono Maria Vergine e gli angeli! Quando poi ci comunichiamo realmente Gesu Cristo e’ in noi! Ringraziamolo!

V PECCATO IMPOSSIBILE

Secondo Kiko il peccato non e’ possible all’uomo in quanto questo non puo’ evitarlo (p. 138). Kiko è in perfetta linea con l’eresia di Lutero, che ha lasciato scritto: «Acconsenti dunque a ciò che tu sei, angelo mancato, creatura abortita. Il tuo compito è di mal fare, perché il tuo essere è malvagio!» (da J. MARITAIN, Tre Riformatori, Morcelliana, 1964, p. 48).

VI – CRISTO NON È MODELLO DI SANTITÀ PER NESSUNO

Secondo Kiko “Gesù Cristo non è affatto un ideale di vita. Gesù Cristo non è venuto per darci l’esempio e per insegnarci a compiere la legge” (p. 125). Anche questo e’ in contrasto il Vangelo.

VII – SIAMO TUTTI SACERDOTI

Secondo Kiko siamo tutti partecipi del Sacerdozio di Cristo

VIII – LA CHIESA CATTOLICA NON È L’UNICO OVILE DI CRISTO

Secondo Kiko «Dove c’è lo Spirito Santo, lo Spirito vivificante di Gesù Cristo Risorto, dove è l’uomo nuovo del Sermone della montagna. Dove c’è questo, lì c’è la Chiesa» (p. 88).

IX – PAROLA DI DIO AVULSA DAL MAGISTERO

Kiko non sembra accettare il Magistero della Chiesa (v. anche punto I). Infatti per lui – come per i Protestanti – la Bibbia e’ l’unica fonte della Rivelazione: “La Bibbia si interpreta da se stessa attraverso parallelismi” (p. 372).

X – PER SALVARSI BASTA CREDERE NELLA MISERICORDIA DI DIO

E’ il punto cruciale di Kiko: si esalta l’iniziativa della Grazia, ma – in contrasto con il Vangelo – si nega la necessità della corrispondenza dell’uomo, al quale Dio risparmia ogni sforzo, ogni rinunzia, ogni sacrificio come amorosa e indispensabile partecipazione all’Offerta della Croce. Infatti – sostiene Kiko – “Gesù Cristo è venuto a soffrire perché tu non soffra; è venuto a morire perché tu non muoia: Lui sì che muore, tu no; in modo che ti si regala gratuitamente la vita, a te e all’ultimo disgraziato della terra, al più peccatore, al più vizioso, “all’assassino”, a chiunque sia si regala una vita eterna” (p. 222).

XI – LA CHIESA PRIMITIVA NON EBBE LA CONFESSIONE

“La Chiesa primitiva non ebbe la confessione … come l’abbiamo noi oggi” (p. 164). Inoltre: “La Chiesa primitiva non ha nessuna esplicitazione del sacramento della penitenza che non sia il battesimo” (p. 167). Kiko evidentemente ritiene che soltanto il battesimo risale alle origini, mentre il sacramento della penitenza – distinto dal battesimo – sarebbe la sua comparsa più tardi e precisamente per opera della Chiesa istituzionalizzata (p. 168). Siamo appunto all’eresia luterana, condannata a Trento, dove alla distinzione tra i due sacramenti si dedica un intero capitolo (D-S 1671ss).

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(1) APPROVAZIONE LIMITATA DEL VATICANO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2931421886870086&id=100000069109306&sfnsn=mo

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La preghiera di Benedetto XVI: perche’ e’ importante per tutti noi

La preghiera di Benedetto XVI si trova qui in tedesco (1). Di seguito riporto la traduzione in italiano (2).

IL SIGNIFICATO DELLA PREGHIERA

Non c’e dubbio che la preghiera sia molto importante per noi cattolici. Perche’ Benedetto XVI tramite essa ci esorta a compiere la nostra missione:

  1. GESU’ PRESENTE TRAMITE L’EUCARESTIA: Nella Santa Eucarestia Tu sei sempre presente tra di noi, Ti affidi nelle nostre mani e nei nostri cuori affinché possa sorgere una nuova umanità.E’ solo la fede in Cristo la speranza dell’umanita!
  2. L’EVANGELIZZAZIONE DEL MONDO INTERO:“Tu hai affidato a dei giovani uomini il compito di andare in tutto il mondo e di battezzare le genti nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E l’essere battezzati ci fa diventare una nuova comunità, la Tua Chiesa.” Presupposto per il sorgere della nuova umanita’ e’ quindi l’evangelizzazione!
  3. LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA: Ti ringraziamo per la grazia di averci chiamato a far parte della Tua Chiesa. Ti ringraziamo per le realtà belle e grandi che si rendono visibili nel mondo per mezzo di essa.La chiesa si manifesta nel mondo anche tramite le sue numerosissime comunita’ religiose e opere di assistenza spirituale.
  4. CONTRO LE TENDENZE OSCURE (E DEMONIACHE) NELLA CHIESA:Ti preghiamo anche di aiutarci ad affrontare l’oscurità che, di tempo in tempo, è sempre minacciosamente attiva al suo interno.Benedetto XVI non ci ha dimenticato e prega per noi!
  5. LA FIGURA DI SAN MARTINO UNIFICA L’EUROPA: Tu ci hai inviato la grande figura di San Martino, Vescovo di Tours. Martino nacque nella nostra terra – l’allora provincia romana della Pannonia – e le sue origini fanno sì che ci appartenga per sempre in modo speciale.San Martino un santo esemplare anche per i nostri giorni!
  6. CONTRO L’ERESIA (NUOVAMENTE PRESENTE) DELL’ARIANESIMO: Così, egli venne preservato da quella falsa forma di fede cristiana, che trasmetteva ai popoli recentemente convertiti un’immagine sminuita di Nostro Signore e impediva pertanto l’accesso alla grandezza della vera fede.San Martino ha combattuto l’eresia che si proponeva, come tutte le eresie, di sminuire l’immagine di Gesu Cristo!
  7. NUOVA EVANGELIZZAZIONE CONTRO L’ERESIA:Anche oggi la nostra fede è minacciata da mutamenti riduttivi a cui le mode mondane la vorrebbero sottoporre per sottrarle la sua grandezza. Signore, aiutaci in questo nostro tempo ad essere e a rimanere veri cattolici – a vivere e a morire nella grandezza della Tua verità e nella Tua divinità. Donaci sempre vescovi coraggiosi che ci guidino all’unità con la fede e coi santi di tutti i tempi e ci mostrino come agire in modo adeguato al servizio della riconciliazione, cui il nostro episcopato è chiamato in modo speciale. Signore Gesù Cristo, abbi pietà di noi!Benedetto XV invoca l’avvento di Vescovi coraggiosi e santi ardenti che diffondano la fede!

NON C’E’ DUBBIO BENEDETTO XVI E’ DAVVERO IL NOSTRO PAPA!

IL TESTO DELLA NUOVA PREGHIERA Benedictus XVI Papa emeritus


Signore Gesù Cristo,
sono passati più di 1900 anni da quando Tu, il Verbo eterno di Dio, sei entrato nel tempo e Ti sei fatto carne – Ti sei fatto uomo. Non hai dismesso la Tua natura umana come un vestito dopo averla assunta per poco tempo. No, fino alla Tua morte sulla croce Tu l’hai assunta, l’hai attraversata e l’hai sofferta e rimani, dopo essere risorto, per sempre uomo. Nella parabola, Ti sei paragonato al chicco di grano, che cade nella terra e muore, ma non rimane isolato, bensì emerge di nuovo e porta costantemente frutto. Nella Santa Eucarestia Tu sei sempre presente tra di noi, Ti affidi nelle nostre mani e nei nostri cuori affinché possa sorgere una nuova umanità. Quindi il Tuo farti uomo non è per noi un’esperienza lontana, bensì ci tocca tutti, ci chiama tutti. Aiutaci a comprenderlo sempre di più. Aiutaci a vivere e a morire nel segreto del chicco di grano e a contribuire al sorgere di una nuova umanità.Prima di lasciare questo mondo e di tornare al Padre, per poi tornare tra di noi, Tu hai affidato a dei giovani uomini il compito di andare in tutto il mondo e di battezzare le genti nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E l’essere battezzati ci fa diventare una nuova comunità, la Tua Chiesa. Come Tu hai annunciato, questo Tuo nuovo corpo – che si estende in tutto il mondo – si contraddistingue per la Tua vicinanza, che anima il corpo stesso. Ma è anche contraddistinto dalla nostra fragilità, che si supera solo lentamente. In questo momento della nostra storia, Ti ringraziamo per la grazia di averci chiamato a far parte della Tua Chiesa. Ti ringraziamo per le realtà belle e grandi che si rendono visibili nel mondo per mezzo di essa. Ti preghiamo anche di aiutarci ad affrontare l’oscurità che, di tempo in tempo, è sempre minacciosamente attiva al suo interno.E Ti ringraziamo perché da sessant’anni la nostra Patria, il Burgenland, è divenuta un episcopato ed è entrata come una famiglia unita nella più vasta famiglia di Dio. Alla fine della prima guerra mondiale l’immenso territorio della vecchia Austria, che univa tra loro molti popoli, si è frantumato ed è stato diviso in molti Stati [ricorda la fine dell’impero absburgico -ndT]. Ma la nostra patria si trova laddove le divisioni si dissolvono. Così, poco a poco il nostro episcopato si è evoluto dalla presenza di singole realtà a una nuova unità. Il suo compito è pertanto anche quello di agglomerare le varie lingue e le storie diverse di ogni parte in una nuova unità. Ti ringraziamo quindi per il fatto che – grazie alla guida di buoni pastori – il nostro episcopato è divenuto uno spazio di riconciliazione in cui la forza conciliatrice del Tuo amore è stata resa in qualche modo visibile.In questo frangente pensiamo innanzitutto agli esordi della fede all’interno della nostra patria, all’epoca in cui Tu ci hai inviato la grande figura di San Martino, Vescovo di Tours. Martino nacque nella nostra terra – l’allora provincia romana della Pannonia – e le sue origini fanno sì che ci appartenga per sempre in modo speciale. Seguendo la volontà di suo padre, egli diventò un soldato romano e giunse nella Gallia, all’altro estremo del continente. Incontrò Te, Signore Gesù Cristo, nella figura di un mendicante, e spartendo con lui il suo mantello – la sua casa, potremmo dire – Ti ha riconosciuto nel suo cuore. Tu gli hai fatto dono di un grande maestro, Ilario di Poitiers, che ha illuminato la sua intelligenza e in tal modo lo ha protetto dalle insidie dell’arianesimo. Così, egli venne preservato da quella falsa forma di fede cristiana, che trasmetteva ai popoli recentemente convertiti un’immagine sminuita di Nostro Signore e impediva pertanto l’accesso alla grandezza della vera fede. Seguendo le orme di Sant’Ilario, San Martino tornò ancora una volta nella sua terra per poi recarsi di nuovo nella Gallia, ove realizzò il grande ministero della sua vita.Anche oggi la nostra fede è minacciata da mutamenti riduttivi a cui le mode mondane la vorrebbero sottoporre per sottrarle la sua grandezza. Signore, aiutaci in questo nostro tempo ad essere e a rimanere veri cattolici – a vivere e a morire nella grandezza della Tua verità e nella Tua divinità. Donaci sempre vescovi coraggiosi che ci guidino all’unità con la fede e coi santi di tutti i tempi e ci mostrino come agire in modo adeguato al servizio della riconciliazione, cui il nostro episcopato è chiamato in modo speciale. Signore Gesù Cristo, abbi pietà di noi!
Benedetto XVI
Città del Vaticano,
Monastero “Mater Ecclesiae”,
8 giugno 2019

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(1) https://www.martinus.at/dl/snpuJKJLkNkJqx4KJK/Gebet_Papst_Benedikt_XVI_Original.pdf

(2) Traduzione per Chiesa e Post-Concilio di Antonio Marcantonio

https://benedettoxviblog.wordpress.com/2019/11/14/la-nuova-preghiera-di-benedetto-xvi-signore-aiutaci-in-questora-a-essere-veramente-cattolici-e-a-rimanere-nella-grande-verita-nel-tuo-dio-e-cosi-vivere-e-morire/

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Il testo integrale del terzo segreto di Fatima

PRIMA VERSIONE DEL TERZO SEGRETO DI FATIMA (1)

CITTA’ DEL VATICANO – Ecco il testo integrale del terzo segreto di Fatima, così come riportato nelle lettera in cui suor Lucia rivela il messaggio della Madonna di Fatima del 13 luglio 1917.

“Scrivo in atto di obbedienza a voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Eccellenza Reverendissima il signor Vescovo di Leiria e della Vostra e Mia Santissima Madre. Dopo le due parti che ho già esposto, abbiamo visto a lato sinistro di nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembra dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza.

E vedemmo in una luce immensa che è Dio: ‘Qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti’ un Vescovo vestito di Bianco ‘abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre’. Vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire su una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacilante, afflitto di dolore e di pena, pregare per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi d’arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatorio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.

SECONDA VERSIONE DEL TERZO SEGRETO DI FATIMA (Pubblicato dalla Rivista tedesca di Stoccarda, “Neues Europa” il 15 ottobre 1963) (2)

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(1) https://www.repubblica.it/online/mondo/fatima/testo/testo.html

(2) MALACHI MARTIN INTERVIEW ON THE THIRD FATIMA SECRET https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/18/malachi-martin-interview-on-the-third-fatima-secret/ HTTPS://WWW.FACEBOOK.COM/…/PERMALINK/298981747926210

Intervista a monsignor Capovilla
segretario di Roncalli
(3)

“Ecco perchè papa Giovanni
non rivelò il mistero”



di ORAZIO LA ROCCA ROMA – Monsignor Capovilla, il cardinale Ratzinger nei giorni scorsi in un’intervista a Repubblica ha preannunciato che non ci saranno ulteriori grandi rivelazioni sul terzo segreto di Fatima. Anzi, secondo il cardinale ci sarà persino un “ridimensionamento di queste cose”. Lei è uno dei pochi che conosce il documento: può confermarlo?
“Prima di rispondere, voglio sentire cosa dirà oggi il cardinale Joseph Ratzinger intorno al terzo segreto. Parlarne prima non è corretto”.
Ma è vero che papa Giovanni XXIII, di cui lei è stato segretario, sottovalutò il documento?
“Non ci fu nessuna sottovalutazione. Piuttosto, il Santo Padre mostrò nei confronti del segreto grande attenzione e grande prudenza. Non a caso, prima di decidere di sigillare il messaggio, accompagnandolo con un suo personale commento, si consultò con alcuni tra i più alti esponenti della Curia, compreso il prefetto dell’allora Sant’Uffizio”.
Ci può raccontare come Giovanni XXIII trovò il testo? “Il documento era stato inviato in Vaticano da suor Lucia nel 1954. Non ho mai saputo la reazione di Pio XII, predecessore di Giovanni XXIII, quando lo lesse prima di inviarlo al Sant’Uffizio. Escludo, comunque, che ci furono svenimenti. Il plico col testo fu portato al Papa il 17 agosto 1959 a Castel Gandolfo da padre Paolo Philippe, commissario del Sant’ Uffizio. Era un lunedì. Lo lesse il venerdì successivo, il 21 agosto, alla presenza del suo confessore, monsignor Angelo Cavagna. Siccome il testo era scritto in dialetto portoghese, fu fatto tradurre da un monsignore portoghese, Paolo Tavares, della Segreteria di Stato. Io ero presente. Furono informati i capi della segreteria di Stato e del Sant’Uffizio, e qualche altro alto prelato, tra cui anche il cardinale Agagianian”.
Papa Giovanni come reagì quando lesse di un “vescovo vestito di bianco” ferito da arma da fuoco?
“Dopo la lettura, il Papa mi dettò una sua nota che fu allegata al documento nella quale attestava che aveva preso visione del contenuto e che rimetteva agli altri l’incombenza di pronunciarsi. Mi disse solo “Lascio ad altri il giudizio” su questo documento. Per il resto, invitò tutti alla preghiera. Il plico fu poi messo nel tiretto dello scrittoio della camera da letto del Papa, dove in seguito lo trovò Paolo VI”.
E Paolo VI, mai intervenne sul terzo segreto? “Me ne parlò 5 anni dopo la sua elezione, nel 1968, dicendomi che aveva semplicemente visto il plico. Ma, a quanto mi risulta, sul messaggio ha sempre osservato un forte riserbo”.
E’ difficile immaginare che nessun Papa, prima di Wojtyla, possa essere rimasto indifferente di fronte a una profezia circa un “vescovo vestito di bianco” che sarebbe stato colpito. Non è vero? “Il riserbo non significa indifferenza. Non è secondario il fatto che Giovanni Paolo II e i suoi immediati predecessori abbiano parlato di Fatima sempre con forte misticismo e con ripetuti richiami alla penitenza e alla preghiera. Non va dimenticato che Giorgio La Pira, prima di andare a Kiev – cioè nell’Est – in piena guerra fredda su sollecitazione papale si recò a pregare a Fatima…”.
Ma lei, dopo la lettura del messaggio, non ha mai temuto, negli anni successivi, per la vita del Papa? “Vediamo cosà dirà oggi su questo aspetto il cardinale Ratzinger. Io, da allora, in verità ci ho pensato spesso. Specialmente nell”81. Ma al terzo segreto di Fatima ho pensato anche quando è venuto a Roma e in Vaticano per la prima volta l’ex presidente dell’ex Urss, Mikhail Gorbaciov, oppure quando il cardinale Slipy dopo anni di prigionia all’Est fu liberato e mandato in Vaticano. Erano i segni della conversione che incominciava a camminare, anche se a piccoli passi, all’Est e in Russia: frutti di preghiera e penitenza. Proprio come le predizioni della Madonna di Fatima”.

(26 giugno 2000)
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(3) https://www.repubblica.it/online/mondo/fatima/capovilla/capovilla.html
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IL PUNTO DI VISTA DEI CATTOLICI

ABBIAMO SENTITO IL PUNTO DI VISTA DI A.CIONCI (1,2,3). QUAL’E’ DUNQUE IL NOSTRO? COSA C’E REALMENTE DA FARE DA PARTE DEI CATTOLICI?

SI TRATTA DI CHIARIRE GLI INTERROGATIVI RIMANENTI! OVVERO:

1) DECLARATIO DI PPBXVI INVALIDA E CONSEGUENTE ELEZIONE NULLA BERGOGLIO. COSA RESTA DA FARE?

OCCORRE SENTIRE IL PUNTO DI VISTA DI PPBXVI, ANCHE SE LA DECLARATIO E’ MANIFESTAMENTE INVALIDA.

2) SCOMUNICHE AUTOMATICHE LATAE SENTENTIAE CONTRO BERGOGLIO. COSA RESTA DA FARE?

LE SUE SCOMUNICHE PER ERESIA/APOSTASIA POST ELEZIONE SONO MANIFESTE. RESTA DA STABILIRE SE SUSSISTEVANO ANCHE PRIMA DELLA SUA INVALIDA ELEZIONE.
DA ACCERTARE ULTERIORI EVENTUALI SCOMUNICHE IN BASE ALLA COST. APOSTOLICA UNIVERSI DOMINICIS GREGIS (N. 81).

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(1) Rispetto per 1.285.000.000 di cattolici: chiarire subito chi è il papa, Andrea Cionci, 12 aprile 2021 https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26866728/rispetto-cattolici-chiarire-subito-chi-papa.html

(2) “Il Dibattito sul Concilio è un Vicolo Cieco. Il Nodo sono le Dimissioni…”, 23 Aprile 2021 https://www.marcotosatti.com/2021/04/23/il-dibattito-sul-concilio-e-un-vicolo-cieco-il-nodo-sono-le-dimissioni/ 

(3) ANDREA CIONCI: LET’S PAUSE ON BLAMING THE COUNCIL AND INVESTIGATE THE RENUNCIATION! REPUBLISHED FROM THE LETTER TO THE EDITOR at MarcoTosatti.com entitled, “Il Dibattito sul Concilio è un Vicolo Cieco. Il Nodo sono le Dimissioni…” by Andrea Cionci AUTHORIZED ENGLISH TRANSLATION

https://www.fromrome.info/2021/04/23/andrea-cionci-lets-pause-on-blaming-the-council-and-investigate-the-renunciation/?fbclid=IwAR2UMHHJfRo2uMTJhr_Xl0lmpsCi1ZqzM_oNREG_IpH6DjiioC67DFMiGBg

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IL COMPITO DA ATTUARE SECONDO A.CIONCI

Andrea Cionci in una serie di articoli (1,2) propone di attuare un compito apparentemente semplice.

PRIMO PUNTO – se non si vuole perdere definitivamente la faccia, bisogna indire SUBITO una CONFERENZA STAMPA COL PRIMO PAPA, prima che lasci questo mondo. Che sia intervistabile LIBERAMENTE da giornalisti di TUTTE le testate (non solo da quelle amiche del secondo papa) per fornire RISPOSTE CERTE A DOMANDE CHIARE, di fronte alle TV e in diretta mondiale.

SECONDO PUNTO (anche in alternativa) – Oppure, si apra immediatamente un SINODO fra i vescovi  o un dibattito PUBBLICO fra canonisti per verificare se il primo papa si è dimesso legalmente o no.

Se il primo papa si è davvero dimesso, il secondo papa, che sarà dunque l’unico, cominci a spiegare per filo e per segno perché il Cattolicesimo di oggi non è più quello di sempre e  su quali basi dottrinali poggiano tutte le sue innovazioni perché, in molte di esse, i conti sembrano non tornare: dica dove vuole arrivare. E i cardinali, se devono correggerlo, lo correggano: stanno lì apposta e pretendano risposte.

Se il primo papa NON si è davvero dimesso, allora, grazie, abbiamo scherzato, ci siamo presi otto anni di vacanza: tabula rasa e si rifaccia un conclave valido, sempre che il primo papa, stavolta, firmi dimissioni valide, senza errori formali, né giuridici. E poi, però, talare nera da cardinale, senza equivoci.  Oppure, se vuole restare papa eremita, mantenendo il munus come oggi, che nomini finalmente un vescovo vicario per gestire quell’esercizio pratico del potere al quale aveva detto di voler rinunciare.  QUI

l rischio è che se si continua così, il popolo cattolico, buono e caro, sempre devoto e rispettoso, a un certo punto si possa anche far anche girare i nervi. Bisogna temere l’ira dei mansueti: non sia mai i fedeli cominciano a tagliare sul serio le offerte, gli 8 x 1000, i lasciti testamentari, o magari perfino a chiedere indietro i soldi tramite qualche class action, allora poi passa definitivamente la voglia di scherzare.  

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(1) Rispetto per 1.285.000.000 di cattolici: chiarire subito chi è il papa, Andrea Cionci, 12 aprile 2021 https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26866728/rispetto-cattolici-chiarire-subito-chi-papa.html

(2) “Il Dibattito sul Concilio è un Vicolo Cieco. Il Nodo sono le Dimissioni…”, 23 Aprile 2021 https://www.marcotosatti.com/2021/04/23/il-dibattito-sul-concilio-e-un-vicolo-cieco-il-nodo-sono-le-dimissioni/ 

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LETTERA PUBBLICA A MONS. CARLO MARIA VIGANO

Alla cortese attenzione di
S.E. Mons. Carlo Maria Vigano
Arcivescovo di Ulpiana.

Gent.mo Mons. Vigano’,

come cattolico incrollabilmente fedele al Depositum Fidei consegnatoci da Gesu’ Cristo grazie all’insegnamento bimilennario della Chiesa, nonche’ egualmente incrollabilmente fedele a papa Benedetto XVI, vorrei porre alla sua attenzione due quesiti cui spero Lei abbia la gentilezza di rispondere.

Si tratta delle due questioni seguenti.


A) PRIMA QUESTIONE

Vorrei chiederle qual’e’ il giudizio meditato in merito alla domanda fondamentale per tutti i cattolici: “Chi e’ il papa regnante?”.
Al riguardo vorrei farLe presente che non puo’ essere papa un consacrato che abbia maturato a suo carico – prima, durante o dopo la sua elezione a papa – una Scomunica Latae Sententiae. Questo nel caso di JM Bergoglio riguarda due possibili casi:


Primo Caso: La parte II del Codice Canonico stabilisce infatti che questa (la Scomunica Latae Sententiae) venga comminata nel caso di manifesta apostasia ed eresia. Il can. 1314 specifica altresi’ che la stessa pèna (di Scomunica Latae Sententiae) in tal caso si applichi automaticamente.


Secondo Caso: Inoltre, la Costituzione Apostolica Universi dominici gregis (Giovanni Paolo II, 22 febbraio 1996) stabilisce altresi’ che la stessa Scomunica Latae Sententiae sia comminata automaticamente ai
cardinali che realizzassero ogni forma di patteggiamento, accordi, promesse o altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni di essi (n. 81).

B) SECONDA QUESTIONE

In subordine ai due casi sopracitati, sorge il problema della validita’ dei riti celebrati da sacerdoti UNA CUM un papa che sia scomunicato, appunto, Latae Sententiae e in particolare sia anche eretico. Vorrei quindi chiederLe qual’e’ il suo parere meditato sulla seconda domanda fondamemntale per tutti i cattolici: “Commette peccato chiunque
partecipi consapevolmente ai riti di sacerdoti UNA CUM un papa eretico?

La ringrazio vivamente per la sua cortese disponibilita’.


Cordialmente

Max Tex maxtextss@gmail.com


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OSTENTAZIONE DEL VIZIO NELLA CHIESA E ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE

VI SONO POCHI DUBBI: STIAMO VIVENDO L’OSTENTAZIONE DEL VIZIO NELLA CHIESA, QUINDI PROPRIO L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE (1,2)

di cui parlano il Vangelo e l’AT:

Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione,
di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda – … Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato.
(Mt. 24, 15-20)


Sull’ala del tempio porrà l’abominio della desolazione e ciò sarà fino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore
(Dn. 9, 27)

Taddeo di Bartolo, Inferno, particolare della punizione dei sodomiti, Duomo di San Gimignano

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(1) IN VATICANO (6-8 MAGGIO) UN NUOVO CONVEGNO (virtuale) BLASFEMO: LA CONDANNA DI MONS.VIGANO

https://www.proselitismodellascienza.it/2021/04/22/in-vaticano-6-8-maggio-un-nuovo-convegno-virtuale-blasfemo/

(2) L’INCREDIBILE ABISSO DELL’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE: IL QUADRO DI GESU’ NUDO

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

L’INCREDIBILE ABISSO DELL’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE: IL QUADRO DI GESU’ NUDO

Di Maurizio Blondet (1)

Torniamo sulla questione gia’ segnalata del quadro di Gesu nudo (2). Notizia pubblicata dall’Osservatore Romano (3) che Bergoglio s’è messo nello studio un quadro dove Gesù, nudo e appena risorto, “abbraccia Giuda dopo averlo tolto dall’albero su cui si è tolto la vita”. “Scandalo della misericordia” flauteggia l’adulatore.

ANALISI PSICOLOGICA DI UN DISTURBATO MENTALE

Non ci scandalizzeremo; vedremo invece la cosa come evidente sintomo del suo Disturbo Narcisista di Personalità, confessione – involontaria ma trasparente, come i sintomi psichici, al di là delle intenzioni di chi ne è affetto – della miseranda condizione spirituale del soggetto.

CON TERRIBILE STATO DI COSCIENZA AL PUNTO DA IDENTIFICARSI CON GIUDA!

Perché, se un cattolico – e un alto prelato – ha i suoi motivi per identificarsi con Giuda e cerca di convincersi (e ha bisogno di convincere tutti gli altri credenti) che Giuda è stato perdonato, salvato, lo stato della sua coscienza è terribile. Non Gli parla più.

IRASCIBILE E VENDICATIVO NARCISO!

Addirittura rivelatore il fatto, riportato dagli adulatori dell’Osservatore per compiacere l’irascibile e vendicativo Narciso, del testo “del 2018 in cui il Pontefice parla di Giuda e della misericordia di Dio citando il capitello della chiesa di Vézelay che, in foto, ha appeso dietro la scrivania nel suo studio personale”.

Il capitello della chiesa di Vézelay (Francia)

Ma ci vuole molta patologica “buona volontà” per vedere nel capitello della basilica Gesù Buon Pastore che porta Giuda impiccato sulle spalle. Diciamo che qui siamo al limite dell’allucinazione (SIC!).

Ciò che si vede è un giovane uomo che porta via un cadavere, che probabilmente è l’impiccato che si vede nella scena precedente, rappresentato sarcasticamente con la lingua fuori ad indicare (forse) un suicida; il giovane uomo non ha nulla nella sua fisionomia che ricordi il Cristo; è sbarbato, ha i capelli corti; nella stessa cattedrale di Vezelay esistono rilievi dove è raffigurato Gesù, ed è inconfondibile.

Soprattuto Vezelay è una straordinaria chiesa romanica; ed è universalmente noto che i mastri scultori romanici hanno confinato nei capitelli – con sapiente teologia – il frenetico ed osceno diavolio; le deformazioni fisiche come immagini delle deformità morali che insidiano i peccatori e i viziosi; le tentazioni che rendono gli uomini metà bestie, metà sirene, sfingi, basilischi, trasparenti allusioni alle tentazioni sensuali; tanto più che i deformi sorgono dalla natura vegetale, rigogliosa, verdeggiante (un altro tema tipico sono le stagioni); quei contadini, che con il bestiame vivevano e sentivano il demone meridiano negli afrori nel solleone, sapevano che rischiavano di perdere il controllo sulla natura, e dunque il controllo su se stessi “la propria razionalità e i valori civili, cadendo in una condotta immorale dai contorni bestiali”. Si è potuto scrivere che le mostruosità brulicanti nei capitelli romanici erano anche “una forma di protezione per difendere il valore della castità, in grado di allontanare violenze e tentazioni”.

Perché i mastri muratori romanici confinassero i mostri brulicanti nei capitelli, dovrebbe essere ovvio: erano un monito ai fedeli, “attenti, sono qui nell’ombra sopra le vostre teste, fate che restino nell’ombra, e non vi cadano addosso – nello spazio sacro, chiaro e liturgico che vi protegge, se siete ingrazia.

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(1) Se Bergoglio salva Giuda…, Maurizio Blondet

https://www.aldomariavalli.it/2021/04/09/se-bergoglio-salva-giuda/?fbclid=IwAR3lvlfm3X1K4H3bUDpxjq3zRzv1-V754EsxMwSeclv5Q_7EdSUNzVDUSmU

(2) PERCHE’ UN QUADRO DI GESU RISORTO NUDO VICINO A GIUDA NELLO STUDIO DI BERGOGLIO?https://www.proselitismodellascienza.it/2021/04/08/perche-un-quadro-di-gesu-risorto-nudo-vicino-a-giuda-nello-studio-di-bergoglio/

(3) Giuda e lo scandalo della misericordia, L’Osservatore Romano, 1 aprile 2021 https://www.osservatoreromano.va/it/news/2021-04/quo-074/giuda-e-lo-scandalo-br-della-misericordia.html

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CATENA DI PREGHIERA (ore 3.15-3.58)