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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LIVING REVIEW – L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO – SECONDA PARTE

di Max Tex (31 maggio 2020, update 1 luglio 2020)

Dopo la precedente riflessione sull’argomento (ved. Prima Parte) ritengo sia utile tornare sull’argomento. Vi sono motivi sia razionali che di fede per farlo (quest’ultimo lo menzionero’ nella conclusione).Il motivo contingente e’ infatti l’esistenza di ulteriori importanti elementi che ulteriormente suffragano la tesi gia’ esposta, basata peraltro su deduzioni razionali. Ovvero che vi siano due casi di decadenza automatica del romano pontefice. Entrambi si verificano nel caso di eresia, precisamente:

1) PRIMO CASO: Elezione di falso papa, in violazione delle norme canoniche previste, e quindi di per se’ eretico. In tal caso, in quanto eretico, non sarebbe papa

2) SECONDO CASO: Un papa che sia di fatto nascostamente eretico gia’ prima della sua elezione e lo diventasse pubblicamente dopo la sua elezione, e che come tale non sarebbe papa e pertanto cesserebbe immediatamente dalle sue funzioni di papa e vescovo di Roma.I documenti e testimonianze emergono dal libro di Paul L. Kramer “To deceive the elect” (2).

Vediamo di citarne le piu’ significative analiticamente.

In riferimento al PRIMO CASO Paul Kramer cita l’intervista di Aldo Maria Valli (AMV) a Mons. Nicola Bux (MNB). Ecco il dialogo:AMV: “scusi don Nicola, sta dicendo che in caso di eresia, proprio come un cristiano eretico cessa di essere membro della Chiesa, anche il papa cessa di essere papa e capo del corpo ecclesiale, e perde ogni giurisdizione?”MNB: “Sì, l’eresia intacca la fede e la condizione di membro della Chiesa, che sono la radice e il fondamento della giurisdizione. Questo è il pensiero dei padri della Chiesa, in specie di Cipriano, che ebbe a che fare con Novaziano, antipapa durante il pontificato di papa Cornelio (cfr Lib. 4, ep. 2). Ogni fedele, compreso il papa, con l’eresia si separa dall’unità della Chiesa. È noto che il papa è nello stesso tempo membro e parte della Chiesa, perché la gerarchia è all’interno e non sopra la Chiesa, come affermato in Lumen gentium ( n. 18). Di fronte a questa eventualità, così grave per la fede, alcuni cardinali, o anche il clero romano o il sinodo romano, potrebbero ammonire il papa con la correzione fraterna, potrebbero “resistergli in faccia” come fece Paolo con Pietro ad Antiochia; potrebbero confutarlo e, se necessario, interpellarlo al fine di spingerlo a ravvedersi. In caso di pertinacia del papa nell’errore, bisogna prendere le distanze da lui, in conformità con ciò che dice l’Apostolo (cfr. Tito 3,10-11). Inoltre la sua eresia e la sua contumacia andrebbero dichiarate pubblicamente, perché egli non provochi danno agli altri e tutti possano premunirsi. Nel momento in cui l’eresia fosse notoria e resa pubblica, il papa perderebbe ipso facto il pontificato”.Altro elemento riguarda la dichiarazione autorevole dello stesso Paul Kramer che afferma nel suo libro di aver dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che “Benedict XVI is still the only legitimate claimant to the papal throne at this time”. Afferma infatti che “This is very easy to prove, and the arguments are so cut and dry that they are easily grasped and readily seen to be conclusive, correct and irrefutable”.Riguardo ai due casi, Paul Kramer cita cinque possibili alternative “in linea di principio” considerate dai canonisti autorevoli Wentz e Vidal (3).Alternativa #1: La prima esclude la possibilita di eresia dopo l’elezione a Romano Pontefice. Questa possibilita’ consistente con la promessa di Cristo (ved.(1)) va considerata.(SECONDO CASO).Alternativa #2: La seconda e’ il caso di eresia occulta. E’ basata sull’ipotesi che in tal caso l’elezione a Romano Pontefice sia invalida. Questa e’ l’opinione del card. Roberto Bellarmino (1542-1621basata sulla ipotesi che gli eretici occulti siano completamente separati dal corpo della Chiesa. Questa possibilita’ va considerata (PRIMO CASO).Alternativa #3: La terza eventualita’ e’ che il Romano Pontefice non decada automaticamente dalla sua carica ne’ possa essere privato del suo potere anche in caso di manifesta eresia. Questa possibilita’ sempre secondo il card. Bellarmino e’ ritenuta “estremamente improbabile” (PRIMO e SECONDO CASO).Alternativa #4: La quarta, secondo Suarez, Cajetan e altri, e’ che il Romano Pontefice non sia automaticamente deposto anche in caso di eresia, ma debba essere deposto mediante sentenza declaratoria del crimine di eresia. Questa possibilita’ e’ esclusa recisamente da Bellarmino (SECONDO CASO).Alternativa #5: Infine c’e’ una quinta possibilita, favorita da Bellarmino e difesa fortemente da Tanner e altri, che la ritengono anche razionalmente dimostrabile. E’ il caso di pubblica eresia da parte del Romano Pontefice, che come tale cesserebbe di essere membro della Chiesa e pertanto decadrebbe immediatamente dalla sua carica e dalle sue funzioni di capo della Chiesa (SECONDO CASO).

LA PROFEZIA DI SAN FRANCESCO

Paul Kramer cita una profezia di San Francesco, molto ben circonstanziata sulla questione della legittimita dell’elezione papale e la cristi della Chiesa. Afferma infatti (4):“Il tempo si sta rapidamente avvicinando in cui abbonderanno (per i cristiani) grandi prove e sofferenza, dubbi e dissenso, sia spirituali che temporali…”“Al tempo di questa tribolazione un uomo non canonicamente eletto sara’ elevato al pontificato, che, con (ogni) astuzia tentera’ di portare molti all’errore e dannazione. [….] Se quei giorni non fossero abbreviati, secondo la parole del Vangelo, anche gli eletti sarebbero indotti in errore”.Secondo questa profezia si tratta dunque del realizzarsi di entrambi i casi, ovvero:

1) PRIMO CASO: Elezione di falso papa, in violazione delle norme canoniche previste, e quindi di per se’ eretico. In tal caso, in quanto eretico, non sarebbe papa.

2) SECONDO CASO: Un falso papa che sia di fatto eretico occulto gia’ prima della sua elezione e diventasse anche pubblicamente eretico dopo la sua elezione, e che come tale cesserebbe quindi immediatamente dalle sue cariche.Vedasi al riguardo la bolla papale del pontefice Paolo IV _________________________________________

(1) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3322232337789037&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=lCuJ7kd3HGXqSp2o

(2) Kramer, Paul. To deceive the elect: The catholic doctrine on the question of a heretical Pope, Edizione Kindle (Gondolin press, USA, 2019).

(3) Jus Canonicum by Franz Xavier Wernz S.J. and Pedro Vidal S.J. (1938) Chapter VII; and, Jus Canonicum, Roma, Gregoriana, 1943, vol. II, p. 517.(4) Works of the Seraphic Father St. Francis of Assisi; R. Washbourne, 18 Patterson Row, London, 1882.

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LIVING REVIEW – L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO – PRIMA PARTE

di Max Tex (16 aprile 2020, update 30 giugno 2020)

C’e’ la convinzione da parte di molti sacerdoti, specialmente da parte dei pro-bergogliani, che l’evento di un papa eretico non potrebbe mai verificarsi nella Chiesa. Quale ne sarebbe dunque la base razionale?L’argomento e’ cosiddetta “Promessa di Gesu Cristo a Pietro”Si basa sulle notissime parole di Gesu’ Cristo il quale, predicendo a Pietro il suo tradimento, lo informa che ha pregato per la sua salvezza in modo che possa raccogliere attorno a se’ e guidare con certezza gli altri Apostoli. Quindi Pietro e’ per questo Vicario di Cristo e come tale, grazie all’aiuto divino, potra’ seguire con certezza la via tracciata da Cristo stesso, restando esclusa quindi la possibilta’ da parte sua di un suo possibile errore dogmatico, ovvero il compimento da parte sua di un’eresia. Per estensione, cio’ implica che lo stesso criterio debba applicarsi a tutti successori di Pietro.E’ la cosiddetta “infallibilita” papale.Tuttavia questo non esclude la possibilita’ di un papa eretico. Se possibile, la presente situazione di due papi simultaneamente presenti, di cui uno “emerito”, aggrava ancor piu’ la questione. Chi dei due papi sarebbe infallibile? E sotto quali condizioni? E quando, eventualmente, uno dei due o entrambi simultaneamente, potrebbero cessare di esserlo?

CASI DI NULLITA’ E DECADENZA

La possibilita’ che un pontefice possa decadere per eresia, e quindi per scomunica “latae sententiae”, non puo’ essere omessa. Da notare che l’eresia puo’ essere sia pubblica, cioe’ espressa pubblicamente in atti o dichiarazioni pubbliche, che privata (o nascosta), ovvero tenuta nascosta ad altre persone.Cos’e’ l’eresia?E’ una qualunque violazione del “Depositum fidei”, ovvero il patrimonio di tutte le verità, sia in ordine alla conoscenza (fede) che al comportamento (morale), insegnate da Gesù agli Apostoli e da questi trasmesse al collegio dei Vescovi quali loro successori. La pensano cosi teologi e famosi dottori della Chiesa. Infatti, pur accettando l’interpretazione estensiva della frase di Gesu’ Cristo a tutti successori di Pietro, sorgono le seguenti, teoriche ma effettive possibilita’:1) Elezione di un falso papa: ovvero in violazione delle norme canoniche previste, e quindi di per se’ eretico. In tal caso, in quanto eretico, non sarebbe papa. 2) Un papa che sia di fatto eretico privatamente prima di essere eletto, (per esempio, essendo massone o modernista, ovvero violasse comunque per le sue intime convinzioni il “Depositum fidei”), e diventasse pubblicamente eretico dopo la sua elezione. Anche in tal caso la sua elezione sarebbe invalida. Peraltro decadrebbe immediatamente anche pubblicamente non appena la sua eresia diventasse appunto pubblica.In entrambi i casi resterebbe vera la regola che tutti i Vicari di Cristo non possano essere eretici.E’ chiaro, vista la loro importanza cruciale, che e’ necessario verificare scrupolosamente il possibile verificarsi di entrambe o una soltanto delle suddette circostanze. Nessuna delle due può essere scartata a priori né minimizzata. In ogni caso il verificarsi di almeno una di esse e’ ovviamente sufficiente a dichiarerà eretico, e quindi decaduto, il papa.

LE FONTI

Questa tesi e’ confermata da Sant’Antonino che al riguardo si e’ pronunciato molto chiaramente. Ved. Somma teologica, Citato in Atti di Vaticano I [Actes de Vatican I], Pubblicazioni Frond [Frond publications], 1459: “Nel caso in cui il Papa divenisse un eretico egli si ritroverebbe, per quel fatto stesso e senza altra sentenza, separato dalla Chiesa. Una testa separata dal corpo, sintantoché essa rimanga separata, non può e non potrebbe essere la testa dello stesso corpo dal quale essa è e sarebbe stata tagliata. Un Papa separato dalla Chiesa mediante l’eresia, dunque, per quel fatto stesso, cesserebbe di essere la testa della Chiesa. Egli non potrebbe essere un eretico e rimanere Papa, giacché egli sarebbe al di fuori della Chiesa.”

RITI E SACRAMENTI IMPARTITI DAGLI ERETICI

E’ chiaro peraltro che coloro che seguissero un papa o un sacerdote eretico, sia religiosi che fedeli laici, cadrebbero inevitabilmente in peccato mortale. In particolare se fossero consapevoli che il sacerdote che conduce i riti e impartisce i sacramenti e’ eretico potrebbero essere essi stessi considerati eretici.Al riguardo fa fede quanto afferma San Tommaso D’aquino. Nella sua trattazione sulla messa e sull’eucarestia, San Tommaso D’aquino assume una posizione precisa riguardo agli eretici, incluso evidentemente il caso di un papa eretico. Infatti riguardo alla messa e all’eucarestia celebrata in unione con gli eretici il Doctor Angelicus scrive: “ideo peccat quicumque eorum missam audit vel ab eis accipit sacramenta” (S.Th., III, q.82, a.9:), ovvero “quindi pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti”

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L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO – SECONDA PARTE

di Max Tex (31 maggio 2020)

Dopo la precedente riflessione sull’argomento (ved. (1), 16 aprile 2020) ritengo sia utile tornare sull’argomento. Vi sono motivi sia razionali che di fede per farlo (quest’ultimo lo menzionero’ nella conclusione).Siamo nel pieno della crisi apostatica ed eretica della Chiesa e sui difensori della fede, il Piccolo Resto e Don Alessandro Minutella in particolare, si e’ scatenato il fango della calunnia e dell’oltraggio verbale. Dobbiamo quindi schierarci ma per questo e’ indispensabile analizzare con attenzione i fatti.Il motivo contingente e’ infatti che mi sono reso conto dell’esistenza di nuovi importanti elementi che ulteriormente suffragano la tesi gia’ esposta, basata peraltro su deduzioni razionali. Ovvero che vi siano due casi di decadenza automatica del romano pontefice. Entrambi si verificano nel caso di eresia, precisamente:

1) PRIMO CASO: Elezione di falso papa, in violazione delle norme canoniche previste, e quindi di per se’ eretico. In tal caso, in quanto eretico, non sarebbe papa.

2) SECONDO CASO: Un papa che sia di fatto eretico gia’ prima della sua elezione o lo diventasse tale dopo la sua elezione, e che come tale cesserebbe quindi immediatamente di esserlo.

I documenti e testimonianze emergono dal libro di Paul L. Kramer “To deceive the elect” (2).

Vediamo di citarne le piu’ significative analiticamente. In riferimento al PRIMO CASO Paul Kramer cita l’intervista di Aldo Maria Valli (AMV) a Mons. Nicola Bux (MNB). Ecco il dialogo:AMV: “scusi don Nicola, sta dicendo che in caso di eresia, proprio come un cristiano eretico cessa di essere membro della Chiesa, anche il papa cessa di essere papa e capo del corpo ecclesiale, e perde ogni giurisdizione?” MNB: “Sì, l’eresia intacca la fede e la condizione di membro della Chiesa, che sono la radice e il fondamento della giurisdizione. Questo è il pensiero dei padri della Chiesa, in specie di Cipriano, che ebbe a che fare con Novaziano, antipapa durante il pontificato di papa Cornelio (cfr Lib. 4, ep. 2). Ogni fedele, compreso il papa, con l’eresia si separa dall’unità della Chiesa. È noto che il papa è nello stesso tempo membro e parte della Chiesa, perché la gerarchia è all’interno e non sopra la Chiesa, come affermato in Lumen gentium ( n. 18). Di fronte a questa eventualità, così grave per la fede, alcuni cardinali, o anche il clero romano o il sinodo romano, potrebbero ammonire il papa con la correzione fraterna, potrebbero “resistergli in faccia” come fece Paolo con Pietro ad Antiochia; potrebbero confutarlo e, se necessario, interpellarlo al fine di spingerlo a ravvedersi. In caso di pertinacia del papa nell’errore, bisogna prendere le distanze da lui, in conformità con ciò che dice l’Apostolo (cfr. Tito 3,10-11). Inoltre la sua eresia e la sua contumacia andrebbero dichiarate pubblicamente, perché egli non provochi danno agli altri e tutti possano premunirsi. Nel momento in cui l’eresia fosse notoria e resa pubblica, il papa perderebbe ipso facto il pontificato”. Altro elemento riguarda la dichiarazione autorevole dello stesso Paul Kramer che afferma nel suo libro di aver dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che “Benedict XVI is still the only legitimate claimant to the papal throne at this time”. Afferma infatti che “This is very easy to prove, and the arguments are so cut and dry that they are easily grasped and readily seen to be conclusive, correct and irrefutable”.Riguardo ai due casi, Paul Kramer cita cinque possibili alternative “in linea di principio” considerate dai canonisti autorevoli Wentz e Vidal (3).

Alternativa #1: La prima esclude la possibilita di eresia dopo l’elezione a Romano Pontefice. Questa possibilita’ consistente con la promessa di Cristo (ved.(1)) va considerata.(SECONDO CASO).

Alternativa #2: La seconda e’ il caso di eresia occulta. E’ basata sull’ipotesi che in tal caso l’elezione a Romano Pontefice sia invalida. Questa e’ l’opinione di Bellarmino, basata sulla ipotesi che gli eretici occulti siano completamente separati dal corpo della Chiesa. Questa possibilita’ va considerata (PRIMO CASO).

Alternativa #3: La terza eventualita’ e’ che il Romano Pontefice non decada automaticamente dalla sua carica ne’ possa essere privato del suo potere anche in caso di manifesta eresia. Questa possibilita’ sempre secondo Bellarmino e’ ritenuta “estremamente improbabile” (PRIMO e SECONDO CASO).

Alternativa #4: La quarta, secondo Suarez, Cajetan e altri, e’ che il Romano Pontefice non sia automaticamente deposto anche in caso di eresia, ma debba essere deposto mediante sentenza declaratoria del crimine (di eresia). Questa possibilita’ e’ esclusa recisamente da Bellarmino (SECONDO CASO). Alternativa #5: Infine c’e’ una quinta possibilita, favorita da Bellarmino e difesa fortemente da Tanner e altri, che la ritengono anche razionalmente dimostrabile. E’ il caso di pubblica eresia da parte del Romano Pontefice, che come tale cesserebbe di essere membro della Chiesa e pertanto decadrebbe immediatamente dalla sua carica e dalle sue funzioni di capo della Chiesa (SECONDO CASO).

CONCLUSIONE: LA PROFEZIA DI SAN FRANCESCO

Paul Kramer cita una profezia di San Francesco, molto ben circonstanziata sulla questione della legittimita dell’elezione papale e la cristi della Chiesa. Afferma infatti (4):“Il tempo si sta rapidamente avvicinando in cui abbonderanno (per i cristiani) grandi prove e sofferenza, dubbi e dissenso, sia spirituali che temporali…”“Al tempo di questa tribolazione un uomo non canonicamente eletto sara’ elevato al pontificato, che, con (ogni) astuzia tentera’ di portare molti all’errore e dannazione. [….] Se quei giorni non fossero abbreviati, secondo la parole del Vangelo, anche gli eletti sarebbero indotti in errore”.Secondo questa profezia si tratta dunque del realizzarsi di entrambi i casi, ovvero:

1) PRIMO CASO: Elezione di falso papa, in violazione delle norme canoniche previste, e quindi di per se’ eretico. In tal caso, in quanto eretico, non sarebbe papa.

2) SECONDO CASO: Un falso papa che sia di fatto eretico occulto gia’ prima della sua elezione e diventasse anche pubblicamente eretico dopo la sua elezione, e che come tale cesserebbe quindi immediatamente dalle sue cariche.

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(1) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3322232337789037&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=lCuJ7kd3HGXqSp2o

(2) Kramer, Paul. To deceive the elect: The catholic doctrine on the question of a heretical Pope, Edizione Kindle (Gondolin press, USA, 2019).

(3) Jus Canonicum by Franz Xavier Wernz S.J. and Pedro Vidal S.J. (1938) Chapter VII; and, Jus Canonicum, Roma, Gregoriana, 1943, vol. II, p. 517.(4) Works of the Seraphic Father St. Francis of Assisi; R. Washbourne, 18 Patterson Row, London, 1882.

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L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO – PRIMA PARTE

di Max Tex (16 aprile 2020)


C’e’ la convinzione da parte di molti sacerdoti, specialmente da parte dei pro-bergogliani, che l’evento di un papa eretico non potrebbe mai verificarsi nella Chiesa.
Quale ne sarebbe dunque la base razionale?L’argomento e’ cosiddetta “Promessa di Gesu Cristo a Pietro”Si basa sulle notissime parole di Gesu’ Cristo il quale, predicendo a Pietro il suo tradimento, lo informa che ha pregato per la sua salvezza in modo che possa raccogliere attorno a se’ e guidare con certezza gli altri Apostoli. Quindi Pietro e’ per questo Vicario di Cristo e come tale, grazie all’aiuto divino, potra’ seguire con certezza la via tracciata da Cristo stesso, restando esclusa quindi la possibilta’ da parte sua di un suo possibile errore dogmatico, ovvero il compimento da parte sua di un’eresia. Per estensione, cio’ implica che lo stesso criterio debba applicarsi a tutti successori di Pietro.
E’ la cosiddetta “infallibilita” papale.
Tuttavia questo non esclude la possibilita’ di un papa eretico.
Se possibile, la presente situazione di due papi simultaneamente presenti, di cui uno “emerito”, aggrava ancor piu’ la questione. Chi dei due papi sarebbe infallibile? E sotto quali condizioni? E quando, eventualmente, uno dei due o entrambi simultaneamente, potrebbero cessare di esserlo?


CASI DI NULLITA’ E DECADENZA

La possibilita’ che un pontefice (o addirittura due in questo caso) possa decadere per eresia, e quindi per scomunica latae sententiae, non puo’ essere omessa. La pensano cosi teologi e famosi dottori della Chiesa. Infatti, pur accettando l’interpretazione estensiva della frase di Gesu’ Cristo a tutti successori di Pietro, sorgono le seguenti, teoriche ma effettive possibilita’:
1) Elezione di falso papa, in violazione delle norme canoniche previste, e quindi di per se’ eretico. In tal caso, in quanto eretico, non sarebbe papa. 2) Un papa che sia di fatto eretico o lo diventasse tale dopo la sua elezione, e che come tale cesserebbe quindi immediatamente di esserlo.
In entrambi i casi resterebbe vera la regola che tutti i Vicari di Cristo non possano essere eretici.
E’ chiaro, vista la loro importanza cruciale, che e’ necessario verificare scrupolosamente il possibile verificarsi di entrambe o una soltanto delle suddette circostanze. Nessuna delle due può essere scartata a priori né minimizzata. In ogni caso il verificarsi di almeno una di esse e’ ovviamente sufficiente a dichiarerà eretico, e quindi decaduto, il papa.


LE FONTI

Questa tesi e’ confermata da Sant’Antonino che al riguardo si e’ pronunciato molto chiaramente. Ved. Somma teologica, Citato in Atti di Vaticano I [Actes de Vatican I], Pubblicazioni Frond [Frond publications], 1459: “Nel caso in cui il Papa divenisse un eretico egli si ritroverebbe, per quel fatto stesso e senza altra sentenza, separato dalla Chiesa. Una testa separata dal corpo, sintantoché essa rimanga separata, non può e non potrebbe essere la testa dello stesso corpo dal quale essa è e sarebbe stata tagliata. Un Papa separato dalla Chiesa mediante l’eresia, dunque, per quel fatto stesso, cesserebbe di essere la testa della Chiesa. Egli non potrebbe essere un eretico e rimanere Papa, giacché egli sarebbe al di fuori della Chiesa.”


RITI E SACRAMENTI IMPARTITI DAGLI ERETICI

E’ chiaro peraltro che coloro che seguissero un papa o un sacerdote eretico, sia religiosi che fedeli laici, cadrebbero inevitabilmente in peccato mortale. In particolare se fossero consapevoli che il sacerdote che conduce i riti e impartisce i sacramenti e’ eretico potrebbero essere essi stessi considerati eretici.Al riguardo fa fede quanto afferma San Tommaso D’aquino. Nella sua trattazione sulla messa e sull’eucarestia, San Tommaso D’aquino assume una posizione precisa riguardo agli eretici, incluso evidentemente il caso di un papa eretico. Infatti riguardo alla messa e all’eucarestia celebrata in unione con gli eretici il Doctor Angelicus scrive: “ideo peccat quicumque eorum missam audit vel ab eis accipit sacramenta” (S.Th., III, q.82, a.9:), ovvero “quindi pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti”.

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LIVING REVIEW: L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA PACHAMAMA

Quali sono i tentativi di giustificazione, o “spiegazioni interne”, dei pro-Bergogliani a difesa dei riti idolatri di «Pachamama», o «Madre Natura» (come viene indicata anche da JM Bergoglio nella Querida Amazonia) Madre Natura dell’Amazzonia, avvenuti in Vaticano? La successione degli eventi:

4 ottobre 2019 JM BERGOGLIO ha partecipato ad un atto di adorazione della dea pagana Pachamama nei Giardini Vaticani (“Pago à la tierra” o “Tributo alla Terra”) .

5 ottobre 2019. La sera successiva, sabato 5 ottobre, il gruppo di “indigeni” dell’Amazzonia – che indossavano piume, magliette e scarpe sportive alla moda – si sono recati assieme ai loro amici presso la chiesa di Santa Maria in Traspontina, nel mezzo di Via della Conciliazione, per una veglia di preghiera per il Sinodo che si sarebbe aperto l’indomani.

7 ottobre 2019 in presenza di JM BERGOGLIO l’idolo è stato, posto di fronte all’altare maggiore di San Pietro e poi portato in processione nella Sala del Sinodo.

24 dicembre 2019 vigilia di Natale in Vaticano, omaggi alla pachamama in mondovisione. Una donna india insegnava a tutti, prelati, vescovi e pubblico come incrociare le braccia sul petto, in una specie di rituale pagano amazzonico: “Sentirete una forte vibrazione. È il cuore. Il vostro cuore, ma anche il cuore della Madre Terra”.

C’e’ la convinzione di questi sacerdoti (pro-bergogliani) che l’evento della intronizzazione della «Pachamama», non sarebbe nulla di nuovo e che anzi rientrerebbe in una vera e propria tradizione di lunga data della Chiesa cattolica.

Quali sarebbero dunque le giustificazioni “interne”? L’argomento sarebbe il seguente: la Chiesa avrebbe sempre fatto cosi, cioe’ “intronizzato” molte credenze/divinita’ pagane precedenti!

Gli esempi che vengono da loro proposti sono due e precisamente:

Esempio # 1 – San Michele Arcangelo (Mi-ka-El della Bibbia, che significa “chi è come Dio?”): sarebbe nient’altro che il dio della t#1 – ransumanza Ercole, Mercurio, Mitra ecc. (1)

Esempio # 2 – La Madonna di Guadalupe (Messico): ha il volto di una ragazza Atzeca. (2)

E’ evidente. ed anzi al di la’ di ogni dubbio, che entrambe le tesi sono totalmente infondate! Ed anche senza precedenti. Infatti, non risulta che nessuno sano di mente abbia finora mai tentato l’intronizzazione di Giove, Marte, Minerva o altre divinita’ del Pan-teon Greco e Romano! Al contrario, come ben sappiamo, papa Francesco ha tentato qualcosa di simile con Allah, divinita’ confrontabile a Giove nel Panteon arabico pre-Islam. L’intronizzazione della Pachamama e lo stesso successivo Sinodo Panamazzonico (terminato il 27 ottobre 2019), con la successiva esortazione apostolica postsinodale “Querida Amazonia” sono in-vece precisi obbiettivi della cosiddetta Teologia della Liberazione Indigena, ispirata a Mons Leonidas Proano (1910-1988) (3). Secondo la quale ai “popoli dell’America Latina …. l’unica via ‘ quella che ha come protagonisti gli indios amazzonici”. In pratica si tenta di reintrodurre il mito del “buon selvaggio” caratteristico della cultura del Primitivismo del XVIII secolo. E’ l’idea che il “buon selvaggio”, in questo caso rappresentato dagli indios amazzonici, sia un uomo naturalmente buono e pacifico in quanto vicino alla natura. Con cio’ colpevolmente ignorando gli infanticidi rituali (di fatto utilizzati per il controllo demografico) ancora frequenti in Amazzonia. In cio’ rientra la stessa preghiera indirizzata a «Pachamama» (la «Madre Natura»): introdotta dallo stesso JM Bergoglio nell’esortazione apostolica Querida Amazonia.Il culto di «Pachamama» cosi introdotto da JM Bergoglio e’ stato fortemente criticato dall’Arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, il quale il 19 marzo scorso ha definito una assurdità l’introduzione del «concetto di “Madre Terra” («Pachamama»). Crepaldi dichiara di sperare «che il coronavirus “spazzi via” quest’idea che JM Bergoglio esprime letteralmente nella Querida Amazonia». Lo stesso Crepaldi ha infine concluso che «La natura deve essere governata dall’uomo» e chiamando «le ideologie panteistiche postmoderne disumane» (4).

_____________________

(1) Le origini del culto di San Michele Arcangelo https://www.facebook.com/100000069109306/posts/2900660229946252/?sfnsn=mo

(2) Le Vergine di Guadalupe, “La Morenita”

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(3) Julio Loredo “Teologia della Liberazione”, pagg 372 e segg, Catagalli (2014).

(4) CRITICA DELLA «PACHAMAMA» DA PARTE DELL’ARCIVESCOVO CREPALDI https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3274057165939888&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=nFJFZy8LaYdljopu

(5) I cinque inganni della #Pachamama, 14 novembre 2019 Amato, Avv. Gianfranco https://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/in-rilievo/ultime-news/2019/11/14/i-cinque-inganni-della-pachamama

(6) S. Francesco e la tutela del creato. La preghiera del Papa nei giardini vaticani (gli incredibili riti idolatri di pachamama, 4 ottobre 2019) https://www.youtube.com/watch?v=eWFQggOP2Gc

(7) Riti pagani di pachamama nei giardini vaticani, 4 ottobre 2019 (Commento sul rito pagano in Vaticano per il sinodo dell’Amazzonia – Matteo D’Amico) https://www.youtube.com/watch?v=aNAVo0HwxVE

(8) Vaticano, rito pagano con omaggio alla Pachamama in mondovisione, 24 Dicembre 2019  https://www.imolaoggi.it/2019/12/26/vaticano-rito-pagano-con-omaggio-alla-pachamama-in-mondovisione/

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L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA PACHAMAMA

Quali sono i tentativi di giustificazione, o “spiegazioni interne”, dei pro-Bergogliani a difesa dei riti idolatri di «Pachamama», o «Madre Natura» (come viene indicata anche da JM Bergoglio nella Querida Amazonia) Madre Natura dell’Amazzonia, avvenuti in Vaticano? La successione degli eventi:

4 ottobre 2019 JM BERGOGLIO ha partecipato ad un atto di adorazione della dea pagana Pachamama nei Giardini Vaticani (“Pago à la tierra” o “Tributo alla Terra”) .

5 ottobre 2019. La sera successiva, sabato 5 ottobre, il gruppo di “indigeni” dell’Amazzonia – che indossavano piume, magliette e scarpe sportive alla moda – si sono recati assieme ai loro amici presso la chiesa di Santa Maria in Traspontina, nel mezzo di Via della Conciliazione, per una veglia di preghiera per il Sinodo che si sarebbe aperto l’indomani.

7 ottobre 2019 in presenza di JM BERGOGLIO l’idolo è stato, posto di fronte all’altare maggiore di San Pietro e poi portato in processione nella Sala del Sinodo.

24 dicembre 2019 vigilia di Natale in Vaticano, omaggi alla pachamama in mondovisione. Una donna india insegnava a tutti, prelati, vescovi e pubblico come incrociare le braccia sul petto, in una specie di rituale pagano amazzonico: “Sentirete una forte vibrazione. È il cuore. Il vostro cuore, ma anche il cuore della Madre Terra”.

C’e’ la convinzione di questi sacerdoti (pro-bergogliani) che l’evento della intronizzazione della «Pachamama», non sarebbe nulla di nuovo e che anzi rientrerebbe in una vera e propria tradizione di lunga data della Chiesa cattolica.

Quali sarebbero dunque le giustificazioni “interne”? L’argomento sarebbe il seguente: la Chiesa avrebbe sempre fatto cosi, cioe’ “intronizzato” molte credenze/divinita’ pagane precedenti!

Gli esempi che vengono da loro proposti sono due e precisamente:

Esempio # 1 – San Michele Arcangelo (Mi-ka-El della Bibbia, che significa “chi è come Dio?”): sarebbe nient’altro che il dio della t#1 – ransumanza Ercole, Mercurio, Mitra ecc. (1)

Esempio # 2 – La Madonna di Guadalupe (Messico): ha il volto di una ragazza Atzeca. (2)

E’ evidente. ed anzi al di la’ di ogni dubbio, che entrambe le tesi sono totalmente infondate! Ed anche senza precedenti. Infatti, non risulta che nessuno sano di mente abbia finora mai tentato l’intronizzazione di Giove, Marte, Minerva o altre divinita’ del Panteon Greco e Romano!

Al contrario, come ben sappiamo, papa Francesco ha tentato qualcosa di simile con Allah, divinita’ confrontabile a Giove nel Panteon arabico pre-Islam.

L’intronizzazione della Pachamama e lo stesso successivo Sinodo Panamazzonico (terminato il 27 ottobre 2019), con la successiva esortazione apostolica postsinodale “Querida Amazonia” sono invece precisi obbiettivi della cosiddetta Teologia della Liberazione Indigena, ispirata a Mons Leonidas Proano (1910-1988) (3). Secondo la quale ai “popoli dell’America Latina …. l’unica via ‘ quella che ha come protagonisti gli indios amazzonici”.

In pratica si tenta di reintrodurre il mito del “buon selvaggio” caratteristico della cultura del Primitivismo del XVIII secolo. E’ l’idea che il “buon selvaggio”, in questo caso rappresentato dagli indios amazzonici, sia un uomo naturalmente buono e pacifico in quanto vicino alla natura. Con cio’ colpevolmente ignorando gli infanticidi rituali (di fatto utilizzati per il controllo demografico) ancora frequenti in Amazzonia.

In cio’ rientra la stessa preghiera indirizzata a «Pachamama» (la «Madre Natura»): introdotta dallo stesso JM Bergoglio nell’esortazione apostolica Querida Amazonia.

Il culto di «Pachamama» cosi introdotto da JM Bergoglio e’ stato fortemente criticato dall’Arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, il quale il 19 marzo scorso ha definito una assurdità l’introduzione del «concetto di “Madre Terra” («Pachamama»). Crepaldi dichiara di sperare «che il coronavirus “spazzi via” quest’idea che JM Bergoglio esprime letteralmente nella Querida Amazonia».

Lo stesso Crepaldi ha infine concluso che «La natura deve essere governata dall’uomo» e chiamando «le ideologie panteistiche postmoderne disumane» (4).

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(1) ved.Post https://www.facebook.com/100000069109306/posts/2900660229946252/?sfnsn=mo

(2) ved.Post Post https://www.facebook.com/100000069109306/posts/2900967596582182/?sfnsn=mo

(3) Julio Loredo “Teologia della Liberazione”, pagg 372 e segg, Catagalli (2014).

(4) CRITICA DELLA «PACHAMAMA» DA PARTE DELL’ARCIVESCOVO CREPALDI

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3274057165939888&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=nFJFZy8LaYdljopu

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L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA NEGAZIONE DELL’ILLEGITTIMITA DELL’ELEZIONE A PAPA DI JM BERGOGLIO (*)

C’e’ la convinzione da parte di molti sacerdoti, specialmente da parte dei pro-bergogliani, che l’elezione di JM Bergoglio sia necessariamente legittima. Gli argomenti sono due:

1) Il primo e’ la cosiddetta “Promessa di Gesu Cristo a Pietro” gia’ discussa in (1), secondo la quale tutti i successori di Pietro sarebbero scelti e protetti dallo Spirito Santo per cui restereb-be esclusa la possibilita’ di un errore nella successione pe-trina.

2) Il secondo riguarda i precedenti storici dei conclavi.L’argomento e’ il seguente. Si basa sulle note vicende verificatesi nel corso dei secoli e occasione di numerosi conclavi relative a elezioni politicamente motivate o anche influenzate da poteri esterni.ù

Sono noti alcuni esempi.

Un caso e’ quello della Spagna che nel 1621 oppose il veto all’elezione a Papa di Francesco Maria Del Monte. Dopo la morte di papa Paolo V il 28 gennaio 1621, i cardinali entrarono in conclave l’8 febbraio. Alle votazioni dell’8-9 febbraio parteciparono 50 porporati.

A seguito del veto della Spagna i voti conversero sul cardinale Ludovisi. L’elezione del pontefice avvenne per acclamazione. Fu comunque l’ultima volta: dopo Gregorio XV, infatti, tutti i papi sono stati eletti tramite votazione.

Un altro esempio e’ quello di Pio IX. Nel conclave del 1846 vi fu prima veto di Ferdinando I d’Austria contro il cardinale Tommaso Bernetti. Sebbene lo stesso Ferdinando I d’Austria avesso posto il veto anche contro il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti, quest’ultimo venne tuttavia eletto papa, diventando Pio IX.

Sempre secondo i pro-bergogliani nel caso dell’elezione di JB Mergoglio non si sarebbe verificato nulla di nuovo. Le critiche non sarebbero quindi altro che “quisquilie frutto della bigotteria di cristiani tradizionalisti”!Ma e’ veramente cosi? O si tratta semplicemente di un tentativo (disperato) di “cover up” da parte dei pro-bergogliani che sentono crollare il pavimento sotto i loro piedi? Esaminiamo lo stato attuale delle prove contrarie.

I TENTATIVI E LE PRESSIONI ESERCITATE SU BENEDETTO XVI PER SPINGERLO ALLE DIMISSIONI

I motivi invalidanti dell’elezione di JB Bergoglio appaiono senza precedenti. Cio’ emerge da numerosi fattori:

  1. le pressioni (alle dimissioni) esercitate nei confronti di Benedetto XVI da parte del Card. Martini (a nome dei cardinali italiani), da parte dei vescovi tedeschi in occasione delle sue visite in Germania, dal ricatto sui trasferimenti elettronici bancari esercitato, trame CIA, dal governo USA di Obama; le continue richieste di molti sinodi a deviare dal Depositum Fidei.
  2. la famigerata “Declaratio” di dimissioni da parte di Benedetto XVI;
  3. le dichiarazioni e l’autobiografia del cardinale belga Godfried Danneels

Esaminiamo in dettaglio quest’ultimo aspetto.

LA CONFESSIONE DEL CARD. GODFRIED DANNEELS (2)

. Nell’ultima settimana di settembre 2015, il Cardinale Danneels ha presentato la sua biografia a Bruxelles (3), e ha riconosciuto l’esistenza di un gruppo di Cardinali che hanno lavorato insieme per controllare la successione di Giovanni Paolo II e impedire il Cardinale Joseph Ratzinger, che allora era Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, di ascendere alla cattedra di Pietro. Nella presentazione, Danneels ha rivelato di aver fatto parte di una “mafia” (con i cardinali Kasper, Silvestrini, Van Luyn, Martini, Murphy O’Connor, Lehman, da Cruz, Husar e Hume)e che hanno lavorato nell’ombra per costringere papa Benedetto XVI a dimettersi e ad abilitare Jorge Mario Bergoglio per diventare Papa.Va sottolineato che questa “mafia”, conosciuta tra loro come “Il gruppo di San Gallo”, a causa del monastero svizzero in cui si sono tenuti i loro incontri, si è auto-scomunicata dalla Chiesa, come promulgata la costituzione apostolica Universi Domenici Gregis di Giovanni Paolo II, che proibisce le trame e gli accordi tra cardinali per influenzare l’elezione di un papa.L’articolo 79 dice: “Confermando le prescrizioni dei miei predecessori, proibisco anche a chiunque, anche se è un cardinale, durante la vita del Papa e senza averlo consultato, di fare piani riguardanti l’elezione del suo successore, o di promettere voti, o prendere decisioni al riguardo in incontri privati ​​”.E nell’articolo 81 si stabilisce che questi accordi sono puniti con la scomunica latae sententiae (cioè automatica, senza la necessità di una dichiarazione da parte di nessuno, ipso facto ed eo ipso).L’informazione rivelata dal cardinale Danneels giorni prima del Sinodo, coincide con quella pubblicata da Austin Ivereigh, nel suo libro “The Great Reformer” in cui rivela come, durante il conclave del 2013, quattro cardinali del gruppo Mafioso Saint Galen (Kasper, Lehman, Danneels e Murphy O’Connor) si sono riuniti per orchestrare illecitamente una campagna a favore dell’elezione di Bergoglio, dopo che quest’ultimo aveva accettato di essere il beneficiario di questa trama.Le dichiarazioni fatte dal cardinale Danneels nella presentazione della sua biografia portano alle seguenti conclusioni:1. Un gruppo di otto cardinali (uno di loro “papa”) sono oggi di fatto automaticamente auto-scomunicati “Latae Sententiae” dalla chiesa: Bergoglio, Danneels, Kasper, Silvestrini, Van Luyn, Husar, Lehman e O’Connor. Tre sono già morti senza alcuna prova che la scomunica sia stata revocata: Hume, da Cruz e Martini.2. La rinuncia a Benedetto XVI era invalida, come risultato della pressione morale, di un complotto contro di lui con il quale lo costrinsero a dimettersi. Il successore è stato eletto in modo invalido per mezzo di intrighi, espressamente vietato dalla Costituzione che regola la successione.3. Sebbene esistano già elementi che dimostrano l’esistenza di questo complotto, questa è la prima volta che uno dei cospiratori lo accetta apertamente e pubblicamente. Come gli avvocati di solito dicono, dove c’è una confessione, la dimostrazione non è necessaria.4. Mi riservo comunque di integrare quanto sopra sulla base della dell’autobiografia del card. Daneels (3) di cui conto di disporre a breve.

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(1) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA NEGAZIONE DEL PAPA ERETICO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3322232337789037&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=lCuJ7kd3HGXqSp2o

(2) Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana, https://intuajustitia.blogspot.com/…/il-cardinale…

(3) G.Danneels “Godfried Danneels – Biografie” (in olandese),MettepenningJuergen (29 dicembre 2014)

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IL MITO DEL METICCIATO- SOSTITUZIONE ETNICA DI BERGOGLIO – ANALISI CRITICA DEL DISCORSO DI BARI

Max Tex 29 marzo 2020

Dichiarazione di Bergoglio a Bari (19 febbraio 2020) “Le razze non hanno futuro”, questa la sconcertante e perentoria affermazione recentemente profferita di JM Bergoglio durante l’incontro con i Vescovi del Mediterraneo a Bari (1).

Volutamente provocatoria al punto da metter in preventivo le inevitabili e prevedibili critiche che secondo lui ricorderebbero “i discorsi (che negli) anni Trenta seminavano l’odio” (2).

Di fronte ai vescovi del Mediterraneo ha quindi esposto il suo inossidabile credo politico-ideologico sul cosiddetto “Meticciato”, la mitica futura societa’ mondiale da lui vagheggiata.

Il contesto favorevole sarebbe dato, a suo avviso, dallo “storico” documento da sui sottoscritto ad Abu Dhabi con il Grande Imam di al–Azhar su “fratellanza e uguaglianza dei diritti tra i figli di Abramo”.

Con il suo solito linguaggio allusivo, vago, impreciso e pieno di autocompiacimento, ha quindi enunciato la sua peculiare visione del mito hegeliano della sociata’ mondiale illuminata, promuovendo il Mediterraneo a “ombelico”, “elemento connettivo” e “asse” della storia del mondo” attraverso il quale condurre a termine una massiccia migrazione sud-nord.Evidentemente per soppiantare la popolazione Italiana.

Operazione da lui ritenuta altamente auspicabile.Ma purtroppo attualmente resa problematica, secondo lui, a causa “delle polarizzazioni sempre più forti (che) non aiutano a risolvere i problemi”.

Per passare quindi alla sua usuale tirata di rimprovero: “Quando si rinnega il desiderio di comunione, iscritto nell’uomo e nella storia dei popoli, si contrasta il processo di unificazione della famiglia umana, che già si fa strada tra mille avversità. Il Mediterraneo ha una vocazione peculiare in tale senso: il mare del meticciato. Le purezze delle razze non hanno futuro”.

2 – Il mito svelato del meticciato (o sostituzione etnica) secondo Bergoglio

Le idee di Bergoglio sono sempre da lui esposte in modo volutamente vago ed impreciso. Cio’ riguarda di fatto la precisazione del concetti stessi di:- razza- Meticciato.ma soprattutto anche, come vedremo, la realizzazione pratica, dello stesso Meticciato, ovvero la sostituzione etnica. Per inciso, notiamo qui che ‘adozione di tale metodo espositivo dei concetti stessi (caratterizzato da estrema vaghezza e imprecisione del linguaggio) puo’ di fatto realizzare anche una scelta strategica ben precisa. Cio’ forse per non dare spazio a immediate critiche sferzanti da parte di prevedibili oppositori, ma soprattutto, in questo caso, per non alzare il livello di allarme se non addirittura di opposizione attiva su larga scala dalla grandissima maggioranza degli Italiani. Italiani gia’ chiaramente schieratisi in tutte le recenti elezioni politiche, europee ed amministrative contro l’immigrazione illegale. Quest’ultima favorita e incentivata in ogni modo dai vari governi di sinistra succedutisi dal 2011 al 2018 e ora nuovamente dal governo M5S-PD.

Incidentalmente, non si capisce bene qui a quale concetto di razza (Bergoglio) alluda precisamente, ovvero se quello biologico utilizzato negli anni trenta proprio dai nazisti (sarebbe il colmo!) oppure quello moderno su base etnico-religiosa.

In entrambi i casi la nozione di Meticciato rimane peraltro del tutto ovvia. Consiste infatti nel raggiungimento, in un lontano futuro ipotetico della societa’ umana, della mitica Razza Unica caratteristica precipua dell’ideale Illuministico hegeliano!

Nel caso si utilizzi la nozione di razza biologica, si tratterebbe di un’idea ingenua, in totale contrasto con la dinamica e la sana competizione genetica esistente delle razze umane.

Nel caso la nozione di razza sia invece quella su base etnico-religiosa cio’ richiederebbe l’istituzione di un’unica religione mondiale! Peraltro, nel contesto del “progetto” Bergogliano l’attuazione pratica del Meticciato appare chiaramente assumere tutt’altro carattere e compiti ben piu’ modesti.

Dalle sue ripetute allusioni nel discorso di Bari, nonche’ dalle sue esortazioni-rimbrotti quasi quotidiani, emerge che secondo Bergoglio la lealizzazione del Meticciato dovrebbe attuarsi mediante l’immigrazione illegale incontrollata.

Si tratta quindi semplicemente di sostituzione etnica! Attuata con immigrati, in grandissima prevalenza musulmani, provenienti dall’Africa! Vedasi al riguardo il piano di sostituzione etnica di Soros, sostenuto in Italia dal PD e particolarmente da Emma Bonino (4), del resto da anni grande amica di JM Bergoglio (5).

Il concetto e’ ovviamente radicalmente alternativo a quello predicato dalla sinistra marxista, filo-islamica e terzomondista. Precisamente quello della cosiddetta “integrazione” e della “multiculturalita’”.3 – Refutazione razionale del meticciato secondo BergoglioEsaminiamo dal punto di vista puramente razionale il concetto di Meticciato e la sua realizzazione come emerge chiaramente dal discorso di Bergoglio.

Si tratta di capirne il fondamento logico-razionale al fine di esaminarne l’eventuale consistenza o inconsistenza.Se utilizziamo la dottrina sociale della Chiesa (vedi qui (3) e (6)) e’ immediato giungere alla inevitabile conclusione logica.Infatti, ogni popolo, in particolare Europeo e specificatamente quello italiano, ha il diritto naturale di organizzarsi in stato e di preservare la sua identita’ storica, culturale, morale e religiosa, prima ancora che geografica, economica o politica. Tale identita’ include i valori universali del cristianesimo, nonche’ quelli culturali, artistici e storici che hanno contribuito a forgiare l’Europa stessa.Allo stesso tempo e’ evidente che la realizzazione del sopradescritto programma del Meticciato distruggerebbe la stessa identita storica, culturale, morale e religiosa degli italiani.Si conclude quindi che l’ipotesi di Meticciato prospettata da Bergoglio e’ totalmente inconsistente con la dottrina sociale della chiesa!

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(1) recente incontro di Bari dei Vescovi del Mediterraneo 19/02/2020.

(2) P.Schiavazzi,Limes, https://www.limesonline.com/papa-francesco-razze…/116814)

(3) J. Ratzinger Benedetto XVI “Il posto di Dio nel Mondo”, Ed. Cantagalli, Siena (2013)

(4) SOSTITUZIONE ETNICA. LA BONINO CONFERMA IL PIANO SOROS & C. DI SOSTITUZIONE ETNICA DELLA POPOLAZIONE

https://www.controinformazione.info/sostituzione…/…

(5) IL PAPA RIVEDE L’AMICA EMMA BONINO

https://www.miopapa.it/il-papa-rivede-lamica-emma-bonino/

(6) COMPENDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html

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LA TEORIZZAZIONE DELL’INVASIONE ISLAMICA DA PARTE DI BERGOGLIO

IL METICCIATO

Di che si tratta e come dovrebbe realizzarsi in pratica?

E’ il progetto (secondo le parole di JM Bergoglio il “movimento politico”) volto all’attuazione del Meticciato, l’ipotetica societa’ mondiale illuminata, che dovrebbe attuare il mito ingenuo dell’utopia Hegeliano-Illuminista, societa’ mitica, caratterizzata da un’unica razza e da un’unica religione.

Sulla cui realizzazione pratica lo stesso Bergoglio ha centrato il suo discorso a Bari in occasione dell’Incontro con i vescovi del Mediterraneo.

Ma si tratta nient’altro che l’invasione degli scorpioni dell’Apocalisse, numerosi come cavallette, che portano solo disgrazie e sofferenze indicibili!

Ved. filmato: https://www.facebook.com/alessio.venturi.90226/videos/295575741530015/UzpfSTEwMDAwMzY3MTMwNzIwMjo0NDg2ODk5ODI3NTcyNDI/

Vedasi anche:

L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PROGRAMMA DEL METICCIATO INTRODOTTA DA JM BERGOGLIO

https://www.facebook.com/groups/149124986245221/permalink/174880323669687/

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L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PROGRAMMA DEL METICCIATO INTRODOTTO DA JM BERGOGLIO IL METICCIATO/SOSTITUZIONE ETNICA DEGLI ITALIANI

Di che si tratta e come dovrebbe realizzarsi in pratica? E’ il progetto (secondo le parole di JM Bergoglio il “movimento politico”) volto all’attuazione del Meticciato Tutto cio’ per realizzare addirittura l’Utopia Hegeliana-Illuminista della societa’, razza e religione uniche mondiali! Si tratta di un’idea addirittura rivoltante e arbitraria in quanto basata su una filosofia, quella Illuminista, ingenua e antiscientifica in quanto basata sulla teoria cosmologica Newtoniana. Ma soprattutto razionalmente falsa (1) al pari di tutte le successive filosofie ispirate all’Illuminismo, come l’ateismo filosofico e il modernismo teologico (vedere citazioni in 1). Sulla cui realizzazione pratica lo stesso Bergoglio ha centrato il suo discorso a Bari in occasione dell’Incontro con i vescovi del Mediterraneo (19 marzo 2020, ved.2).Con il suo solito linguaggio allusivo, vago, impreciso e pieno di autocompiacimento, ha quindi tratteggiato a sua peculiare visione del Meticciato affermando che il Mediterraneo ne sarebbe “ombelico”, “elemento connettivo” e “asse” attraverso il quale condurre a termine una massiccia migrazione sud-nord. Il contesto favorevole sarebbe dato, a suo avviso, dallo “storico” documento da sui sottoscritto ad Abu Dhabi con il Grande Imam di al–Azhar su “fratellanza e uguaglianza dei diritti tra i figli di Abramo”. La vera propria sostituzione etnica che cosi’ si realizzerebbe, in particolare in Italia, darebbe vita a una nuova societa’ multicul-turale in cui il suo Nuovo Cristianesimo potrebbe prendere pie-de, soppiantando di fatto lo stesso storico fondamento cristiano della societa’ italiana, e quindi la sua cultura, le comunita’ locali e la stessa religione cristiana tradizionale. Ma forse intravede nella pandemia del coronavirus impensate possibilita’ di diffusione “pandemica” delle sue idee politiche? Infatti secondo Cantalamessa (3) «..altro frutto positivo della presente crisi sanitaria è il sentimento di solidarietà. …e’ il momento di realizzare qualcosa ….di cui da sempre l’umanità attende?». Cio’ spinge il quotidiano della CEI Avvenire (3) a concludere che sarebbe forse «..il momento di gettare le basi per un nuovo ordine mondiale»

QUALE SAREBBE DUNQUE IL FONDAMENTO RAZIONALE DEL METICCIATO?

C’e’ la convinzione da parte di molti sacerdoti, specialmente da parte dei pro-bergogliani, che l’avvento del Meticciato sarebbe auspicabile, in particolare dal punto di vista dell’insegnamento pastorale del Concilio Vaticano II.L’argomento e’ il seguente.Secondo la “nuova dottrina del “misericordiosismo”(4) di JM Bergoglio infatti tutti gli uomini sarebbero salvati da Dio anche senza pentimento. Ne consegue che tutte le religioni sono necessariamente uguali. Cio’ e’ anche consistente con la cosiddetta Concezione liquida delle religioni ovvero della “Presenza nascosta di Gesu’ Cristo nelle religioni” secondo la quale in tutte le religioni ci sarebbe traccia di Gesu Cristo. Su tale base sarebbe infatti possibile da parte dei Cristiani l’accettazione incondizionata di tutte le altre religioni (v. appunto il sopracitato accordo di Abu Dhabi).

OBBIEZIONI RAZIONALI

Le obbiezioni razionali sono immediate. E rendono totalmente insostenibile la concezione del Meticciato nonche’ quelle correlate di Misericordiosismo e della Concezione liquida. Esaminiamole in dettaglio separatamente.

METICCIATO

Consideriamo innanzitutto dal punto di vista puramente razionale il concetto di Meticciato e la sua realizzazione come emerge chiaramente dal discorso di Bergoglio.Si tratta di capirne il fondamento logico-razionale al fine di esaminarne l’eventuale consistenza o inconsistenza.Se utilizziamo la dottrina sociale della Chiesa (5) e’ immediato giungere alla inevitabile conclusione logica.Infatti, ogni popolo, in particolare Europeo e specificatamente quello italiano, ha il diritto naturale di organizzarsi in stato e di preservare la sua identita’ storica, culturale, morale e religiosa, prima ancora che geografica, economica o politica. Tale identita’ include i valori universali del cristianesimo, nonche’ quelli culturali, artistici e storici che hanno contribuito a forgiare l’Europa stessa. Allo stesso tempo e’ evidente che la realizzazione del programma del Meticciato di-struggerebbe la stessa identita storica, culturale, morale e religiosa degli italiani.Si conclude quindi che l’ipotesi di Meticciato prospettata da Bergo-glio e’ totalmente inconsistente con la dottrina sociale della chiesa!

MISERICORDIOSISMO

Per quanto riguarda l’obbiezione al misericordiosismo, si tratta probabilmente dell’eresia più insidiosa che Bergoglio porta avanti. Cio’ perché risponde a un bisogno di redenzione da parte dell’uomo contemporaneo, preda di una società liquida (come l’ha definita Bauman), che tuttavia scavalca l’impegno, la conversione, il riscatto dalle condizioni di peccato. Si tratta di una tesi addirittura peggiorativa rispetto all’eresia Luterana, anch’essa contraria alla logica e al buon senso oltre che alla S. Scrittura. Secondo la tesi Luterana infatti noi saremmo giustificati (trovati giusti da Dio e accettati nel suo Regno alla fine dei tempi) sola fide, senza il necessario concorso delle nostre opere ossia senza bisogno dell’apporto della nostra volontà, che cooperi liberamente all’azione della Grazia in noi.Esempi cruciali:- Giustificazione del peccato contro lo Spirito Santo. Questo e’ il motivo per cui, tra l’altro ha proposto la giustificazione di Giuda Iscariota.- Dottrina della Giustificazione di Dio secondo Martin Lutero. Bergoglio ha dichiarato “Oggi luterani e cattolici, con tutti i protestanti, siamo d’accordo sulla dottrina della giustificazione (di Dio ndr): su questo punto tanto importante Lutero non aveva sbagliato” [Conferenza Stampa di JM Bergoglio del 26 giugno 2016 ].

CONCEZIONE LIQUIDA DELLE RELIGIONI

Anche la concezione, dovuta in particolare al gesuita Karl Rhaner, che suppone la “Presenza nascosta di Gesu’ Cristo nelle religioni”, e’ facilmente smentibile. Innanzitutto e’ smentibile dal punto di vista puramente razionale. Vedasi al riguardo il confronto tra la Fede in Cristo, basata esclusivamente sui Vangeli e sulla Bibbia, e tutte le altre religioni (6).Dal punto di vista teologico e’ invece smentibile mediante il confronto con encicliche. E’ in particolare in contrasto con la famosissima enciclica Mortalium Animos dovuta papa Pio XI e promulgata il 6 gennaio 1928. Scritta per difendere la verità rivelata da Gesù e per ribadire la vera natura della Chiesa fondata da Cristo e’ chiarissima come deve essere inteso l’ecumenismo. Infatti nell’enciclica il Pontefice mette in guardia da certo ecumenismo di stile modernista e sottolinea “l’erronea veduta che tutte le religioni siano più o meno buone ed apprezzabili, in quanto tutte danno espressione, sotto varie forme, a quel senso innato che conduce gli uomini a Dio ed al riconoscimento obbediente della Sua legge… favorire questa opinione, pertanto, ed incoraggiare tali intraprese, equivale ad abbandonare la religione rivelata da Dio”.

LA FINE DELL’IDEOLOGIA DEL METICCIATO

Sembra evidente che JM Bergoglio stia puntando tutte le sue carte sul programma politico del Meticciato.C’e’ pero’ un problema, altrettanto politico, che non ha considerato: tutte le nazioni, ma proprio tutte, sono contrarie alla stessa idea di Meticciato. E’ molto probabile che questo porti anche all’inevitabile distruzione della falsa religione di Bergoglio. Questa e’ la profezia dell’Apocalisse. Secondo la quale cio’ avverra’ con sorprendente rapidità. La falsa religione verrà quindi distrutta (Ap 17:1, 5; 18:9, 10, 21). Saranno le potenze politiche rappresentate dalle Nazioni Unite a fare questo, eseguendo così il volere di Dio (Ap 17:3, 15-18).

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(1) REFUTAZIONE DELL’ILLUMINISMO

https://www.facebook.com/100000069109306/posts/2908396805839261/?sfnsn=mo (vedere anche: 7 – THEOLOGY AND PHILOSOPHY (ENLIGHTENMENT PHILOSOPHICAL ATHEISM)

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3056848787660728&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=3SNbzwJ24MryJCzi

11 – RATIONAL REFUTATIONS OF HERESIES AND NON-CHRISTIAN RELIGIONS (REFUTAZIONI RAZIONALI DI ERESIE E RELIGIONI NON CRISTIANE) https://www.facebook.com/100000069109306/posts/3056857814326492/?sfnsn=scwspmo&extid=jN6ykXsYVji6gZQz )

(2) IL MITO DEL METICCIATO/SOSTITUZIONE ETNICA DI BERGOGLIO – ANALISI CRITICA DEL DISCORSO DI BARI

https://www.facebook.com/100000069109306/posts/3279616408717297/?sfnsn=scwspmo&extid=YzPMRJNbEbsqt70M

(3) https://www.radiospada.org/…/obediens-usque-ad…/…

(4) si tratta del cosiddetto misericordiosismo. In realta’ coincide con la nota eresia, dovuta a Origene, della “salvezza certa di tutte le creature”, anche nota come APOCATASTASI. Secondo questa eresia l’inferno non sarebbe destinato a durare in eterno. E’ la concezione tipica del neoplatonismo, cui Origene si ispirava, del “ritorno di tutte le cose all’Uno”. Il concilio di Costantinopoli del 553 condannò la APOCATASTASI, in quanto in contrasto con il libero arbitrio concesso da Dio all’uomo.

(5) J. Ratzinger Benedetto XVI “Il posto di Dio nel Mondo”, Ed. Cantagalli, Siena (2013).(6) RICERCA DELLA VERA FEDE (CONFRONTO TRA LE RELIGIONI)

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2972098622802412&id=100000069109306&sfnsn=scwspmoù