

Fondamenti logici della filosofia, filosofia della scienza, rapporti con la teologia
Abbiamo riascoltato l’epistola della domenica “gaudente” e il Vangelo con l’episodio di San Giovanni Evangelista che confessa di essere “una voce che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia.”
Anche noi dobbiamo, con umilta’, annunciare la via del Signore. San Giovanni invita a lavarsi, a purificarsi dal peccato.
Dobbiamo togliere e combattere il peccato che e’ ancora in noi.
Quando tornera’ il Messia, Gesu’, portera’ una nuova Pentecoste. Ognuno di noi potra’ risplendere alla luce dello Spirito Santo.
Ma prima dobbiamo appianare il nostro cammino affinche’ il nostro incontro con Lui avvenga nella Luce dello Spirito Santo!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
We listened again to the epistle of “joyful” Sunday and the Gospel with the episode of St. John the Evangelist who confesses to being “a voice crying out in the desert: Prepare the way of the Lord, as the prophet Isaiah said.”
We too must, with humility, announce the way of the Lord. St. John invites you to wash, to purify yourself from sin.
We must remove and fight the sin that is still in us.
When the Messiah returns, Jesus, he will bring a new Pentecost. Each one of us will be able to shine in the light of the Holy Spirit.
But first we must pave our way so that our encounter with him takes place in the light of the Holy Spirit!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
Un esempio di chiarezza esemplare (che ci mostra con grandissima evidenza chi sia un anticristo, precursore di satana) e’ l’episodio, ormai famigerato, della soppressione dell’Ordine dei Francescani dell’Immacolata, compiuto da JM Bergoglio il 10 giugno 2014.
Ecco le motivazioni per la soppressione dell’ordine (parole di JM Bergoglio):
Evangelium Ioann 1:19-28
In illo tempore: Misérunt Iudǽi ab Ierosólymis sacerdótes et levítas ad Ioánnem, ut interrogárent eum: Tu quis es? Et conféssus est, et non negávit: et conféssus est: Quia non sum ego Christus. Et interrogavérunt eum: Quid ergo? Elías es tu? Et dixit: Non sum. Prophéta es tu? Et respondit: Non. Dixérunt ergo ei: Quis es, ut respónsum demus his, qui misérunt nos? Quid dicis de te ipso? Ait: Ego vox clamántis in desérto: Dirígite viam Dómini, sicut dixit Isaías Prophéta. Et qui missi fúerant, erant ex pharisǽis. Et interrogavérunt eum, et dixérunt ei: Quid ergo baptízas, si tu non es Christus, neque Elías, neque Prophéta? Respóndit eis Ioánnes, dicens: Ego baptízo in aqua: médius autem vestrum stetit, quem vos nescítis. Ipse est, qui post me ventúrus est, qui ante me factus est: cuius ego non sum dignus ut solvam eius corrígiam calceaménti. Hæc in Bethánia facta sunt trans Iordánem, ubi erat Ioánnes baptízans.
Gospel John 1:19-28
At that time, the Jews sent to John from Jerusalem priests and Levites to ask him, Who are you? And he acknowledged and did not deny; and he acknowledged, I am not the Christ. And they asked him, What then? Are you Elias? And he said, I am not. Are you the Prophet? And he answered, No. They therefore said to him, Who are you? that we may give an answer to those who sent us. What have you to say of yourself? He said, I am the voice of one crying in the desert, ‘Make straight the way of the Lord,’ as said Isaias the prophet. And they who had been sent were from among the Pharisees. And they asked him, and said to him, Why, then, do you baptize, if you are not the Christ, nor Elias, nor the Prophet? John said to them in answer, I baptize with water; but in the midst of you there has stood One Whom you do not know. He it is Who is to come after me, Who has been set above me, the strap of Whose sandal I am not worthy to loose. These things took place at Bethany, beyond the Jordan, where John was baptizing.
Abbiamo riascoltato l’epistola della domenica “gaudente” e il Vangelo con l’episodio di San Giovanni Evangelista che confessa di essere “una voce che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia.”
Anche noi dobbiamo, con umilta’, annunciare la via del Signore. San Giovanni invita a lavarsi, a purificarsi dal peccato.
Dobbiamo togliere e combattere il peccato che e’ ancora in noi.
Quando tornera’ il Messia, Gesu’, portera’ una nuova Pentecoste. Ognuno di noi potra’ risplendere alla luce dello Spirito Santo.
Ma prima dobbiamo appianare il nostro cammino affinche’ il nostro incontro con Lui avvenga nella Luce dello Spirito Santo!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
We listened again to the epistle of “joyful” Sunday and the Gospel with the episode of St. John the Evangelist who confesses to being “a voice crying out in the desert: Prepare the way of the Lord, as the prophet Isaiah said.”
We too must, with humility, announce the way of the Lord. St. John invites you to wash, to purify yourself from sin.
We must remove and fight the sin that is still in us.
When the Messiah returns, Jesus, he will bring a new Pentecost. Each one of us will be able to shine in the light of the Holy Spirit.
But first we must pave our way so that our encounter with him takes place in the light of the Holy Spirit!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
E’ importante chiarire la definizione di questi due termini, soprattutto per poter discernere senza giudicare.
Occorre innanzitutto precisare qui che il discernimento e il giudizio si riferiscono esclusivamente al comportamento di una singola persona. Vale infatti il principio di responsabilita’, per cui ogni uomo e’ singolarmente responsabile del proprio pensiero, parole e azioni.
Il discernimento cristiano, in particolare, consiste nel comprendere razionalmente se un determinato concetto, discorso o azione, compiuto da una singola persona, sia coerente o meno (ovvero buono o malvagio) dal punto di vista della dottrina cristiana (il Depositum Fidei). In particolare il discernimento puo’ anche attuarsi stabilendo razionalmente se un determinato concetto, discorso o azione sia vero o falso dal punto di vista logico.
Per quanto riguarda il giudizio di una persona espresso da un’altra persona questo va inteso come giudizio complessivo personale, ovvero del complesso dei suoi pensieri, parole e azioni compiuti della persona giudicata. Poiche’ la nostra conoscenza e’ inevitabilmente incompleta e imperfetta in quanto non puo’ includere i pensieri (per noi manifestamente inconoscibili), e’ chiaro che GCP e’ impossibile da realizzarsi. Quindi ogni tentativo da parte nostra di esprimere un giudizio “definitivo” su una persona rimane del tutto arbitrario ed inutile.
Al contrario, e’ ovvio che e’ manifestamente possibile il giudizio personale divino, visto che Dio e’ omnisciente e quindi conosce perfettamente tutti i nostri pensieri, parole e azioni.
Questo spiega il motivo per cui Gesu’ nel Vangelo ci esorta a non giudicare il prossimo:
«Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato» (Luca 6,37).
Tuttavia Gesù ci invita a non chiudere gli occhi e ad usare il discernimento. Poiché subito dopo aver detto di non giudicare, continua: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca?» (Luca 6,39).
Gesù desidera che i ciechi siano aiutati a trovare la strada. Ma denuncia le guide incapaci. Queste guide un po’ ridicole sono, secondo il contesto, coloro che compiono pensieri, parole e azioni in contrasto con la verita’ del Depositum Fidei.
Quindi dovere del cristiano e’ discernere, per poter correggere il fratello che sbaglia.
E’ chiaro inoltre che, pur non giudicando una persona (il GCP e’ impossibile per noi), il discernimento cristiano di parole e azioni compiute dalla stessa persona, deve necessariamente spingerci a reagire di conseguenza. Ovviamente nel caso si tratti di violazioni della fede, della morale e del Depositum Fidei.
Cosi’ e’ per questo motivo Gesu’ che ci esorta:
Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.
Quindi occorre discernere gli anticristi ad evitare ogni contatto con loro e i falsi profeti loro pari!
Oggi e’ il giorno in cui ricordiamo Lucia di Siracusa, conosciuta come santa Lucia (Siracusa, 283 – Siracusa, 13 dicembre 304), è stata una martire cristiana di inizio IV secolo durante la grande persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa che ne onorano la memoria il 13 dicembre. È una delle sette vergini menzionate nel Canone romano e per tradizione è invocata come protettrice della vista a motivo dell’etimologia latina del suo nome (Lux, luce).
Le sue spoglie mortali sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia. Il luogo di culto principale è la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.
Il suo nome significa luce ed e’ nominata tra i primi santi della cristianita’. Lei, infatti, e’ un faro della cristianita’.
Secondo l’agiografia (una Passio del codice greco Papadoupolos e gli Atti dei Martiri entrambi risalenti alla fine del V secolo), di nobile famiglia cristiana, ma orfana di padre dall’età di cinque anni e promessa in sposa a un pagano, sin da tenera età aveva fatto segreto voto di verginità a Cristo.
I martiri illuminano il nostro cammino. Esistono anche i martiri della vita quotidiana che seguono i precetti eroicamente. Vanno tutti direttamente in paradiso. Il martirio, infatti, li manda direttamente in paradiso (sono veri santi!).
Ci si prepara al martirio restando ogni giorno fedeli a Cristo. Il Signore aiuta queste persone aumentando la loro fede (l’olio della lampada).
Non dobbiamo, dunque, cercare accomodamenti e compromessi!
La vita condotta in questo modo ci permette di trovare il tesoro della fede e della grazia e di conservarlo!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
Today is the day we remember Lucia of Syracuse, known as Saint Lucia (Syracuse, 283 – Syracuse, 13 December 304), was a Christian martyr of the early 4th century during the great persecution wanted by the Emperor Diocletian.
She is venerated as a saint by the Catholic Church and the Orthodox Church who honor her memory on 13 December. She is one of the seven virgins mentioned in the Roman Canon and is traditionally invoked as the protector of sight due to the Latin etymology of her name (Lux, light).
Her mortal remains are kept in the Sanctuary of Lucia in Venice. The main place of worship is the Church of Santa Lucia al Sepolcro in Syracuse.
Her name means light and she is named one of the first saints of Christianity. You are a beacon of Christianity. According to hagiography (a Passio of the Greek code Papadoupolos and the Acts of the Martyrs both dating back to the end of the 5th century), from a noble Christian family, but fatherless from the age of five and betrothed to a pagan, since at an early age he had made a secret vow of virginity to Christ.
The martyrs illuminate our path.
There are also martyrs of daily life who heroically follow the precepts. They go straight to heaven.
Martyrdom sends them directly to heaven (they are true saints!).
We prepare ourselves for martyrdom by remaining faithful to Christ every day.
The Lord helps these people by increasing their faith (the oil of the lamp).
Therefore, we must not seek accommodation and compromises! Life conducted in this way allows us to find the treasure of faith and grace and to keep it!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.