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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

Giovedi 8 aprile, ore 6.20-6-56

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COME FUNZIONA IL VACCINO CINESE CORONAVAC: QUESTIONI COLLEGATE

In una conferenza stampa i ricercatori dell’Istituto Butantan nella regione di San Paolo in Brasile hanno affermato che il vaccino Coronavac dell’azienda cinese Sinovac sarebbe efficace al 78% nella prevenzione delle forme lievi di Covid-19 e al 100% in quella delle forme moderate e gravi. La sperimentazione avrebbe coinvolto 12mila operatori sanitari, ma i numeri esatti non sono stati forniti. E i pochi dettagli emersi, invece di chiarire, confondono. Tuttavia sembra che la richiesta di approvazione per l’uso di emergenza sarà sottoposta all’agenzia regolatoria brasiliana nei prossimi giorni.

Caratteristiche del CORONAVAC

Il CORONAVAC è un vaccino tradizionale, molto diverso da quelli di Pfizer, Moderna e anche AstraZeneca. L’approccio cinese infatti non si basa sull’uso di cellule di feti umani abortiti. Inoltre può essere conservato a temperature da frigorifero, caratteristica che lo rende facilmente gestibile in paesi come il Brasile con scarsi supporti medici diffusi.

La caratteristica peculiare e’ che il CORONAVAC si basa invece su un coronavirus intero inattivato chimicamente (quindi non più in grado di dare la malattia) per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi.

CIO’ SIGNIFICA CHE LA CINA E’ RIUSCITA – A DIFFERENZA DI TUTTI GLI ALTRI LABORATORI MONDIALI – AD ISOLARE IL CORONAVIRUS!

LE DOMANDE CHE SORGONO SPONTANEE SONO QUINDI:

1.COME E’ POSSIBILE CHE LA CINA ABBIA POTUTO SOPRAVANZARE TECNICAMENTE (E SCIENTIFICAMENTE) IL RESTO DEL MONDO NEL CAMPO DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE IN COSI BREVE TEMPO?

2.COME E’ POSSIBILE CHE (LA CINA) SIA RIUSCITA AD ISOLARE IL VIRUS, COSA CHE NESSUN ALTRO LABORATORIO AL MONDO E’ RIUSCITO A FARE? IN CASO CONTRARIO, COME HANNO POTUTO CREARE IL VACCINO SENZA ISOLARE DAVVERO IL CORONAVIRUS?

3.HA FORSE RAGIONE IL PROF. LUC MONTAGNER QUANDO AFFERMA CHE….?

(e qui lasciamo davvero rispondere gli specialisti!)

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ORARI SERALI DOMINA NOSTRA

ORE 21:15 “IL PADRE RISPONDE” CELL: 349 410 16 38

ORE 23:00 ROSARIO DELLO SPIRITO SANTO, DALLA CAPPELLA DOMINA NOSTRA

DIRETTA STREAMING: https://m.youtube.com/channel/UCzu-HxEny_ACGiCMJJcVc1A#menu

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PERCHE’ BENEDETTO XVI NON PARLA?

Se davvero Benedetto XVI e’ ancora papa perché non lo dice chiaramente anziche’ mandare continue allusioni? L’ultima e’ di ieri sul blog di JOSEPH RATZINGER :B16 e G.GÄNSWEIN con l’ultimo articolo di Andrea Cionci (*).

La risposta, secondo Cionci, sarebbe che Benedetto XVI sta attuando il Terzo Segreto di Fatima!

Ecco infatti cosa dice il Terzo Segreto di Fatima: “E vedemmo (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno SPECCHIO quando vi passano davanti”), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”)”.

Viene visto un vescovo – forse abusivamente vestito da papa – allo specchio. L’analogia è plastica e ispiratrice. Questo sembra dunque chiaro: Ci sono due persone vestite di bianco, una e’ falsa: e’ l’immagine allo specchio!

Quindi Benedetto XVI di fronte alla falsa chiesa, finge di non essere papa, lasciando capire tuttavia ai pochi veri fedeli rimastigli tali che lo e’ sempre!

Il gioco serve a mantenerlo nella sua posizione precaria (la sua e’ una posizione minoritaria!) fino all’avvento della GRANDE VITTORIA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA!

La falsa chiesa sparira’ in poche battute! Quella che emergera’ sara’ la Chiesa rinnovata fedele a Cristo!

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(*) https://www.proselitismodellascienza.it/2021/04/03/benedetto-xvi-papa-wojityla-ed-il-cardinale-ratzinger-sdoppiarono-l-ufficio-papale-che-prima-era-unico-in-munus-e/?fbclid=IwAR3F-HTvOqsCM87m7Zlt7AGXo_7jTruuYf2LXTLwNbUNoWWudg0VHgv4iOA

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BENEDETTO XVI : PAPA WOJITYLA ED IL CARDINALE RATZINGER SDOPPIARONO L’ UFFICIO PAPALE CHE PRIMA ERA UNICO IN MUNUS E …

Articolo di Andrea Cionci (*) pubblicato dal blog JOSEPH RATZINGER :B16 e G.GÄNSWEIN: ecco perche’ dobbiamo sperare! Si tratta di un incoraggiamento neanche nascosto al Piccolo Resto: forza proseguite!

Non bisogna essere credenti per fare una simile valutazione: da sempre Ratzinger conosce a menadito profezie cattoliche spaventose sulle sorti della Chiesa e, come ecclesiastico, è tenuto a crederci.

Nel Catechismo del 1992, stilato sotto la sua supervisione, si legge, poi, all’art. 675: “La Chiesa deve passare attraverso una prova finale […] una IMPOSTURA RELIGIOSA che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità”.

Per non parlare del Terzo Segreto di Fatima (1917), di cui Ratzinger, dagli anni ’80, era uno dei pochissimi a sapere tutto: in esso si parla esplicitamente di persecuzione del papato e di “un vescovo vestito di bianco visto allo specchio”, che però non si sa se è il vero papa. Peraltro, lo stesso Benedetto XVI disse nel 2010: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa».

ALLORA: sapendo che l’attacco alla Chiesa sarebbe provenuto da un’impostura religiosa, forse proprio dall’interno, forse con un falso papa, possibile che per 40 anni il cardinale tedesco non avesse pensato a una qualche contromossa? Poco credibile. Anche perché negli stessi anni ’90 in cui si costituiva la Mafia di San Gallo, la lobby di porporati modernisti che, per stessa ammissione del card. Danneels, cercheranno di spodestare il futuro Benedetto XVI, l’allora papa Giovanni Paolo II passava al contrattacco con la costituzione apostolica Universi dominici gregis per scomunicare all’istante qualsiasi cardinale avesse organizzato delle manovre preconclave. Quindi, se papa Wojtyla non rimase certo a guardare, per quale motivo il suo braccio destro, il card. Ratzinger, avrebbe dovuto ignorare il problema senza predisporre un “piano B”?  

Ed ecco che ritorna degna di considerazione la tesi del testo giuridico “Benedict XVI: pope emeritus?” dalla giurista Estefania Acosta: Benedetto XVI non si è mai dimesso, ha volontariamente lasciato che una “falsa chiesa” capeggiata da un antipapa prendesse il potere.

Di conseguenza, la falsa chiesa potrebbe essere annullata completamente grazie al riconoscimento da parte dei fedeli delle invalide dimissioni di Benedetto. L’antipapa non sarebbe mai esistito: un “Grande Reset cattolico”, dunque, maturato  attraverso un processo di conversione e purificazione, come annunciato da altre decine di profezie.

Ammettiamo, per accademia, che la tesi della Acosta sia vera.

Colpisce come Ratzinger abbia dichiarato al giornalista Seewald: “La mia intenzione non era semplicemente e primariamente fare pulizia nel piccolo mondo della Curia, bensì nella Chiesa nel suo insieme”. In termini strategici si potrebbe definire un perfetto “piano d’inganno” con “falso obiettivo” e “finta ritirata” per produrre una svolta motivazionale nel popolo cattolico e l’annichilimento definitivo dell’avversario. Siccome Benedetto sapeva che i nemici avrebbero preso  il potere per produrre un’impostura religiosa, lui reagisce con la stessa moneta, preparando una “trappola passiva” per la loro avidità, al fine di difendere la vera Chiesa.

Per fare un esempio di tale strategia: immaginiamo un nobiluomo possidente, un conte, insidiato da amministratori infedeli che vogliono eliminarlo. Un giorno il nobile dichiara: “Siccome l’essere conte  mi è diventato faticoso, rinuncerò presto ad amministrare le mie terre”. Poi parte e va in vacanza, senza firmare nemmeno la rinuncia all’amministrazione delle terre. L’ infedele amministratore coglie la palla al balzo, si illude che il conte abbia rinunciato a titolo e proprietà e se li accaparra entrambi. L’amministratore, con la sua dubbia condotta, insospettisce i contadini che si rivolgono alle Autorità. Quando si scopre che il conte non ha mai rinunciato al titolo, né conseguentemente alle sue proprietà, l’usurpatore viene arrestato. E il conte ritorna, liberato dai nemici e acclamato dai contadini.

In questa strategia, il “falso obiettivo” sarebbe l’annuncio del conte di rinunciare all’amministrazione.

Ora, è un fatto che nel 1983, Papa Wojtyla e il card Ratzinger crearono, quello che può essere considerato esattamente un falso obiettivo, un’immagine illusoria. Sdoppiarono l’ufficio papale – che prima era unico – in due parti: un’immagine reale e il suo riflesso: il munus (incarico divino) e il ministerium (amministrazione pratica), cioè, il “titolo di conte” e “l’amministrazione delle terre”.

Ma se uno può amministrare delle terre senza essere conte, non può diventare conte amministrando delle terre. E se il conte decide di rinunciare all’amministrazione, o se ne allontana per motivi suoi, resta pur sempre il conte. Amministrare le terre è una prerogativa, un riflesso dell’essere conte e proprietario. Ecco perché si può dire che il ministerium sia il riflesso del munus e quindi il “falso obiettivo”.

Così, messo all’angolo, nel 2013, Benedetto XVI, fingendo di dimettersi, offre in pasto ai suoi avversari proprio il falso obiettivo, dichiarando: siccome l’esercitare il munus mi è diventato faticoso, rinuncerò al ministerium (e poi non ratifica nulla). Ai suoi nemici basta, ma per essere efficaci le dimissioni avrebbero dovuto essere scritte all’opposto: “siccome il ministerium mi è diventato faticoso, rinuncio al munus”.

L’INVERSIONE SPECULARE DEL TERZO SEGRETO DI FATIMA

Capite? Un’inversione SPECULARE. E da dove Ratzinger avrebbe potuto trarre spunto per questa strategia “A SPECCHIO” per gabbare gli avversari?

Ecco cosa si dice nel Terzo Segreto di Fatima: “E vedemmo (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno SPECCHIO quando vi passano davanti”), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”)”.

Viene visto un vescovo – forse abusivamente vestito da papa – allo specchio. L’analogia è plastica e ispiratrice.(Questo sembra chiaro! Ci sono due persone vestite di bianco, una e’ falsa: e’ l’immagine allo specchio! NDR)

Dalla Declaratio   del 2013 in poi, la strategia di Ratzinger segue sempre un sistema a specchio: ciò che pare vero è falso e ciò che pare falso è vero. Tutte le sue dichiarazioni sono interpretabili in un senso o nell’altro, secondo un’ambiguità continua e scientifica.

Benedetto si fa passare come l’ex papa, il “papa emerito”, si cela dietro un’immagine che però è solo un riflesso della realtà, poiché è sempre  stato lui il vero papa, mentre all’opposto, al potere c’è il suo riflesso, un amministratore nominato abusivamente papa.

Tuttavia, Ratzinger lascia qualche traccia per far riconoscere il falso dal vero: errori, incongruenze, rimandi storici inequivocabili che, sottilmente, riconducono alla trappola giuridica delle dimissioni invalide da lui predisposta. Lascia delle “macchioline sulla superficie del suo specchio” per far riconoscere ai suoi che la sua immagine da ex papa è falsa, perché egli è l’unico legittimo papa.

Perché non lo dice chiaramente allora?

Perché la presa di coscienza lenta, a volte faticosa e dolorosa è l’unico modo di rendere veramente consapevole il suo popolo.

(Attenzione: ma non si tratta proprio del terzo segreto di Fatima che PPBXVI conosce a menadito? E’ l’istruzione precisa della BVM! Dalla quale PPBXVI potrebbe aver anche ricevuto una particolare locuzione esplicativa! NDR)

Si direbbe in gergo: Benedetto XVI ha lasciato che i cattolici sbattano il naso sulla realtà, su ciò che è cristico e ciò che è anticristico, riprendendosi la loro chiesa armati  di un nuovo slancio motivazionale e di una maggiore capacità di distinguere il vero dal falso.

E se Benedetto XVI muore prima dell’antipapa?

In ogni caso, carta canta: se le dimissioni erano invalide nel 2013, nulla di quanto fatto dalla Chiesa da lì in poi è valido. Quindi bisognerà riformare un conclave o solo con cardinali nominati da Benedetto o tornare a far scegliere al popolo, come era nei tempi antichi.  

Da un punto di vista strategico, almeno  in linea teorica,  il discorso fila. Gli indizi ci sono tutti e per ora, nulla – e soprattutto nessuno – contraddice un simile scenario, per quanto scioccante sia.

Come dice il filosofo Giorgio Agamben: “Invece di impegnarsi nella logica del mantenimento del potere, con la sua rinuncia all’incarico Ratzinger ne avrebbe enfatizzato l’autorità spirituale, contribuendo in tal modo al suo rafforzamento.

L’ultima parola spetta ai vescovi che dovranno verificare se le dimissioni di Benedetto XVI sono valide o no. Nulla di nuovo sotto il sole: così è sempre stato nella storia della Chiesa quando si avevano dubbi su chi fosse il vero papa, basti citare il sinodo di Sutri, nel 1046, che decise fra tre papi diversi, o il concilio di Melfi V che nel 1137 depose l’antipapa Anacleto II dopo otto anni di regno.

L’unica cosa importante è che il sinodo abbia luogo prima dell’elezione di un nuovo papa. Se quello riconosciuto come pontefice fosse in realtà un antipapa, anche il suo successore sarebbe un antipapa.

Ma questa ipotesi contrasta con le profezie! La chiesa deve diventare piccola e numericamente insignificante! Solo soffrendo si puo’ riscattare. Il Piccolo Resto non deve cercare il successo numerico ne’ la sicurezza economica (il danaro e’ la tentazione di satana)!

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(*) Una possibile strategia di Benedetto XVI ispirata allo specchio del Terzo Segreto di Fatima, Andrea Cionci

https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26771800/papa-ratzinger-terzo-segreto-fatima-ipotesi-specchio.html

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PERCHE’ SI PARLA DI “ADORAZIONE” DELLA SANTA CROCE (e cosa significa)?

La Croce della crocifissione di Cristo non e’ Dio e quindi non va adorata.

Cosa significa quindi “Adorazione della Santa Croce?”. La risposta l’ho trovata sul web:

Esaltiamo Cristo Signore, che ha fatto della croce il segno della redenzione universale e, supplicandolo con fede diciamo: “Salvaci, Signore, per la tua croce.”

La croce e’ quindi il simbolo, il segno della Redenzione di Dio, diventato anche il segno sacro con cui invochiamo la Trinita’.

E la frase “Adorazione della Santa Croce” significa quindi adorazione di Cristo, Figlio di Dio, Nostro Signore e Redentore.

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Gesu’ risorto.

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MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA VENERDÌ SANTO 2 APRILE 2021

Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

VI OFFRO LE MIE MANI MATERNE PER CONDURVI DA MIO FIGLIO.


Mio Figlio viene consegnato a quelli che Lo disprezzano, che Lo colpiscono, che Lo flagellano e viene condotto come un agnello mansueto (Ger. 11,19) portato da un luogo all’altro, davanti a quelli che si definivano “dottori della Legge”, che si sentivano minacciati dalla Verità che veniva dall’alto… (Cf. Is. 53,7)

In questo momento in cui tanti stanno negando Mio Figlio, nonostante Lo conoscano, la storia si sta ripetendo. Questa generazione, più di quelle che l’hanno preceduta, sta replicando questo tradimento.

In questo momento stanno nascendo grandi confusioni e le persone non sanno più quale sia la Verità, non sanno che direzione prendere, perché non conoscono Mio Figlio, hanno sempre vissuto a metà, senza approfondire, senza ragionare…


E tristemente la grande maggioranza di costoro sono cristiani solo per tradizione.

Questo flagella Mio Figlio, Lo corona di spine, in quanto i Miei figli non hanno la minima conoscenza del modo di Agire e di Operare Divini e siccome il Popolo di Mio Figlio non ha il discernimento, non va a fondo delle cose che succedono e si lascia condurre in qualsiasi situazione.

CREDONO DI AMARE MIO FIGLIO E IN UN ATTIMO TUTTO
SVANISCE, COME LE ONDE DEL MARE, PERCHÉ:


non amano Mio Figlio in spirito e verità… (Gv. 4,23)
non guardano al di là di dove giunge il loro sguardo…
non si addentrano nella conoscenza…

Perché alla fine sono persone che vivono una falsa religiosità e questo lacera il Sacratissimo Cuore di Mio Figlio.

NON LO AMANO IN SPIRITO E VERITÀ.


Siccome sono un Popolo tiepido, pur conoscendo come prolifera il male, che vuole raggiungere tutte le persone e far loro del male anche fisicamente, non discernono e si lasciano confondere facilmente.

Vi chiedo:

E QUANDO IL MARCHIO DELLA BESTIA SARÀ PROPOSTO COME MEZZO PER SPOSTARSI SULLA TERRA…


CHI SARÀ FEDELE A MIO FIGLIO?
MIO FIGLIO TROVERÀ ANCORA FEDELI SULLA TERRA?

Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

Il commiato agonico di Mio Figlio traspare dal Suo Volto con il dolore che dovrà affrontare, il dolore del tradimento, il dolore dell’ira umana.
Questa triste realtà si è ripetuta nel corso della storia della Salvezza.

È l’Uomo Dio che Ha istituito l’Ordine Sacerdotale…
È l’Uomo Dio, Colui che Consacra Sé Stesso (Cf. Mt 26,26) prima di andare a fare la Volontà del Padre, nonostante venga tradito…

Per amore vi alimenta con il Suo Corpo e con il Suo Sangue, sapendo che le idee moderniste vi priveranno di questo Divino Alimento.

Un’umanità che non vede, che non sente, che non intravede la malvagità di colui che è in mezzo a voi per usurpare quello che è di Mio Figlio!

IL SACRIFICIO DI MIO FIGLIO PER TUTTI, SARÀ TRASFORMATO IN UNA RELIGIONE PER TUTTI, UNA RELIGIONE SENZA ALIMENTO EUCARISTICO, SENZA MADRE, SENZA COMANDAMENTI.
UNA SARÀ LA RELIGIONE, UNA LA LEGGE, UNO L’ORDINE.

Chi potrà comprare e vendere? (Apoc. 13, 16-17)

COLORO CHE AVRANNO CEDUTO AL MARCHIO DELL’ANTICRISTO, MA CHE AVRANNO PERSO LA LORO ANIMA.

Pregate figli Miei, per un’urgente conversione.


Pregate figli Miei, perché gli uomini giungano alla conoscenza della Verità.


Io rimango con il Popolo di Mio Figlio.


CAMMINATE VERSO MIO FIGLIO, ANDATE CONTRO LA CORRENTE DEL MONDO, SALVATE L’ANIMA!

Mamma Maria

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
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LA CROCIFISSIONE DI GESU CRISTO

Crocifissione di Gesù: ecco come si svolse secondo i Vangeli

I condannati venivano denudati per indicare la massima degradazione e umiliazione possibile.

Il cinismo e’ la caratteristica principale del comportamento dei quattro soldati (formavano il cosiddetto “Quaternio” come previsto dalla legge romana, come la spartizione delle vesti) che sono a guardia dei condannati.[Giovanni]

La veste (tunica di lino senza cucitura (*), di grande valore consistente con la solennita’ dell’evento vissuto da parte del Cristo; il sommo sacerdote portava una veste analoga) di Gesu’ viene tirata a sorte (si adempiono le Scritture, cf. Salmo 22 e Giov 19,24). Questo e’ il disegno divino. Giovanni stesso ne rimane colpito. Ma S.Tommaso D’Aquino sostiene la tesi opposta: la tunica di un solo pezzo sarebbe stata usata dai poveri.

La prima comunita’ cristiana rielaborera’ gli eventi della passione alla luce delle profezie dell’AT. Ma secondo Maria da Greda solo nel giorno del Giudizio sapremo pienamente (la nostre conoscenze sono necessariamente limitate dalla natura umana) le sofferenze subite da Gesu Cristo durante la Passione.

La questione e’ se Gesu’ se sia stato in croce completamemte nudo o no e’ ancora discussa. Forse si e’ trattato di un segno di pieta’ da parte dei soldati romani su richiesta della Madre e delle discepole. E’ la richiesta di Maria a Dio Padre (la sofferenza massima della Madre!). Questo spiegherebbe la presenza di una cinta ai suoi fianchi per coprire le nudita’ di Gesu’ (circostanza confermata dalle fonti mistiche).

Riguardo alla precisa modalita’ della crocifissione nei vangeli non ci sono dettagli. In Egitto secondo Plinio usavano corde, mentre in Palestina usavano chiodi. Che si tratti di chiodi due corti e uno lungo (uno corto conservato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma) e’ pero’ confermato dall’episodio di San Tommaso incredulo. I chiodi venivano messi sui polsi e uno piu’ lungo per i piedi. La tradizione di Sant’Elena parla appunto di tre chiodi e di un “suppedaneum” (supporto per i piedi) che serviva a prolungare la sofferenza.

Le fonti mistiche descrivono in dettaglio come i carnefici procedono a inserire i chiodi nei polsi e nei piedi. Gesu Cristo geme a causa del dolore insopportabile. Secondo i teologi mistici nel polso di Adamo Dio Padre creo’ un’apertura nel metacarpo proprio per permetter di inserire i chiodi della crocifissione di Cristo!

Maria da Greda: parla soprattutto della mitezza di Gesu’. I dolori delSignore furono iucredibilmente grandi. Caterina Emmerich: i carnefici si disposero con i loro piedi sullo stomaco di Gesu’. Il corpo di Gesu’ fu tirato con catene e corde (Mio Dio, Mio Dio, gemette Gesu quando i piedi gli furono crocifissi).

La descrizione di Maria Valtorta e’ molto piu’ dettagliata e dettaglia l’azione dei quattro carnefici. Gesu’ urla per il dolore quando il primo chiodo penetra nel polso destro. Il chiodo nel polso sinistro tronca i tendini e la sua mano sinistra per conseguenze resta inerte.

Il chiodo dei piedi e’ lungo il doppio. Un primo tentativo fallisce e deve essere ripetuto con atroci dolori di Gesu’. Maria geme lei stessa per il dolore!

La Sindone conferma tutti i dettagli della crocifissione. I chiodi nei polsi hanno colpito i nervi mediani delle mani (provocando in entrambi i casi un dolore intensissimo). Gesu’ venne crocifisso con la corona di spine. La ferite del flagello sono evidenti.

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(*) La Sacra Tunica (in lingua tedesca Der Heilige Rock) è una reliquia conservata nel duomo di Treviri.  Viene chiamata anche Tunica Inconsutile, che significa “tunica senza cuciture” (dal latino consuĕre = cucire).

(*) Michelangelo decise di scolpire un crocifisso con Gesu’ completamente nudo.

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VIA CRUCIS DEL VENERDI SANTO

Pregare la Via Crucis in Parrocchia in questa Quaresima | fare comunione
Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici “quadri” disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.
Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.

LE STAZIONI

Le stazioni della Via Crucis che è arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti:

  1. Gesù è condannato a morte
  2. Gesù è caricato della croce
  3. Gesù cade per la prima volta
  4. Gesù incontra sua madre
  5. Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
  6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
  7. Gesù cade per la seconda volta
  8. Gesù consola le donne di Gerusalemme
  9. Gesù cade per la terza volta
  10. Gesù è spogliato delle vesti
  11. Gesù è inchiodato sulla croce
  12. Gesù muore in croce
  13. Gesù è deposto dalla croce
  14. Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

Nel 1991 la tradizionale Via Crucis di Giovanni Paolo II al Colosseo fu fatta secondo lo schema seguente:

1.Gesù nell’orto degli ulivi (Marco14,32-36)

2,Gesù, tradito da Giuda, è arrestato (Marco 14,45-46)

3.Gesù è condannato dal sinedrio (Marco 14,55.60-64)

4.Gesù è rinnegato da Pietro (Marco 14,66-72)

5.Gesù è giudicato da Pilato (Marco 15,14-15)

6.Gesù è flagellato e coronato di spine (Marco 15,17-19)

7.Gesù è caricato della croce (Marco 15,20)

8.Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce (Marco 15,21)

9.Gesù incontra le donne di Gerusalemme (Luca23,27-28)

10.Gesù è crocifisso (Marco 15,24)

11.Gesù promette il suo regno al buon ladrone (Luca 23,39-42)

12.Gesù in croce, la madre e il discepolo (Giovanni19,26-27)

13.Gesù muore sulla croce (Marco 15,33-39)

14.Gesù è deposto nel sepolcro (Marco 15,40-46)

Via Crucis indulgenza plenaria

Nella Chiesa cattolica il pio esercizio della Via Crucis è connesso con l’indulgenza plenaria secondo le normali condizioni stabilite dalla Chiesa. Per ottenere l’indulgenza, i fedeli devono pregare sostando in ciascuna stazione, meditando sul mistero della Passione. Non vi sono particolari requisiti sulla durata della meditazione, né la necessità di utilizzare preghiere specifiche, e non è indispensabile che la meditazione corrisponda alle stazioni che sono dipinte.

Ciascuna raffigurazione delle Stazioni della Via Crucis dovrebbe essere benedetta da un francescano (o dall’ordinario del luogo o da un suo delegato) e dovrebbe includere una croce di legno ad ogni stazione. Le immagini sono opzionali. La stessa indulgenza può essere applicata a chi non può materialmente visitare le stazioni purché mediti per 30 minuti sulla Passione.
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VENERDI SANTO 2 APRILE – ROSARIO DEL DOLORE: ORE 3.15-3.54