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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LA TEORIA DELLA VERITA SECONDO I FILOSOFI ATEI: SOLUZIONE DEL DILEMMA

IN DIFESA DEL DEPOSITUM FIDEI

Nel post del 28 marzo scorso “LA TEORIA DELLA VERITA SECONDO I FILOSOFI ATEI”

(vedasi https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/28/la-teoria-della-verita-secondo-i-filosofi/ )

ho citato una frase del Vangelo, menzionata dai filosofi atei, che secondo loro costituirebbe un esempio di affermazione falsa o per lo meno dubbia (cf, vedi sotto) contenuta nel Vangelo.

Vorrei fosse chiaro a chi legge che, se questa circostanza fosse vera, essa costituirebbe nientemeno che la dimostrazione razionale di una possibile contraddizione logica o almeno un punto dubbio dell’intero Vangelo! (*)

Tuttavia il Principio Fondamentale di Fede (PFF) alla base del Vangelo (Depositum Fidei) e’ che lo stesso Vangelo, essendo stato scritto dagli apostoli con l’assistenza dello Spirito Santo (e San Paolo e’ ovviamente uno degli apostoli!), non puo’ contenere errori di principio, e quindi tanto meno errori logici, come affermazioni dubbie o indecidibili!

Sono quindi costretto, come tutti i membri del Piccolo Resto, se vogliamo davvero essere fedeli al giuramento fatto alla BVM, a scendere in campo in difesa del Depositum Fidei.

Non c’e’ alcun dubbio: la stessa BVM ce lo chiede imperiosamente!

La frase sopracitata e’ la seguente, tratta dalla Lettera di S.Paolo a Tito:

[Tito 1,12:]

12 «dixit quidam ex illis proprius ipsorum propheta “Cretenses semper mendaces malae bestiae ventres pigri.

ovvero

«un profeta cretese, gia’ aveva detto: “I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri.»

Occorre riconoscere che questa frase, presa com’e’, sia indecidibile, in quanto non possiamo decidere se sia vera o falsa. Infatti:

a) se tutti i cretesi sono bugiardi allora anche il profeta, essendo anch’egli cretese, e’ bugiardo;

b) ma questo implica che la stessa frase enunciata dal profeta cretese possa essere falsa.

c) la conclusione e’ che la frase risulta indecidibile, ovvero non possiamo decidere se sia vera o falsa.

SOLUZIONE DEL DILEMMA

Qual’e’ la soluzione del dilemma? Sulla base del puro ragionamento razionale non sembrerebbe, a prima vista possibile.

Tuttavia c’e’ un “caveat”.

Infatti la frase sopracitata non finisce in realta’ qui, dato che la frase, completa nella sua interezza, afferma in realta’:

«un profeta cretese, gia’ aveva detto:I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri.” Questa testimonianza è vera, per questo motivo riprendili severamente, affinché siano sani nella fede».

Ne segue quindi che:

1) viene confermato esplicitamente che la testimonianza del profeta cretese e’ vera.

2) Quindi la frase non e’ indecidibile!

Quindi, grazie BVM del tuo comando imperioso! Speriamo di aver assolto, come desideravi, il compito assegnatoci!

Grazie anche perche’, tu che sei Sedes Sapientiae, ci insegni ad usare il metodo razionale!

__________________________

(*) ma se il Vangelo fallisse per una singola sua frase, sarebbe falso! Per essere vero, infatti, deve essere vera ogni sua singola frase. Questo e’ dunque il nostro compito: essere pronti a dimostrare – esclusivamente con il metodo razionale – che ogni singola frase del Vangelo non sia razionalmente contradditoria!

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IL MISERICORDIOSIMO DI GIUDA!

C’e’ un aspetto da sottolineare nel vangelo di oggi. Riguarda Giuda.

Nell’episodio dell’unzione di Betania (Maria che unge i piedi di Gesu’ con prezioso olio di Nardo) emerge la figura di Giuda.

Di che si tratta?

I connotati sono esattamente quelli della chiesa misericordiosista di Bergoglio! Che antepone il danaro alla fede e allo stesso Gesu Cristo!

Ioann 12:4-6
Dixit ergo unus ex discípulis eius, Iudas Iscariótes, qui erat eum traditúrus: Quare hoc unguéntum non véniit trecéntis denáriis, et datum est egénis? Dixit autem hoc, non quia de egénis pertinébat ad eum, sed quia fur erat, et lóculos habens, ea, quæ mittebántur, portábat.”

Ma e’ possibile individuare l’origine (anche storica) del comportamento di Giuda e come mai riappare ora nella falsa chiesa di Bergoglio?

Si tratta forse:

1) della cultura del danaro caratteristica dell’ebraismo biblico?

2) della stessa cultura che emerge nell’attuale ebraismo rabbinico?

3) della massoneria ad esso ispirata (le cosiddette sinagoghe di satana di cui parla il Kyrios nell’Apocalisse) che dal CV2 agisce potentemente nella falsa chiesa?

Per concludere:

Ps 142:9-10
Eripe me de inimícis meis, Dómine: ad te confúgi, doce me fácere voluntátem tuam: quia Deus meus es tu.

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LA TEORIA DELLA VERITA SECONDO I FILOSOFI ATEI

I filosofi atei e in particolare gli studiosi di logica si sono spesi nel tentativo di formulare quella che alcuni di loro chiamano “The Theory of Truth” (1) (la Teoria della Verita’).

Ma, con ogni evidenza per sminuire la teologia cristiana, citano Tito 1,12:

12 dixit quidam ex illis proprius ipsorum propheta “Cretenses semper mendaces malae bestiae ventres pigri.

Perche’ lo fanno? Perche’ la frase di San Paolo sopracitata e’ un esempio classico di frase volutamente paradossale.

Infatti e’ palesemente autocontradditoria e quindi indecidibile (ovvero non si puo’ affermare che sia vera o falsa) poiche’ afferma:

un profeta cretese, gia’ aveva detto: I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri.

pertanto anche quello che afferma il profeta cretese stesso e’ necessariamente bugiardo! Ma se e’ bugiardo anche quanto afferma puo’ essere falso!

Come rispondere dunque a questa obbiezione?

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(1) Saul Kripke, The Theory of Truth“, Rockefeller University, USA (1975).

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MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 24 MARZO 2021

Amato Popolo di Dio (*):

RIFERIMENTO:

Revelaciones Marianas info@revelacionesmarianas.com tramite mlsend.com 
27 mar 2021, 02:31 (1 giorno fa)

SICCOME SIETE FIGLI BISOGNOSI DELL’AIUTO DIVINO, IO VENGO MANDATO PER ALLERTARVI E PER CHIAMARVI A UN’URGENTE CONVERSIONE.

L’essere umano ha indurito il cuore, si compiace dei sacrilegi, delle eresie, dei crimini, degli oltraggi, degli abomini e di altri peccati con i quali la Trinità Sacrosanta e la Nostra Regina e Madre dei Cieli e della Terra, vengono offese gravemente.

LE PERSONE DEDITE AI PIACERI MONDANI SARANNO FACILI PREDE DEI NUOVI CAMBIAMENTI NELLA CHIESA DI CRISTO CHE SONO AL DI FUORI DELLA VERA DOTTRINA 

e dietro ai quali si nasconde la perversità del demonio, che sta generando la divisione tra i fratelli.

LA LEGGE DI DIO È GIÀ STATA SOPPIANTATA da concetti molto umani, secondo la convenienza di gruppi legati all’élite che dirige il mondo, allo scopo di creare lo Scisma (1) nella Chiesa.

Le persone che si sono allontanate dall’Amore Divino e dall’Amore della Nostra Regina e Madre, ora si trovano indifese di fronte ai dardi del male, che li sta tentando per farli cadere.

Nelle crisi della Fede che si stanno avvicinando i tiepidi non distingueranno il bene dal male. PER QUESTO È URGENTE LA PREGHIERA DI INTERCESSIONE RECIPROCA E NON DOVETE ENTRARE NELLA DISPERAZIONE, MA RIMANERE IN PACE, COSICCHÉ LE SUPPPLICHE SIANO IL BALSAMO CHE RAGGIUNGERÀ COLORO CHE HANNO BISOGNO DELLA CONVERSIONE.

L’umanità non ascolta e nemmeno considera, non teme quello che sta vivendo in questo momento e non prende con la dovuta serietà nemmeno quello che succederà.

Il futuro è incerto per voi e nonostante gli esseri umani abbiano abbandonato la relazione con il Nostro Re e Signore Gesù Cristo, non provano terrore, quello che invece creerà terrore tra l’umanità sarà la caduta dell’economia (2), che crollerà… Le povere persone senza Fede, sentiranno di aver perso la vita!

Gli alimenti giungeranno a scarseggiare (3) come mai era stato vissuto dagli esseri umani e la Fede tiepida farà aumentare la paura e l’incertezza.

Le persone vivono dell’immediato, che procura loro benessere, ma siccome non conoscono Dio, non Lo possono riconoscere.


Poiché l’uomo non usa la testa e non ragiona sulle cause e sugli effetti delle sue azioni, SI DIMENTICA CHE, SE IL POPOLO DI DIO SARÀ FEDELE E VERO, VERRÀ AIUTATO CON LA MANNA DAL CIELO COSICCHÉ SI POSSA ALIMENTARE. (Es. 16,4)

La Nostra Regina e Madre non vi abbandonerà, continuerà ad occuparsi del Popolo di Suo Figlio.

Pregate figli di Cristo Re, arriverà una nuova pandemia che porterà con sé dolore e spavento; la gioventù non ascolta e non ripara, patirà per prima. Pregate figli di Cristo Re.

Oh, umanità, che sperate di riprendere la normalità del passato, quale grande incongruenza con la realtà futura!

Pregate figli di Cristo Re, QUESTA QUARESIMA DEVE ESSERE PER IL BENE DELLE ANIME, PENTITEVI DEI VOSTRI PECCATI, NON ATTENDETE OLTRE.

Non dimenticate le Mie Parole, come vi dimenticate di tutto quello che promettete, la trasformazione spirituale individuale deve includere la consapevolezza di cosa significhi SALVARE L’ANIMA.


Questo deve essere un lavoro spirituale continuo, consapevole, in cui dovete utilizzare i sensi, la memoria, l’intelligenza e la volontà, uniti alla ragione e alla Fede.

Non andate avanti come automi seguendo quello che vi viene presentato come il bene, senza ragionare che il bene proviene da Dio e lo genera Dio Amore, mentre il male lo genera il demonio.

Vi trovate in mani estranee, che non sono quelle della Trinità Sacrosanta…
Vi trovate nelle mani perverse del potere del male, che sta preparando tutto per la presentazione dell’anticristo… (II Tes. 2, 3 – 4)

Pensate, figli di Dio: la Madre del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, Fu sempre fedele a Suo Figlio e Suo Figlio non L’abbandonò mai, in un’Unione Mistica, nella quale sempre vissero.

NON ANDATE IN PANICO PER QUELLI CHE SONO LONTANI DALL’AMORE DIVINO E DALL’AMORE MATERNO, TROVATE LA PACE E QUINDI CON FEDE, SUPPLICATE PER LA CONVERSIONE DEI VOSTRI CARI E DI TUTTA L’UMANITÀ. È divenendo azione, con opere a favore del prossimo, che rimarrete nella Trinità Sacrosanta.

La Chiesa del Nostro Signore e Re Gesù Cristo deve sia anelare, che trovare riposo, dando vita a una Fede più grande, tramite l’aiuto verso gli altri.


Dio non è statico, Dio è Movimento d’Amore, è Generatore di Speranza e Carità.


Le persone, per non essere indifferenti al loro Creatore, devono essere dei replicanti degli Attributi Divini, perché Dio È Vita e Vita in abbondanza, mentre molti esseri umani che sono vivi, sembrano già morti…

AVANTI, POPOLO DI DIO!

Non siete soli, siete il Corpo Mistico di Cristo (4) e i figli della Madre di Dio e Madre Nostra…

Non siete soli, siate generatori di pace, siate certi dell’Amore di Dio per voi.

Non temete! Il Cuore Immacolato della Nostra Regina e Madre trionferà e tutto andrà bene e per il bene degli esseri umani.

Popolo amato di Dio, vi benedico.

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

  1. Lo Scisma nella Chiesa, leggere…
  2. La caduta dell’economia, leggere…
  3. La carestia, leggere…
  4. Il Corpo Mistico di Cristo, leggere…

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(*) VEDERE ANCHE MESSAGGIO PRECEDENTE: https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/22/vi-riveliamo-chi-e-la-veggente-luz-de-maria/

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Per credere in PPBXVI ci vuole fede!

Anche gli sviluppi di questi giorni ci dicono che, sebbene PPBXVI sia manifestamente il Vicario di Cristo, la sue parole non sono inequivoche e ci lasciano nel dubbio su cosa voglia dirci effettivamente!

VEDASI AL RIGUARDO:

https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/27/lerrore-storico-di-benedetto-xvi-si-rivela-un-messaggio-oggi-ce-il-papa-e-lantipapa/ https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/28/ma-la-nuova-tesi-di-andrea-cionci-regge-davvero/

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Ma la nuova tesi di Andrea Cionci regge davvero?

E’ di ieri l’articolo di Andrea Cionci:

L’errore storico di Benedetto XVI si rivela un messaggio: oggi c’è il papa e l’antipapa, 

https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/27/lerrore-storico-di-benedetto-xvi-si-rivela-un-messaggio-oggi-ce-il-papa-e-lantipapa/

Ma la nuova tesi di Andrea Cionci regge davvero?

Il problema e’ che il primo millennio finisce il 31 dicembre dell’anno 1000.

Quindi il riferimento all’evento del 1012 (anno in cui Benedetto VIII di Tuscolo, appena eletto papa, fu spodestato dall’antipapa Gregorio VI) come appartenente al primo millennio e’ errato!

Putroppo il Pulitzer (e il 110 e lode) sono rinviati!

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S. MESSA IN STREAMING Quinta domenica di Quaresima

Evangelium

Pássio Dómini nostri Iesu Christi secúndum Matthǽum
Matt 26:36-75; 27:1-60
Tunc venit Iesus cum illis in villam, quæ dícitur Gethsémani, et dixit discípulis suis: I. Sedéte hic, donec vadam illuc et orem. C. Et assúmpto Petro et duóbus fíliis Zebedæi, cœpit contristári et mæstus esse. Tunc ait illis: I. Tristis est ánima mea usque ad mortem: sustinéte hic, et vigilate mecum. C. Et progréssus pusíllum, prócidit in fáciem suam, orans et dicens: I. Pater mi, si possíbile est, tránseat a me calix iste: Verúmtamen non sicut ego volo, sed sicut tu. C. Et venit ad discípulos suos, et invénit eos dormiéntes: et dicit Petro: I. Sic non potuístis una hora vigiláre mecum? Vigiláte et oráte, ut non intrétis in tentatiónem. Spíritus quidem promptus est, caro autem infírma. C. Iterum secúndo ábiit et orávit, dicens: I. Pater mi, si non potest hic calix transíre, nisi bibam illum, fiat volúntas tua. C. Et venit íterum, et invenit eos dormiéntes: erant enim óculi eórum graváti. Et relíctis illis, íterum ábiit et orávit tértio, eúndem sermónem dicens. Tunc venit ad discípulos suos, et dicit illis: I. Dormíte iam et requiéscite: ecce, appropinquávit hora, et Fílius hóminis tradétur in manus peccatórum. Súrgite, eámus: ecce, appropinquávit, qui me tradet. C. Adhuc eo loquénte, ecce, Iudas, unus de duódecim, venit, et cum eo turba multa cum gládiis et fústibus, missi a princípibus sacerdótum et senióribus pópuli. Qui autem trádidit eum, dedit illis signum, dicens: S. Quemcúmque osculátus fúero, ipse est, tenéte eum. C. Et conféstim accédens ad Iesum, dixit: S. Ave, Rabbi. C. Et osculátus est eum. Dixítque illi Iesus: I. Amíce, ad quid venísti? C. Tunc accessérunt, et manus iniecérunt in Iesum et tenuérunt eum. Et ecce, unus ex his, qui erant cum Iesu, exténdens manum, exémit gládium suum, et percútiens servum príncipis sacerdótum, amputávit aurículam eius. Tunc ait illi Iesus: I. Convérte gládium tuum in locum suum. Omnes enim, qui accéperint gládium, gládio períbunt. An putas, quia non possum rogáre Patrem meum, et exhibébit mihi modo plus quam duódecim legiónes Angelórum? Quómodo ergo implebúntur Scripturæ, quia sic oportet fíeri? C. In illa hora dixit Iesus turbis: I. Tamquam ad latrónem exístis cum gládiis et fústibus comprehéndere me: cotídie apud vos sedébam docens in templo, et non me tenuístis. C. Hoc autem totum factum est, ut adimpleréntur Scripturæ Prophetárum. Tunc discípuli omnes, relícto eo, fugérunt. At illi tenéntes Iesum, duxérunt ad Cáipham, príncipem sacerdótum, ubi scribæ et senióres convénerant. Petrus autem sequebátur eum a longe, usque in átrium príncipis sacerdótum. Et ingréssus intro, sedébat cum minístris, ut vidéret finem. Príncipes autem sacerdótum et omne concílium quærébant falsum testimónium contra Iesum, ut eum morti tráderent: et non invenérunt, cum multi falsi testes accessíssent. Novíssime autem venérunt duo falsi testes et dixérunt: S. Hic dixit: Possum destrúere templum Dei, et post tríduum reædificáre illud. C. Et surgens princeps sacerdótum, ait illi: S. Nihil respóndes ad ea, quæ isti advérsum te testificántur? C. Iesus autem tacébat. Et princeps sacerdótum ait illi: S. Adiúro te per Deum vivum, ut dicas nobis, si tu es Christus, Fílius Dei. C. Dicit illi Iesus: I. Tu dixísti. Verúmtamen dico vobis, ámodo vidébitis Fílium hóminis sedéntem a dextris virtútis Dei, et veniéntem in núbibus cœli. C. Tunc princeps sacerdótum scidit vestiménta sua, dicens: S. Blasphemávit: quid adhuc egémus téstibus? Ecce, nunc audístis blasphémiam: quid vobis vidétur? C. At illi respondéntes dixérunt: S. Reus est mortis. C. Tunc exspuérunt in fáciem eius, et cólaphis eum cecidérunt, álii autem palmas in fáciem eius dedérunt, dicéntes: S. Prophetíza nobis, Christe, quis est, qui te percússit? C. Petrus vero sedébat foris in átrio: et accéssit ad eum una ancílla, dicens: S. Et tu cum Iesu Galilæo eras. C. At ille negávit coram ómnibus, dicens: S. Néscio, quid dicis. C. Exeúnte autem illo iánuam, vidit eum ália ancílla, et ait his, qui erant ibi: S. Et hic erat cum Iesu Nazaréno. C. Et íterum negávit cum iuraménto: Quia non novi hóminem. Et post pusíllum accessérunt, qui stabant, et dixérunt Petro: S. Vere et tu ex illis es: nam et loquéla tua maniféstum te facit. C. Tunc cœpit detestári et iuráre, quia non novísset hóminem. Et contínuo gallus cantávit. Et recordátus est Petrus verbi Iesu, quod díxerat: Priúsquam gallus cantet, ter me negábis. Et egréssus foras, flevit amáre. Mane autem facto, consílium iniérunt omnes príncipes sacerdótum et senióres pópuli advérsus Iesum, ut eum morti tráderent. Et vinctum adduxérunt eum, et tradidérunt Póntio Piláto præsidi. Tunc videns Iudas, qui eum trádidit, quod damnátus esset, pæniténtia ductus, réttulit trigínta argénteos princípibus sacerdótum et senióribus, dicens: S. Peccávi, tradens sánguinem iustum. C. At illi dixérunt: S. Quid ad nos? Tu vidéris. C. Et proiéctis argénteis in templo, recéssit: et ábiens, láqueo se suspéndit. Príncipes autem sacerdótum, accéptis argénteis, dixérunt: S. Non licet eos míttere in córbonam: quia prétium sánguinis est. C. Consílio autem ínito, emérunt ex illis agrum fíguli, in sepultúram peregrinórum. Propter hoc vocátus est ager ille, Hacéldama, hoc est, ager sánguinis, usque in hodiérnum diem. Tunc implétum est, quod dictum est per Ieremíam Prophétam, dicéntem: Et accepérunt trigínta argénteos prétium appretiáti, quem appretiavérunt a fíliis Israël: et dedérunt eos in agrum fíguli, sicut constítuit mihi Dóminus. Iesus autem stetit ante præsidem, et interrogávit eum præses, dicens: S. Tu es Rex Iudæórum? C. Dicit illi Iesus: I. Tu dicis. C. Et cum accusarétur a princípibus sacerdótum et senióribus, nihil respóndit. Tunc dicit illi Pilátus: S. Non audis, quanta advérsum te dicunt testimónia? C. Et non respóndit ei ad ullum verbum, ita ut mirarétur præses veheménter. Per diem autem sollémnem consuéverat præses pópulo dimíttere unum vinctum, quem voluíssent. Habébat autem tunc vinctum insígnem, qui dicebátur Barábbas. Congregátis ergo illis, dixit Pilátus: S. Quem vultis dimíttam vobis: Barábbam, an Iesum, qui dícitur Christus? C. Sciébat enim, quod per invídiam tradidíssent eum. Sedénte autem illo pro tribunáli, misit ad eum uxor eius, dicens: S. Nihil tibi et iusto illi: multa enim passa sum hódie per visum propter eum. C. Príncipes autem sacerdótum et senióres persuasérunt populis, ut péterent Barábbam, Iesum vero pérderent. Respóndens autem præses, ait illis: S. Quem vultis vobis de duóbus dimítti? C. At illi dixérunt: S. Barábbam. C. Dicit illis Pilátus: S. Quid ígitur fáciam de Iesu, qui dícitur Christus? C. Dicunt omnes: S. Crucifigátur. C. Ait illis præses: S. Quid enim mali fecit? C. At illi magis clamábant,dicéntes: S. Crucifigátur. C. Videns autem Pilátus, quia nihil profíceret, sed magis tumúltus fíeret: accépta aqua, lavit manus coram pópulo, dicens: S. Innocens ego sum a sánguine iusti huius: vos vidéritis. C. Et respóndens univérsus pópulus, dixit: S. Sanguis eius super nos et super fílios nostros. C. Tunc dimísit illis Barábbam: Iesum autem flagellátum trádidit eis, ut crucifigerétur. Tunc mílites præsidis suscipiéntes Iesum in prætórium, congregavérunt ad eum univérsam cohórtem: et exuéntes eum, chlámydem coccíneam circumdedérunt ei: et plecténtes corónam de spinis, posuérunt super caput eius, et arúndinem in déxtera eius. Et genu flexo ante eum, illudébant ei, dicéntes: S. Ave, Rex Iudæórum. C. Et exspuéntes in eum, accepérunt arúndinem, et percutiébant caput eius. Et postquam illusérunt ei, exuérunt eum chlámyde et induérunt eum vestiméntis eius, et duxérunt eum, ut crucifígerent. Exeúntes autem, invenérunt hóminem Cyrenæum, nómine Simónem: hunc angariavérunt, ut tólleret crucem eius. Et venérunt in locum, qui dícitur Gólgotha, quod est Calváriæ locus. Et dedérunt ei vinum bíbere cum felle mixtum. Et cum gustásset, nóluit bibere. Postquam autem crucifixérunt eum, divisérunt vestiménta eius, sortem mitténtes: ut implerétur, quod dictum est per Prophétam dicentem: Divisérunt sibi vestiménta mea, et super vestem meam misérunt sortem. Et sedéntes, servábant eum. Et imposuérunt super caput eius causam ipsíus scriptam: Hic est Iesus, Rex Iudæórum. Tunc crucifíxi sunt cum eo duo latrónes: unus a dextris et unus a sinístris. Prætereúntes autem blasphemábant eum, movéntes cápita sua et dicéntes: S. Vah, qui déstruis templum Dei et in tríduo illud reædíficas: salva temetípsum. Si Fílius Dei es, descénde de cruce. C. Simíliter et príncipes sacerdótum illudéntes cum scribis et senióribus, dicébant: S. Alios salvos fecit, seípsum non potest salvum fácere: si Rex Israël est, descéndat nunc de cruce, et crédimus ei: confídit in Deo: líberet nunc, si vult eum: dixit enim: Quia Fílius Dei sum. C. Idípsum autem et latrónes, qui crucifíxi erant cum eo, improperábant ei. A sexta autem hora ténebræ factæ sunt super univérsam terram usque ad horam nonam. Et circa horam nonam clamávit Iesus voce magna, dicens: I. Eli, Eli, lamma sabactháni? C. Hoc est: I. Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquísti me? C. Quidam autem illic stantes et audiéntes dicébant: S. Elíam vocat iste. C. Et contínuo currens unus ex eis, accéptam spóngiam implévit acéto et impósuit arúndini, et dabat ei bíbere. Céteri vero dicébant: S. Sine, videámus, an véniat Elías líberans eum. C. Iesus autem íterum clamans voce magna, emísit spíritum.
Hic genuflectitur, et pausatur aliquantulum.
Et ecce, velum templi scissum est in duas partes a summo usque deórsum: et terra mota est, et petræ scissæ sunt, et monuménta apérta sunt: et multa córpora sanctórum, qui dormíerant, surrexérunt. Et exeúntes de monuméntis post resurrectiónem eius, venérunt in sanctam civitátem, et apparuérunt multis. Centúrio autem et qui cum eo erant, custodiéntes Iesum, viso terræmótu et his, quæ fiébant, timuérunt valde, dicéntes: S. Vere Fílius Dei erat iste. C. Erant autem ibi mulíeres multæ a longe, quæ secútæ erant Iesum a Galilæa, ministrántes ei: inter quas erat María Magdaléne, et María Iacóbi, et Ioseph mater, et mater filiórum Zebedæi. Cum autem sero factum esset, venit quidam homo dives ab Arimathæa, nómine Ioseph, qui et ipse discípulus erat Iesu. Hic accéssit ad Pilátum, et pétiit corpus Iesu. Tunc Pilátus iussit reddi corpus. Et accépto córpore, Ioseph invólvit illud in síndone munda. Et pósuit illud in monuménto suo novo, quod excíderat in petra. Et advólvit saxum magnum ad óstium monuménti, et ábiit.

OFFERTORIUM

S. Oráte, fratres: ut meum ac vestrum sacrifícium acceptábile fiat apud Deum Patrem omnipoténtem.
M. Suscípiat Dóminus sacrifícium de mánibus tuis ad laudem et glóriam nominis sui, ad utilitátem quoque nostram, totiúsque Ecclésiæ suæ sanctæ.
S. Amen.

PRAEFATIO

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt cæli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

DEPOSITUM FIDEI:

Una cum fámulo tuo Papa nostro et Antístite (Episcopus) nostro Benedictus Decimus Sextus

DEPOSITUM FIDEI:

Qui prídie quam paterétur, accépit panem in sanctas ac venerábiles manus suas, elevátis óculis in cælum ad te Deum, Patrem suum omnipoténtem, tibi grátias agens, bene ✠ díxit, fregit, dedítque discípulis suis, dicens: Accípite, et manducáte ex hoc omnes.

HOC EST ENIM CORPUS MEUM

DEPOSITUM FIDEI:

Símili modo postquam cenátum est, accípiens et hunc præclárum Cálicem in sanctas ac venerábiles manus suas: item tibi grátias agens, bene ✠ díxit, dedítque discípulis suis, dicens: Accípite, et bíbite ex eo omnes.

HIC EST ENIM CALIX SANGUINIS MEI, NOVI ET ÆTERNI TESTAMENTI: MYSTERIUM FIDEI: QUI PRO VOBIS ET PRO MULTIS EFFUNDETUR IN REMISSIONEM PECCATORUM.

COMMUNIO

Confíteor Deo omnipoténti, beátæ Maríæ semper Vírgini, beáto Michaéli Archángelo, beáto Ioánni Baptístæ, sanctis Apóstolis Petro et Paulo, ómnibus Sanctis, et tibi, pater: quia peccávi nimis cogitatióne, verbo et ópere: mea culpa, mea culpa, mea máxima culpa. Ideo precor beátam Maríam semper Vírginem, beátum Michaélem Archángelum, beátum Ioánnem Baptístam, sanctos Apóstolos Petrum et Paulum, omnes Sanctos, et te, pater, oráre pro me ad Dóminum, Deum nostrum.

COMUNIONE SPIRITUALE

Signore Gesù, io credo che sei presente realmente nel Santissimo Sacramento dell’altare, in corpo, sangue, anima e divinita’. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io Ti abbraccio e mi unisco totalmente a Te. Non permettere che io mi separi mai più da Te. Cosi’ sia.

Eterno Padre ti offriamo, tramite l’intercessione della Vergine Maria, il Corpo e il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo per il perdono dei nostri peccati, in suffragio dei nostri defunti, delle anime del Purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

L’errore storico di Benedetto XVI si rivela un messaggio: oggi c’è il papa e l’antipapa (*)

COMMENTO CRITICO

Il nostro validissimo ANDREA CIONCI SI PRODUCE IN UNO SPRINT NELLA GARA DEI 10K!

GIUNTO AL TRAGUARDO AFFERMA (quasi senza fiato):

Dopo cinque anni abbiamo compreso un messaggio velato, ma inequivocabile, di papa Benedetto XVI.!

La tesi e’ dunque che PPBXVI abbia in realta’ un messaggio nascosto che cela astutamente.

Salvo naturalmente lasciarlo comprendere a pochi dotti eletti. Se fosse davvero cosi’ si tratterebbe di una scoperta giornalistica degna del Pulitzer (ovvero di un 110 magna cum laude )!

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(*) https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26691243/benedetto-xvi-errore-storico-messaggio-papa-antipapa.html?fbclid=IwAR2i-_v91-iyRoRxwiN2SSjyOA9iNMTSvpgcwxm55fH5FhATK1AF6GyJsoM#.YF9p5Bx-QcU.facebook

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

IL RAGIONAMENTO RAZIONALE NEGA L’ISLAM, MA LA CHIESA CHE HA FATTO E CHE FA?

VEDASI IL DOCUMENTO:

REFUTAZIONE RAZIONALE DELL’ISLAM

Quali le conclusioni?

  • Allah non e’ Dio
  • Il Corano e’ in contraddizione con la logica classica

Ma questo e’ solo l’inizio del discernimento! Restano i pronunciamenti problematici della Chiesa sull’islam:

1)CV2 (Nostra Aetate, 1965: “Musulmani che adorano l’unico Dio“)

2) Paolo VI (1969, “In comunione con voi”, disse rivolgendosi agli esponenti di fede islamica “quando imploriamo l’Altissimo“)

3) Giovanni Paolo II (1979, “la fede in Dio, professata in comune dai discendenti di Abramo, cristiani, musulmani ed ebrei“).

Ammirevole invece PPBXVI nel denunciarne la falsita’ (2006, “L’islam usa la spada non la ragione“).

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

IL TEMPO DEL BILANCIO E’ VICINO!

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e monumento
San Michele Arcangelo

C’e’ la sopraffazione dell’anticristo! Le false religioni dei falsi dei vengono magnificate! I falsi profeti, le divisioni e le persecuzioni contro i veri cristiani si moltiplicano! La vera chiesa deve rivivere il sacrificio di Cristo!

Ma nel piano della Provvidenza Divina tutto cio’ serve per distinguere i giusti (gli eletti) dai malvagi!

E’ PROPRIO NEI MOMENTI DI CRISI CHE GLI ELETTI SI DISTINGUONO NELLA BATTAGLIA!

Ad essi, oltre alla fedelta’ incrollabile a:

Gesu’ Cristo

alla BVM

al Depositum Fidei

e al vero papa PPBXVI

viene chiesto:

1. Iupomene (la perseveranza)

2. Pistis (la fede)

3. Sofia (il discernimento, la ricerca della verita’ razionale)

IL DISCERNIMENTO: COME RAGGIUNGERLO?

Gesu’ quando parla del discernimento afferma che dobbiamo pregare e riflettere a lungo e soprattutto pregare di nuovo! Ma attenti! Guardiamoci dal cosiddetto “nuovo discernimento misericordiosista” dei seguaci dell’anticristo che cercano di allontanarci dall’insegnamento di Cristo!

Ecco dunque una preghiera adatta:

IL SALMO 86

Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce della mia supplica. Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai. Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, e non c’è nulla che uguagli le tue opere. Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome;
grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice che tema il tuo nome. Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome sempre, perché grande con me è la tua misericordia: dal profondo degli inferi mi hai strappato.