
VEDASI IL DOCUMENTO:
Quali le conclusioni?
- Allah non e’ Dio
- Il Corano e’ in contraddizione con la logica classica
CITTÀ DEL VATICANO – Per la terza volta dall’inizio del pontificato il Papa ha escluso con nettezza la possibilità di proclamare la natura «corredentrice» della Madonna. Maria è «la madre alla quale Gesù ha affidato tutti noi, ma come madre, non come dea, non come corredentrice: come madre», ha detto Francesco nel corso dell’udienza generale alla vigilia della solennità dell’Annunciazione. Gesù «è l’unico redentore, non ci sono corredentori con Cristo, lui è l’unico, è il mediatore per eccellenza».
Dietro queste affermazioni c’è la richiesta, antica e molto diffusa in America Latina, ma non solo, di proclamare un dogma su Maria corredentrice. Se nel Medioevo alcuni autori arrivano a definire la Vergine «corredentrice», questa corrente è proseguita nei secoli, fino alle apparizioni mariane che una signora olandese avrebbe avuto ad Amsterdam dal 1945 al 1959 durante le quali, riferiva la veggente, Maria avrebbe chiesto di essere proclamata, con un nuovo dogma,
Una vicenda durata anni e che solo di recente si è conclusa (forse) quando, a gennaio scorso, il vescovo di Haarnem-Amsterdam Jan Hendriks, dopo essersi consultato con la Congregazione vaticana per la Dottrina della fede, che già nel 1974 aveva formulato i propri dubbi, ha stabilito che le apparizioni erano false.
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La devozione alla Vergine Addolorata viene celebrata ogni anno il giorno 15 settembre, l’indomani della celebrazione dell’Esaltazione della Croce. Fu papa Pio X (1904-1914) a stabilire questa data, ma il culto della Madonna Addolorata e dei suoi Sette Dolori esisteva già alla fine dell’XI secolo. Inizialmente i dolori erano 5, come 5 erano i Gaudi. Si tratta di momenti della vita di Maria raccontati nei vangeli, o tramandati dalla devozione popolare, legati alla Passione e alla morte di Gesù, ma non solo. I dolori di Maria venivano già allora rappresentate per mezzo di cinque spade conficcate nel cuore.
Furono soprattutto Sant’Anselmo e San Bernardo a contribuire al diffondersi di questa forma devozionale che esaltava la figura di Maria come madre e venerava il suo pianto accorato ai piedi della Croce. Il Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius, un testo scritto da un anonimo, fu solo una delle prime composizione dedicate al Pianto della Madonna, che tanto spazio avrebbe trovato nelle Laudi popolari e nei Misteri del tempo.
Nel XII secolo Jacopone da Todi (ma l’attribuzione non è certa) compose lo Stabat Mater, un componimento poetico musicale liturgico che veniva recitato o cantato durante la celebrazione eucaristica prima della proclamazione del Vangelo. Si tratta di una struggente meditazione sul dolore di Maria ai piedi della Croce. La preghiera comincia con le parole:
Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.
Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.
La Madre addolorata stava
in lacrime presso la Croce
mentre pendeva il Figlio.
E il suo animo gemente,
contristato e dolente
era trafitto da una spada.
Nel 1233 sette nobili fiorentini della compagnia dei Laudesi, una confraternita di Firenze particolarmente devota alla Madonna, assistettero a un miracolo: videro l’immagine della Vergine raffigurata sulla parete di una strada cittadina prendere vita. La Madonna appariva afflitta da un grande dolore, e indossava i colori del lutto. I giovani interpretarono quella visione come un segno del dolore che la madre di Gesù provava a causa dell’odio che divideva le famiglie di Firenze. Così decisero di indossare a loro volta abiti a lutto, gettarono le armi, si ritirarono in penitenza e preghiera sul Monte Sanario e istituirono una nuova confraternita: la compagnia di Maria Addolorata, o dei Serviti.
Molte altre confraternite vennero istituite successivamente, mentre la devozione a Maria Addolorata e ai Sette Dolori della Beata Vergine si diffondeva in tutti gli strati della popolazione. Questa incredibile diffusione è ancora ben visibile oggi, grazie alle innumerevoli feste popolari in onore della Madonna Addolorata che hanno luogo ovunque nel nostro paese. Ma anche nobili e perfino sovrani europei furono devoti alla Madonna Addolorata e incoraggiarono il suo culto. Pensiamo a Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero germanico, che commissionava quadri raffiguranti i Dolori di Maria per istruire il popolo analfabeta, o ai reali spagnoli. I Serviti e i francescani contribuirono in larga misura a questa diffusione.
In un primo tempo i riti in onore dell’Addolorata erano concentrati nella Settimana Santa, poi vennero istituite nuove date e celebrazioni, fino alla decisione di Pio X.
I 7 DOLORI DI MARIA
Ecco elencati i Sette Dolori di Maria Addolorata:
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