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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LE PROFEZIE DI DON BOSCO (SAN GIOVANNI BOSCO)

Argomento interessante da approfondire.

LA GRANDE VITTORIA FUTURA DELLA CRISTIANITA’

Non c’e’ dubbio! Questa profezia e’ quella che ci interessa da vicino. Vediamo di che si tratta.

Sulla facciata (1) della Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, e possibile notare come Don Bosco abbia voluto espressamente segnalare all’attenzione dei fedeli due vittorie della Cristianità sui suoi terribili nemici; entrambe dovute alla intercessione sovrana della Madonna del Rosario e della Madonna Ausiliatrice, Nostra Signora delle Vittorie. 
La prima vittoria appartiene al passato, ed è quella di Lepanto, la battaglia navale in cui la Cristianità sbaragliò la flotta musulmana, facendo naufragare le velleità di conquista degli islamici. Il nome di Lepanto figura sulla bandiera spiegata da San Michele Arcangelo sulla cupola di sinistra della Basilica, con sul risvolto la data: 1571. 
La seconda vittoria appartiene al futuro, e non ne conosciamo né il luogo né la data. Si tratta di un “segreto” ancora avvolto nelle spire del tempo e di cui abbiamo solo un indizio: due cifre seguite da due punti, 19.. A Torino, la città di Don Bosco, è vivo il ricordo che, originariamente, il Santo aveva commissionato per la cupola di destra la statua di un Angelo con in mano un altro stendardo riportante la data “19..“. Tale data, (incompleta ma corrispondente al “1571” della statua di sinistra), era quella di una nuova futura battaglia, fra le forze del bene e quelle del male, paragonabile per grandezza ed importanza a quella di Lepanto. I torinesi di allora, non meno curiosi di quelli di oggi, insistettero talmente presso Don Bosco per conoscere l’anno esatto che il Santo, per sottrarsi alle richieste, mutò il progetto originario e cambiò lo stendardo con la data fatale nella corona di alloro, (simbolo della vittoria del bene), che oggi si può vedere nella mano della statua dell’Angelo che sta sopra la cupola di destra. 

PRIMA PROFEZIA DI DON BOSCO

Fu scritta ed inviata al Papa Pio IX nel 1870. La vigilia dell’Epifania del 1870, Don Bosco ebbe in sogno una visione, di cui viene riportata la parte che si riferisce a Roma e all’Italia.

E tu, Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? Non dire i nemici; ma gli amici tuoi. Non odi che i tuoi figli domandano il pane della fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò? Batterò i pastori, disperderò il gregge, affinché i sedenti sulla cattedra di Mosè cerchino buoni pascoli e il gregge docilmente ascolti e si nutrisca. Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano; la carestia, la pestilenza, la guerra faranno sì che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei martiri morti in terra nemica.

E, di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale punto che non cerchi altro, né altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta sul Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia colla schiava parola fa tremare il mondo. Roma! Io verrò quattro volte a te!

Nella prima percoterò le tue terre e gli abitanti di esse. Nella seconda, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora l’occhio? Verrò la terza, abbatterò le difese e i difensori e al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.

Ma i miei savi fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò verrà la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te! Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue e il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio.

La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui verrà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove sono, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palagi? Sono divenute la spazzatura delle piazze e delle strade!

Ma voi, o sacerdoti, perché non correte a piangere fra il vestibolo e l’altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che rompe le ire di Dio e degli uomini? Queste cose dovranno inesorabilmente venire l’una dopo l’altra. Le cose succedonsi troppo lentamente.

Ma l’Augusta Regina del cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani; disperde come nebbia i suoi nemici.

Il venerando Vecchio riveste di tutti i suoi antichi abiti. Succederà ancora un violento uragano. L’iniquità è consumata, il peccato avrà fine e, prima che trascorreranno due pleniluni del mese dei fiori, l’iride di pace comparirà sulla terra.

Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. In tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo ad oggi, né più si vedrà fino all’ultimo dei giorni.

SECONDA PROFEZIA DI DON BOSCO 

(24 maggio – 24 giugno 1874)

Questa profezia sembra riguardare in dettaglio i nostri tempi (la notte oscura) e quelli futuri.

Era una notte oscura, gli uomini non potevano più discernere quale fosse la via da tenersi per far ritorno ai loro passi, quando apparve in cielo una splendidissima luce che rischiarava i passi dei viaggiatori come di mezzodì. In quel momento fu veduta una moltitudine di uomini, di donne, di vecchi, di fanciulli, di monaci, monache e sacerdoti, con alla testa il Pontefice, uscire dal Vaticano schierandosi in forma di processione.

Ma ecco un furioso temporale; oscurando alquanto quella luce sembrava ingaggiarsi una battaglia fra la luce e le tenebre. Intanto si giunse ad una piccola piazza coperta di morti e di feriti, di cui parecchi domandavano ad alta voce conforto.

Le fila della processione si diradarono assai. Dopo aver camminato per uno spazio che corrisponde a duecento levate di sole, ognuno si accorse che non erano più in Roma. Lo sgomento invase l’animo di tutti, ed ognuno si raccolse al Pontefice per tutelarne la persona ed assisterlo nei suoi bisogni.

Da quel momento furono veduti due angeli che, portando uno stendardo, l’andarono a portare al Pontefice dicendo: “Ricevi il vessillo di Colei che combatte e disperde i più forti popoli della terra. I tuoi nemici sono scomparsi; i tuoi figli colle lacrime e coi sospiri invocano il tuo ritorno”. Portando poi lo sguardo nello stendardo vedevasi scritto da una parte: “Regina sine labe concepta”; e dall’altra: “Auxilium cristianorum”.

Il Pontefice prese con gioia lo stendardo, ma rimirando il piccolo numero di quelli che erano rimasti intorno a sé divenne afflittissimo. I due angeli soggiunsero: va’ tosto a consolare i tuoi figli. Scrivi ai tuoi fratelli dispersi nelle varie parti del mondo, che è necessaria una riforma nei costumi e negli uomini. Ciò non si può ottenere se non spezzando ai popoli il pane della Divina parola. Catechizzate i fanciulli, predicate il distacco dalle cose della terra. E’ venuto il tempo, conchiusero i due angeli, che i popoli saranno evangelizzatori dei popoli. I leviti saranno cercati fra la zappa, la vanga ed il martello, affinché si compiano le parole di Davide: “Dio ha sollevato il povero dalla terra per collocarlo sul trono dei principi del suo popolo”.

Ciò udito il Pontefice si mosse, e le fila della processione cominciarono a ingrossarsi. Quando poi pose piede nella Santa Città si mise a piangere per la desolazione in cui erano i cittadini, di cui molti non erano più. Rientrato poi in San Pietro intonò il Te Deum, cui rispose un coro di angeli cantando: “Gloria in Excelsis Deo, et in Terra pax hominibus bonae voluntatis”. Terminato il canto, cessò affatto ogni oscurità e si manifestò un fulgidissimo sole.

Le città, i paesi, le campagne erano assai diminuite di popolazione; la terra era pesta come da un uragano, da un’acquazzone e dalla grandine, e le genti andavano una verso l’altra con animo commosso dicendo: Est Deus in Israel.

Dal cominciamento dell’esilio al canto del Te Deum, il sole si levò duecento volte. Tutto il tempo che passò per compiersi quelle cose corrispondono a quattrocento levate del sole.

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(1) http://www.unavox.it/017b.htm, vedere anche “LE PROFEZIE DI SAN GIOVANNI BOSCO”, Chiesa Viva. marzo 1995.

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APOCALISSE 13, 1-18: “IL DRAGO E LE DUE BESTIE” CATECHESI DI DON MINUTELLA

RADIO DOMINA – OGGI 29 GENNAIO, ORE 21:15 CATECHESI DI DON MINUTELLA

Si tratta di un testo drammatico. Di collegamento con il capitolo 12. Si tratta di eventi inquietante. Definito triade demoniana (Von Balthasar).

C’e’ il Drago (la prima bestia, l’anti Dio Padre), la prima bestia (l’anticristo e’ un uomo, il potere politico, ha 10 corna e 7 teste) e anche la seconda (l’anti Spirito Santo, il falso profeta, potere spirituale).

La Madonna a La Salette (1846): l’anticristo riceve dal Drago tutto il potere di questo Mondo. E’ l’iniquo, sara’ un essere umano completamente posseduto. Sara’ l’uomo che piu’ di ogni altro vivra’ in unione con suo padre il Drago.

Codice Omega (2005, film): l’anticristo e’ il presidente dell’unione europea, apparentemente filantropo, ecologista, promuovera’ la pace tra Israele e i Palestinesi. Sara lui il capo del NWO. Sara’ colpito e sara’ riconosciuto come Dio. Sara’ un “cosmoplanes” (un ingannatore mondiale). Combattera’ apertamente contro gli eletti perseguitandoli ed emarginandoli (il potere e’ nei media).

13
1 Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette
teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo
blasfemo.

2La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le
zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il
drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande (l’anticristo).
3 Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga
mortale fu guarita. Allora la terra intera (i kataikuntes) presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia (dal mare l’anticristo;Ugo Vanni: linguaggio spettacolare).

4 e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere
alla bestia e adorarono la bestia dicendo: “Chi è simile alla bestia
e chi può combattere con essa?”

(Eccheggia la Bibbia, l’anti-inno). Karagma=marchio della bestia San Ippolito (III sec) dice che e’ antitetico al battesimo

5 Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e
bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi

(tempo limitato, l’abominio della desolazione)

6 Essa aprì la bocca per proferire bestemmie (orizzonte della realta’ umana opposta a Dio, contro Dio) contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.

ma secondo Divo Barsotti in cio’ sta la vittoria di Cristo! L’apparente sconfitta diventa vittoria:


7 Le fu permesso (da Dio) di far guerra contro i santi (gli eletti) e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione.

C’e’ la sopraffazione dell’anticristo! La chiesa deve rivivere il sacrificio di Cristo! Tutto cio’ serve per distinguere i giusti (gli eletti) dai malvagi. Gli eletti si distinguono nella battaglia. Biguzzi: solo apparente potere smisurato.


8 L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è
scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita
dell’Agnello immolato.

Tutti i kateikuntas adoreranno il falso Dio. A noi viene chiesto soltanto:

  1. iupomene (la perseveranza) 2. Pistis (la fede) 3. la sofia (la sapienza interiore)
  2. Ric:katemenos=Dio Padre


9 Chi ha orecchi, ascolti:

10 Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso.
In questo sta la costanza e la fede dei santi.

E’ il mondo antidivino: arriva l’anti Spirito Santo che ha lo scopo di convincere gli uomini (come al contrario lo Spirito Santo), sembrano agnelli (come i seguaci di Bergoglio).parole ripetute: terion=bestia, adorare=


11Vidi poi salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due
corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un
drago.

pantera=agguato; pantera nera= potere della notte; zampe d’orso=ferocia

12Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua
presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima
bestia, la cui ferita mortale era guarita.

13Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal
cielo sulla terra davanti agli uomini.

14Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di
compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra
dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita
dalla spada ma si era riavuta.

Idolatria: vitello d’oro

15Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella
statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro
che non adorassero la statua della bestia.

Ecatombe degli eletti

16Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e
schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte;

il marchio della bestia (o sulla mano destra o sulla fronte). Occorre la sofia per difendersi


17e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale
marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

18Qui sta la sapienza (σοφία). Chi ha intelligenza calcoli il numero
della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è
seicentosessantasei.

18 Ὧδε ἡ σοφία ἐστίν· ὁ ἔχων νοῦν ψηφισάτω τὸν ἀριθμὸν
τοῦ θηρίου, ἀριθμὸς γὰρ ἀνθρώπου ἐστίν· καὶ ὁ ἀριθμὸς αὐτοῦ ἑξακόσιοι ἑξήκοντα ἕξ.

888 pienezza di Cristo

666 pienezza di satana

enikesen oleon = ha vinto il Leone (il Signore)

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VANGELO DI OGGI 28 GENNAIO 2021

Luc 12:32-34
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Nolíte timére, pusíllus grex, quia complácuit Patri vestro dare vobis regnum. Véndite quæ possidétis, et date eleemósynam. Fácite vobis sácculos, qui non veteráscunt, thesáurum non deficiéntem in cœlis: quo fur non apprópiat, neque tínea corrúmpit. Ubi enim thesáurus vester est, ibi et cor vestrum erit.

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Curriculum vitae Prof. Massimo Tessarotto


Department of Mathematics and Geosciences, University of Trieste, Italy and Institute of Physics, Faculty of Philosophy and Science, Silesian University in Opava, Czech Republic

Massimo Tessarotto (born April 13, 1946) is an Italian mathematical physicist who has worked in Italy (Department of Mathematics and Geosciences, University of Trieste, Italy), United States (collaboration with Princeton Plasma Physics Laboratory, Princeton University, NJ, USA) and the Czech Republic (Institute of Physics, Faculty of Philosophy and Science, Silesian University in Opava, Opava, Czech Republic).


1 MAIN CONTRIBUTIONS
1 – Kinetic theory of collisional transport in axisymmetric laboratory plasmas
In 1982, 1987 and 1991 Massimo Tessarotto, Peter J. Catto, Ira B. Berstein and Rosce B. White introduced a perturbative-variational theory of collisional transport theory allowing for equilibrium toroidal differential rotation. As shown in 2012 by Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto the theory can be generalized to more general kinetic equilibria.
2 – Theory of kinetic stability of axisymmetric kinetic equilibria
In 1993-1997 Lin-Jin Zheng and Massimo Tessarotto investigated in a series of papers the kinetic stability of electrostatic and electromagnetic
perturbations in rotating toroidal magnetoplasmas. In 2012 Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto demonstrated that strongly magnatized collisionless kinetic equilibria can be absolutely stable with respect to axisymmetric
EM perturbations, including in particular the well-kwon MRI instability.
3 – Kinetic equilibria in axisymmetric accretion-disk plasmas.
In 2010-2013 Claudio Cremaschini, Massimo Tessarotto, together with John C.Muller and Zdenek Stuchlik investigated the conditions of existence of kinetic equilibria accretion-disk plasmas.
4 – Theory of the EM radiation -reaction. Main contribution is the discovery of an exact equation for the EM radiation-reaction problem In 2011 Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto pointed out the exact special-relativistic equation for a Lorentzian charged particle (point particle with Önite-size spherical-shell charge distribution) subject to the action of its EM self force. The equation overcomes the conceptual di¢ culties met by the so called LAD (Lorentz, Abraham, Dirac) equation as well as the so-called LL (Landau-Lifschit) approximation and a§ords the exact treatment of the specialrelativistic dynamics of a Lorentzian particle. In particular, unlike the LAD and LL equations the new equation admits an Hamiltonian formulation.

5 – Discovery of the Master kinetic equation for smooth hard spheres systems
Based on an axiomatic formulation of statistical mechanics for hard-sphere systems, in 2014 Massimo Tessarotto and Claudio Cremaschini pointed out an exact, i.e., non-asymptotic, kinetic statistical equation which holds for finite systems of finite-size hard-spheres subject to instantaneous binary or multiple elastic collisions. The new equation is today considered a candidate for a thekinetic description of granular áuids with applications to theoretical, ambient and industrial áuid dynamics.
6 – Formulation of the theory of covariant quantum gravity (CQG-theory)
In a series of papers (2015-2021) Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto have formulated a new manifestly-covariant theory of quantum gravity. CQGtheory has been shown to admit in vacuum a discrete spectrum of eigenvalues for the graviton mass. The theory is susceptible to wide range of possible applications in quantum gravity and cosmology.

2 RECENT SELECTED PUBLICATIONS

  1. M. Tessarotto and C. Cremaschini, Generalized Lagrangian Path Approach to Manifestly-Covariant Quantum Gravity Theory, Entropy 2018, 20(3), 205; doi:10.3390/e20030205.
  2. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Hamiltonian approach to GRó Part 1: Covariant theory of classical gravity. Eur. Phys. J. C 2017, 77, 329. 10.
  3. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Hamiltonian approach to GRó Part 2: Covariant theory of quantum gravity. Eur. Phys. J. C 2017, 77, 330. 11.
  4. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Quantum-Wave Equation and Heisenberg inequalities of covariant quantum gravity. Entropy 2017, 19, 339.
  5. M. Tessarotto and C. Cremaschini, Theory of Nonlocal Point Transformations in General Relativity. Adv. Math. Phys. 2016, 2016, 9619326.
  6. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Quantum theory of extended particle
    dynamics in the presence of EM radiation-reaction. Eur. Phys. J. Plus 2015,
    130, 166. 7.
  7. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Synchronous Lagrangian variational principles in general relativity. Eur. Phys. J. Plus 2015, 130, 123. 8.
  8. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Manifest covariant Hamiltonian theory of general relativity. Appl. Phys. Res. 2016, 8, 2.
  9. Tessarotto, M.; Cremaschini, C. Generalized Lagrangian-path representation of non-relativistic quantum mechanics. Found. Phys. 2016, 46, 1022.
  10. Tessarotto, M.; Mond, M.; Batic, D. Hamiltonian structure of the Schrodinger classical dynamical system. Found. Phys. 2016, 46, 1127.
  11. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Hamilton-Jacobi theory for the
    EM radiation-reaction problem, The European Physical Journal Plus 129, 247 (2014).
  12. M. Tessarotto and C. Cremaschini, ModiÖed BBGKY hierarchy for the hard-sphere system, The European Physical Journal Plus 129, 243 (2014).
  13. M. Tessarotto and C. Cremaschini, The Master kinetic equation for
  14. the statistical treatment of the Boltzmann-Sinai classical dynamical system, The European Physical Journal Plus 129, 243 (2014).
  15. C. Cremaschini, M. Tessarotto and Z. Stuchlik, Covariant formulation of spatially non-symmetric kinetic equilibria in magnetized astrophysical plasmas, Physics of Plasmas 21, 052901 (2014).
  16. M. Tessarotto and C. Cremaschini, First-principle proof of the modified collision boundary conditions for the hardsphere system, Physics Letters A 378, 1760 (2014).
  17. C. Cremaschini, M. Tessarotto and Z. Stuchlik, Kinetic equilibria ofrelativistic collisionless plasmas in the presence of nonstationary electromagnetic fields, Physics of Plasmas 21, 032902 (2014).
  18. C. Cremaschini, Z. Stuchlik and M. Tessarotto, Collisionless energyindependent kinetic equilibria in axisymmetric magnetized plasmas. Physical Review E 88, 033105 (2013).
  19. M. Tessarotto and C. Cremaschini ìAb initioîconstruction of the 2-point velocity-di§erence PDF for incompressible Navier-Stokes áuids, The European Physical Journal Plus 128, 84 (2013).
  20. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Symmetry properties of the exactEM radiation-reaction equation for classical extended particles and antiparticles, International Journal of Modern Physics A 28, 1350086 (2013).
  21. C. Cremaschini, Z. Stuchlik and M. Tessarotto, Kinetic theory of quasistationary collisionless axisymmetric plasmas in the presence of strong rotation phenomena, Physics of Plasmas 20, 052905 (2013).
  22. M. Tessarotto and C. Cremaschini, Mathematical properties of the NavierStokes dynamical system for incompressible Newtonian fluids, Physica A 392, 3962 (2013).
  23. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Statistical treatment of the electromagnetic radiation-reaction problem: Evaluation of the relativistic BoltzmannShannon entropy, Physical Review E 87, 032107 (2013).
  24. Massimo Tessarotto, Claudio Cremaschini and Marco Tessarotto, Onthe conditions of validity of the Boltzmann equation and Boltzmann H-theorem, The European Physical Journal Plus 128, 32 (2013).
  25. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Theory of spatially non-symmetric kinetic equilibria for collisionless plasmas, Physics of Plasmas 20, 012901 (2013).
  26. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Collisionless kinetic regimes forquasi-stationary axisymmetric accretion disc plasmas. Physics of Plasmas 19, 082905 (2012).
  27. C. Cremaschini and M. Tessarotto Addendum to: Hamiltonian structure of classical N-body systems of Önite-size particles subject to EM interactions, The European Physical Journal Plus 127, 103 (2012).
  28. Massimo Tessarotto, C. Asci, C. Cremaschini, A. Soranzo, Marco Tessarotto and G. Tironi, Lagrangian dynamics of thermal tracer particles in NavierStokes áuids, The European hysical Journal Plus 127, 36 (2012).
  29. C. Cremaschini, M. Tessarotto and J. C. Miller, Absolute stability of axisymmetric perturbations in strongly-magnetized collisionless axisymmetric accretion disk plasmas, Physical Review Letters 108, 101101 (2012).
  30. C. Cremaschini, M. Tessarotto and J. C. Miller, Diamagnetic drivenkinetic dynamos in collisionless astrophysical plasmas, Magnetohydrodynamics 48, N. 1, pp. 3-13 (2012).
  31. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Hamiltonian structure of classicalN-body systems of Önite-size particles subject to EM interactions,The European Physical Journal Plus 127, 4 (2012).
  32. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Kinetic description of rotating Tokamak plasmas with anisotropic temperatures in the collisionless regime, Physics of Plasmas 18, 112502 (2011).
  33. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Hamiltonian formulation for the classical EM radiation-reaction problem: Application to the kinetic theory for relativistic collisionless plasmas,The European Physical Journal Plus 126, 63 (2011).
  34. C. Cremaschini and M. Tessarotto Exact solution of the EM radiationreaction problem for classical Önite-size and Lorentzian charged particles, The European Physical Journal Plus 126, 42 (2011).
  35. C. Cremaschini, J. C. Miller and M. Tessarotto, Kinetic description of quasi-stationary axisymmetric collisionless accretion disk plasmas with arbitrary magnetic field configurations, Physics of Plasmas 18, 062901 (2011).
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SAN TOMMASO D’AQUINO SPIEGATO DA BENEDETTO XVI

PPBXVI Benedetto XVI, 28 GENNAIO 2021

Cari fratelli e sorelle,

dopo alcune catechesi sul sacerdozio e i miei ultimi viaggi, ritorniamo oggi al nostro tema principale, alla meditazione cioè di alcuni grandi pensatori del Medio Evo. Avevamo visto ultimamente la grande figura di san Bonaventura, francescano, e oggi vorrei parlare di colui che la Chiesa chiama il Doctor communis: cioè san Tommaso d’Aquino. Il mio venerato Predecessore, il Papa Giovanni Paolo II, nella sua Enciclica Fides et ratio ha ricordato che san Tommaso “è sempre stato proposto dalla Chiesa come maestro di pensiero e modello del retto modo di fare teologia” (n. 43). Non sorprende che, dopo sant’Agostino, tra gli scrittori ecclesiastici menzionati nel Catechismo della Chiesa Cattolica, san Tommaso venga citato più di ogni altro, per ben sessantuno volte! Egli è stato chiamato anche il Doctor Angelicus, forse per le sue virtù, in particolare la sublimità del pensiero e la purezza della vita.

Tommaso nacque tra il 1224 e il 1225 nel castello che la sua famiglia, nobile e facoltosa, possedeva a Roccasecca, nei pressi di Aquino, vicino alla celebre abbazia di Montecassino, dove fu inviato dai genitori per ricevere i primi elementi della sua istruzione. Qualche anno dopo si trasferì nella capitale del Regno di Sicilia, Napoli, dove Federico II aveva fondato una prestigiosa Università. In essa veniva insegnato, senza le limitazioni vigenti altrove, il pensiero del filosofo greco Aristotele, al quale il giovane Tommaso venne introdotto, e di cui intuì subito il grande valore. Ma soprattutto, in quegli anni trascorsi a Napoli, nacque la sua vocazione domenicana. Tommaso fu infatti attratto dall’ideale dell’Ordine fondato non molti anni prima da san Domenico. Tuttavia, quando rivestì l’abito domenicano, la sua famiglia si oppose a questa scelta, ed egli fu costretto a lasciare il convento e a trascorrere qualche tempo in famiglia.

Nel 1245, ormai maggiorenne, poté riprendere il suo cammino di risposta alla chiamata di Dio. Fu inviato a Parigi per studiare teologia sotto la guida di un altro santo, Alberto Magno, sul quale ho parlato recentemente. Alberto e Tommaso strinsero una vera e profonda amicizia e impararono a stimarsi e a volersi bene, al punto che Alberto volle che il suo discepolo lo seguisse anche a Colonia, dove egli era stato inviato dai Superiori dell’Ordine a fondare uno studio teologico. Tommaso prese allora contatto con tutte le opere di Aristotele e dei suoi commentatori arabi, che Alberto illustrava e spiegava.

In quel periodo, la cultura del mondo latino era stata profondamente stimolata dall’incontro con le opere di Aristotele, che erano rimaste ignote per molto tempo. Si trattava di scritti sulla natura della conoscenza, sulle scienze naturali, sulla metafisica, sull’anima e sull’etica, ricchi di informazioni e di intuizioni che apparivano valide e convincenti. Era tutta una visione completa del mondo sviluppata senza e prima di Cristo, con la pura ragione, e sembrava imporsi alla ragione come “la” visione stessa; era, quindi, un incredibile fascino per i giovani vedere e conoscere questa filosofia. Molti accolsero con entusiasmo, anzi con entusiasmo acritico, questo enorme bagaglio del sapere antico, che sembrava poter rinnovare vantaggiosamente la cultura, aprire totalmente nuovi orizzonti. Altri, però, temevano che il pensiero pagano di Aristotele fosse in opposizione alla fede cristiana, e si rifiutavano di studiarlo. Si incontrarono due culture: la cultura pre-cristiana di Aristotele, con la sua radicale razionalità, e la classica cultura cristiana. Certi ambienti erano condotti al rifiuto di Aristotele anche dalla presentazione che di tale filosofo era stata fatta dai commentatori arabi Avicenna e Averroè. Infatti, furono essi ad aver trasmesso al mondo latino la filosofia aristotelica. Per esempio, questi commentatori avevano insegnato che gli uomini non dispongono di un’intelligenza personale, ma che vi è un unico intelletto universale, una sostanza spirituale comune a tutti, che opera in tutti come “unica”: quindi una depersonalizzazione dell’uomo. Un altro punto discutibile veicolato dai commentatori arabi era quello secondo il quale il mondo è eterno come Dio. Si scatenarono comprensibilmente dispute a non finire nel mondo universitario e in quello ecclesiastico. La filosofia aristotelica si andava diffondendo addirittura tra la gente semplice.

Tommaso d’Aquino, alla scuola di Alberto Magno, svolse un’operazione di fondamentale importanza per la storia della filosofia e della teologia, direi per la storia della cultura: studiò a fondo Aristotele e i suoi interpreti, procurandosi nuove traduzioni latine dei testi originali in greco. Così non si appoggiava più solo ai commentatori arabi, ma poteva leggere personalmente i testi originali, e commentò gran parte delle opere aristoteliche, distinguendovi ciò che era valido da ciò che era dubbio o da rifiutare del tutto, mostrando la consonanza con i dati della Rivelazione cristiana e utilizzando largamente e acutamente il pensiero aristotelico nell’esposizione degli scritti teologici che compose. In definitiva, Tommaso d’Aquino mostrò che tra fede cristiana e ragione sussiste una naturale armonia. E questa è stata la grande opera di Tommaso, che in quel momento di scontro tra due culture – quel momento nel quale sembrava che la fede dovesse arrendersi davanti alla ragione – ha mostrato che esse vanno insieme, che quanto appariva ragione non compatibile con la fede non era ragione, e quanto appariva fede non era fede, in quanto opposta alla vera razionalità; così egli ha creato una nuova sintesi, che ha formato la cultura dei secoli seguenti.

Per le sue eccellenti doti intellettuali, Tommaso fu richiamato a Parigi come professore di teologia sulla cattedra domenicana. Qui iniziò anche la sua produzione letteraria, che proseguì fino alla morte, e che ha del prodigioso: commenti alla Sacra Scrittura, perché il professore di teologia era soprattutto interprete della Scrittura, commenti agli scritti di Aristotele, opere sistematiche poderose, tra cui eccelle la Summa Theologiae, trattati e discorsi su vari argomenti. Per la composizione dei suoi scritti, era coadiuvato da alcuni segretari, tra i quali il confratello Reginaldo di Piperno, che lo seguì fedelmente e al quale fu legato da fraterna e sincera amicizia, caratterizzata da una grande confidenza e fiducia. È questa una caratteristica dei santi: coltivano l’amicizia, perché essa è una delle manifestazioni più nobili del cuore umano e ha in sé qualche cosa di divino, come Tommaso stesso ha spiegato in alcune quaestiones della Summa Theologiae, in cui scrive: “La carità è l’amicizia dell’uomo con Dio principalmente, e con gli esseri che a Lui appartengono” (II, q. 23, a.1)

Non rimase a lungo e stabilmente a Parigi. Nel 1259 partecipò al Capitolo Generale dei Domenicani a Valenciennes dove fu membro di una commissione che stabilì il programma di studi nell’Ordine. Dal 1261 al 1265, poi, Tommaso era ad Orvieto. Il Pontefice Urbano IV, che nutriva per lui una grande stima, gli commissionò la composizione dei testi liturgici per la festa del Corpus Domini, che celebriamo domani, istituita in seguito al miracolo eucaristico di Bolsena. Tommaso ebbe un’anima squisitamente eucaristica. I bellissimi inni che la liturgia della Chiesa canta per celebrare il mistero della presenza reale del Corpo e del Sangue del Signore nell’Eucaristia sono attribuiti alla sua fede e alla sua sapienza teologica. Dal 1265 fino al 1268 Tommaso risiedette a Roma, dove, probabilmente, dirigeva uno Studium, cioè una Casa di studi dell’Ordine, e dove iniziò a scrivere la sua Summa Theologiae (cfr Jean-Pierre Torrell, Tommaso d’Aquino. L’uomo e il teologo, Casale Monf., 1994, pp. 118-184)

Nel 1269 fu richiamato a Parigi per un secondo ciclo di insegnamento. Gli studenti – si può capire – erano entusiasti delle sue lezioni. Un suo ex-allievo dichiarò che una grandissima moltitudine di studenti seguiva i corsi di Tommaso, tanto che le aule riuscivano a stento a contenerli e aggiungeva, con un’annotazione personale, che “ascoltarlo era per lui una felicità profonda”. L’interpretazione di Aristotele data da Tommaso non era accettata da tutti, ma persino i suoi avversari in campo accademico, come Goffredo di Fontaines, ad esempio, ammettevano che la dottrina di frate Tommaso era superiore ad altre per utilità e valore e serviva da correttivo a quelle di tutti gli altri dottori. Forse anche per sottrarlo alle vivaci discussioni in atto, i Superiori lo inviarono ancora una volta a Napoli, per essere a disposizione del re Carlo I, che intendeva riorganizzare gli studi universitari.

Oltre che allo studio e all’insegnamento, Tommaso si dedicò pure alla predicazione al popolo. E anche il popolo volentieri andava ad ascoltarlo. Direi che è veramente una grande grazia quando i teologi sanno parlare con semplicità e fervore ai fedeli. Il ministero della predicazione, d’altra parte, aiuta gli stessi studiosi di teologia a un sano realismo pastorale, e arricchisce di vivaci stimoli la loro ricerca.

Gli ultimi mesi della vita terrena di Tommaso restano circondati da un’atmosfera particolare, misteriosa direi. Nel dicembre del 1273 chiamò il suo amico e segretario Reginaldo per comunicargli la decisione di interrompere ogni lavoro, perché, durante la celebrazione della Messa, aveva compreso, in seguito a una rivelazione soprannaturale, che quanto aveva scritto fino ad allora era solo “un mucchio di paglia”. È un episodio misterioso, che ci aiuta a comprendere non solo l’umiltà personale di Tommaso, ma anche il fatto che tutto ciò che riusciamo a pensare e a dire sulla fede, per quanto elevato e puro, è infinitamente superato dalla grandezza e dalla bellezza di Dio, che ci sarà rivelata in pienezza nel Paradiso. Qualche mese dopo, sempre più assorto in una pensosa meditazione, Tommaso morì mentre era in viaggio verso Lione, dove si stava recando per prendere parte al Concilio Ecumenico indetto dal Papa Gregorio X. Si spense nell’Abbazia cistercense di Fossanova, dopo aver ricevuto il Viatico con sentimenti di grande pietà.

La vita e l’insegnamento di san Tommaso d’Aquino si potrebbero riassumere in un episodio tramandato dagli antichi biografi. Mentre il Santo, come suo solito, era in preghiera davanti al Crocifisso, al mattino presto nella Cappella di San Nicola, a Napoli, Domenico da Caserta, il sacrestano della chiesa, sentì svolgersi un dialogo. Tommaso chiedeva, preoccupato, se quanto aveva scritto sui misteri della fede cristiana era giusto. E il Crocifisso rispose: “Tu hai parlato bene di me, Tommaso. Quale sarà la tua ricompensa?”. E la risposta che Tommaso diede è quella che anche noi, amici e discepoli di Gesù, vorremmo sempre dirgli: “Nient’altro che Te, Signore!” (Ibid., p. 320)

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SEGNALAZIONE IMPORTANTISSIMA! ALTRO PASSO DELL’ANTICRISTO NEL SUO INUTILE (E DISPERATO) TENTATIVO DI CANCELLARE LA VERA FEDE!

Quasi “oscurata” la pagina in italiano del Catechismo sul sito vaticano. Perché?

Andrea Cionci, Quotidiano Libero, 27 gennaio 2021,

w.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26015766/vaticano-quasi-oscurata-pagina-in-italiano-catechismo.html?fbclid=IwAR1fcck9wZzg6X73A6-OAqwtW_UDugPxYUpV5vbxB4XAz_pJPnN9WbDggp8#.YBGCy1gFjEc.facebook

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ECCO I TEMPI SONO GIUNTI

2 Tim 4:1-8

Erit enim tempus, cum sanam doctrínam non sustinébunt, sed ad sua desidéria coacervábunt sibi magístros, pruriéntes áuribus, et a veritáte quidem audítuum avértent, ad tábulas autem converténtur. Tu vero vígila, in ómnibus labóra, opus fac Evangelístæ, ministérium tuum ímpie. Sóbrius esto. Ego enim iam delíbor, et tempus resolutiónis meæ instat. Bonum certámen certávi, cursum consummávi, fidem servávi. In réliquo repósita est mihi coróna iustítiæ, quam reddet mihi Dóminus in illa die, iustus iudex: non solum autem mihi, sed et iis, qui díligunt advéntum eius.

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GYMNASIUM BENEDETTO XVI.”MI TOCCA DIFENDERE GIOVANNI PAOLO II E BENEDETTO XVI… E IO LO FACCIO!”

CATECHESI DI DON MINUTELLA IN DIRETTA SUL CANALE YOUTUBE DI RADIO DOMINA NOSTRA OGGI 27 GENNAIO ORE 21:15 : https://m.youtube.com/channel/UCzu-HxEny_ACGiCMJJcVc1A#menu

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TERZA E ULTIMA PROFEZIA DELLA VERGINE DI FATIMA – ATTENZIONE: PRENDETE COSCIENZA!! (messaggio della Beata Lucia di Fatima)

′′ Quando il mondo chiederà inutilmente pace e sicurezza, rimpiangendo per tutto il male che ha fatto, l’improvvisa distruzione portata dalla nuova armagedon arrivera’ e i malvagi periranno!

Queste sono state le profezie della Vergine di Fatima quando sono comparsi tre bambini nel 1917 e ha detto che in queste date del 2005 sarebbe finita.

Lucia aveva solo 10 anni quando avvennero le apparizioni, iniziate il 13 maggio 1917. Lucia e i suoi due cugini videro la Vergine Maria su un albero per un periodo di sei mesi.

La religiosa carmelitana Lucia del Cuore Immacolato, ultima sopravvissuta dei tre bambini che hanno garantito di vedere la Vergine Maria nella località portoghese di Fatima, deceduta all’età di 97 anni febbraio 14, 2005. Morì nel convento di Coimbra dove viveva dal 1948.

Questo messaggio è stato letto da Papa Giovanni Paolo II che ha deciso di non rivelare questo segreto perché ha considerato che facendolo avrebbe portato al mondo panico e disperazione.Ora viene rivelato un’altra parte di questo messaggio.

NON PER CAUSARE IL PANICO, MA PERCHÉ SI CONSIDERA CHE LE PERSONE SONO GIÀ PREPARATE A CONOSCERLO E POSSONO PRENDERE COSCIENZA DI QUELLO CHE SI AVVICINA NELLE PROSSIME DATE.

La sorella Lucia (nel seguito Suor Lucia) ha diffuso il messaggio prima di tutto a Papa Giovanni Paolo II, che al termine di leggerlo stava tremando e ha deciso di non renderlo pubblico per paura della reazione.

La Vergine ha detto testualmente a Lucia:

′′ Non aver paura, piccola mia. Sono la Madre del Cielo, che ti parla e ti chiede di rendere pubblico questo messaggio al mondo intero. Facendo questo troverai forti resistenze. Ascoltate bene e fate attenzione a quello che dico: gli uomini devono essere corretti. Con umili suppliche, dovete chiedere perdono per i peccati commessi e che potete commettere. Vuoi che ti dia un segnale affinché ognuno accetti le mie parole che, dal tuo intermediario, dico al genere umano. Hai visto il prodigio del sole e tutti, credenti, miscredenti, contadini, cittadini, saggi, giornalisti, laici, preti, lo hanno visto tutti.Una grande punizione cadrà sul genere umano intero, non oggi né domani, ma nella seconda metà del XX secolo. L ‘ avevo già rivelato ai bambini Melania e Maximino, in ′′ la Salette “, e oggi lo ripeto a te perché il genere umano ha peccato e ha calpestato il dono che gli concede. Da nessuna parte del mondo esiste l’ordine e Satana regna sulle più alte postazioni determinando il piano delle cose.′′ poiché gli uomini sono guidati dal demonio, seminando odio e vendetta ovunque. Gli uomini fabbricano armi mortali che possono distruggere il mondo in pochi minuti. Metà dell’umanità può essere spaventosamente distrutta. Ci saranno conflitti tra ordini religiosi.

Dio consentirà a tutti i fenomeni naturali come fumo, grandine, freddo, acqua, fuoco, riempimenti, terremoti, tempo inclemente, disastri terribili e inverni estremamente freddi come quelli di questi tempi di finire con la terra poco a poco.

Ci saranno malattie senza cura, la gente prende in giro i santi e la chiesa. Ci saranno omicidi fuori controllo, la gente si ucciderà a vicenda, molte persone soffriranno.

Alcuni fenomeni naturali avverranno prima del 2005 e continueranno da lì in poi con maggiore intensità e distruzione, il clima cambierà improvvisamente, clima estremo.

Non sopravviveranno, per mancanza di carità verso il prossimo e amore verso il prossimo, con lo stesso amore con cui mio figlio li ha amati. Molti vorranno essere tra i morti, poiché milioni di persone perderanno la vita in pochi secondi e soffriranno troppo,

arriveranno nuove forme di vita e contribuiranno alla distruzione per ottenere più potere per loro e procreare la loro nuova razza.

Le punizioni davanti a noi sulla Terra sono inimmaginabili, ma arriveranno senza dubbio. Dio aiuta il mondo, ma chi non di testimonianza di fedeltà e fedeltà verso di Lui sarà distrutto in modo irrimediabile, poiché molti gli hanno già voltato le spalle e lui non può fare nulla di fronte a questo .

Padre Agostino, che risiede a Fatima, ha ricevuto il permesso da Papa Paolo VI, di visitare Suor Lucia. Il padre Agostino esprime che lei lo ha ricevuto molto congoiato, con le lacrime agli occhi gli ha detto:

Padre, la Madonna è molto triste perché nessuno si è interessato alla sua profezia del 1917, alla gente non interessa questa profezia.Così, mentre i buoni devono percorrere una strada stretta; i cattivi stanno percorrendo un sentiero ampio che li porta direttamente alla distruzione e credi, padre, che la punizione arriverà molto presto a partire dal 2006 e arriverà senza potersi fermare. Molte anime possono perdersi e molte nazioni e stati scompariranno dalla Terra; il mondo può essere perso per sempre.

È giunto il momento per tutti di trasmettere il messaggio di Nostra Signora ai suoi familiari, ai suoi amici e al mondo intero.Siamo vicini all’ultimo minuto, all’ultimo giorno e la catastrofe sta arrivando.”

(ATTENZIONE!) CHE CI DOBBIAMO ASPETTARE DUNQUE?

Ovunque si parla di pace e sicurezza, ma la punizione arriverà senza nulla che possa fermarlo.

UNA GUERRA IMPROVVISA E SENZA PREAVVISO PROVOCERÀ UNA CATASTROFE NUCLEARE.

Questa guerra può distruggere tutto, sarà un disastro. L ‘ oscurità cadrà poi su di noi per 72 ore (3 giorni) e la terza parte che sopravviverà a queste 72 ore di buio e sacrificio; inizierà a vivere in una nuova era.

In una notte molto fredda, 10 minuti prima di mezzanotte UN GRANDE TERREMOTO stravolgerà la terra per 8 ore.

I buoni, quelli che diffondono la profezia della Vergine di Fatima, NON DEVONO TEMERE, ma gli altri subiranno le conseguenze di ignorare questo avviso, il terremoto causerà la distruzione di gran parte della terra, alcune parti si separeranno e causerà grande disastro!..

COSA FARE?

Suor Lucia dice che la Vergine chiede:.

′′ Non uscite di casa e non fate entrare nessuno estraneo, arriveranno persone nuove e sconosciute che sembrano buone e diranno di unirsi a loro, alla loro nuova razza e forma di vita, non fate caso!..Queste nuove ‘ ‘ persone ‘ ‘ approfitteranno della catastrofe che avverrà nel mondo (terra).….

Suor Lucia procede secondo quanto le è stato rivelato:

ATTENZIONE! ECCO LE ISTRUZIONI DETTAGLIATE DELLA MADONNA PER NOI!

Affinché voi vi prepariate e possiate rimanere vivi, come i miei figli che lo siete; vi darò i seguenti segnali :

  1. La notte sarà molto fredda

2. Soffiaranno venti forti .

3. Ci sarà angoscia e presto inizierà un terremoto che farà tremare fortemente la Terra.

4. A casa chiudi porte e finestre e non parlare con nessuno che non sia dentro di lei..

5. Non guardare fuori, non essere curioso, perché questa sarà l’ira del Signore.

6. Accendete candele benedette, perché per tre giorni nessun’altra luce potrà illuminare. .

7. Il movimento sarà così violento che sposterà la terra di 23 gradi e poi ritornerà alla sua posizione normale.

8. Poi arriverà una totale e totale oscurità che coprirà tutta la Terra.

9. Ogni spirito maligno sarà sciolto facendo molto male alle anime che non hanno voluto ascoltare questo messaggio e a coloro che non vogliono pentirsi.

10. Tutto sarà buio e apparirà in cielo una grande croce mistica, per ricordarci il prezzo che tuo Figlio ha pagato per la nostra redenzione.

Mamma Lucia continua a riferire quello che la Vergine le ha affidato:

Implorate il prossimo :.′′ O Dio perdona i nostri peccati, salvaci dal fuoco dell’inferno e porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia “.

Coloro che credono nel messaggio che Dio invia e portano il messaggio agli altri, non devono temere nulla nel Grande Giorno del Signore.

Coloro che tacciono ora saranno responsabili di questo gran numero di anime perse per ignoranza. .

Quando la Terra non trema più, coloro che ancora non credono nel nostro Signore moriranno terribilmente.

.Il vento porterà gas e innaffiarà ovunque.

Così sorgerà il sole.

Molti possono vivere dopo questa catastrofe .

Una volta iniziato, non devono guardare fuori per nessun motivo, perché Dio non vuole che nessuno dei suoi figli veda quando punire questi peccatori, non vuole che vedano come soffrono e non vuole che vedano il dolore che provoca loro queste persone cattive.

..Si deve capire che Dio permette a tutto questo di passare e si deve capire che Dio punirà tutte le persone che non l’hanno ascoltato, questo dice questo testo ed è per questo che è stato causato tanto panico, poiché Dio scatenerà la sua rabbia incontrollabile incontra di tutti coloro che stanno facendo del male al mondo. …Ricordatevi che la parola di Dio non è una minaccia, ma una buona notizia..speciale ;.Forse Dio lo permette, perché lui vuole salvarli per Lui.Se hai letto, dai un Amen. Dicono che ogni battito del tuo cuore è Dio che dice di amarti. Ti sei mai fermato a pensare quante volte te l’ha detto oggi? Se ami Dio, lascialo fare Un Amen è condividi in 4 gruppi su Facebook e se ti vergogni di Dio guarda… Ricorda: Dio ha detto: se mi neghi tra gli uomini, ti negherò davanti al padre…

Amen. Amen.

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SAN POLICARPO VESCOVO DI SMIRNE “protomartello degli eretici”

San Policarpo, vescovo di Smirne e discepolo di Giovanni evangelista, nel 154 va a Roma per discutere la data della Pasqua. Da subito il primato di Roma si impone.

Ma a Roma opera Marcione un noto eretico (afferma che il Dio del vecchio testamento sarebbe diverso da quello del nuovo testamento).

Policarpo arriva a Roma dove domina il marcionismo. Che fa Policarpo? Si fa notare da Marcione che gli chiede un confronto.

Ma si puo’ mai dialogare con gli eretici?

Marcione si arrabbia perche’ Policarpo si intrattiene a Roma e ai Fori Romani comincia mettere in guardia i Romani e li esorta a non frequentare i riti di Marcione e ad allontanarsi da lui.

San Girolamo nel Cap. 17 di “De viris illustribus” riporta che Marcione infuriatosi affronta Policarpo ai Fori Romani. “Ehi tu Policarpo, vescovo di Smirne, voglio confrontarmi con te!.

Policarpio risponde senza guardarlo: “Non posso confrontarmi con te, non ho nulla da parlare con il primogenito di satana!“.

Policarpo resta a Roma per due mesi e distrugge Marcione!

Rientrato a Smirne, sotto il regno di Antonino Pio, viene arrestato! San Policarpo (ha 86 anni) rifiuta di abiurare a Cristo e viene condannato a morte da parte del Procuratore Quadrato! Policarpo rifiutando ogni compromesso sale sul rogo da solo! Il suo corpo bruciato profumera’ di incenso! Una grande martire!

State saldi come incudine sotto il martello!

Questa l’esortazione a Policarpo da parte di sant’Ignazio di Antiochia, detto L’Illuminatore (35 circa – Roma, 107 circa), vescovo e teologo siro.