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RAZIONALISMO E ISLAM

Questo e’ il motivo per cui l’Islam va affrontato e combattuto: la via della ragione e della scienza, ovvero la critica razionale basata sul ragionamento logico-matematico. Sia chiaro non occorre invocare i dogmi del cristianesimo. Ne si tratta di un problema legato all’estremismo islamico. Infatti il problema e’ proprio il Corano stesso. Bastano infatti i principi della logica per dimostrarne le contraddizioni logiche cruciali.

Ved Post

REFUTAZIONE DELL’ISLAM

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CONTRADDIZIONE DELL’ISLAM: LE PENE PREVISTE CONTRO I DIMOSTRANTI DEL REGIME IRANIANO

QUEST’OCCASIONE.

E’ IMPERDIBILE! (E’DIFFICILE FAR AMMETTERE AI MUSULMANI CHE IL CORANO E’ INUMANO, SENZA MISERICORDIA E IN CONTRADDIZIONE INTERNA!)

Ecco infatti le pene previste dal Corano!Il vero Dio non puo’ dare prescrizioni in conflitto con il Decalogo dei Comandamenti!

E’ DI UNA CHIAREZZA LAMPANTE!

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LA DISCRIMINAZIONE DELLA DONNA MUSULMANA SECONDO I PRECETTI DEL CORANO

(Max Tex, 11 maggio 2020)

Quali le differenze tra uomini e donne musulmani secondo il Corano?Dal punto di vista sociale il Corano e’ fortemente discriminatorio per la donna musulmana.Esaminiamo dunque le principali (ma non le sole) norme discriminatorie.

Norma #1: velo e segregazione. Il Corano prescrive alle donne adulte di non mostrare il proprio corpo, nemmeno il volto, se non ai mariti e, in generale, ai componenti maschi della famiglia. Allo stesso tempo, raccomanda alle donne di non uscire dai luoghi a loro destinati (segregazione).

Norma #2: il matrimonio e divorzio. Il matrimonio e’ come un contratto giuridico tra lo sposo e il rappresentante legale della sposa. Il divorzio peraltro e’ fortemente discriminatorio a danno della donna. Mentre per il matrimonio la donna deve essere consenziente, per il divorzio basta il ripudio della moglie da parte del marito, che non è tenuto a fornire alcuna giustificazione. Inoltre la moglie ripudiata non ha diritto ad alcun supporto economico dall’ex marito e quindi non le resta che vivere a carico della propria famiglia di origine.

Norma #3: la poligamia, ovvero la possibilità concessa solo agli uomini di sposare fino a quattro mogli. Questo uso è riconosciuto come lecito nel Corano.

Norma #4: la posizione della donna in famiglia. Finché rimane in famiglia paterna, è sottoposta all’autorità del padre e dopo, quando si sposa, passa sotto l’autorità del marito. Paradossalmente esclusa da questa tutela (wilāya) è la nubile non più giovane (anīs), che può in tutto e per tutto gestirsi senza dipendere dall’altrui beneplacito. Norma #5: diritto ereditario. Il Corano stabilisce una situazione di disparità. Nella medesima sura “delle donne”, è infatti detto in merito all’eredità ai figli “Iddio vi raccomanda di lasciare al maschio la parte di due femmine”. Secondo alcuni, ciò va ancora messo in relazione con quanto riportato dalla sura IV, v. 19: gli uomini avrebbero diritto a una maggiore parte di eredità, in quanto tali soldi dovranno essere spesi per il sostentamento della famiglia.

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RAPIMENTI DI CRISTIANI: LIBERAZIONE DI SILVIA ROMANO

(Max Tex, 11-12 maggio 2020)

Mettiamo le cose in chiaro. Siamo felici per lei e la sua famiglia del suo ritorno in Italia. Ma lei ovviamente non e’ piu’ la stessa persona (come si vede sotto). Infatti Silvia Romano dichiara:1) dichiara di essersi liberamente convertita all’Islam (si sa che le conversioni all’Islam, anche forzate, per gli islamici sono comunque efficaci. L’Islam e’ una regione di pace! (1) Chi abiura e’ automaticamente condannato a morte! Per il cristianesimo e’ chiaro peraltro che la sua abiura in cattivita’ non ha alcun valore. Hanno fato quindi bene i vescovi ad accoglierla come “figlia”.)2) ha cambiato nome (obbligatorio per i convertiti, meglio con un nome di qualche partente prossimo di Maometto)3) porta il velo in pubblico (anche stando alla finestra di casa sua, cosa superflua. La sua preoccupazione di portarlo sempre nasconde forse il timore di venire uccisa da una fatwa?)4) in realtà indossa il costume femminile tipico dei terroristi islamici di Al Shaabab. Quindi si considera evidentemente come una associata appartenente alla stessa banda! 5) dichiara di essere stata trattata bene, ma che all’inizio piangeva sempre. Dopo la conversione “spontanea” presumibilmente le cose sono migliorate. Quindi tutto “rose e fiori” come si dice? Ma si rende conto che l’Italia ha pagato una somma gigantesca per la sua liberazione quando non ci sono nemmeno i soldi per i milioni di cassintegrati?6) al momento della sua liberazione pare si sia rifiutata di fornire alla polizia somala informazioni di qualunque genere sui rapitori di Al Shaabab. Alle autorita’ italiane ha dichiarato peraltro di non averli mai visti in faccia.7) e’ sicuramente consapevole del pagamento del riscatto. Senza il quale sarebbe stata sicuramente uccisa.Si tratta di capire pero’ cos’altro ci sia sotto, ovvero se in particolare abbia anche sposato uno dei carcerieri. Come del resto i servizi segreti avevano anticipato. Se si e’ stata presumibilmente ripudiata. Cio’ in quanto in base al Corano (2) il marito ha diritto a ripudiarla senza essere tenuto a fornire alcuna giustificazione. Inoltre la moglie ripudiata non ha diritto ad alcun supporto economico dall’ex marito e quindi non le resta che vivere a carico della propria famiglia di origine. ________________________________________

(1) Discorso di Regensburg, Papa Benedetto XVI. La lectio magistralis “Fede, ragione e università – Ricordi e riflessioni“, tenuta il 12 settembre 2006 dal papa Benedetto XVI presso l’università di Ratisbona durante il suo viaggio in Baviera, rappresentò un intervento sul tema dei rapporti tra fede e ragione, di importante rilievo sul piano culturale e teologico cattolico.

(2) LA DISCRIMINAZIONE DELLA DONNA MUSULMANA SECONDO I PRECETTI DEL CORANO

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8 – CRISTIANESIMO E ISLAM

RAPIMENTI DI CRISTIANI: LIBERAZIONE DI SILVIA ROMANO https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3387508781261392&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=30vpE7JbAA2FM327

LA DISCRIMINAZIONE DELLA DONNA MUSULMANA SECONDO I PRECETTI DEL CORANO https://www.facebook.com/100000069109306/posts/3384250431587227/?sfnsn=scwspmo&extid=Cq48HbNgyNwtIooa

ATTACCHI ISLAMICI AL PRESEPE

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ISLAM E IL RISPETTO DELLE DONNEhttps://www.facebook.com/252306033154/posts/10157255255558155/?sfnsn=scwspmo&extid=m1FneZUMt1D3benC

PAPA WOJTILA: L’ISLAMISMO E’ UNA PIAGA MORTALE

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CONTRADDIZIONE DELL’ISLAM: LE PENE PREVISTE CONTRO I DIMOSTRANTI DEL REGIME IRANIANO

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IL DIO CRISTIANO E L’ISLAM

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RAZIONALISMO E ISLAM

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NECESSITA’ DELLA REFUTAZIONE LOGICA DELL’ISLAM

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REFUTAZIONE RAZIONALE DELL’ISLAM

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SHARIA

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ISLAM RELIGIONE DI PACE?PragerU – Why Islam is not a religion of peace | Facebook https://www.facebook.com/prageru/videos/421151052169457/

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EBREI E CRISTIANI: NAZIONALISMO, SOVRANISMO E RAZZISMO

(aggiornamento 3/12/2019, Max Tex)

Qual’e’ il punto di vista degli ebrei di Israele su:- razzismo, – nazionalismo (1), – sovranismo (2). Gli ultimi due in particolare nella propaganda politica di sinistra, italiana in particolare, vengono spesso associati (in senso dispregiativo ben diverso dal loro significato proprio) ai partiti del centro-destra italiani.

1 – Ateismo

Tanto per cominciare la maggior parte degli ebrei israeliani sono atei. E ci tengono a dichiararsi tali. Cio’ nonostante, paradossalmente, si professano ebrei (=hebrew) (o giudei=jew o jewish) lo stesso. Incidentalmente una simile auto-definizione e’ da qualche tempo invalsa anche tra gli atei-cristiani (I quali si dicono cristiani pur essendo atei). Mentre per i principi morali gli ebrei atei israeliani hanno evidentemente quelli dettati dal fatto di essere cittadini israeliani, resta da chiarire la nozione di “razza ebraica” cui fanno riferimento gli stessi ebrei atei di Israele.

2 – La nozione di razza

Per gli ebrei atei la nozione di razza e’ peculiare. Anzi ve ne sono due distinte. La prima è quella di razza ebraica. Infatti secondo loro la nozione di razza ebraica e’ legata ad un criterio puramente biologico (6), ovvero:- la discendenza da un genitore (madre di razza ebraica)

Nel caso di padre ebrei e madre non ebrea invece l’appartenenza alla razza ebraica sarebbe facoltativa, ovvero su base volontaria ma anche soggetta all’approvazione da parte di una qualche comunità ebraica. Mentre invece per tutti gli altri uomini che non appartengono alla razza ebraica la nozione di razza sarebbe determinata soltanto da fattori linguistici ed etnici come lingua, cultura, religione, tradizioni artistiche, culinarie, musicali, del vestire e folkloristiche.Resterebbero esclusi invece da tale definizione possibili caratteri biologici distintivi. Quali quelli basati su DNA, colore della pelle, colore o colori dei capelli, conformazione del fisico e del volto, degli occhi, del naso, ecc.-Resta inteso quind che la nozione di razza che emerge in tal modo coincide sostanzialmente con quella di gruppo etnico.

3 – La questione della cittadinanza

Israele secondo la costituzione dello stato recentemente approvata e’ uno stato ebraico. Possono chiedere ed ottenere la cittadinanza israeliana tutti gli individui che siano figli di madre ebraica (base biologica) oppure che si siano convertiti all’ebraismo (base religiosa).Peraltro, sebbene il programma di conversione all’ebraismo sia effettivamente attuabile (ved. p,esempio https://darshanyeshiva.org/italiano/ ), le regole in Israele per ottenere la cittadinanza su tale base non sono molto chiare e comunque sono cosi complicate da scoraggiare in pratica la loro effettiva attuazione..

4 – Nazionalismo e sovranismo in IsraeleDetto questo sono (giustamente) orgogliosi di essere israeliani e quindi sono (ancora giustamente) nazionalisti e sovranisti (2). Si oppongono percio’ all’immigrazione in Israele di qualunque etnia a meno che non siano classificati/equiparati ad ebrei (immigrazione dall’ex URSS. dall’Etiopia, Argentina, ecc.). Incoraggiano anche gli ebrei della diaspora al trasferimento anche part time in Israele.Per quanto riguarda i territori occupati (Cisgiordania) e gli insediamenti (o colonie) israeliani realizzati dopo la guerra del 1967 le opinioni politiche sono differenti tra destra (Netanyahu) e sinistra (Ganz). I primi vorrebbero annettersi almeno le colonie, mentre i secondi restituire tutto ai futuro stato palestinese. Entrambe le prospettive sono pero’ altamente aleatorie (salvo un nuovo conflitto ovviamente).

5 – Razzismo e antisemitismo

Cominciamo con la definizione della nozione di razzismo utilizzata anche in Israele.

Definizione di razzismo

Azione, esercitata nei confronti di individui, gruppi di individui o collettivita’, su base razziale (ovvero linguistica, religiosa anche nel caso di atei e etnica) che si realizzi mediante:a) sistematica violazione dei diritti umani;b) sistematica manifestazione di disprezzo, esercitata in pubblico tramite insulti o espressioni calunniose espresse in forma orale o scritta.Una forma particolare di razzismo e’ il cosiddetto “antisemitismo” che si realizza nei confronti degli appartenenti alla religione o alla razza ebraica.

6 – L’appellativo “sionista” non e’ un insulto

Notiamo (in riferimento a b)) che manifestamente non e’ un insulto chiamare un ebreo “giudeo” (che significa appartenente alla Giudea, ovvero una parte dello stato di Israele) o “sionista ” (7) (che significa sostenitore di Sion, ovvero di nuovo lo Stato di Israele).

7 – Razzismo in Israele

La questione del razzismo in Israele (ovvero se c’e’ o meno) resta invece ambigua. Infatti il criterio del diritto alla cittadinanza sulla base della linea materna e’ indubbio razzismo. Tuttavia gli israeliani negano che vi sia qualche forma di aparteid nei confronti degli arabi e palestinesi musulmani. Peraltro, i rapporti con gli arabo-israeliani restano difficili sin dalla fondazione dello stato di Israele (1948). Ma ci sono eccezioni (quali i Tuareg che sono ben integrati anche nella IDF).Veniamo al punto. Anche se formalmente per gli ebrei di Israele la questione del razzismo (nei confronti di palestinesi e arabi) a loro dire non esisterebbe, di fatto sembra manifestarsi nelle discriminazioni attuate dalle leggi e dalla costituzione stessa di Israele. Da sempre i matrimoni misti sono osteggiati, ma ora in Israele sono addirittura proibiti anche dalla nuova costituzione.Detto questo vediamo pero’ come gli ebrei Israeliani si rapportano con 1) musulmani, cristiani, ecc 2) con l’Italia in particolare. Nel primo caso manifestano rispetto sia per le altre religioni (con le dovute eccezioni pur essendo atei) che per le persone indipendentemente dalla loro fede (questo e’ ovviamente ok e in linea con il cristianesimo visto che abbiamo le stesse radici culturali). Per quanto riguarda l’Italia e gli italiani hanno simpatia.

8 – La cultura

Si tratta ovviamente di una semplificazione. Tuttavia il livello culturale medio e’ molto elevato (e questo spinge come in Europa all’ateismo). Quelli che la pensano così votano prevalentemente per la sinistra (e vedono come il fumo negli occhi Netanyahu). Per esempio, conoscono abbastanza bene la filosofia di Kant (Illuminismo) e benissimo la Bibbia.

9 – Questione migratoria in Europa

Ciononostante, per quanto riguarda la questione migratoria in Italia ed Europa ritengono che i migranti anche economici dovrebbero poter essere accolti da noi! (da Israele pero’ no!). Come giustificano il diverso metro di giudizio? Semplicemente non lo fanno, Usano il ragionamento debole come con la questione dell’ateismo che in realta non motivano razionalmente.

10 – Giudizio schizofrenicoSi tratta dunque di un giudizio sostanzialmente schizofrenico. Per Israele sono sovranisti (non vogliono migranti, in particolare respingono i musulmani che da Gaza periodicamente tentano di entrare in Israele). Ma per l’Italia gli stessi ebrei fanno la parte dei buonisti. Sono quindi pronti a dichiarare razzisti gli italiani che si oppongono all’invasione islamica?

11 – La croce sugli italiani? Nel caso suindicato come la mettiamo? Possiamo sperare che giudichino in modo diverso? Sembra improbabile visto lo slogan di Ganz in Israele “contro l’odio”. Quindi l’adesione della Segre alla commissione senatoriale potrebbe non essere casuale. Significa forse buttare la croce sugli italiani?. Sarebbe una bella ipocrisia! Va tenuto conto inoltre che in Italia la grandissima maggioranza (probabilmente 90%) e’ contro l’invasione e almeno il 60% (tutto il centrodestra) e’ chiaramente filo-israeliano. Chi in Italia è dunque favorevole all’invasione? I sinistri radical-chic che vivono nei loft a New York o nelle tenute del Chianti, i sopravvissuti del PCI ora arroccati sulle posizioni del Segretario Nicola Zingaretti (Renzi se ne e’ andato con tutti i suoi schifato dalla politica neo-comunista del nuovo PD), gli arrampicatori della politica e finti progressisti, e dulcis in fondo i terzomondisti perònisti in salsa Argentina!

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(1) ved. Yoram Hazony “The virtue of nationalism” (Basic book, New York, 2018)

(2) Il sovranismo in senso proprio descrive l’esercizio della sovranità legata al popolo e all’ethos.

(3) Post di Salvini

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(4) Post di Sgarbi

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(5) Post di Alessandro Meluzzi

https://www.facebook.com/162474464177133/posts/750873812003859/?sfnsn=mo

(6) La nozione di razza ebraica sulla base della ascendenza materna coincide di fatto con la linea biologica del DNA mitocondriale (che e’ trasmessa per via materna). Quindi paradossalmente tale nozione viene ad assumere nuovamente (dopo il nazismo che l’aveva introdotta per prima) un carattere biologico!

(7) Notiamo che il caso della comunita’ degli ebrei antisionisti denominata Neturei Karta (Aramaico per “Guardiani delle Porte”) non fa testo. Infatti i suoi membri hanno un’agenda estremista tale da giustificare addirittura la violenza contro lo stato di Israele, essendo allineati con gli anti-semiti ed estremisti islamici.

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CRISTIANI ED EBREI: MUTUE ASPETTATIVE E CRITICHE

(aggiornamento 5 novembre 2019, Max Tex)

E’ un fatto che sia noi cristiani che gli ebrei (sia di Israele che della diaspora, ovvero fuori Israele) abbiamo mutue aspettative e critiche da farci.Cominciamo dal punto di vista degli ebrei.

EBREI Vs. CRISTIANI

Paradossalmente sembrerebbe che gli ebrei, in particolare di Israele, si aspettino qualcosa di piu’ e di meglio da noi cristiani. Il motivo potrebbe essere legato al fatto che i cristiani in base al Vangelo (la Nuova Alleanza che Gesu’ Cristo stesso ha definito “Eterna”) sono figli di Dio in quanto credenti in Gesù Cristo (titolo’ peraltro analogo per gli ebrei a quello della loro appartenenza al popolo di Dio, ovvero il popolo di Israele, tramite l’alleanza stabilita con Mose’).Quindi alcuni di loro (ebrei) si aspettano quasi che noi siamo migliori (di loro?) e ci rimproverano di non essere abbastanza misericordiosi (p.esempio nel soccorso ai bisognosi o persone in pericolo come i migranti naufraghi o meno) o indifferenti alla morte (c’e’ stato un caso qualche tempo fa citato dalla stampa di un morto annegato abbandonato sulla spiaggia di una localita’ turistica in Italia dove i bagnanti hanno continuato con indifferenza il bagno in mare).Come rispondiamo noi?Priima di tutto affermiamo che il nostro dovere morale come cristiani e’ di curare la salute dello spirito diffondendo il Vangelo di Gesù Cristo, non quello di accogliere indiscriminatamente qualunque migrante (non esiste il “diritto morale alla migrazione” nel Vangelo ne’ nell’Antico Testamento).Peraltro noi cristiani pur essendo figli di Dio siamo soggetti come tutti gli uomini al peccato e quindi spesso sbagliamo. Ma c’e’ Gesu’ che viene in nostro soccorso e ci salva! (*)Questa (nostra) risposta ovviamente gli ebrei la conoscono bene dopo duemila anni di cristianesimo!Tuttavia c’e’ un aspetto curioso (ed anche commovente). Il mio amico ebreo J. un giorno ha affermato che il Dio dei cristiani e’ piu’ generoso del Dio degli ebrei! Bello pensarlo (forse perché Gesù ci salva?). Ma non e’ così perche’ il Dio di Israele e’ anche il nostro!

CRISTIANI Vs. EBREI

Anche noi cristiani abbiamo simili aspettative. Vorremmo che i nostri “fratelli maggiori” siano bravi ebrei e uomini migliori di noi. Così da esserci d’esempio come gli Apostoli per dirittura morale, misericordia e rispetto verso tutti gli uomini e lo stesso Creato. E quindi vorremmo che possano un giorno aderire anche loro alla stessa fede in Cristo e si salvino assieme a noi!Intanto pero’ lì critichiamo e vorremmo che fossero:1) piu’ solidali con noi cristiani2) piu” generosi verso tutti i Gentili3) capaci di raggiungere la pace (un miracolo!) con i vicini arabi sia musulmani che cristiani.Come ci rispondono gli ebrei? Noi cristiani se volessimo veramente aiutarli dovremmo essere a nostra volta piu’ solidali con loro. In modo da garantire in particolare la mutua pacifica convivenza tra cristiani ed ebrei. In Italia questo e’ vero, addirittura piu’ e meglio che in Israele. Ma non e’ la stessa cosa in molti altri paesi al mondo in cui l’antisemitismo o l’anti- cristianesimo sono presenti (ma non si sa chi stia peggio tra ebrei e cristiani!).

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(*) Gesu’ ci dice che le colpe dei genitori non ricadono sui figli. Ma ogni cristiano si sente responsabile della storia della Chiesa fatta dagli uomini. Anche degli errori, colpe nei confronti degli ebrei. Ma ce ne sono, spero, di più’ di atti di amicizia, collaborazione e aiuto. Me ne viene in mente uno. Nel Medioevo una comunità di Ebrei chiese e ottenne dal vescovo di Trento di essere aiutata. Il vescovo li accolse e li mando in Val di Non (ancora oggi il nome di alcuni villaggi sembra ricordare l’evento: Rabbi, Bagni di Rabbi). Penso che sia un bell’esempio. Da quella zona viene un ramo dei miei antenati.

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“SIONISTA” E’ UN INSULTO?

Il Problema e’ che “sionista” non e’ un insulto! Per un ebreo e’ una lode! (significa infatti sostenitore dello stato di Israele). Sarebbe come dire a un cristiano “tu sei di Cristo!”. Si lo sono e con questo!

Vedasi Post

EBREI E CRISTIANI: NAZIONALISMO, SOVRANISMO E RAZZISMO

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SHALOM!

COSA SIGNIFICA IL VECCHIO TESTAMENTO PER EBREI E CRISTIANI?LO SCOPO DEL VECCHIO TESTAMENTO E’ L’ANNUNCIO DEL MESSIA-FIGLIO DI DIO CHE E’ GESU CRISTO!LE SCRITTURE PROFETIZZANO IL SUO ARRIVO, LA SUA MISSIONE DI SALVEZZA (L’AVVENTO DEL REGNO DI DIO), LA SUA MORTE IN CROCE E RESURREZIONE, LA SUA SECONDA VENUTA E LA FINE DEI TEMPI.

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LA QUESTIONE DEL TALMUD: I PRECETTI RIGUARDANTI I CRISTIANI

IL TALMUD: LA SUA NATURA CONTRADDITORIA

Gli Ebrei contemporanei che aderiscono al cosiddetto Ebraismo Rabbinico considerano quali testi sacri fondamentali non solo la Tanakh, la Bibbia Ebraica, ma anche il Talmud, ovvero una raccolti di commenti rabbinici della Bibbia, oltre molteplici precetti morali.

Tuttavia il Talmud contiene aspetti fortemente controversi in quanto, alcuni (e non pochi) di questi precetti morali sono in radicale contraddizione non solo tra loro ma addirittura con la stessa Legge Mosaica (i dieci comandamenti).

In particolare il Talmud include numerosi precetti specifici contro i cristiani redatti nel tempo da diversi rabbini (1). Dal Talmud emerge infatti l’affermazione secondo cui i cristiani sarebbero idolatri e dannosissimi per gli ebrei. Perciò, qualsiasi israelita che voglia essere timorato di Dio, deve necessariamente osservare tutti i precetti che gli sono stati dati dai padri viventi in Terra Santa circa il modo di comportarsi con le genti idolatre indigene e confinanti.

Gli ebrei sono quindi tenuti – secondo il Talmud – non solo ad evitare i cristiani ma ad impegnarsi per distruggerli ed ucciderli!

Si tratta quindi di precetti in manifesta contraddizione razionale con la Legge Mosaica e in particolare il precetto Non uccidere!

1 – PRECETTI DEL TALMUD CONTRO IL CRISTIANESIMO

Il Talmud contiene numerosi precetti contro il cristianesimo.

GESU’ CRISTO NEL TALMUD

Molti passi dei libri talmudici trattano della nascita, vita e morte di Gesù Cristo e dei suoi insegnamenti. Non sempre Gesù viene nominato con il suo nome, ma in diversi modi come “Quell’Uomo,” “Una Certa Persona,” “Il Figlio del Carpentiere,” “Colui che Fu Appeso”, ecc.

Articolo I. – SUI NOMI DI GESU’ CRISTO

Nel Talmud, Cristo viene chiamato Otho Isch- “Quell’Uomo,” cioè colui che tutti conoscono. Nel trattatello Abhodah Zarah, 6a. leggiamo: “Viene chiamato cristiano colui che segue i falsi insegnamenti di quell’uomo, che aveva loro insegnato a celebrare la festa il primo giorno del Sabato, cioè, di rendere il culto a Dio il primo giorno dopo il Sabato.”

Articolo II. – LA VITA DI CRISTO

Il Talmud insegna che Gesù Cristo era illegittimo e che fu concepito durante il periodo mestruale; che aveva l’anima di Esaù; che era un pazzo, uno stregone, un seduttore; che egli fu crocefisso, sepolto all’inferno e innalzato come un idolo dai suoi seguaci.Articolo III – Gli Insegnamenti di Cristo Il Seduttore e un Idolatra non possono insegnare altro che falsità ed eresie il che era irrazionale e impossibile da osservare.

2 – PRECETTI DEL TALMUD

Articolo I. – SI DEVE FARE DEL MALE AI CRISTIANI

L’ebreo ha l’obbligo di fare del male ai cristiani per quanto egli possa, sia indirettamente – non aiutandolo in nessuna maniera – che direttamente -distruggendo i loro piani e progetti; nè deve salvare il cristiano in pericolo di morte.

I. NON SI DEVE FARE DEL BENE AI CRISTIANI

Nello Zohar (1,25b) si legge: “Coloro che fanno del bene all’Akum … non sorgeranno dai morti.” A volte è permesso fare del bene ai cristiani, ma solo per aiutare Israele, cioè, per amore di pace e per nascondere l’odio nutrito verso di essi. Maimonide nello Hilkhoth Akum (X,6) dice: “È permesso aiutare i gentili bisognosi così come gli ebrei bisognosi, per amore di pace… ” Nello Iore Dea (148,12 Hagah) si legge: “Perciò, se tu entrerai in una città e troverai che vi si celebra una festa, tu potrai fingere di rallegrartene assieme a loro per nascondere il tuo odio. Coloro che tengono alla salvezza della loro anima, comunque, dovranno tenersi lontani da tali celebrazioni. Si dovrebbe far sapere che è cosa odiosa rallegrarsi con loro, se ciò può essere fatto senza incorrere nella loro inimicizia.”

Articolo II – I CRISTIANI DEVONO ESSERE UCCISI

Infine, il Talmud comanda che i cristiani siano uccisi senza pietà. Nell’ Abhodah Zarah (26b) si legge: “Eretici, traditori e apostati devono essere gettati in un pozzo e non devono essere soccorsi.” E nel Choshen Hammischpat (388,10) si legge: “Le spia dovrà essere uccisa, anche ai nostri giorni, dovunque si trovi. Essa può essere uccisa anche prima che confessi. E anche se ammette di aver voluto solo far del male a qualcuno, e se il male che voleva fare non era molto grande, è sufficiente per condannarla a morte. Essa comunque deve essere avvertita di non confessare in questa maniera. Ma se impudentemente essa dice “No, lo confesserò!” allora dovrà essere uccisa, il prima possibile. Se non c’è tempo per avvertirla, non è necessario farlo. Alcuni dicono che un traditore deve essere messo a morte solo quando è impossibile liberarsene mutilandolo, cioè, tagliandogli lingua o strappandogli gli occhi, ma se ciò è possibile non dovrà essere ucciso, dato che egli non è peggiore di altri che ci perseguitano.” E nello Choshen Hamm.di nuovo (388,15) si legge: “Se si può dimostrare che qualcuno ha tradito Israele tre volte, o che ha dato il denaro di israeliti agli Akum, si dovrà trovare il modo, dopo prudente considerazione, di eliminarlo dalla faccia della terra.”

_________________________________________

(1) Rev. I.B. Pranaitis, I segreti della dottrina rabbinica. Cristo e i cristiani nel Talmud, Edizione con testi ebraici a fronte ed una introduzione di Mario De’ Bagni, Roma, Tunmineni, 1939 e succ.ristampe.