The scorpion-like locusts are the demons:
"They had tails like scorpions, and quills. In their tails the power to make men suffer for five months." Revelation, 9 - Bíblia Católica Online
"They had tails like scorpions, and quills. In their tails the power to make men suffer for five months." Revelation, 9 - Bíblia Católica Online
(Omelia di Don Minutella 17 dicembre 2020)
Joann l:19-28
In quel tempo: Da Gerusalemme mandarono a Giovanni sacerdoti e leviti per domandargli: Chi sei? Ed egli riconobbe, e non negò, e confessò: Non sono il Cristo. Allora gli chiesero: Chi sei dunque? Elia? E disse: Non lo sono. Sei il profeta? E rispose: No. E allora gli dissero: Chi sei, così che possiamo riferire a chi ci ha mandati? Cosa dici di te stesso? Disse: Sono una voce che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia. E quelli che erano stati inviati erano dei Farisei, e lo interrogarono dicendo: Come dunque battezzi se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta? Giovanni rispose loro dicendo: Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete, che verrà dopo di me, ma che esisteva già prima di me, cui non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Ciò avvenne in Betània oltre il Giordano, dove Giovanni stava a battezzare.
Gesu’ e’ il Salvatore. E non ci puo’ essere altra salvezza! Tutti noi siamo di passaggio, la nostra vita e’ un tempo limitato. Ma la nostra generazione non conosce piu’ Gesu’. Non c’e’ tra noi la fede. Forse non dobbiamo stupirci dei segni attorno a noi che paiono mostrarci con sempre maggior chiarezza l’avvento della abominazione della desolazione.
Oggi vi e’ dato un Salvatore! Questo e’ l’annuncio dell’angelo alla nascita di Gesu!
Ma non si tratta della salvezza terrena, costruita dagli uomini che hanno dimenticato Dio e che non lo pregano piu. Mentre dovremmo tutti essere in preghiera, la gran parte degli uomini pensano soltanto alla loro falsa salvezza personale. In realta’, continuiamo a fantasticare, e se possibile progettare e pianificare prima possibile, un’orizzonte esistenziale edonistico senza Dio.
Ma quello che conta e’ comprendere il nostro bisogno di purezza, di preghiera e della salvezza di Gesu! Il male non viene per nuocere! Lasciamo il mondo ai piani satanici della sinagoga di satana! Anche le vicissitudini attuali sono l’annuncio dell’arrivo di Gesu’! Salviamoci con Cristo! Solo lui e’ il Salvatore!
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Ansaldo, Marco. Un altro Papa (Italian Edition) (pp.42-43). RIZZOLI LIBRI. Edizione del Kindle.
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(1) SANTI E CAFFE, Don Minutella, 15 dicembre 2020:
https://www.facebook.com/radiodominanostra/videos/1306287796407441
(*) “LA VESTE BIANCA DI BENEDETTO XVI E L’ULTIMO ASSALTO DI BERGOGLIO”, Catechesi Don Minutella, 14 dicembre 2020:
https://www.facebook.com/radiodominanostra/videos/144040617212773
Nel mio ultimo libro, dal titolo “Pietro, dove sei?” (Ed.Gamba, 2020) – libro che sta riscuotendo ampio interesse – si trova un capitolo dal titolo: “I gesti e i comportamenti del ‘papa emerito’” (pp.67-73).
Elenco una serie di scelte, insolite e dal carattere eccezionale nella bimillenaria storia della Chiesa, con cui Benedetto XVI, dopo le Dimissioni del febbraio 2013, in realtà ha lanciato più di un segnale, neanche tanto così celato (almeno questo noi pensavamo da subito), con cui lasciava intendere che egli è rimasto, a dispetto di tutto, il vero e legittimo papa.
Il più emblematico di tali gesti, a nostro avviso, risulta la sigla P.P. (Pontifex Pontificum), con cui ostinatamente (sarebbe proprio il caso di dire), Benedetto XVI ha continuato a firmarsi. La sigla è un messaggio inequivocabile, perché è quella del papa regnante, ed è quanto mai significativo che, nel frattempo, Bergoglio ometta del tutto la sigla in questione.
Scrivo a pag.69: “dal momento che la sigla P.P. viene utilizzata solo dal papa regnante, e visto che Benedetto XVI la adopera, allora egli vuole fare chiaramente intendere che è ancora lui il papa regnante. Possibile che nessuno, in caso contrario, glielo abbia fatto notare o abbia fatto rimostranze a nome di papa Francesco?”.
La questione circa gli insoliti comportamenti di Benedetto XVI, che non è andato via dal Vaticano, che non è tornato cardinale, che si firma con la sigla del papa regnante, che è intervenuto più volte con autorità su questioni decisive nonostante fosse dimissionario, che ha continuato a vestirsi di bianco, è scivolata via, come irrilevante.
Sono passati più di sette anni e la sinagoga bergogliana ha finto di disinteressarsene.
La veste bianca, però, almeno da un punto di vista estetico, è una questione ancora più rilevante. Ne tratto a pagina 68 del mio libro. È rilevante la veste bianca, non solo perché fa presa sulle masse che, infatti, nonostante tutto, lo chiamano ancora papa, ma per la ragione addotta da Benedetto XVI circa la volontà di non sostituirla con una nera o rossa. Sorprendente e, in fondo, persino irriverente: non averne di altro colore a disposizione nell’armadio personale! E così Benedetto XVI ha continuato a vestirsi di bianco, nonostante in sette e più anni, le sartorie avrebbero potuto confezionargliene di altro colore.
Per anni ho denunciato apertamente il comportamento quanto meno anomalo di Benedetto XVI, intravedendo una conferma ai sospetti di una dimissione invalida e a quelli, ancor più dettagliati, di un Conclave invalido. Ne ho trattato su Radio Domina, con le catechesi e i post, sempre più articolati e dettagliati. Ne ho trattato anche in qualche rara intervista, come quella rilasciata al vaticanista Aldo Maria Valli. Finalmente ne ho offerto, a chi non vuole apostatare dalla ragione, una documentazione dettagliata nel mio libro “Pietro, dove sei?”.Sembrava che le mie argomentazioni fossero di un matto che si inventa le cose.
Se da parte degli UNA CUM ho ricevuto disprezzo e diffamazione, da parte del sinedrio massonico che sta intorno al falso papa Bergoglio, ho ricevuto il boicottaggio più profondo; la parola d’ordine è stata quella di lasciarmi morire nell’embargo mediatico. Ovviamente i media hanno fatto finta di sottovalutare la questione,
Se da parte degli UNA CUM ho ricevuto disprezzo e diffamazione, da parte del sinedrio massonico che sta intorno al falso papa Bergoglio, ho ricevuto il boicottaggio più profondo; la parola d’ordine è stata quella di lasciarmi morire nell’embargo mediatico. Ovviamente i media hanno fatto finta di sottovalutare la questione, e tutto procede come se realmente Bergoglio fosse il papa, quando il papa è invece Benedetto XVI. Mai nulla di simile nella Chiesa!
Invece, ora, d’un tratto, le questioni tornano in campo, e questa volta a sollevarle non è il sottoscritto, ma nientemeno che gli stessi gerarchi bergogliani.
Quasi come mosse di una strategia studiata a tavolino, nei giorni scorsi, prima l’Arcivescovo Giuseppe Sciacca, Segretario della Segnatura Apostolica, poi il Cardinale George Pell – entrambi supporters di Bergoglio – sollevano il primo la questione del rapporto tra munus e ministerium, il secondo quella della veste bianca del papa emerito.
Sciacca dimostra, a mio avviso, una certa disonestà intellettuale, dal momento che decide di infervorarsi per la questione del rapporto tra munus e ministerium, mentre sottovaluta colpevolmente la questione di una Declaratio invalida sul piano formale che, a norma del canone 332 § 2, deve risultare corretta (e invece è piena di errori), come pure il fatto che, sempre il canone in questione, prevede che il papa che si dimette lo faccia liberamente e consegnando il munus, ed entrambe le questioni restano invece aperte, soprattutto la seconda, poiché nel testo della Declaratio, Benedetto XVI mai usa il termine munus.
Come è possibile che a un fine canonista come lui, sfuggano queste questioni decisive? Il suo unico intento è dimostrare che Benedetto XVI non è papa emerito, e deve tornare nel collegio cardinalizio, appunto per la pretesa coincidenza tra munus e ministerium.
Ma più eclatante, a distanza di poche ore, è stata l’uscita del rinato cardinal Pell, evidentemente risuscitato dai potenti collegamenti trasversali, dopo la penosa detenzione in Australia.
Questa volta la questione riguarda proprio la veste bianca di Benedetto XVI. Il presule venuto da Sydney dichiara apertamente, senza peli sulla lingua, che il papa emerito deve togliersi l’abito bianco, e tornare cardinale.
D’improvviso, come svegliati da un letargo durato più di sette anni, ecco che i gerarchi del falso papa, si appassionano dei temi che, da noi trattati fin qui, erano considerati inutili.Come mai questo ritorno d’interesse?
La risposta è più semplice di quanto si possa pensare. Benedetto XVI ha vinto. Egli è riuscito, in posizione solitaria, a dimostrare agli occhi della storia, che è lui il papa regnante. Ora ha 93 anni e la potente loggia massonica teme che possa morire vestito dell’abito bianco, così che tutti potranno continuare a chiamarlo papa anche dopo la morte, e soprattutto che sopravviva quel piccolo resto cattolico, da noi capeggiato, che lo ha acclamato fin qui come il vero papa.
In questo modo, essi – i potenti massoni che stanno in Vaticano – sono costretti a riconoscere la ragionevolezza delle nostre argomentazioni, svergognando sé stessi, perché il boicottaggio verso il sottoscritto, che resta il ministro cattolico apertamente più vicino e fedele al caro papa Benedetto, è motivato non dal disprezzo verso un matto, ma dalla paura verso un piccolo profeta (malgrado tutto), che da più di tre anni urla al mondo intero che c’è e ci può essere un solo papa, successore di Pietro, che il munus petrino non è né commutabile né condivisibile, e che pertanto il papa regnante è Benedetto XVI.
L’altro è solo una controfigura diabolica, come il personaggio che quest’anno sta nel presepio di piazza san Pietro.
Don Minutella
(1) Stranezze a valanga in pagina Tra canonisti latinisti e manicomi, Gianni Gennari 13 giugno 2020, Avvenire: “…la stranezza più grossa in assoluto la trovi, sempre “Libero”, il giorno dopo (p.19) firmata Andrea Cionci. Titolo secco: “Dimissioni scritte male apposta”! In sostanza secondo “il canonista e latinista frà Alexis Bugnolo” quell’11 febbraio 2013 Papa Benedetto nella sua dichiarazione di rinuncia mise “apposta”! un errore di latino, in modo che si possa pensare e dire che la cosa rivelava una incapacità di intendere e volere, e quindi che in fin dei conti quelle dimissioni erano e sono invalide. Benedetto XVI è ancora Papa! ll Conclave successivo è invalido, Papa Francesco è ancora un arcivescovo e cardinale latino americano, e hanno ragione quelli che ancora lo combattono, perché in realtà è un usurpatore… Che dire? Due cose. Follie pure e argomenti che non si reggono in piedi e che in latino si direbbero “sine baculo”, cioè senza bastone di sostegno, plurale di “imbecillus”! Quanto al piccolo errore di latino, poi, se ne sono accorti tutti da subito, e anche qui lo annotavo in un “Lupus” giorni dopo. Ma resta un altro fatto. Libertà di pensiero anche per i canonisti latinisti. Hanno chiuso i manicomi, da noi, e hanno fatto bene!” (https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/stranezze-a-valanga-in-paginatra-canonisti-latinisti-e-manicomi)
(2) “Ora Benedetto torni cardinale”: la strana questione della talare bianca”, Andrea Cionci, 12 dicembre 2020, Libero:
(3) Ultima Udienza Generale di Papa Benedetto XVI, 27 febbraio 2013, Dichiarazione di Benedetto XVI:
“Sempre – chi assume il ministero petrino non ha più alcuna privacy. Appartiene sempre e totalmente a tutti, a tutta la Chiesa. Alla sua vita viene, per così dire, totalmente tolta la dimensione privata. Ho potuto sperimentare, e lo sperimento precisamente ora, che uno riceve la vita proprio quando la dona. Prima ho detto che molte persone che amano il Signore amano anche il Successore di san Pietro e sono affezionate a lui; che il Papa ha veramente fratelli e sorelle, figli e figlie in tutto il mondo, e che si sente al sicuro nell’abbraccio della vostra comunione; perché non appartiene più a se stesso, appartiene a tutti e tutti appartengono a lui.“
“Il “sempre” è anche un “per sempre” – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro. San Benedetto, il cui nome porto da Papa, mi sarà di grande esempio in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente all’opera di Dio.“
http://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2013/documents/hf_ben-xvi_aud_20130227.html
LEGENDA
“Pope Francis announced that the Vatican would enter into a “global alliance” with the world’s big banks, international corporations and globalist foundations to create an economic council aimed at redistributing wealth around the world.“
This comes after the World Economic Forum, United Nations, and other institutions have recently called for a “Great Reset” to reorganize the world capitalist system into a socialist transhumanist world order that would eliminate private property and currency.
The globalist initiative, called the “Council for Inclusive Capitalism“, bills itself as a pro-capitalist organization that’s aimed at creating “stronger, fairer, more collaborative economies and societies.”
The group of elite, who call themselves “The Guardians”, calls itself a “historic collaboration of CEOs and global leaders working with the moral guidance of Pope Francis to harness the power of business for good,” the website states.
In reality, the “Guardians” are the usual megalomaniacal gang of globalists determined to implement radical far-left policies worldwide, like the Green New Deal and identity politics initiatives.
Among the list of “Guardians” besides Pope Francis are the CEOs of Visa, Mastercard, Bank of America, and BP, as well as Lynn Forester de Rothschild, Ford Foundation President Darren Walker, Rockefeller Foundation President Rajiv Shah and UN Special Climate Envoy Mark Carney.
“The ‘Guardians,’ as the council members are called, are top executives of the world’s leading corporations who have promised to take bold actions toward creating inclusive capitalism,” Forbes reported Wednesday.
“The Guardians will hold themselves accountable, committing to a list of intended actions involving environmental, social and governance matters. The Guardians, at their respective companies, have said they plan to hire and promote more women, increase diversity hires, commit to clean energy by purchasing 100% renewable electricity, reduce greenhouse gas emissions, promote the reuse and recycling of water and other initiatives.”
This comes after the World Economic Forum, United Nations, and other institutions have recently called for a “Great Reset” to reorganize the world capitalist system into a socialist transhumanist world order that would eliminate private property and currency.
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(1) -“Vatican Enters “Global Alliance” with Rothschilds, Rockefeller Foundation & Big Banks To Create Great Reset“, Jamie White, December 9th 2020:
(2) Vatican Enters “Global Alliance” with Rothschilds, Rockefeller Foundation & Big Banks To Create Great Reset https://www.infowars.com/posts/vatican-enters-global-alliance-with-rothschilds-rockefeller-foundation-big-banks-to-create/
1) NEGAZIONE DEL DOGMA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE (1).2) NEGAZIONE E RIFIUTO DELLA TRADIZIONE BIMILLENARIA DELLA CHIESA RIGUARDO AI DOGMI MARIANI.
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(1) https://www.avvenire.it/papa/pagine/intervista-a-televista
(2) DISCORSO DEL SANTO PADRE
AI DIPENDENTI DELLA SANTA SEDE E DELLO
STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO IN OCCASIONE DEGLI AUGURI NATALIZI, Aula Paolo VI, Venerdì, 21 dicembre 2018,
(3) Bolla papale Ineffabilis Deus: proclamata da papa Pio IX l’8 dicembre 1854.
(4) CONCILIO DI LIONE I (1245), PRESIEDUTO DA PAPA INNOCENZO IV.