Presentazione del libro di Mons. Carlo Maria Vigano, 29 novembre 2020
L’ARGOMENTO RIGUARDA LA VALIDITA’ DEI SACRAMENTI DEGLI ERETICI, OVVERO IL PROBLEMA MORALE SE PER UN CATTOLICO SIA LECITO PARTECIPARE AI RITI RELIGIOSI E PREGHIERE E/O RICEVERE I SACRAMENTI DA PARTE DI RELIGIOSI ADERENTI AD UNA CHIESA/SETTA SCISMATICA ED ERETICA QUALE QUELLA DI JM BERGOGLIO.
QUESTO E’ UN COMMENTO ALL’ARTICOLO DI UN ANONIMO “UNA CUM”(*,1).
SEBBENE UN ARTICOLO ANONIMO NON MERITI DI NORMA SERIA CONSIDERAZIONE (LA NATURA ANONIMA SUGGERISCE INFATTI UN MERO INTENTO FRAUDOLENTO), LO SCOPO CHE MI PROPONGO E’ QUELLO DI SOTTOPORLO A UN “TEST” DI COERENZA SOTTO I DUE PROFILI
1) LOGICO-RAZIONALE e 2) DELLA RISPONDENZA DELLE FONTI.
L’ARGOMENTO RIGUARDA La Validità e liceità della Messa / “Non stacchiamoci dal Corpo, non formiamo fazioni”
L’AUTORE AFFERMA DI CONCORDARE IN PARTE CON DON ALESSANDO MINUTELLA. MA LA PREMESSA E’ DEL TUTTO INADEGUATA. INFATTI NON CHIARISCE AFFATTO SU COSA E IN QUALI TERMINI CONCORDEREBBE.
CIO’ ANCHE IN VISTA DEL FATTO INDUBITABILE CHE BERGOGLIO SIA L’ANTICRISTO!
COME ANCHE UN ATEO COME IL FILOSOFO MICHEL ONFRAY AFFERMA: Si j’étais chrétien, je dirais que le pape François est l’antéchrist («Se fossi cristiano, direi che papa Francesco è l’anticristo»).
LO SCOPO DELL’ARTICOLO E’ ASSERITAMENTE DI FORMULARE IL PROBLEMA SULLA BASE DOTTRINARIA E CANONICA DELLA CHIESA CATTOLICA.
LA QUESTIONE CRUCIALE, TUTTAVIA, RIGUARDA SEMMAI L’EVIDENZA CHE BERGOGLIO SIA:
1) ERETICO
2) APOSTATA
3) ANTICRISTO.
SI TRATTA DI FATTI DI EVIDENZA PLATEALE! CHE NESSUNO PUO FINGERE DI IGNORARE (PENA L’ADESIONE DI FATTO ALLA STESSA ERESIA DA PARTE DI CHI LA GIUSTIFICHI)
NE SEGUE CHE I SACRAMENTI DELLA CHIESA DI BERGOGLIO RESTANO VALIDI MA PECCA DELLO STESSO PECCATO DI ERESIA COLUI CHE LI SEGUE! SI TRATTA DI UNA VERITA’ TEOLOGICA INCONTROVERTIBILE!
QUALI DUNQUE GLI ARGOMENTI DI CRITICA?
1) ARGOMENTO PASTORALE: I DANNI PASTORALI CHE SI SAREBBERO GENERATI.
REFUTAZIONE: I COSIDDETTI “DANNI PASTORALI” SONO IN REALTA’ VERI ATTI DI EROICA “VIRTU’ CRISTIANA” DA PARTE DI CHI IN COSCIENZA VUOLE ADERIRE ALLA VERA FEDE CATTOLICA BASATA SU DEPOSITUM FIDEI.
2) ARGOMENTO TEOLOGICO: LE PAROLE DI SAN PAOLO CHE DICHIARA:“VORREI INFATTI ESSERE IO STESSO ANÀTEMA, SEPARATO DA CRISTO A VANTAGGIO DEI MIEI FRATELLI” (RM 9,3).
REFUTAZIONE: SI TRATTA DEL COMPLETO TRAVISAMENTO DELLE FONTI, UNITO A UN RAGIONAMENTO ILLOGICO. E’ INFATTI ASSURDO SUGGERIRE CHE PAOLO SAREBBE (STATO) DISPOSTO AD ABIURARE A GESU’ CRISTO ADERENDO ALL’ERESIA (APPUNTO ANATEMA). IL VERO SENSO DELLE PAROLE DI SAN PAOLO EMERGE, DEL RESTO, DAL BRANO COMPLETO DELLA VULGATA:
3 Optarem enim ipse ego anathema esse a Christo pro fratribus meis, cognatis meis secundum carnem,
4 qui sunt Israelitae, quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et cultus et promissiones,
5 quorum sunt patres, et ex quibus Christus secundum carnem: qui est super omnia Deus benedictus in saecula. Amen.”
EMERGE QUI IN MODO MANIFESTO L’AMORE DI PAOLO PER CRISTO, LUNGI DALL’ABBANDONARLO IN FAVORE DI QUALUNQUE ERESIA! COSA INVOCA QUI DUNQUE PRECISAMENTE SAN PAOLO? E’ DISPOSTO ALLA PROVA SUPREMA, AL SACRIFICIO DELLA CROCE (INTESA COME IGNOMINIA E ANATEMA QUINDI), LA STESSA PROVA SOFFERTA DA GESU’ CRISTO NELL’ORTO DEGLI ULIVI E SULLA CROCE QUANDO SI E’ SENTITO ABBANDONATO DAL PADRE (PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?).
3) ARGOMENTO PASTORALE: OGGI REGNA UNA CONFUSIONE MAI AVVENUTA PRIMA D’ORA NELLA CHIESA. OCCORRE ESSERE PRONTI A FARE UN PASSO INDIETRO, A VANTAGGIO DELLE ANIME CHE CI SONO STATE AFFIDATE.
REFUTAZIONE: PARADOSSALE TENTATIVO, CHE CONFIGURA ADDIRITTURA LA VIOLAZIONE DEL CRITERIO DI OBBIETTIVITA RAZIONALE! SUGGERISCE INFATTI CHE I SACERDOTI ANZICHE’ ESSERE ESEMPI NEL BENE, DOVREBBERO DIVENTARLO NEL MALE!
4) ARGOMENTO DELLA DECLARATIO DI RINUNCIA DI BENEDETTO XVI. LA TESI E’ CHE LE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI SAREBBERO REGOLARI SULLA BASE DELLA DECLATIO DI RINUNCIA.
REFUTAZIONE: AL CONTRARIO IL TESTO ORIGINALE IN LATINO DELLA DECLARATIO DIMOSTRA L’OPPOSTO! Benedetto XVI afferma infatti di rinunciare al “ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri” e non al “munus Petrinus” come avrebbe dovuto. Il Diritto Canonico (canone 332 §2) impone al Romano Pontefice che intenda abdicare di rinunciare proprio al munus, attraverso una decisione libera e debitamente manifestata. Papa Ratzinger, però, non ne ha fatto cenno. Ciò a cui ha dichiarato di rinunciare è infatti il ministerium, l’esercizio attivo del potere papale, come avrebbe ribadito durante la sua ultima udienza generale. «La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero non revoca questo».
5) ARGOMENTO TEOLOGICO: Nega che Papa Francesco si sia mai espresso in modo eretico ex cathedra. Per questo non sarebbe formalmente eretico.
REFUTAZIONE (2): AFFINCHE’ COMMETTA ERESIA IL PONTEFICE, O CHI PER LUI, NON OCCORRE AFFATTO CHE PARLI EX CATHEDRA! SI TRATTA DI UNA AFFERMAZIONE INCREDIBILE E ASSURDA, VISTO CHE CHIUNQUE PUO’ COMMETTERE ERESIA! A QUESTO PUNTO NON SEMBRA POSSIBILE AVERE UN DIBATTITO SERIO!
6) ARGOMENTO TEOLOGICO: NON PUÒ AVERE FONDAMENTO L’AFFERMAZIONE DI DON ALESSANDRO “IL FEDELE PECCA SE PARTECIPA A UNA MESSA UNA CUM CON FRANCESCO”, RIPRENDENDO ERRONEAMENTE ALCUNI CONCETTI ESPRESSI DA SAN TOMMASO D’AQUINO.
REFUTAZIONE: LE AFFERMAZIONI DI SAN TOMMASO D’AQUINO SONO DI UNA CHIAREZZA LAMPANTE! Infatti riguardo alla messa e all’eucarestia celebrata in unione con gli eretici il Doctor Angelicus scrive: “ideo peccat quicumque eorum missam audit vel ab eis accipit sacramenta” (S.Th., III, q.82, a.9:), ovvero “quindi pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti”.
QUINDI SI TRATTA ANCHE QUI DA PARTE DELL’ANONIMO DI UN INCREDIBILE TRAVISAMENTO DELLE FONTI.
7) ARGOMENTO TEOLOGICO: UN PAPA PUÒ SBAGLIARE? CERTAMENTE. UN PAPA È’ INFALLIBILE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE QUANDO SI ESPRIME EX CATHEDRA IN MATERIA DI FEDE E DI MORALE.
REFUTAZIONE (3): I PAPI POSSONO SBAGLIARE MA NON “EX CATHEDRA”. DICHIARAZIONI ERETICHE NELLE STESSE ENCICLICHE, DICHIARAZIONI PUBBLICHE, OMELIE, INTERVISTE, FILMATI E REGISTRAZIONI AUTENTICHE, SONO PERALTRO ALTRETTANTO INAMMISSIBILI SE NON SEGUITE DA IMMEDIATA RETTIFICA, SPECIALMENTE NEL CASO ABBIANO UN CARATTERE RIPETUTO, SISTEMATICO E VOLUTO! INFATTI QUALUNQUE PAPA (O PRETESO TALE) LO FACESSE, PER CONSEGUENZA, RISULTEREBBE AUTOSCOMUNICATO LATAE SENTENTIAE. QUINDI DECADREBBE COMUNQUE AUTOMATICAMENTE DA PONTEFICE ROMANO!
QUI E’ EVIDENTE IL GOFFO TENTATIVO DI GIUSTIFICARE GLI “ERRORI” DI BERGOGLIO! MA GLI “ERRORI” NON SONO TALI! FANNO PARTE CON OGNI EVIDENZA DI UN STRATEGIA BEN STUDIATA DALLA MASSONERIA ECCLESIASTICA! SI TRATTA QUINDI CON OGNI EVIDENZA DI VERA E PROPRIA APOSTASIA!
8) SUGGERIMENTO DELL’ANONIMO: MAL DI PANCIA DEI PICCOLO RESTO?
REFUTAZIONE: IDEA DISPERATA (E INUTILE) DI UN ERETICO PRO-BERGOGLIANO SENZA ARTE NE’ PARTE! IL PICCOLO RESTO RIFIUTA L’ANTICRISTO, LA SUA FALSA CHIESA, I SUOI FALSI IDOLI (PACHAMAMA), I SUOI FALSI RITI E LE SUE FALSE PREGHIERE CHE TRADISCONO LE PAROLE DI CRISTO!
9) ARGOMENTO PASTORALE: LA LOTTA DEVE ESSERE FATTA DALL’INTERNO, NELLA RESISTENZA, NON STACCANDOSI DAL CORPO, FORMANDO FAZIONI DI FAZIONI DI FAZIONI. CHI UNA VARIANTE, CHI L’ALTRA. FACCIAMO SOLO IL GIOCO DEL NEMICO.
REFUTAZIONE: CHI E’ FEDELE A CRISTO APPARTIENE ALLA CHIESA CATTOLICA MA NON ALLA FALSA CHIESA DI BERGOGLIO, I CUI FALSI PRECETTI E FALSI RITI TRADISCONO IL DEPOSITUM FIDEI!
LA CONCLUSIONE.
NESSUNA DELLE ARGOMENTAZIONI PROPOSTE DALL’ANONIMO REGGE AD UNA ANALISI RAZIONALE ED AL SEMPLICE CONFRONTO CON LE FONTI. SI TRATTA QUINDI DI UN LIBELLO CON INTENTI DENIGRATORI E PERTANTO DI NESSUN VALORE.
Incredibili (ed evidentemente imbarazzanti anche per chi le propone al punto da invocare l’anonimato) appaiono particolarmente:
1) l’assurdo travisamento delle parole di San Paolo “vorrei..essere io stesso anatema…” (RM 9,3) inteso appunto assurdamente come disponibilita’ a stare dalla parte dell’anticristo, mentre invece qui (San Paolo) riafferma di essere pronto al sacrificio per i fratelli in Cristo, lo stesso sacrificio vissuto da Gesu’ in croce (la solitudine da Dio Padre, la cosiddetta notte oscura)!
2) l’ingenua affermazione secondo la quale Bergoglio per commettere eresia dovrebbe pronunciarsi “Ex Cathedra”! E dove li mettiamo quindi Ario, Pelagio e Lutero? Non sarebbero quindi eretici? Si tratta semplicemente del solito inutile (e disperato) tentativo di celare le eresie Bergogliane!
___________________
(*) Validità e liceità della Messa / “Non stacchiamoci dal Corpo, non formiamo fazioni”
(1) vedi anche:
(2) Riguardo alla questione dell’eresia da citare una serie di documenti storici “ex-cathedra” dei papi della Chiesa Cattolica che contraddicono l’affermazione dell’anonimo:
CONCILIO DI LIONE I: Papa Innocenzo iv “Il diritto civile dichiara che coloro constatati avere errato dal giudizio e dal sentiero della Fede Cattolica, finanche per mezzo di lieve evidenza, debbono essere considerati eretici e dovrebbero essere soggetti alle sentenze emesse contro di loro.” (ex cathedra)
Papa Pio VI, Auctorem Fidei :. “Parimenti, la proposizione insegnante che è necessario, secondo le leggi naturali e Divine, o per scomunica o per sospensione, che un’esaminazione personale proceda e che, quindi, le sentenze appellate ipso facto detengono nessuna forza fuorché quella di una seria minaccia senza alcun effetto attuale è falsa, furiosa, perniciosa,ingiuriosa al potere della Chiesa ed erronea.” (ex cathedra)
Papa Pio XII, Mystici corporis Chr7 Dicembre 2020 alle 00:32isti : “Poiché non ogni peccato, per quanto grave esso sia, è tale per sua propria natura da separare un uomo dal corpo della Chiesa, come lo scisma, l’eresia o l’apostasia.” (ex cathedra)
CONCILIO FIRENZE: Papa Eugenio IV, Cantate Domino: “La Santa Romana Chiesa crede, professa e predica fermamente che tutti coloro al di fuori della Chiesa Cattolica, non solamente i pagani ma anche gli Ebrei o gli eretici e gli scismatici.”(ex cathedra)
Papa Leone XIII, Satis cognitum : “Nessuno, dunque, a meno che in comunione con Pietro può condividere la sua autorità, giacché è assurdo immaginare che colui trovantesi al di fuori comandi nella chiesa.” (ex cathedra)
Di don Minutella
Ieri sera, al termine del terzo giorno della seguitissima Novena dell’Immacolata su Radio Domina, tornando a casa, prima di mettermi a letto, a mo’ di relax, ho voluto scorrere i commenti al post che Marco Tosatti ha pubblicato su “Stilum Curiae” (29.12.2020) a riguardo del mio ultimo libro “Pietro, dove sei?”.
I miei molti detrattori non si sono fatti attendere. Con un livore del tutto ostentato, per l’imperdonabile attenzione che Tosatti ha voluto concedermi, hanno lasciato spazio agli ormai noti giudizi di condanna circa il sottoscritto.
Leggendo attentamente, mi sono accorto che il livore maggiore proviene dal mondo dei preti, cui peraltro appartengo. Un tale don Pietro Paolo (ovviamente senza altri dettagli) ha prodotto una raffica incontrollata di commenti inviperiti contro di me, concludendo, di fronte alle argomentazioni di diversi commentatori a mio favore, con la più ovvia e comoda delle etichette: “E’ UN ESALTATO”.
Trovo poi il commento, pieno di afflato paterno (!) di padre Fabiano, che mi invita a convertirmi e a non condurre le anime lontane dalla Chiesa: “SEI IN ERRORE, RAVVEDITI!”.Ciò che ne ho desunto è che il vero problema, ancora una volta, non sono tanto le schiere di laici che vanno a messa ancora in comunione con un falso papa, in una falsa chiesa, con un falso Padre Nostro, ma i preti che, anziché venir fuori e urlare la verità della fede cattolica, tacciono su tutto, incredibilmente, facendo così credere, con inganno, agli UNA CUM che stanno agendo bene.
Così, a quanto pare, il problema per essi – nutriti di prebende, otto per mille, canoniche, promesse di carriera, monsignorati e titoli vari – non è affatto Bergoglio né la sinagoga di satana che ha usurpato il trono di Pietro, disseminando ovunque l’eresia e producendo l’apostasia della fede, no! Il problema per i preti italiani, sparsi per le parrocchie della penisola, pensate un po’, è don Minutella.
Un tale scrive a padre Fabiano, e molto opportunamente: “allora, Rev. Padre Fabiano, Cominci Lei a Denunciare Pubblicamente, le pluri-Eresie Manifeste di Bergoglio”. Ovviamente il padre inquisitore è improvvisamente scomparso, mentre l’altro, tale don Pietro Paolo, conclude con l’insulto: “è un esaltato”.
Altri preti, a turno, hanno agito, sempre all’unisono, contro di me, dai pulpiti, nelle prediche, a messa, nei social. La ragione che li spinge a demonizzarmi è la loro coscienza che si sente ammonita dalla mia testimonianza così tanto sofferta eppure così feconda. Anziché umilmente riconoscere che don Minutella ha avuto il coraggio della profezia, finiscono con il gettargli addosso con rabbia i migliori e fraterni auspici.
Il problema sono proprio loro, i preti. Questi preti alla don Pietro Paolo e padre Fabiano, di cui è piena la Chiesa. Preti che tacciono sulla gravità della situazione ecclesiale, sulla spudorata deriva eretica di Bergoglio, e poi si infiammano contro un povero prete che urla l’errore. È comodo infierire su un uomo di Chiesa abbandonato da tutti, sul cui onore chiunque può gettar fango, è facile ed è da vigliacchi. Più difficile, anzi rischioso, è infierire sul potente falso papa e sulla congregazione massonica di cardinali, vescovi e teologi che diffondono l’errore e la confusione dottrinale.
Così addosso al sottoscritto, tacciono del tutto vergognosamente sulla mostruosa deriva apostata della falsa chiesa. Che poi le loro argomentazioni li inchiodano alla più ridicola insignificanza, è sotto gli occhi di tutti.
Porto solo due esempi.
Tale don Pietro Paolo, sempre sul blog di Tosatti, messo con le spalle al muro circa il rito idolatrico di Pachamama, ecco come risponde: “il gesto di dare la statuetta della pachamama al papa deve essere letto come sottomissione a Cristo”. definisce poi il documento di Abu Dhabi, che ritiene uguali tutte le religioni, “un bellissimo documento”. Sembra un prete venuto dallo spazio, e chiunque, anche una sola anima, lo seguisse, finirebbe in inferno!
L’altro episodio che voglio citare è quello di un prete, di cui non conosco il nome, che interrogato da una fedele che segue le mie catechesi su Radio Domina, a proposito del cambiamento del Padre Nostro nel Nuovo Messale, ha risposto nel seguente modo: “Gesù pregava in aramaico, dunque, noi non sappiamo come è veramente il Padre Nostro”. E qui siamo allo sbando totale, allo sfacelo dell’identità sacerdotale, perché il prete in questione dovrebbe sapere che la Scrittura e i vangeli posseggono un carattere normativo e sono inerranti, cioè non possono sbagliare, perché ispirati dallo Spirito Santo. L’evangelista Matteo non può aver riportato in lingua greca un Padre Nostro diverso da quello che pregava Gesù, come sostiene il bizzarro prete. Se così fosse, i vangeli possederebbero un margine di inaffidabilità, ma ciò è impossibile e impensabile. Il prete in questione dovrebbe saperlo, ma spererei che sia del tutto ignorante, perché se queste cose le sa, e dice quel che ha detto, allora è un apostata dichiarato, e chiunque lo segue si perde. I preti, questo è il vero problema…Su di loro vale oggi il detto di Gesù sui farisei: “lasciateli, sono ciechi guide di ciechi” (Mt 15,14). Su di me, il buon Dio faccia scendere la sua misericordia, sento il fiato sul collo, l’odio che monta e diventa sempre più intimidatorio, da ogni parte. Don Minutella
https://www.facebook.com/radiodominanostra/photos/a.1737683089810278/2788053568106553/
di Max Tex (testo originale del 27 maggio 2020)
1 – L’ERRONEA CONVINZIONE SUI RITI DEGLI ERETICI
Da parte di molti cristiani, sia laici che religiosi, c’e’ l’erronea convinzione che sia lecito per i cattolici seguire i riti religiosi tenuti dagli eretici seguaci del Modernismo noche’ ricevere da loro sacramenti, tra cui in particolare l’eucarestia, il battesimo e la confessione (vedasi anche (1) e (2)). Questa convinzione e’ falsa ed esecrabile!
Infatti, come intendiamo dimostrare nel seguito, accedere a questi riti costituisce un gravissimo peccato mortale.
Questa condanna e’ espressa in modo irrevocabile da Gesu Cristo stesso in persona!
La base teologica inoppugnabile sta’ nel Vangelo. Esaminiamo qui a questo scopo le prime due lettere di Giovanni Evangelista.
2 – CAMMINARE NELLA LUCE
Come si fa dunque a restare nella luce di Cristo?
San Giovanni Evangelista (*) esordisce affermando che quanto sta per annunciarci e’ stato insegnato agli apostoli da Gesu’ Cristo in persona.
Ci ammonisce che non possiamo restare senza peccato se camminiamo nelle tenebre. Infatti:
Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Quale e’ la promessa di Cristo in cambio della nostra fedelta? (*)
Quanto a voi, tutto ciò che avete udito da
principio rimanga in voi. Se rimane in voi
quel che avete udito da principio, anche
voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è
la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Quali sono dunque le condizioni vincolanti per restare fedeli a Cristo?
3 – GUARDARSI DAGLI ANTICRISTI!
- San Giovanni (*) ci annuncia che l’ultima ora e’ arrivata. E che noi [il giorno di Pentecoste] riceveremo in dono dallo Spirito Santo la scienza delle scritture.
Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. Ma come faremo a riconoscere l’anticristo?
L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre. - Quindi:
Ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio.
Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è gia nel mondo. - Gli anticristi insegnano le cose del mondo:
Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.
4 – LA CONCLUSIONE NELLE PAROLE DI GIOVANNI EVANGELISTA
Ed ecco dunque la raccomandazione finale importantissima affinche’ noi tutti possiamo restare uniti nella fede a Gesu’ Cristo: non accogliete gli anticristi ne ricevete l’insegnamento ne’ le loro opere!
Infatti afferma (3):
Se qualcuno viene a voi e non porta questo
insegnamento, non ricevetelo in casa e non
salutatelo, perché chi lo saluta partecipa alle
sue opere malvage.
La prescrizione di Gesu’ Cristo, riferita nelle parole di Giovanni evangelista, e’ quindi chiarissima!
Occorre rifuggire, pena la partecipazione agli stessi peccati degli anticristi, dal frequentare (o addirittura salutare) gli eretici e le loro opere malvage.
Resta quindi definitivamente esclusa la partecipazione ai loro riti, in particolare le messe, e la distribuzione dei sacramenti operate dai medesimi.
Si tratta infatti degli stessi eretici, i Modernisti (4), che negano la divinita’ di Gesu Cristo! Non possiamo e non dobbiamo avere nulla a che fare con costoro!
________________________
(*) Lettere 1 e 2 di San Giovanni Evangelista.
(1) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SUL PRINCIPIO DECADENZA AUTOMATICA DI UN PAPA ERETICO
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3322232337789037&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=lCuJ7kd3HGXqSp2o
(2) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA NEGAZIONE DELL’ILLEGITTIMITA DELL’ELEZIONE A PAPA DI JM BERGOGLIO
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3335962493082688&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=hm06QYD0naBtD01X
(3) Ci riserviamo di analizzare il testo greco originale della lettera in un successivo documento.
(4) AL TERMINE DELLA REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTI
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3427730567239213&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=IFzoYCRvuDuAZD3i
(Max) RIPORTO QUI UNA VERSIONE COMMENTATA DELL’ARTICOLO (*)
(Max) SEBBENE UN ARTICOLO ANONIMO NON MERITI, DI NORMA, ALCUNA SERIA CONSIDERAZIONE (LA NATURA ANONIMA SUGGERISCE INFATTI UN MERO INTENTO FRAUDOLENTO), LO SCOPO CHE MI PROPONGO E’ QUELLO DI SOTTOPORLO A UN “TEST” DI COERENZA SOTTO I PROFILI LOGICO-RAZIONALE E DELLA RISPONDENZA DELLE FONTI.
(MAX) ANTICIPO CHE IN ENTRAMBI I CASI LA RISPOSTA E’ NEGATIVA. IL PROBLEMA E’ – COME VEDREMO – CULTURALE: L’AUTORE NON HA FAMILIARITA’ CON IL RAGIONAMENTO RAZIONALE NE’ IL PRINCIPIO DI ADERENZA ALLE FONTI.
- Saved in: Blog
- by Aldo Maria Valli
Cari amici di Duc in altum, l’Investigatore Biblico (a proposito del quale so che è un prete, ma non ne conosco l’identità) mi ha inviato questo contributo, che sottopongo alla vostra attenzione e valutazione.
Una riflessione sulle affermazioni di don Minutella sulla validità e liceità della Messa in comunione con papa Francesco: non aggiungiamo zizzania alla zizzania
Mi sembra doveroso dedicare un articolo su una questione teologica – di non poca importanza – sollevata dal confratello don Alessandro Minutella.
Premetto che non provo sentimenti negativi nei confronti di don Alessandro.
Non spenderò parole riguardo alle due scomuniche e al valore che esse possano avere nell’ottica di questo articolo. Quello che posso affermare è che la logica mi suggerisce che sia un Sacerdote comunque mosso da sincerità, serietà e zelo per il Vangelo.
La gerarchia, mi rincresce dirlo, non si è mai preoccupata di incontrarlo, discutere su basi realmente dottrinali e quali fossero i punti da lui sollevati. Punti (?) che in parte condivido io stesso (?).
(Max) PREMESSA DEL TUTTO INADEGUATA: DOVREBBE INFATTI AVERE LA DECENZA DI INFORMARE SU COSA E IN QUALI TERMINI CONCORDEREBBE CON DON ALESSANDRO MINUTELLA. VISTO IL FATTO INDUBITABILE CHE BERGOGLIO SIA L’ANTICRISTO! COME ADDIRITTURA IL FILOSOFO ATEO MICHEL ONFRAY AFFERMA (1): Si j’étais chrétien, je dirais que le pape François est l’antéchrist («Se fossi cristiano, direi che papa Francesco è l’anticristo»).
Nonostante tutto, in questa dissertazione (SIC), desidero uscire da un ottica emotiva, opinionistica, e allontanarmi possibilmente dallo schierarsi a favore o meno di Minutella: tali prese di posizione – ho potuto riscontrare – sono inficiate spesso da pregiudizi o considerazioni sommarie.
(Max) IL TERMINE DISSERTAZIONE E’ ESAGERATO. RIGUARDO AI COSIDDETTI “PREGIUDIZI” HA FORSE PAURA DI FARE PRECISI RIFERIMENTI O NON LI CONOSCE?
Scrivo questo come introduzione all’argomento poiché in rete ho visto un esagerato, per l’appunto, schierarsi in fazioni, anche tra chi cerca di difendere la Tradizione.
(Max) QUALE TRADIZIONE? NOMINI, SE DAVVERO LA CONOSCE, QUALCHE COMUNITA’ RELIGIOSA “TRADIZIONALISTA” CHE NON SIA UNA CUM BERGOGLIO.
È doveroso affrontare alcune questioni sulla base di elementi dottrinali e canonici.
(Max) MA QUALI SAREBBERO PRECISAMENTE QUESTI PRETESI (E COME VEDREMO INESISTENTI) ELEMENTI DOTTRINALI E CANONICI?
Purtroppo, come suppongo i lettori ne soffriranno, le dispute religiose ormai si basano su tutt’altro, alimentate dal circo mediatico. La principale argomentazione che voglio affrontare in questa sede è quella più cruciale: l’una cum papa Francisco.
(Max) LA VERA QUESTIONE E’ QUELLA DI CHI RICONOSCE BERGOGLIO COME PAPA E CHE – GUARDA CASO – NEGA AL CONTEMPO, CON ARGOMENTI SPECIOSI SE NON SEMPLICEMENTE RIDICOLI, CHE BERGOGLIO SIA:
1) ERETICO
2) APOSTATA
3) ANTICRISTO
Rifletto su questo tema da parecchio tempo: sono perplesso sulla tesi portata avanti con forza dal confratello Minutella.
In un articolo pubblicato da Marco Tosatti viene citata una parte del nuovo libro di don Alessandro Pietro dove sei? dedicata al tema dell’una cum.
In esso don Minutella pone una questione: è lecito per i fedeli laici partecipare alla Messa in comunione con papa Francesco?
Nel suo libro il confratello parte dal presupposto che il papa sia caduto più volte nell’eresia.
(Max) NON SI TRATTA DI UN PRESUPPOSTO MA DI FATTI DI EVIDENZA PLATEALE! CHI FINGE DI IGNORARE L’ERESIA PECCA DI ERESIA LUI STESSO!
Innanzitutto mi conforta il fatto che don Alessandro non abbia più definito invalida qualsiasi Messa celebrata in unione con papa Francesco, ma che attualmente faccia riferimento alla sola liceità.
Purtroppo definire invalida qualsiasi Messa celebrata in qualsiasi Chiesa al mondo risultava un errore davvero troppo grossolano per un Teologo del suo calibro.
Lui stesso infatti ha successivamente ammesso: “Il proclama di una messa invalida in comunione con papa Francesco è stato un tentativo pastorale estremo per evitare che i fedeli cattolici si macchiassero di tale grave colpa, come quando una mamma minaccia l’arrivo del mostro se il bambino vuole a tutti i costi esporsi al pericolo”.
(Max) SI TRATTA DI UNA INTERPRETAZIONE VOLUTAMENTE E ARTATAMENTE DISTORTA! VIENE QUI VIOLATO IL PRINCIPIO DI ADERENZA ALLE FONTI!
(Max) IL SENSO CORRETTO E’ INFATTI: I SACRAMENTI SONO VALIDI MA CHI VI PARTECIPA PECCA DI ERESIA! E’ CERTAMENTE UNA PREOCCUPAZIONE PASTORALE MA ANCHE UNA VERITA’ TEOLOGICA INCONTROVERTIBILE! E’ LA VERITA’ QUELLO CHE TEMONO L’ANTICRISTO E I SUOI SEGUACI!
Tentativi pastorali per mettere in guardia i fedeli, quindi.Tuttavia don Alessandro non ha considerato i danni pastorali che si sono generati.
(Max) QUI EMERGE IN PIENO L’IPOCRISIA DELLA POSIZIONE PRO-BERGOGLIANA DELL’ANONIMO, PRONTO A PASSARE SOPRA OGNI ERESIA, APOSTASIA E BLASFEMIA ANTICRISTICA DI BERGOGLIO!
Riporto un esempio tratto da esperienza personale: alcuni fedeli di mia conoscenza non vanno più a Messa la domenica proprio perché pensano che la Messa non sia valida, venendo nominato nell’una cum papa Francesco.
Quindi, all’atto pratico: se non trovano una Messa vetus ordo in zona, preferiscono stare a casa. Questo, al contrario, è commettere un peccato. Si passa dalla padella alla brace.
(Max) SI TRATTA DEL COMPLETO SOVVERTIMENTO DEI FATTI! I COSIDDETTI “DANNI PASTORALI” SONO IN REALTA’ VERI ATTI DI EROICA “VIRTU’ CRISTIANA”! SI TRATTA INFATTI DI UNA REALTA, ANCHE STORICA, INCONTROVERTIBILE! LE PERSECUZIONI ANTICRISTIANE HANNO COSTRETTO E COSTRINGONO, ANCHE TUTT’OGGI, I VERI CRISTIANI ALL’ISOLAMENTO DELLE CATACOMBE, MA ANCHE ALLA LOTTA PER IL PREVALERE DELLA VERA FEDE! SI TRATTA INFATTI IN OGNI TEMPO DELLA DIFESA DEL DEPOSITUM FIDEI!
Sono tre gli aspetti che vorrei sottolineare.
Primo: molti fedeli che prima si comunicavano regolarmente ora non lo fanno più con la stessa costanza;
Secondo: sappiamo bene che se un’anima smette di comunicarsi con frequenza gli attacchi del demonio sono sempre maggiori e maggiori sono le circostanze di caduta nel peccato;
Terzo: a un umile prete e pastore di anime come don Alessandro chiedo: come puoi permettere che i fedeli restino senza lo scudo spirituale dell’Eucaristia, in balia delle onde – o cavalloni direi -, dello smarrimento, della confusione, della rabbia, tutte cose che rendono il terreno fertile per la semina del nostro nemico?
In questi casi dobbiamo avere il coraggio di fare nostre le parole di San Paolo:“Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli” (Rm 9,3). Dal testo greco abbiamo: “ηὐχόμην γὰρ ⸂ἀνάθεμα εἶναι αὐτὸς ἐγὼ⸃ ἀπὸ τοῦ Χριστοῦ ὑπὲρ τῶν ἀδελφῶν μου τῶν συγγενῶν μου κατὰ σάρκα”. Dove i termini chiave di riflessione sono:
anathema: oggetto di maledizione;
ego apò toù Kristoù: separato da Cristo.
(Max) (Che sfoggio! Come del resto tipico dI certi seguaci di Pathmos scarsamente dotati in teologia). SI TRATTA DI TRAVISAMENTO DELLE FONTI, UNITO A UN RAGIONAMENTO ILLOGICO. E’ INFATTI ASSURDO IL PERVERSO TENTATIVO (DA PARTE DELL’ANONIMO) DI FAR CREDERE CHE PAOLO SAREBBE (STATO) DISPOSTO AD ABIURARE A GESU’ CRISTO. COME SAREBBE INFATTI POSSIBILE PER LUI ADERIRE ALL’ERESIA? (APPUNTO ANATEMA, COME QUELLA PRO-BERGOGLIANA?). IL VERO SENSO DELLE PAROLE DI SAN PAOLO EMERGE, DEL RESTO, DAL BRANO COMPLETO DELLA VULGATA:
3 Optarem enim ipse ego anathema esse a Christo pro fratribus meis, cognatis meis secundum carnem,
4 qui sunt Israelitae, quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et cultus et promissiones,
5 quorum sunt patres, et ex quibus Christus secundum carnem: qui est super omnia Deus benedictus in saecula. Amen.”
(Max) EMERGE QUI IN MODO MANIFESTO L’AMORE DI PAOLO PER CRISTO, LUNGI DALL’ABBANDONARLO IN FAVORE DI QUALUNQUE ERESIA (ANATEMA)!
Questa parola di San Paolo ci fa riflettere seriamente – mi rivolgo in particolare ai Sacerdoti -: preferire piuttosto l’essere considerato oggetto di maledizione e separato da Cristo a vantaggio dei fratelli.
(Max) SI TRATTA FORSE DI UN (ROZZO, DISPERATO E INUTILE) TENTATIVO DI PERSUADERE I DUBBIOSI E GLI INCERTI AFFINCHE’ ADERISCANO AGLI “UNA CUM” E CON CIO ALL’ERESIA BERGOGLIANA?
Don Alessandro, comprendo i tuoi sentimenti.
(Max) IPOCRITA TENTATIVO DI CAPTATIO BENEVOLENTIAE?
Oggi regna una confusione mai avvenuta prima d’ora nella Chiesa
(Max) CONFUSIONE (SIC)? MA QUESTO E’ IL REGNO DELL’ANTICRISTO!
Ma occorre essere talvolta pronti a fare un passo indietro, a vantaggio delle anime che ci sono state affidate.
(Max) ECCO IL SUBDOLO E PARADOSSALE TENTATIVO, CHE CONFIGURA ADDIRITTURA LA VIOLAZIONE DEL CRITERIO DI OBBIETTIVITA RAZIONALE! SUGGERISCE INFATTI CHE ANZICHE’ ESSERE ESEMPI NEL BENE, DOVREBBERO QUINDI DIVENTARLO NEL MALE! INCREDIBILE!
Le anime possono restare turbate e confuse
(Max) NON LE ANIME RETTE, NO MAI!
E come dicevo poco fa, questo stato di cose può rendere fertile il terreno per il nemico
(Max) MA CHI E’ IL VERO NEMICO SE NON QUELLO CHE INTENDE INDURRE ALL’ERRORE TRAMITE IL DOPPIO GIOCO! IL NEMICO, INFATTI, E’ LUI STESSO!
Ora parliamo di un altro aspetto – per molti cruciale – su cui Don Alessandro fonda il suo pensiero. Egli scrive: “Un cattolico non può andare a Messa disinteressandosi di chi sia veramente il papa, quando ne esiste più di uno!”
Secondo quanto egli afferma, un fedele che partecipa alla Messa nella quale si nomina papa Francesco cadrebbe in stato di peccato, sulla base della convinzione che papa Bergoglio sia eretico, un anti-papa, e la Messa celebrata invalida/illecita.
(Max) LE PAROLE DI GESU’ CRISTO RIPORTATE NELLE DUE LETTERE DI SAN GIOVANNI SONO CHIARISSIME (2)! CHI PONE IN DUBBIO LE PAROLE DI CRISTO E’ ERETICO!
Innanzitutto voglio fare profonda chiarezza su questo punto.
Il papa è sempre uno solo. Ed è papa Francesco, che ci piaccia o meno.
(Max) MA NON AVEVA FORSE DETTO CHE CONDIVIDEVA ALMENO IN PARTE LE OPINIONI DI DON MINUTELLA? UN PUNTO SU CUI TUTTI CONCORDANO, SEMBRA OVVIO, E’ PROPRIO LA QUESTIONE DELL’ELEZIONE IRREGOLARE DI BERGOGLIO. COME APPUNTO AMMESSO DAL CARD. DANNEELS.
Il fatto che Benedetto XVI abbia introdotto per la prima volta la presenza di un ministero petrino non attivo e soltanto spirituale non elimina in alcun modo la realtà delle sue dimissioni (abdicazione) da papa attivo e, di conseguenza, da guida concreta e visibile della Chiesa. Si legga a tal proposito ciò che resta agli atti: la declaratio di rinuncia.
(Max) AL CONTRARIO! SI VEDA INFATTI LA DECLARATIO IN LATINO. Nella quale Benedetto XVI afferma di rinunciare al “ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri” e non al “munus Petrinus” come avrebbe dovuto.
(Max) Il Diritto Canonico (canone 332 §2) impone infatti al Romano Pontefice che intenda abdicare di rinunciare proprio al munus, attraverso una decisione libera e debitamente manifestata. Papa Ratzinger, però, non ne ha fatto cenno. Ciò a cui ha dichiarato di rinunciare è infatti il ministerium, l’esercizio attivo del potere papale, come avrebbe ribadito durante la sua ultima udienza generale. «La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero non revoca questo».
Si collega a questo punto del discorso un altro anello: la validità del conclave 2013, definito da molti invalido in quanto manipolato da vizi di forma o sostanza. Per decretare la nullità di un conclave non sono sufficienti le ipotesi giornalistiche e nemmeno le rivelazioni private. Questo, don Alessandro, lo sai molto bene. Per rendere nullo un conclave – atto gravissimo e drammatico – devono sussistere delle condizioni precise. Consiglio a riguardo la lettura di questo articolo del professor Guido Ferro Canale.
Come non citare la discutibile elezione, verosimilmente comprata, di Alessandro VI nel 1492, per la quale fu accusato di simonia? Tuttavia fu eletto, divenne papa, e nessuno lo ha potuto spodestare.
Possiamo permetterci di giudicare il suo comportamento morale definendolo discutibile? Indubbiamente ci possiamo ragionare, ma sarà Dio a giudicare. Ma fu papa: e mai cadde in eresia.
Veniamo all’oggi e a papa Francesco.
Ripeto, che la cosa piaccia o meno, Jorge Mario Bergoglio è papa fino a comprovata e formale prova contraria. Io stesso resto perplesso e confuso davanti a certe sue affermazioni.
(Max) INCREDIBILE DICHIARAZIONE IN CONTRADDIZIONE CON QUANTO SOPRA AFFERMATO! COSA INTENDE? QUALI DUNQUE SAREBBERO I SUOI DUBBI?
Appurato questo, qualcuno di noi può affermare inderogabilmente che Papa Francesco si sia mai espresso in modo eretico ex cathedra? Negativo. Per questo non è formalmente eretico.
(Max) AL CONTRARIO: E’ POSSIBILE DIMOSTRARE RAZIONALMENTE CHE E’ ERETICO ED ANZI ANTICRISTO! AFFINCHE’ COMMETTA ERESIA NON OCCORRE AFFATTO CHE PARLI EX CATHEDRA! SI TRATTA DI UNA AFFERMAZIONE INGENUA (CHE RIVELA UNA IMPREPARAZIONE DOTTRINALE DI FONDO), VISTO CHE CHIUNQUE PUO’ COMMETTERE ERESIA! A QUESTO PUNTO NON SEMBRA POSSIBILE AVERE UN DIBATTITO SERIO! QUESTO ANONIMO NON E’ CULTURALMENTE PREPARATO!
Sul fatto che faccia affermazioni altamente discutibili – in modo del tutto personale – non ci piove.
(Max) PALLIDA AMMISSIONE?
Ma l’accusa di eresia e l’eventuale deposizione di un pontefice deve seguire un percorso preciso nella Chiesa. Egli allo stato attuale non può essere definito formalmente un papa eretico, ripeto.
(Max) SE LA CHIESA NON SI PRONUNCIA VALE COMUNQUE IL DISCERNIMENTO PERSONALE! (SIAMO RESPONSABILI DI FRONTE A DIO!)
Di conseguenza non può avere fondamento l’affermazione di don Alessandro “il fedele pecca se partecipa a una Messa una cum con Francesco”, riprendendo erroneamente alcuni concetti espressi da san Tommaso D’Aquino.
(Max) LE AFFERMAZIONI DI SAN TOMMASO D’AQUINO SONO DI UNA CHIAREZZA LAMPANTE! Infatti riguardo alla messa e all’eucarestia celebrata in unione con gli eretici il Doctor Angelicus scrive: “ideo peccat quicumque eorum missam audit vel ab eis accipit sacramenta” (S.Th., III, q.82, a.9:), ovvero “quindi pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti”.
(Max) QUINDI SI TRATTA ANCHE QUI DA PARTE DELL’ANONIMO DI UN INCREDIBILE TRAVISAMENTO DELLE FONTI.
Un papa può sbagliare? Certamente. Un papa è’ infallibile solo ed esclusivamente quando si esprime ex cathedra in materia di fede e di morale.
(Max) I PAPI POSSONO SBAGLIARE MA NON “EX CATHEDRA”. ERRORI NELLE STESSE ENCICLICHE, DICHIARAZIONI PUBBLICHE, OMELIE, INTERVISTE, FILMATI E REGISTRAZIONI AUTENTICHE, SONO PERALTRO ALTRETTANTO INAMMISSIBILI SE NON SEGUITE DA IMMEDIATA RETTIFICA, SPECIALMENTE NEL CASO ABBIANO UN CARATTERE RIPETUTO, SISTEMATICO E VOLUTO! INFATTI QUALUNQUE PAPA LO FACESSE, PER CONSEGUENZA, RISULTEREBBE AUTOSCOMUNICATO LATAE SENTENTIAE. QUINDI DECADREBBE AUTOMATICAMENTE DA PONTEFICE ROMANO!
Quindi non in una intervista, non in un reportage cinematografico, o in qualsiasi altra forma. Il fedele può non abbracciare un’affermazione del papa, se considerata sviante dalla Dottrina e detta fuori dal contesto ex cathedra, ma non può arrogarsi il diritto di non riconoscerlo come papa regnante, vicario di Cristo.
(Lo stesso atteggiamento deve valere nel giudizio nei confronti della Chiesa stessa. Definirla una multinazionale della vergogna non è un atteggiamento caritatevole e fruttifero. Voglio fare un esempio per chi ha lo stomaco forte: pensate a un figlio che insultasse la propria madre, definendola una puttana, nonostante gli sbagli che possa aver commesso di fronte al figlio. Non cade forse egli stesso in un peccato grave?).
(Max) QUI E’ EVIDENTE IL GOFFO TENTATIVO DI GIUSTIFICARE GLI “ERRORI” DI BERGOGLIO! MA GLI “ERRORI” NON SONO TALI! FANNO PARTE CON OGNI EVIDENZA DI UN STRATEGIA BEN STUDIATA DALLA MASSONERIA ECCLESIASTICA! SI TRATTA QUINDI CON OGNI EVIDENZA DI VERA E PROPRIA APOSTASIA!
Ricordiamo che anche san Pietro sbagliò pesantemente. In Matteo 26,72 troviamo l’emblema dello sbaglio di Pietro: il rinnegamento. Pietro dice di Gesù: “Non conosco quell’uomo”. In greco: “Οὐκ οἶδα τὸν ἄνθρωπον”; “ouk oìda tòn antropon”; “ouk oida”: non conosco. Pietro afferma, davanti a una giovinetta, di non conoscere Gesù.
Questo dopo aver visto i miracoli e le sue opere straordinarie – la moltiplicazione dei pani e dei pesci, le risurrezioni, i ciechi guariti alla vista, gli storpi raddrizzati -, dopo aver lui stesso camminato sull’acqua, dopo essere stato nominato papa direttamente da Cristo. Dopo tutto questo vissuto, Pietro dice: non lo conosco.
Cristo Gesù di contro come reagisce? Lo solleva dal mandato di papa? Lo accusa di essere falso cacciandolo? Al contrario, lo guarda con misericordia. E da questo Pietro ricomincia e si converte.
La Chiesa non è guidata da noi uomini e nemmeno i ministri di Dio possono prendere il posto di Dio, poiché la Chiesa è sempre e comunque guidata dallo Spirito Santo. Chi non crede in questo manifesta un’aperta sfiducia nei confronti di quanto Gesù ha promesso (non praevalebunt).
È interessante una frase di san Vincenzo de Lerins: “Dio alcuni Papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge”. Ma sempre papi restano.
E ancora sulla questione una cum, nonostante gli errori di traduzione, nonostante quello che si possa pensare della pastorale di papa Francesco, il dovere di andare a Messa non è sindacabile.
Rechiamoci in Chiesa e riceviamo Gesù Eucaristia, come di dovere per un cattolico!
(Max) ED ECCO NUOVAMENTE IL DISPERATO (E INUTILE) TENTATIVO GIUSTIFICATORIO SUI RITI DEGLI ERETICI!
Adoriamolo nel Santissimo Sacramento, che, ricordo, è valido. Chi afferma il contrario incorre in gravissimi errori: state ben attenti alla zizzania che il nemico vuole portare. Non aggiungetene ulteriormente!
Chi gradisce la Messa vetus ordo sia benedetto e partecipi al rito antico. Ma se non ci fosse a disposizione, si cade nel peccato non recandosi a Messa! Sono le basi del Catechismo, amici.
Andare a Messa non è peccato. È un obbligo!
Sono certo che questo articolo farà venire molti mal di pancia ai sostenitori di don Alessandro, ma reputo necessario approfondire determinati aspetti.
(Max) MAL DI PANCIA? IDEA DISPERATA (E INUTILE) DI UN ERETICO PRO- BERGOGLIANO SENZA ARTE NE’ PARTE! NESSUNA DELLE SUE AFFERMAZIONI REGGE AD UNA ATTENTA ANALISI RAZIONALE (HA PERFINO TENTATO DI FAR CREDERE CHE SAN PAOLO FOSSE DISPOSTO ALL’ERESIA! VERAMENTE DEMENZIALE!)
La lotta deve essere fatta dall’interno, nella resistenza, non staccandosi dal Corpo, formando fazioni di fazioni di fazioni. Chi una variante, chi l’altra. Facciamo solo il gioco del nemico.
(Max) CHI E’ FEDELE A CRISTO E AL DEPOSITUM FIDEI E’ APPARTIENE ALLA CHIESA CATTOLICA! MA NON CHI SEGUE LA FALSA CHIESA DI BERGOGLIO, I SUOI FALSI PRECETTI E I SUOI FALSI RITI CHE TRADISCONO LE PAROLE DI CRISTO! E’ INFATTI ANATEMA PER CHIUNQUE CAMBI ANCHE UNA SOLA PAROLA DI CRISTO!
Lasciamo al Maestro, Gesù Cristo, decidere quando e come risolvere qualsiasi frattura nella sua Chiesa, resistendo e rimanendo ancorati agli insegnamenti di sempre.
(Max) PREGHIAMO AFFINCHE’ VENGA PRESTO IL GIORNO DELLA VITTORIA PER IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA! AFFINCHE’ RIPORTI LA CHIESA CATTOLICA ALLA SUA GRANDEZZA E ABBATTA’ IN POCHE BATTUTE L’ANTICRISTO, LA SUA FALSA CHIESA E I SUOI MISERABILI SEGUACI!
Incredibile particolarmente la sua (ingenua) affermazione che Bergoglio per commettere eresia dovrebbe pronunciarsi “Ex Cathedra”! E dove li mettiamo quindi Ario, Pelagio e Lutero? Non sarebbero quindi eretici? Si tratta semplicemente del solito inutile (e disperato) tentativo di celare le eresie Bergogliane!
Retropensiero dell’autore
[IB: “Duilio, spero che i lettori non abbiano frainteso le mie parole, che non mi bòllino come membro di qualche precisa fazione; sai…è un momento di grande confusione nella Chiesa…”
D: “Non riesco a capire, sir, se rischio partecipando alla Messa. Chitarre, bonghi, “non abbandonarci” invece di “non ci indurre”, “rugiade”, inchini di pace, disinfettante invece dell’acqua Santa, omelie sulla raccolta della plastica, l’inferno è vuoto…ho mal di testa…”
IB: “Duilio, ti faccio una domanda: Gesù Sacramento è nel Tabernacolo?”
D: “Si, sir, lo è!”
IB: “E vuoi lasciarlo solo in mezzo a questo casino?!”]*
Investigatore Biblico
(Max) LA CONCLUSIONE. NESSUNA DELLE ARGOMENTAZIONI PROPOSTE DALL’ANONIMO REGGE AD UNA ANALISI RAZIONALE ED AL SEMPLICE CONFRONTO CON LE FONTI. SI TRATTA QUINDI DI UN LIBELLO CON INTENTI DENIGRATORI E PERTANTO DI NESSUN VALORE.
(Max) Incredibile particolarmente la sua (ingenua) affermazione che Bergoglio per commettere eresia dovrebbe pronunciarsi “Ex Cathedra”! E dove li mettiamo quindi Ario, Pelagio e Lutero? Non sarebbero quindi eretici? Si tratta semplicemente del solito inutile (e disperato) tentativo di celare le eresie Bergogliane!
__________________________
(*) documento riprodotto da: https://www.aldomariavalli.it/2020/12/04/validita-e-liceita-della-messa-non-stacchiamoci-dal-corpo-non-formiamo-fazioni/
(1) https://michelonfray.com/archives/-si-j-etais-chretien-je-dirais-que-le-pape-fran?mode=video
Ci ricordiamo tutti l’episodio increscioso del suo primo saluto inaspettato con il “buonasera” al posto della benedizione. Purtroppo il detto “il buon giorno si vede dal mattino” (good morning starts in the morning) non sbaglia!
Da quel momento e’ stata una china inarrestabile e molti di noi si sono insospettiti sempre piu’, restando scandalizzati dal suo sempre piu’ strano comportamento. Reso evidente, per esempio, dal costante rifiuto a inginocchiarsi davanti all’eucarestia, recitare il credo, pregare il rosario in forma comunitaria, ecc.
Poi sono cominciati a trapelare i suoi insulti. Probabilmente tramite qualche testimone interno (si perche’ con ogni evidenza non tutti quelli che lo circondano sono suoi zerbini e leccapiedi!).
VERSO I CRISTIANI
Vecchie comari, Fomentatori della coprofagia, Specialisti del Logos, Elitari, Pelagiani e Neo-Pelagiani, Sgranarosari, ecc. ecc.
Qui trapela chiaramente anche il suo odio verso il Rosario e paradossalmente l’insulto riferito a Pelagio riflette, al contrario di quella cattolica, proprio la sua posizione ultra-pro-Luterana!
VERSO IL DEPOSITUM FIDEI E DOGMI
Che ripetono il Credo pappagallescamente. Chiusi nella formalità di una preghiera gelida, avari, Gente vecchia e nostalgica di strutture e usi che non vivificano più il mondo di oggi, Cristiani chiusi, tristi, intrappolati, che non sono Cristiani liberi.
Qui emerge oltre all’odio per la preghiera tradizionale del Credo anche il suo evidente disprezzo per la tradizione millenaria della Chiesa e con i Dogmi che la caratterizzano!
VERSO DIO
E infine qui, incredibilmente, emerge addirittura il suo odio verso Dio e i suoi comandamenti!
Adoratori del dio Narciso. C’è tanta sterilità all’interno della nostra Madre Chiesa: quando a causa del peso della speranza nei Comandamenti, questo pelagianesimo che tutti noi portiamo dentro le nostre ossa, essa diventa sterile. Lei crede di poter dare la vita… no, non può!
LA NEGAZIONE DEI MIRACOLI DI CRISTO
Ma due incredibili episodi pubblici del 2013 sono particolarmente da ricordare. Il primo, come riportato dalla stampa, risale al 16 maggio 2013 in Città in Vaticano (1). Durante l’udienza in Vaticano del comitato esecutivo della Caritas internationalis, rispondendo ad alcune domande e ricordando proprio il miracolo (di Gesu’) dei pani e dei pesci, Bergoglio affermo’:
«Non si moltiplicarono. No, non è la verità: semplicemente non finirono, come non finì la farina e l’olio della vedova. Non finirono. Quando uno dice ‘moltiplicare’ può confondersi e credere che faccia una magia … No, semplicemente è la grandezza di Dio e dell’amore che ha messo nel nostro cuore, che – se vogliamo – – quello che possediamo non termina».
Altro episodio incredibile e’ quello verificatosi il 19 dicembre dello stesso anno.
In questa occasione lo stesso miracolo (l’unico a parte la resurrezione fra quelli compiuti da Gesù ad essere presente nei quattro vangeli) venne nuovamente citato da Bergoglio che lo defini’ come semplice “parabola”, ovvero un racconto di fantasia!
Forse una serie incredibile di sviste, inciampi involontari o vere cretinerie? No. Adesso conosciamo il reale motivo. Bergoglio e’ l’anticristo! Le prove ormai sono al di la’ di ogni dubbio.
_______________________________
(1) Papa Francesco, Libero: “Scambia un miracolo per una parabola”, Articolo di Libero, Pubblicato il 19 dicembre 2013
https://sites.google.com/site/controlapostasia/home/bergoglio-apostata
CELEBRAZIONE DI INIZIO: DOMENICA 29 CON INIZIO ALLE ORE 17.30
https://www.facebook.com/radiodominanostra/videos/852885652191146/
CELEBRAZIONI DELLA NOVENA NEGLI OTTO GIORNI SUCCESSIVI: ORA DI INIZIO 21.15
_____________________________________________________
DALLA MEDITAZIONE DI APERTURA DI DON MINUTELLA SUL MAGNIFICAT (Lc 1,46-55)
IL MAGNIFICAT E’ UNA BASILICA SPIRITUALE! GLI INNI DELLE PREGHIERE ILLUMINANO DI LUCI MULTICOLORI LE ARCATE DELLA GRANDE BASILICA!
OCCORRE RITROVARE LO SPIRITO DI MARIA CHE SGORGA DA UN CUORE GIOVANE!
Maria regala a noi lo spirito del Magnificat! Siamo tutti consacrati a Maria e quindi non siamo mai soli!
E’ IL TEMPO CHE LA CHIESA CATTOLICA RECUPERI LO SPIRITO DI MARIA ALLONTANANDO LO SPIRITO DEL MONDO! SOLO COSI LA CHIESA E TUTTI I CRISTIANI CONFUSI DAL FUMO DI SATANA GUARIRANNO DAI PRESENTI TREMENDI MALI!
Luca 1,46-55
46 Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
50 di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».
NEL 1970 PAOLO VI PROMULGA UN NUOVO MESSALE IN LATINO ABOLENDO QUELLO DI PIO V.
SI TRATTA DEL MESSALE ORDINARIO DI PAOLO VI: REALIZZAZIONE DELLA MESSA SIMIL-LUTERANA (1973).
VERSIONE ITALIANA (1973) CON SCELTE PROBLEMATICHE
ESEMPIO DELLA CONSACRAZIONE: πολλῶν=POLLON (GRECO) E LATINO “PRO MULTIS” E’ TRADOTTO “PER TUTTI”! (Matteo 26,28 vedere il termine greco pollon).
E’ GIA’ UN GRAVISSIMO CAMBIAMENTO DELLE PAROLE DI CRISTO CHE NESSUNO PUO’ ATTUARE!
Infatti, in Proverbi 30:5-6: 5 e’ detto: “Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. 6 Non aggiungere nulla alle sue parole, perché egli non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo.“
ERRORE MADORNALE (1)? O PIU’ SEMPLICEMENTE IL PRIMO SEGNO DEL NUOVO VANGELO (2) DI ISPIRAZIONE MASSONICA CHE PORTA ALLA FALSA CHIESA?
Obbiezione (tentativo di giustificazione) dei massoni: Gesu’ parlava in aramaico (sic!).
Ma il testo Greco (di Matteo) e’ normativo e canonico! (ved. anche Vito Mancuso, Urs von Balthasar, Joseph Ratzinger, ecc.). Quindi il testo non puo essere cambiato! E’ la profanazione della parola di Dio!
La nuova edizione del Messale ordinario di Paolo VI ci serve per comprendere come la loggia satanistica stia sferrando l’attacco finale alla chiesa cattolica, in attuazione della falsa chiesa profetizzata da Padre Pio a Don Amorth nel 1960.
Le nuove modifiche costituiscono il documento programmatico della falsa chiesa massonica che non ha nulla a che fare con la chiesa di Gesu’ Cristo e che pertanto non ci riguarda! Accompagnato altresi’ da illustrazioni blasfeme e di possibile significato massonico (messe sataniche).
Quali sono dunque i contenuti precisi delle nuove modifiche?
LE CATECHESI DI DON MINUTELLA COMMENTATE:
CONCLUSIONI
Nessuno puo’ cambiare la parola di Dio, pena il peccato di profanazione grave! Si tratta del trionfo della costruzione ideologica della falsa chiesa. Il cambiamento e’ il passaporto per l’apostasia della falsa chiesa. Il Vangelo e’ ispirato dalla Spirito Santo. Dire che non sappiamo cosa diceva Gesu’ e’ imperdonabile.
Chermesse: le novita non sono innoque e si aggiungono alle traduzioni del 1973 e 1983 della sacra scrittura.
Chi continuera’ a frequentare i riti della falsa chiesa sara’ eretico. Raduno di tutte le sensibilita’ ereticali. Totale apostasia della fede.
Beati quelli che celebrano con il rito di San Pio V, in comunione con PPBXVI!
Le modifiche del Messale ordinario di Paolo VI entreranno in vigore tutte insieme dalla mezzanotte del 28 novembre 2020. Questa data rappresenta dunque l’inizio (3) dell’ABIEZIONE DELLA DESOLAZIONE! (4)
________________________
(*) commento alla catechesi di Don Alessandro Minutella dd.27 novembre 2020
https://www.facebook.com/radiodominanostra/videos/2445567095752153
(1) Che Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione della Fede, ha cercato a suo tempo inutilmente di correggere.
(2) Nei Galati (Ga 3:1-5; 4:9-20; 5:1-12) e’detto:
6 Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. 7 Ché poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema. 9 Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.”
(3) Matt 24:15-35 L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/27/matt-2415-35-labominio-della-desolazione/
(4) Ho tolto il punto di domanda dopo aver sentito l’omelia di Don Enrico Roncaglia (domenica 29 novembre).
LE CATECHESI DI DON MINUTELLA COMMENTATE:
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Cum vidéritis abominatiónem desolatiónis, quæ dicta est a Daniéle Prophéta, stantem in loco sancto: qui legit, intélligat: tunc qui in Judǽa sunt, fúgiant ad montes: et qui in tecto, non descéndat tóllere áliquid de domo sua: et qui in agro, non revertátur tóllere túnicam suam. Væ autem prægnántibus et nutriéntibus in illis diébus. Oráte autem, ut non fiat fuga vestra in híeme vel sábbato. Erit enim tunc tribulátio magna, qualis non fuit ab inítio mundi usque modo, neque fiet. Et nisi breviáti fuíssent dies illi, non fíeret salva omnis caro: sed propter eléctos breviabúntur dies illi. Tunc si quis vobis díxerit: Ecce, hic est Christus, aut illic: nolíte crédere. Surgent enim pseudochrísti et pseudoprophétæ, et dabunt signa magna et prodígia, ita ut in errórem inducántur – si fíeri potest – étiam elécti. Ecce, prædíxi vobis. Si ergo díxerint vobis: Ecce, in desérto est, nolíte exíre: ecce, in penetrálibus, nolíte crédere. Sicut enim fulgur exit ab Oriénte et paret usque in Occidéntem: ita erit et advéntus Fílii hóminis. Ubicúmque fúerit corpus, illic congregabúntur et áquilæ. Statim autem post tribulatiónem diérum illórum sol obscurábitur, et luna non dabit lumen suum, et stellæ cadent de cælo, et virtútes cœlórum commovebúntur: et tunc parébit signum Fílii hóminis in cœlo: et tunc plangent omnes tribus terræ: et vidébunt Fílium hóminis veniéntem in núbibus cæli cum virtúte multa et majestáte. Et mittet Angelos suos cum tuba et voce magna: et congregábunt eléctos ejus a quátuor ventis, a summis cœlórum usque ad términos eórum. Ab árbore autem fici díscite parábolam: Cum jam ramus ejus tener fúerit et fólia nata, scitis, quia prope est æstas: ita et vos cum vidéritis hæc ómnia, scitóte, quia prope est in jánuis. Amen, dico vobis, quia non præteríbit generátio hæc, donec ómnia hæc fiant. Cœlum et terra transíbunt, verba autem mea non præteríbunt.